Hemoglobin - Creature dell'inferno - Film (1997)

Hemoglobin - Creature dell'inferno

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Da uno sceneggiatore del calibro di Dan O’Bannon (quello di ALIEN e MORTI E SEPOLTI, nonché regista del cult IL RITORNO DEI MORTI VIVENTI) uno scivolone simile non ce lo si aspettava proprio. L'idea di base del soggetto non era male - una famiglia nobile olandese, i Van Daam, continua anche quando la gente lo vieta a sposarsi con i consanguinei generando tremende tare ereditarie - lo sviluppo invece ricorda molto NON PRENDETE QUEL METRO’, vecchia...Leggi tutto pellicola di Gary Sherman (autore tra l'altro proprio del sopra citato MORTI E SEPOLTI, film a cui HEMOGLOBIN è in parte debitore per le scene di imbalsamazione). Il problema è però innanzitutto la regia debolissima di Peter Svatek, assolutamente incapace di dare un ritmo accettabile alla pellicola. Svatek si muove male, non sa gestire a dovere le luci e le ombre (esempio lampante è il finale nelle gallerie, nel quale non si capisce né si vede quasi nulla, tra fasci minimi di luce, montaggio veloce e mostri delle forme incomprensibili), creando fastidiosi momenti di continuo buio, interrotto solo da urla e frammenti di arti umani in movimento. HEMOGLOBIN non decolla mai, penalizzato da una recitazione corale insufficiente: Roy Dupuis ha sì i tratti del nobile, ma sembra dopotutto un Brandon Lee più grasso e imbolsito: a proposito di grasso, ci troviamo di fronte a un Rutger Hauer tremendamente appesantito e invecchiato, quasi irriconoscibile (e comunque in secondo piano). Gli effetti speciali di Adrien Morot sono da carnevale di Viareggio (oltretutto coperti dai succitati problemi di luce) e da salvare resta poco o niente; giusto parte del soggetto e i colori in pieno giorno. Il finale, col commento fuori campo, è gustosamente trash: ma lo sono o ci fanno?

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Undying 15/06/08 21:54 - 3807 commenti

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Bruttissimo esempio di horror, in grado di tenere ben lontani gli appassionati del brivido, con effetti inimmaginabili su chi, già prevenuto, "spara sul genere". La colpa non è della storia, frutto del lavoro del bravo Dan O'Bannon, che ha più d'un motivo d'interesse (gli effetti dell'accoppiamento tra consanguinei e la vita degli emarginati, spesso costretti a "stare sotto"), ma di una regia svogliata, distratta e poco attenta, in questo supportata da una messa in scena disastrosa (il reparto fotografia e scenografia) e da effetti speciali inutili e mal realizzati. Lentissimo.

Herrkinski 16/06/08 16:37 - 8122 commenti

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Trashata fanta-horror con pretese. Siamo nella serie-B pura e si vede. A parte la traumatica visione di un Rutger Hauer ormai obeso, dobbiamo sorbirci uno sfigatissimo Roy Dupuis malaticcio e caracollante per buona parte del film, la solita tipa che si innamora di lui nonostante egli sia il discendente di una famiglia di mostri e altre stupidaggini assortite. Carino il trucco delle creature; per il resto parecchie scene buie, una certa noia e uno dei soliti finali prevedibili. Pessimo.

Cotola 15/10/09 22:59 - 9052 commenti

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Bislacca storia incentrata sulle vicende di un nobile che scopre di avere degli avi che tali non sono. In più si aggiungono, nel creare problemi, delle strane creature. Brutto, noioso e inutile lungometraggio che non viene salvato nemmeno dalla presenza di uno spento Rutger Hauer. E pensare che la storia era uscita dalla penna del bravo Dan O' Bannon.

Rambo90 20/01/10 01:16 - 7702 commenti

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Uno dei film horror più brutti degli ultimi venti anni: il ritmo è lento, l'idea di partenza pessima e banale e di spaventi ovviamente non se ne parla. Pessimi effetti speciali, un Rutger Hauer molto sottotono e lontano dai fasti di una volta, una regia piatta degna del peggior prodotto televisivo. Spiace che la sceneggiatura sia partita dall'autore del Ritorno dei morti viventi ed Alien.

Greymouser 1/07/10 17:20 - 1458 commenti

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In realtà la sceneggiatura di O'Bannon saccheggia a piene mani il racconto di Lovecraft "The lurking fear", dal quale prende pari pari il soggetto, solo cambiandone l'ambientazione e introducendo il personaggio interpretato da Dupuis. La materia quindi era buona, se solo si fosse riprodotta l'essenzialità del testo dello scrittore di Providence. Invece si mette tanta carne al fuoco, senza avere le risorse registiche per trarne qualcosa di digeribile. Tutti i momenti più riusciti si devono unicamente alla potenza intrinseca del soggetto.

Trivex 2/09/10 13:53 - 1744 commenti

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Evidentemente non un capolavoro ma, mettendocela tutta, qualche tratto di genere (e di bello), l'ho trovato. Anche la figura interpretata da Rutger Hauer, ha una sua personale collocazione. È stanco e lento, ma alla fine si muove sulla terra, come le creature nel sottosuolo. A parte la metafora, banale e poco significativa, evidentemente la regia non è riuscita a tradurre in immagini appropriate quelle parole già scritte e già divenute un racconto. La scelta finale, apre nuove frontiere d'interpretazione ma, senza un'estetica degna, sono sempre e solo parole.

Zuni 26/05/12 02:24 - 68 commenti

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Piccolo e inquietante horror che adatta un coraggioso racconto di Lovercraft e ci costruisce un puro "b-movie" di quelli come non se ne fanno più. Riuscito nel suo mix di orrore e dramma, capace a creare un'atmosfera opprimente e desolata con molto poco e assolutamente senza problemi a far fuori pargoli o chiudere nel più beffardo dei modi. Il cast è tutto abbastanza scialbo e non è certo roba per cui strapparsi i capelli, ma quei pochi elementi li fa funzionare tutti e non cala neanche nella lunga sequenza d'assedio. Da rivalutare.
MEMORABILE: La sequenza dei bimbi nel cimitero; Il grottesco e drammatico finale.

Disorder 21/06/12 22:15 - 1416 commenti

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B-movie di poche pretese, che sviluppa in modo canonico un soggetto del solito Lovecraft ambientandolo in una “ridente” isoletta del New England. E’ proprio l’ambientazione il difetto più grosso: nella cittadina sembrano abitare solo dei pazzi svitati, per di più con livelli di mortalità da Signora in giallo, senza che la cosa sembri strana a nessuno. L'inizio non è nemmeno male, ma col passare dei minuti si scade sempre più nel ridicolo. Poco brillante la scelta del cast: tranne forse Hauer, nessuno sembra veramente in parte. Dimenticabile...

Bergelmir 6/04/14 11:31 - 160 commenti

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Film realizzato per la tv con non troppi soldi, contiene chiari riferimenti lovecraftiani nella tematica della mostruosità derivante da accoppiamenti illeciti. I racconti chiamati in causa sono senz’altro "The lurking fear" e "Arthur Jermyn", ma la sceneggiatura e gli effetti speciali approssimativi rovinano tutto. Il claudicante Dupuis è imbarazzante, la vicenda è prolissa e il mistero lo si capisce molto prima che venga rivelato. Noioso, da evitare.

Faggi 21/02/17 20:01 - 1549 commenti

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Horroraccio che da un certo punto in poi (dopo circa mezz'ora) si guarda per inerzia, quasi disinteressandosi alla trama e col rischio di addormentarsi. Diretto un po' come viene, ha una discutibile fotografia (spesso buia), personaggi poco interessanti e un andamento flemmatico che non gli fa gioco. La presenza di Rutger Hauer non rinvigorisce l'interesse e anzi rischia di affossarlo (per motivi che non sono riuscito a spiegarmi). Non da bocciare ma ci va molto vicino.

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Anthonyvm 28/04/23 02:00 - 5705 commenti

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Dopo Dark heritage, un altro adattamento non ufficiale del lovecraftiano "La paura in agguato", molto meno aderente al testo e, strano a dirsi, meno inquietante del predecessore, nonostante valori produttivi indiscutibilmente maggiori e un cast professionale. Se l'idea di una tribù di ermafroditi necrofagi che mangiano cadaveri dei cimiteri suona orrificamente potabilissima, l'esecuzione impersonale e laccata di novantiano manierismo non vi si confà; persino peggio va col make-up dei mostri, che nella loro fisicità trollesca appaiono assai più fullmooniani di quelli in Lurking fear.
MEMORABILE: La presenza di Rutger Hauer; Il look vampiresco di Dupuis; L'autopsia sul corpo maciullato di una delle creature; La visita alla vecchia infermiera.
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