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MMJ Davinotti jr
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
Al Grand Hotel di Cortina d'Ampezzo, sotto gli occhi vigili del capoportiere Maurizio (Vittorio De Sica, sempre impeccabile nella sua recitazione d'alta scuola), si intrecciano le avventure di un ragioniere (Alberto Sordi) in viaggio premio con la figlia, di una coppia di signore insoddisfatte dei propri mariti e di una diva ansiosa di sposare un principe. Ottimo esempio di cinema vacanziero, a cui i fratelli Vanzina si ispireranno clamorosamente per il loro "cult" VACANZE DI NATALE: stessa cornice (Cortina), stesso tipo di episodi basati sul tema dell'adulterio (la Sandrelli e Marilù Tolo riprendono in pieno...Leggi tutto il ruolo delle due signore sopra citate) intrecciati il più possibile, stesso chalet "galeotto", presenza costante del "popolano" che prova a sedurre la donna ricca (lì Amendola, qui Sordi). Se ci aggiungiamo il fatto che De Sica figlio sostituirà De Sica padre sembrerebbe quasi che VACANZE DI NATALE sia un remake/tributo di questo VACANZE D'INVERNO. In realtà le case non stanno così. La differenza sostanziale è che verrà invertita l'ottica: i protagonisti non saranno più i padri (come sempre in questi film anni Cinquanta), ma i figli. Qui Titti e il suo pretendente sono solo figure di contorno, perché il vero mattatore è Sordi, in una delle sue interpretazioni più memorabili, figlia dell'Alberto petulante e invadente di MAMMA MIA, CHE IMPRESSIONE! Cinico ed egoista, incapace di stabilire un rapporto maturo con la figlia Titti, è un torrente di parole e ruba ampiamente la scena a tutti, De Sica compreso. Si ride nel suo episodio e si riescono in fondo ad accettare anche gli altri (tranne quello della diva), in più c'è lo splendido paesaggio delle Dolomiti. Niente di nuovo, ma Sordi vale il film!
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Davvero notevole!:
Marcel MJ Davinotti jr. - Quello che si dice un buon film:
R.f.e., Markus, Nando, Ultimo, Alex1988, Reeves - Non male, dopotutto:
Graf, Stefania, Samuel1979, Motorship, Cinema97, Daniela, Paulaster - Mediocre, ma con un suo perché:
Matalo!, B. Legnani, Rambo90, Gabrius79, Pol
Trasparente tentativo di bissare, con l'aggiunta del colore, più il personaggio che Sordi aveva interpretato ne Il Conte Max (1957), che quello di Racconti d'estate (1958), a ben guardare completamente diverso. Questo ragioniere che ha vinto un soggiorno a Cortina insieme alla figlia (alla quale fa raccomandazioni completamente inutili giacché è più sensata lei del padre) e che come il falso Conte Orsini Varaldo tenta di sedurre una gran dama, va ad aggiungersi a pieno titolo alla galleria dei tipici personaggi "vojo ma nun posso" sordiani.
Protovanzinata (il loro cinema esiste da sempre, almeno dal dopoguerra) e uno dei punti meno graffianti e significativi della commedia nostrana. Il parterre di attori bravi è lì per la pagnotta e vivono con l'asticella in riserva. Certo il Sordi parvenu fa ridere, ovvio, specie quando parla alla figlia dal fondo del burrone dopo un tentativo di gagliarda sciata (potere del montaggio), ma siamo nella provincia di Passatempo. Il peggiore è quello con Salvatori. De Sica concierge ha l'aplombe perfetto, mance comprese.
Film dell'epoca del boom: si parla di prìncipi, di conti, di ministri, di produttori. Deboluccio. Molti attori di nome, ma alla fine dei conti brillano soltanto Sordi e De Sica: quando mancano loro, il film si affloscia immediatamente. Anch'essi, peraltro, hanno un ruolo che cala nel finale. Il resto è scarsotto, toccando il punto meno brillante nell'inutile e tremolante corteggiamento che Salvatori fa alla Morgan. Ma Sordi, quando azzecca l'espressione giusta...
Classico esempio di film vacanziero (a cui si ispireranno i Vanzina e Oldoini) in cui ci sono più sbadigli che risate. Scialba la storia che vede protagonista Salvatori, insignificante quella di De Sica, l'unico che spicca è Sordi: irresistibile come sempre, riesce a risollevare una trama comunque banale. Ritmo troppo lento e sfilacciato nell'insieme, ma non pessimo.
Mastrocinque, con questo film girato nella belle epoque del cinema italiano, può essere proclamato il precursore dei cinepanettoni dei volgari anni’80, quelli della decadenza del nostro schermo. Stessi alberghi di lusso, stessa Cortina D’Ampezzo, stessa società ricchissima, cosmopolita ma frivola. E stessa struttura narrativa ad episodi intrecciati con miscellanea di amori, tradimenti, traffici ed inganni. Peccato che le storie siano risapute e stiracchiate, ma c'è un divertentissimo e sanguigno Sordi che salva tutto con la sua sola presenza. Film garbato.
Il Grand Hotel di Cortina è un noioso negozio di porcellane: urge l'ingresso di un elefante, ovviamente l'outsider Alberto Sordi con figlia al seguito. Una sinfonia, nessuno stecca, ciascuna storia ha la sua morale spicciola appiccicata in fronte. L'episodio meno divertente è sicuramente quello con Salvatori protagonista; ben sceneggiato quello della divetta, il produttore e la principessa, che almeno riserva una piccola sorpresa finale. E Sordi recuperato nel burrone alla luce delle fiaccole? Un salvataggio che salva in extremis anche il film: se non altro, lo si ricorda per quella scena!
MEMORABILE: Sordi a De Sica: "Beh, ho fatto trenta... posso pure fa' trentuno!"; la telefonata di Sordi alla moglie durante il veglione di Capodanno.
Possiamo definire Mastrocinque come pioniere di un certo filone cinematografico che avrà parecchi proseliti, da Vanzina a Oldoini; il film è un po' fiacco, le storie poco interessanti e molto banali, mentre fortunamente la presenza di Sordi salva il tutto con la sua insuperabile classe. Proprio Alberto dà luogo a un personaggio becero e caciarone che sarà preso in considerazione dal bravo Christian De Sica.
Figlio di un filone vacanziero nato negli Anni ’50, questo film sposta l'ambientazione dalla classica e sbraitante spiaggia alla nevosa e garbata Cortina; scelta che ci riporta inevitabilmente a pensare a un cinepanettone ante litteram che Mastrocinque ha senza volerlo inventato. Vizi e virtù della società borghese dell’epoca che si scontra con il mattatore Sordi di sempre che sostanzialmente regge la pellicola con la sua sardonica sagacia. Il film allieta e ci fa un po’ rimpiangere la creanza del tempo che fu.
Una sorta di vanzinata ante litteram, questo film vacanziero di Mastrocinque. Girato e ambientato in una Cortina D'Ampezzo di fine anni 50, pur non essendo molto riuscito ha però alcuni momenti esilaranti, soprattutto grazie alla presenza di un grandissimo e strabiliante Alberto Sordi, vero motore del film, che con il suo personaggio da parvenu caciarone crea momenti davvero divertenti e memorabili. Fiacca la storia di Salvatori, mentre De Sica è un po' sottotono. Niente male.
Commediola esile e particolarmente insipida che viene salvata in parte dal mestiere di Alberto Sordi, che però non rende come dovrebbe. Stessa cosa dicesi per Vittorio De Sica non al suo meglio. Il difetto sta nella sceneggiatura, priva di slancio e colpi d'ala. Mediocre.
Georges Marchal HA RECITATO ANCHE IN...
Antesignano dei cinepanettoni con ambientazione a Cortina, il film si avvale di un cast ricco e variegato in cui spicca il solito impareggiabile Sordi ben coadiuvato dal serio De Sica e da una serie di affascinanti interpreti femminili. Vicende leggere con qualche barlume di serietà, in un tempo in cui si sorrideva senza volgarità.
Nona delle tredici pellicole interpretate dalla formidabile coppia Sordi/De Sica, anticipa i cinepanettoni Vanziniani. Gli elementi sono identici: coppie in vacanza, mariti infedeli, flirt, divertimento... Ma questa volta ci troviamo di fronte a un prodotto privo di volgarità dove la mimica e l'irresistibile comicità di Sordi padroneggiano su tutto. Alcuni episodi risentono dei tempi cinematografici d'allora, ma nel complesso il film è godibile.
MEMORABILE: Sordi e i suoi inutili tentativi di conquistare una contessa; Sordi ubriaco durante il veglione di Capodanno.
Modello per il classico vanziniano che verrà, quattro storie legate tra di loro dalla location del grand hotel di Cortina e dal portiere dello stesso, Vittorio De Sica. Amori e tradimenti sulla neve che oggi risultano assai datati, gradevolmente leggeri ma di scarso interesse. Come prevedibile la vera attrattiva è Sordi nel suo classico personaggio del piccolo borghese che a contatto con il jet set perde la testa: comico e patetico insieme, come solo lui riesce a essere, è veramente l'unico elemento divertente del film ma da solo vale la visione.
Commedia del filone vacanziero, Vacanze d'inverno si segnala per la presenza di elementi che contraddistingueranno i "futuri" cinepanettoni: la location di Cortina; gli intrighi amorosi nell'hotel, il rapporto genitori figli. Chiaro, questo film è degli anni 50 e perciò l'atmosfera è molto diversa, ma se conoscete bene De Sica vi accorgerete di quante similitudini si possono cogliere tra il suo personaggio tipico e il Sordi qui presente. Nel cast anche De Sica padre, semplice ed elegante e il mitico Renato Salvatori. Leggero, ma riuscito.
MEMORABILE: Sordi parla male del ministro e se lo trova di fronte; Sordi cerca di convincere la figlia a non sciare.
Cambiano i tempi, ma la ricerca dell'edonismo è sempre immutabile. Lo avevano capito i fratelli Vanzina nell'83 con il loro Vacanze di Natale, i quali hanno sempre citato come fonte d'ispirazione questo film del 1959. Qui siamo agli albori del boom economico, lì in piena era craxiana, ma l'inutile ostentazione di un benessere che in realtà non si possiede non ha epoca. In questo è esemplare il ruolo di Sordi, un semplice impiegato accompagnato dalla figlia che vorrebbe allacciare amicizie tra la società "bene" di Cortina ma non vi riesce. Piacevole.
Grazie ad una vincita alla lotteria, un modesto impiegato può trascorrere l'ultimo dell'anno in un gran hotel di Cortina, il cui compiacente direttore cerca con ogni mezzo di assecondare vizi e capricci dei suoi ricchi e altolocati clienti... Il primo è Sordi che sguazza nei panni dl un personaggio abituale, l'altro è De Sica che sfodera la solita classe in un ruolo ingrato. La loro professionalità salva un film debole a livello di sceneggiatura e uggioso nei risvolti sentimentali che però guadagna punti se confrontato con i successivi cinepanettoni di simile ambientazione.
MEMORABILE: In preda ai fumi alcolici, Sordi al telefono accusa la moglie rimasta a casa di essere una donna meschina.
Figlia di impiegato romano vince un soggiorno a Cortina col padre. Tema vacanziero per un insieme di situazioni con poco collante. Prevalentemente sentimentale, viene ravvivato dalla vociante presenza di Sordi e dalla misura di De Sica. Regia che si ispira a Billy Wilder ma influenzerà solo i futuri cinepanettoni e, nella scena degli sci, Fantozzi. Ritmo blando nelle smancerie e passerella di ministri e sangue blu per far sognare la vacanza irraggiungibile alla maggior parte del pubblico.
MEMORABILE: Sordi ubriaco; Sordi disperso sulle nevi; De Sica alla concierge.
Divertente film vacanziero che ovviamente riversa tutta la sua capacità di attrazione sulle robuste spalle di Alberto Sordi e di Vittorio De Sica. Potremmo considerarlo, oltre a un antesignano dei cinepanettoni, anche un punto di raccordo tra vecchia e nuova commedia: nel grande albergo di Cortina ci sono nobili (come nei film dei telefoni bianchi) ma anche produttori e industriali, come nell'Italia del boom che stava iniziando. Godibile e divertente, piccola ma significativa parte per la Kaufmann.
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- L'8 novembre, uscita addirittura in High Definition (così dice il comunicato) per questo ottimo precursore (si fa per dire) delle Vacanze di Natale più celebri.
Video rimasterizzato in High Definition da negativo originale
Ita.mono - 16:9/Ws
extra: trailer/note - Da appassionato di ferrovie dismesse, complimenti Mauro per la location della stazione e dintorni..
- Non sapevo fossi appassionato di ferrovie dismesse, Orsobalzo. Era Matemalex il grande appassionato in tema :)
- Orsobalzo ebbe a dire:
Da appassionato di ferrovie dismesse, complimenti Mauro per la location della stazione e dintorni..
Prossimamente te ne proporrò una di un film del 1943 che potrebbe essere relativa ad una ferrovia dismessa (e potrebbe essere necessario andare a fotografarla, tra l'altro) - Per questa:
http://www.ferroviedismesse.com/ferrovia_dolomiti_2.htm
Saranno tre o quattro anni che mi interessa la loro storia, le foto e i filmati. Magari Matemalex ne conoscerà di sicuro più di me.
Per le foto Mauro.., in che zona?Ultima modifica: 8/10/12 20:51 da Orsobalzo - Prossimamente metto le foto. Potrebbe trattarsi (condizionale d'obbligo, è solo una mia intuizione) di una scomparsa ferrovia laziale.Ultima modifica: 9/10/12 08:29 da Mauro
- Salve! Sono una grande fan di Alberto Sordi. Domenica sono stata a visitare Cortina e per curiosità sono andata a cercare l' ex Hotel Faloria, ovvero Grand Hotel, dove furono girate diverse scene di "Vacanze d'inverno" nel 1959. Ho potuto ammirare ed emozionarmi trovandomi difronte questa storica location e ne ho approfittato per scattare alcune foto..
- Sì, oggi è completamente diverso, da allora.
