New world - Film (2013)

New world

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/05/14 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 10/05/14 19:14 - 12662 commenti

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"New World" è il nome di una operazione di polizia di cui pochissimi sono a conoscenza: attraverso infiltrati, influenzare l'elezione del nuovo presidente di una potente società d'affari dedita ad attività criminali... Su un tema analogo a quello affrontato in Infernal Affairs, un potente affresco della malavita in doppiopetto, che non disdegna di sporcarsi le mani col sangue, in una storia in cui stabilire la linea di demarcazione fra bene e male è davvero impossibile. Confezione pregiata, ritmo incalzante, cast adeguato, epilogo grandioso, c'è da scommettere che negli USA lo remakeranno.
MEMORABILE: L'omicidio delle due talpe; combattimento in ascensore uno contro tutti; l'addio in ospedale; il "roles"; l'elezione

Cotola 7/08/14 11:28 - 9043 commenti

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Straordinario noir coreano a base di infiltrati, talpe, tradimenti, colpi di scena. I toni sono lividi e si fanno sempre più cupi col passare dei minuti. La storia coinvolge ed avvolge pienamente lo spettatore, grazie ad un ritmo che non conosce soste nonostante la durata non proprio breve (135 minuti). L'ultima parte poi è semplicemente eccezionale. Ottima anche la caratterizzazione dei personaggi in cui il confine tra bene e male è praticamente impercettibile. Regia solida e formalmente valida. Chapeau. Categorico il recupero.
MEMORABILE: In garage. In ascensore. Gli ultimi 40 minuti. "E' arrivato il momento di scegliere da che parte stare".

Capannelle 8/06/16 14:11 - 4411 commenti

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Storia di intrecci, laidi e ambigui quanto basta, dove trovano risalto caratteri e visuali narrative sicuramente interessanti e mai stancanti nonostante il molto parlato. Riprende qualcosa dall'epica delle gangster-story americane ma i volti e gli stati d'animo sono prettamente orientali e in questo è impressionante la lotta senza quartiere perpetrata da decine di accoliti che si menano con tutto meno che con le pallottole. Sopra di loro, giochi di potere condotti senza scrupoli.

Galbo 10/07/16 06:24 - 12392 commenti

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Per chi avesse ancora dubbi sulla bontà del cinema coreano, un potentissimo crime movie che dimostra la perizia del suo regista, dotato di un senso della rappresentazione scenica degna dei drammi scespiriani. La doppiezza del male, i meccanismi subdoli del tradimento, la cattiveria in doppiopetto, in un film che miscela abilmente azione e fine lavoro sulla psicologia dei personaggi. Ottimi attori e una regia che non perde un colpo. Da vedere.

Tarabas 13/06/17 11:10 - 1878 commenti

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Affari infernali nella penisola coreana. La lotta di potere in un conglomerato criminale infiltrato dalla polizia è lo scenario per un duello di caratteri: il cinico Joong-Gu, l'esuberante Chung e il freddo Ja-Sung. Temi non molto originali (trattati con altra efficacia in Infernal Affairs) e cast non all'altezza del trio Leung-Lau-Wong rendono il film inferiore al suo potenziale. Inoltre, le scene d'azione sono così irreali da sembrare parodistiche. Finale eccezionale che dà una luce in parte diversa al film e ne chiarifica alcuni passaggi.

Kinodrop 15/11/18 17:40 - 2950 commenti

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Gli equilibri malavitosi di una potente gang coreana vengono meno alla morte del capo; ne seguirà un'epica lotta di successione con esiti inaspettati. Park si affida al noir, tra poliziotti, infiltrati e colpi di scena, ma con un taglio psicologico lontano dalle trite soluzioni action. Spettacolare la cura formale e l'eleganza non solo degli ambienti ma anche della coreografia nelle scene più cruente, con sullo sfondo l'attenta esposizione dell'indecidibilità etica che avvolge tutti i personaggi. Nonostante la lunghezza, non si avvertono cedimenti.
MEMORABILE: Le "talpe"; Gli amici fraterni; L'ennesimo orologio taroccato; Il finale.

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  • Discussione Deepred89 • 9/08/14 01:06
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Grazie della chiamata Didda, lo sento nominare ora la prima volta e vedo di recuperarlo subito. Per sicurezza evito di leggere altro e mi fido del tuo consiglio e della media utenti che scorgo qui a sinistra.
  • Discussione Capannelle • 8/06/16 00:45
    Scrivano - 3512 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    .. A quel punto, sorridendo ammiccante, pronuncia un termine ahimé familiare per noi del Bel Paese: "bunga bunga".
    Ah ah, l'ho notato anch'io.
  • Discussione Daniela • 9/06/16 23:25
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Capannelle, nel tuo commento noti che decine di scagnozzi "si menano con tutto meno che con le pallottole." E' proprio un elemento costante in tutto il cinema sudcoreano ed è anche quello che ne caratterizza maggiormente le scene di violenza rispetto a quelle a cui si può assistere durante la visione di un film americano e più in generale occidentale - ma anche hongkonghese.
    Anche quando entra in azione la polizia, l'uso delle armi da fuoco è raro ed ancora più raramente determinate. Mi viene in mente in particolare l'unica sequenza che mi ha fatto ridere nel drammaticissimo Yellow Sea: un nugolo di poliziotti che insegue il protagonista, uno di loro che tira fuori la pistola e cosa fa? Spara ad un collega. Comunque anche in questo New World la capacità di usare un'arma da fuoco, anche avendola a disposizione, si dimostra praticamente nulla.
    Eppure non è che i poliziotti sudcoreani siano mammolette, sono anzi impulsivi, violenti, più che disposti a menare le mani (basti pensare ai metodi utilizzati nel capolavoro Memories of murder, ma gli esempi potrebbero essere molti). Quello che li caratterizza nella quasi totalità dei casi è invece una inettitudine quasi connaturata - se il cinema rispecchia la realtà, sono gli sbirri più pirla dell'intero globo, tanto pirla che potrebbe bastare un bandito serio a tenerne in scacco centinaia come avviene nello spassoso Going by the Book.
    Allora mi vien da pensare che forse fanno un uso molto parco delle armi - di cui pure risultano dotati - per evitare di ammazzarsi tutti fra di loro...
    Questo vale però solo per agenti ed investigatori.
    Per gli ambienti malavitosi, la preferenza per le armi da taglio o da menare non so immaginare da cosa derivi, forse un retaggio della tradizione che sopravvive nonostante la marcata occidentalizzazione dei costumi.
    Ultima modifica: 9/06/16 23:32 da Daniela
  • Discussione Capannelle • 10/06/16 09:09
    Scrivano - 3512 interventi
    Ma quindi Daniela la vedi come una scelta degli autori di fictionalizzare la realtà o addirittura la realtà stessa?

    Altra particolarità l'ho notato nell'uso delle macchine. Mentre gli yankees si divertono a farle correre e sfasciarne il più possibile (roba noiosissima per me) qui c'è un uso sobrio e ordinato, tutte nere e dello stesso modello e che.. servono per spostarsi. Punto.
  • Discussione Daniela • 10/06/16 10:22
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Ma quindi Daniela la vedi come una scelta degli autori di fictionalizzare la realtà o addirittura la realtà stessa?


    Non lo so, non conosco la società sudcoreana se non attraverso la sua cinematografia anche se talvolta film ispirati a fatti di cronaca che mi hanno particolarmente appassionato mi hanno spinto a volerne sapere di più, ma è certo che la scarsa professionalità della loro polizia è elemento troppo costante per essere casuale, tanto più che si ritrova anche in film in cui sono i poliziotti a rivestire ruoli positivi, come in Veteran che ho visto pochi giorni fa. Ad esempio, è comunissimo vedere un superiore che, perse le staffe, non si limiti agli insulti ma prenda a ceffoni o a calci degli stinchi i sottoposti, senza che questi abbiano nulla da obiettare - cosa che ovviamente succede anche negli ambienti malavitosi, ma in tali casi appare meno strano. Questa "disinvoltura" nei rapporti di lavoro si ritrova anche nell'ambito giudiziario - anche questo ha grosse magagne che non sono solo frutto di forzature cinematografiche a fini spettacolari.
    Il paese ha un basso grado di criminalità, ma alcuni delitti efferati che più hanno colpito l'opinione pubblica sono rimasti insoluti oppure i responsabili sono stati condannati a pene assai modeste, sempre che non fosse intervenuta nel frattempo la prescrizone che, anche per i reati più gravi, prevede tempi piuttosto brevi.
    Particolarmente poco protetta è l'infanzia. Pensa che la risonanza di alcuni film ispirati a gravissimi casi di pedofilia conclusi con condanne modeste o addirittura irrisorie hanno portato alla revisione della legislatura per rafforzarne la portata: Silenced e Hope , oltre ad essere bei film, hanno avuto a tal proposito un forte valore civile.
    Per quanto riguarda i termini di prescrizione troppo brevi, anch'essi sono stati fonte di ispirazione per vari film come Confession of a Murder o Montage, entrambi basati sull'impunibilità di serial killer una volta passati 15 anni dall'ultimo delitto commesso.

    Un'ultima cosa riguardo la tua osservazione sull'uso delle vetture. E'vero, sia nei noir che nei polizieschi le vettura vengono usate, ovviamente, ma non abusate, se mi consenti il termine. In altre parole, sono più rari quei lunghi inseguimenti in macchina invece comunissimi nei film occidentali di analogo genere ed in ogni caso l'attenzione non viene quasi mai focalizzata sulle carrozzerie in movimento (talvolta pure scalcinate), ma piuttosto sulle manovre di guida e sui volti(gesti dei guidatori.

    Ora l'abbozzo, ho divagato abbastanza, approffittando dell'occasione per fare un poco di pubblicità al cinema sudcoreano ;o)
  • Discussione Daniela • 29/05/17 15:03
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Tarabas, questo non lo puoi perdere: visione obbligatoria per gli amanti del noir, consigliata per tutti.
  • Discussione Tarabas • 29/05/17 15:43
    Segretario - 2069 interventi
    Grazie, me lo segno sicuramente.
  • Discussione Tarabas • 10/06/17 22:44
    Segretario - 2069 interventi
      Visto ieri sera, sicuramente un buonissimo film, ma non molto originale, devo dire.

      I temi sono abbastanza noti e trattati, secondo me, molto meglio nel primo Infernal Affairs.

      Anche il cast non regge il confronto con il trio Leung-Lau-Wong.

      Sulle scene d'azione, io sono di certo un eurocentrico, ma le ho trovate ridicole. Non penso che la mafia coreana si affidi alle mazze da baseball quando deve regolare i suoi conti.
      La scena dell'ascensore, poi, è così irreale da sembrare parodistica.


      S P O I L E R A L E R T
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      Molto bello il finale, che dà una luce diversa al film e ne spiega alcuni passaggi fin lì oscuri.
      Ultima modifica: 10/06/17 22:47 da Tarabas
    1. Discussione Daniela • 10/06/17 23:41
      Gran Burattinaio - 5928 interventi
      Tarabas ebbe a dire:[/b]
        Sulle scene d'azione, io sono di certo un eurocentrico, ma le ho trovate ridicole. Non penso che la mafia coreana si affidi alle mazze da baseball quando deve regolare i suoi conti..


        Tarabas, ormai ho visto decine di noir e polizieschi sud coreani, e per quanto possa sembrarti incredibile fino al limite del ridicolo, succede proprio così: le pistole vengono usate molto raramente, persino dai poliziotti, quasi mai dai criminali che utilizzano armi di taglio e, molto frequentemente, mazze, bastoni, martelli, oppure ricorrono ad altri metodi come lo strangolamento, la defenestrazione erd altri simili.
        Non so da cosa dipenda, ma è un fatto troppo generalizzato per essere solo una convenzione della cinematografia nazionale.
        Le sparatorie sono rarissime e, quando avvengono, gli esiti sono quasi sempre inaspettati. Già in un'altra occasione ho citato una sequenza che mi sembra emblematica in tal senso. In Yellow Sea c'è un vero e proprio bagno di sangue, con decine di morti ammazzati, tutti nelle maniere sopra descritte. Ad un certo punto si vede il protagonista inseguito da decine di poliziotti, uno dei poliziotti estrae la pistola, prende la mira e... colpisce per sbaglio un collega. L'unico momento in cui viene da ridere vedendo un film tanto nero e disperato.
        Che i poliziotti usino tanto raramente le armi da fuoco per aver timore di spararsi fra loro involontariamente? E' possibile, dato che, sempre stando al loro cinema, la polizia sudcoreana è la più inetta del pianeta, persino nei film in cui gli sbirri sono gli eroi della situazione.

        Questo fatto rende gli scontri nei film sudcoreani del tutto diversi da quelli, ad esempio, nei noir hongkonghesi: non hanno la stessa eleganza formale (vedi Mission o Exiled di To, con le sparatorie coreografate come balletti), ma sono più viscerali, sanguinosi, prolungati oltre il ragionevole (la scena cult del corridoio in Old Boy), talvolta non privi di risvolti paradossalmente umoristici (come nella sequenza in ascensore che citi).

        Quanto alla superiorità di Infernal Affair, con il quale è inevitabile il confronto, che dire? Per me Infernal Affair (primo capitolo) è la perfezione su pellicola, ma New World gli va molto vicino. ;o)
        Ultima modifica: 11/06/17 11:32 da Daniela
      1. Discussione Galbo • 11/06/17 06:47
        Consigliere massimo - 3990 interventi
        Film magnifico, da non perdere...