Il filone è chiaramente quello delle bambole assassine, anche se il classico CHILD’S PLAY di Tom Holland resta decisamente su un altro piano. C’è sempre un serial killer pronto a finire sulla sedia elettrica che lascia dietro di sé un inquietante pupazzo; questa volta però non si tratta di un bambolotto qualsiasi ma di Pinocchio e quindi il discorso, a livello psicologico, si complica leggermente tirando in ballo (anche se molto marginalmente) grilli parlanti e nasi che s’allungano. Il tentativo del regista e sceneggiatore Kevin Tenney (autore di SPIRITIKA...Leggi tutto, da cui recupera Todd Allen), è di dare un quadro complessivo meno superficiale di quello che fa normalmente da sfondo a questo tipo di horror; e in parte, grazie anche alla buona interpretazione di Rosalind Allen (è la madre della bambina a cui viene donato il Pinocchio, reperto del processo al presunto serial killer), ci riesce. I personaggi sono un po' meno stereotipati del previsto e la storia ha una sua logica non del tutto disprezzabile. Purtroppo un budget evidentemente all'osso limita i movimenti del pupazzo (imparagonabile, come dinamicità, al Chucky di CHILD’S PLAY): ne vediamo un paio di soggettive, mentre la bocca si apre solo in un'unica occasione. Poco sangue (ma c'è una bella coltellata in pieno palmo di mano), tensione relativa, effetti speciali complessivamente quasi inesistenti. Tenney lo sa e punta tutto sulla storia cercando di dare quanto più spessore possibile ai suoi personaggi. Non ci si aspetti un gran film, ma se ci si accontenta di un discreto dramma familiare con implicazioni psicologiche o soprannaturali PINOCCHIO’S REVENGE potrebbe in parte soddisfare. C'è anche un nudo integrale sotto la doccia.
Che Tenney fosse un buon regista lo si sapeva già (vedi i due Spiritika) ma qui l'impegno era arduo, dovendosi cimentare con un genere molto inflazionato come quello dei pupazzi assassini; impegno che ha portato a termine con un bel film che ribalta il valore di Pinocchio da amico dei bimbi a bambola del male (da qui il titolo tedesco "Puppe des todes"). Stupisce in tal contesto una scena di nudo integrale della tata di Zoe "sotto lo sguardo" del pinocchietto. Passato sul satellite come Pinocchio.
Tra le cose più significative dirette da Kevin Tenney, autore che da sempre (e oggi più che mai) ha legato il suo nome al sottogenere horror. Pur se più noti restano La notte dei Dèmoni (in arrivo il remake) e Spiritika, questo Pinocchio's Revenge riesce a creare una dimensione da incubo forte di un archètipo ch'è sinonimo del fanciullesco (e fiabesco) mondo della fantasia. Il capovolgimento di una icona positiva nel suo opposto, già di per sè fa centro. Pure, va detto, se Collodi non era uno stinco di santo, Tenney raggiunge qua la giusta dose di sospensione dell'incredulità. Scorretto.
Il buon mestierante Kevin Tenney si imbarca nei bui anni '90 con questa pellicola da cassetta che avrebbe fatto la fortuna di qualunque regista di genere della decade precedente. Magari pecca in alcune scelte registiche, di fotografia e di luce (ma ripeto... non siamo negli anni '80). Anche il cast non è al massimo, però in fondo...
Presa in esame l'incomunicabilità fra il mondo adulto e quello fanciullesco, quest'ultimo guidato da un'icona che dovrebbe rappresentarne la purezza, "Bad Pinocchio" di Tenney si destreggia abilmente con un sottogenere inflazionato e sonda, con inaspettata efficacia, le paturnie - stimolate dall'aspetto sovrannaturale? - insite nel nucleo familiare infranto. Inevitabili piccole cadute di stile nel finale, ma necessarie se rapportate all'ottimo plot twist finale, assolutamente non banale.
MEMORABILE: Il mefistofelico e agghiacciante sguardo fisso di Pinocchio.
Discreto horror pupazzettistico il cui principale motivo di interesse è la dissacrazione di un personaggio da sempre legato all'infanzia e alla positività (diciamo almeno da Disney in poi, Collodi era dark già di suo). Il film è diretto da un Tenney un po' sottotono (pare un film TV), ma la suspense c'è, così come il clima di ambiguità che fa dubitare fino all'ultimo chi sia il reale autore dei delitti. Ricorda molto il primo Bambola assassina, anche perché Pinocchio (molto inquietante il suo aspetto) si lascia talvolta andare al turpiloquio.
MEMORABILE: Il finale, che tra risatine misteriose, giochi di ombre e bamboline perturbanti, strappa qualche buon brivido.
Interessante horror diretto dal valido Kevin Tenney. Buona la prova del cast, originali diverse idee del film il quale si presenta non troppo cruento ma decisamente migliore di tanti prodotti di metà anni Novanta, quando il genere horror iniziava a perdere colpi e venivano prodotti diversi film di scarso valore. Piacerà anche ai non patiti del genere. Unico difetto: le musiche praticamente inesistenti.
Nulla a che fare col Pinocchio di Collodi sia chiaro, trattasi di versione assai poveristica (e quasi identica) di Bambola assassina, con Pinocchio al posto di Chucky. Tenney qualcosa di buono in campo horror l'ha fatto (come Brain dead ad esempio) ma qui appare decisamente sottotono e il film ha un ritmo soporifero. Nei primi 40 minuti non accade praticamente nulla, poi il film si solleva un po', con qualche lampo di crudeltà (la bambina spinta sotto il bus). Scarse e poco incisive le animazioni del pupazzo, attori scadenti.
NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.