Contracted - Fase I - Film (2013)

Contracted - Fase I
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Titolo originale: Contracted
Anno: 2013
Genere: horror (colore)
Note: Aka "Contracted - Fase 1".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/04/14 DAL BENEMERITO CHAINMAILB
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Chainmailb 3/04/14 15:11 - 11 commenti

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L'idea di sessualizzare i corpi delle morte viventi - oggetti definitivi, vuoti, manipolabili - si affaccia con relativa regolarità alle porte dello zombie movie. Contracted lega il tema a una serie di paure sessuali (malattie veneree, drink drogati, date rape, relazioni basate su manipolazione o abuso) e schiva il voyeurismo necrofilo presente in altri titoli. Ricorda il povero e vetusto I, zombie più di Deadgirl. Non sarebbe male, ma resta incollato alla mediocrità dalle ripetute batoste inferte alla sospensione dell'incredulità.

Myvincent 14/05/14 22:11 - 3744 commenti

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Cosa succede a Samantha dopo la fugace avventura di una notte? Le trasformazioni del suo corpo si avvicendano senza tregua, portando alla ribalta soprattutto le paure relative al contagio di natura sessuale (mai del tutto stemperate) che aleggiano in ognuno di noi. Buona la recitazione della protagonista, presente a sé stessa mai in maniera improvvisata. Peccato per qualche mancanza di comprensibilità nella storia, che lascia una traccia di incompletezza, anche nel suo gusto complessivo.

Gestarsh99 28/08/14 00:18 - 1395 commenti

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Il cinema della mutazione e del contagio sessuale amoreggia senza contraccettivi con la tradizione degli zombi, arricchendosi di un'altra iellatissima creatura in graduale imputridimento psico-anatomico. England consegue risultati appena superiori rispetto alla sua previa hooperata campagnola, fingendo di seguire circuiti solitamente bazzicati dai vari Araki e McKee con quel tocco di sparigliante dissimulazione a menar il can per l'aia tra una fase e l'altra. E' un film che si prende i suoi tempi senza troppe ambizioni, avvitandosi attorno al cancrenoso collasso trasformativo della protagonista.
MEMORABILE: L'inatteso accoppiamento necrofilo iniziale, fulmineamente suggerito dalla rapida sbirciatina agli arti inferiori di una salma da obitorio...

Schramm 12/10/14 11:32 - 3495 commenti

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Saremmo davvero all'horror puro se fosse possibile contrarre immuno-deficienza da un film. Ma è chiedere troppo a uno script modesto che si accontenta giusto dell'equazione che eguaglia -non senza afflato reazionario- il libertinaggio con la carne malamente punita, facendo banalmente leva sullo spauracchio dell'Aids, secondo una parabola discendente che offre ben poche incognite a chi la testimonia. A un convincente corredo di f/x atti a condire una confezione neanche malaccio si contrappone un'idea di fondo succube di una sovrana pochezza. E al dunque di virale resta solo la noia.

Almicione 4/01/16 01:38 - 764 commenti

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Ormai un terzo degli horror è basato sulla diffusione di una tremenda infezione, qui trasmessa attraverso uno stupro. La ragazza peggiora sensibilmente ora dopo ora, ma non si spiega perché non si affidi direttamente alla sanità (pronto soccorso) né come sia possibile che gli altri non si accorgano subito del suo gravissimo stato. Il trucco della protagonista merita un plauso, ma il resto è vacuo, anonimo, bolso. Se questo è il massimo che può offrirci una generazione di cineasti emergenti, forse è meglio affidarsi completamente ai veterani.
MEMORABILE: Gli occhi della protagonista nello stato avanzato dell'infezione.

Fedeerra 1/09/17 00:58 - 770 commenti

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Questo body horror è una sorta di condanna al sesso facile, per descriverlo England si appropria del corpo della sua protagonista, una straordinaria Najarra Townsend, "mostruosa" e fragile creatura che padroneggia su ogni singola scena. È un film dalla struttura narrativa semplice, con una parte iniziale realistica ma che svicola inaspettatamente in un orrore folle e cronenberghiano. Il lento decomporsi del corpo (e anima) è descritto con un tocco zombesco, cinico e ripugnante. Da vedere.

Daniela 22/04/18 11:25 - 12672 commenti

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Dopo una notte di sesso occasionale con uno sconosciuto, una giovane donna contrae un'infezione (?) dagli esiti devastanti... Horror che punta tutte le sue carte sul disfacimento fisico della protagonista, descritto con dovizia di particolari, dimenticandosi di costruirgli intorno una storia e dei personaggi. Una sceneggiatura misera, ripetitiva, afflitta da dialoghi insensati (tutti continuano a chiedere alla poveretta se si sente bene, anche quando ha l'aspetto di uno zombie malmesso) condanna il film alla mediocrità. Peccato per Townsend che ha un volto interessante e si impegna pure molto.
MEMORABILE: Lui a lei. "Va tutto bene?" Santa polenta, guardala prima di farci sesso: ti pare sia messa bene? Ma fammi il piacere...

Pumpkh75 12/07/18 15:22 - 1751 commenti

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England ha un unica idea (creare e poi abbattere il confine tra l’essere sieropositivo e l’essere zombi) ma la sviluppa come se fossero dieci: incorpora omosessualità, tossicodipendenza, alcolismo e disagio sociale, quasi che la marcescente sfioritura del corpo sia in realtà successiva a quella già avvenuta di anima e società. Da qui la fastidiosa ambiguità, irrisolta, sul fatto che la bravissima Townsend, credibilissima nella trasformazione e con notevole physique du rôle, se la sia in fondo cercata. Detto questo, scorre liscio senza intoppi.

Taxius 2/06/18 12:59 - 1656 commenti

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Dopo una notte di sesso con uno sconosciuto, la protagonista comincia poco a poco a decomporsi, diventando sempre più violenta e allucinata. Storia tutto sommato interessante che finisce lasciando non pochi punti interrogativi. La confezione è quella di un B-movie medio/basso con recitazione e comparto tecnico di livelli piuttosto bassi, mentre non sono affatto male i vari stadi della mutazione della protagonista. Nel complesso un film mediocre ma vedibile.

Cotola 12/06/18 16:15 - 9055 commenti

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Temi e situazioni sono già stati affrontati con ben altri risultati senza bisogno di scomodare mostri sacri. Per questo le cose procedono in modo abbastanza prevedibilie. Ma ad aggravere il tutto ci sono anche dialoghi risibili e situazioni ai limite dell'incredibile e del ridicolo (in)volontario. Tanta la fuffa per allungare il brodo. Il finale zombesco centra come il cavolo a merenda. Con un seguito.

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Arlec 19/06/18 01:01 - 18 commenti

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Si moltiplicano negli ultimi tempi i film in cui l’“orrore” si trasmette attraverso un rapporto sessuale. Contracted è uno di questi, ma si distingue per il crudo realismo con cui rappresenta gli effetti della malattia sul corpo della protagonista. Il film è girato e interpretato bene ma gli manca una storia; quindi può andar bene agli amanti del “body horror” ma rischia di annoiare gli altri, che magari da un film si aspettano qualcosa di più. Fortunatamente nel seguito del 2015 (Contracted: phase II) ci sarà tutto quello che manca a questo primo film.

Minitina80 24/11/18 07:49 - 2986 commenti

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L’enigma più grande resta la titubanza della protagonista a recarsi in ospedale. Chiunque in quelle condizioni disperate ci sarebbe andato di corsa. Stesso dicasi per le persone che le gravitano attorno, quasi impassibili di fronte a un soggetto con un decadimento fisico di tali proporzioni. Se non fosse per questi particolari, a cui è impossibile non prestare attenzione, si potrebbe pure parlare di un horror dignitoso, perché il contagio di malattie virali ben si presta a uno scenario dell’orrore. Troppo debole per stare in piedi da solo.
MEMORABILE: Vermi e sangue che cascano dalla vagina.

Il ferrini 20/06/19 22:27 - 2360 commenti

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Uno zombie-movie fuori dagli schemi: innanzitutto il virus si trasmette per via sessuale ma soprattutto la decomposizione dei corpi avviene già prima della morte. Gli effetti speciali sono davvero ben realizzati e il senso di angoscia della protagonista è palpabile. Non è certo un film per stomaci sensibili, molte scene sono piuttosto raccapriccianti ma soprattutto non si può considerarlo completo senza visionare anche la Fase 2. Nella mutazione (caduta di denti, capelli, unghie) è impossibile non cogliere l'eco della Mosca di Cronenberg.

Hackett 7/05/20 16:16 - 1867 commenti

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Si parte da un budget non elevato e forse anche le ambizioni non sono molte, eppure questo thriller di contagio in certi momenti riesce a trasmettere un certo senso di disgusto, grazie a un make up semplice ma efficace e a un'interprete che ben trasmette una certa apatia. Naturalmente parecchie sono le lacune e il finale zombesco sembra posticcio, ma tutto sommato a tratti si avverte inquietudine.

Anthonyvm 17/06/20 17:32 - 5705 commenti

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Il tema delle malattie veneree declinato secondo gli stilemi del body-horror cronenberghiano: idea non particolarmente originale ma, considerate l'anti-convenzionalità della protagonista (una lesbica ex-tossica con la passione per la botanica) e la buona mano di England, le aspettative non erano basse. Purtroppo il film si prende tempi troppo lunghi per descrivere le degenerazioni fisiche della ragazza, fra l'altro neanche così estreme (siamo lontani dalla visceralità di Thanatomorphose) e si conclude con eccessi di pathos orrorifico, fra omicidi e deludenti attacchi zombeschi. Meh.
MEMORABILE: Unghie e denti che cadono; Gli occhi insanguinati; Durante l'amplesso, un ragazzo sente qualcosa che si muove "là dentro" e scopre che sono vermi.

Buiomega71 7/12/20 00:53 - 2913 commenti

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Uno dei più realistici trattati sulla disgregazione corporea. Se England non ci va giù leggero con fluviali perdite emorragiche vaginali, denti che si staccano e marciscono, unghie facilmente estraibili stile brundlemosca, bulbi oculari biancastri e dei vermi che accompagnano un rapporto sessuale quasi necrofilo, lo stesso non si può dire per la dirittura di arrivo (l'incidente automobilistico, però, è ben piazzato), che fa precipitare la chirurgica e gelida decadenza della carne nel solito, banale, digrignar di infetti rabbiosi. Peccato, perché il buon Eric ce l'aveva quasi fatta.
MEMORABILE: La visita medica; La "lesbo" vomitata in bocca al sangue; L'insensibilità all'acqua bollente; Samantha che trucca il suo volto incancrenito.

Valcanna 12/12/22 11:29 - 34 commenti

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Film che ripercorre il tradizionale connubio morte/sesso costruendo la storia su una ipotetica infezione virale a trasmissione sessuale. La storia è praticamente inesistente, il tutto si concentra sulla lenta e inesorabile trasformazione in zombi della protagonista. Visione semplice e piacevole per un film da guardare senza troppo impegno. Nel grande calderone del genere riesce a ritagliarsi il suo piccolo, limitato spazio.
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  • Homevideo Pumpkh75 • 13/04/18 18:33
    Addetto riparazione hardware - 433 interventi
    Arriva in DVD e BR il cofanetto comprendente anche il suo sequel:

    https://www.amazon.it/Contracted-Phase-Limited-Blu-Ray/dp/B07C57JYH9/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1523637179&sr=8-1&keywords=contracted
  • Discussione Buiomega71 • 7/12/20 10:46
    Consigliere - 26015 interventi
    Tra le manifestazioni più realistiche della decadenza del corpo umano che va in necrosi e delle sue nefaste conseguenze, che fà propria la lezione del dottor Cronenberg e del collega Andrew Parkinson, con dovizia di disfacimenti "cancerogeni" degna del più disturbante "malattia movie".

    England non si risparmia (suddividendo la spiacevole metamorfosi e i suoi effetti devastanti in tre giornate) , comincia con strane allergie cutanee, profusione di sangue mestraule, qualche larvetta quà  e là, disturbi auditivi, rotture capillari oculari, denti che cadono nel lavandino e marciscono, ciocche di capelli che finiscono sul piatto della doccia, unghie facilmente estraibili stile brundlemosca (che finiscono pure, inavvertitamente, nelle portate del ristorante), croste sotto la bocca, l'occhio che diventa biancastro, l'insensibilità (la sequenza dell'acqua bollente della vasca da bagno è notevole) e , infine, un aumento dell'aggresività, dovuto anche al fatto che la sfortunata Samantha viene abbandonata un pò da tutti i suoi "affetti" (madre e amante comprese), perdendo pure il lavoro e il concorso floreale a cui teneva particolarmente.

    Metafora sull'impossibilità di essere normali (Samantha parte svantaggiata perchè lesbica), dove la malattia e la marcescente mutazione corporea và di pari passo con l'ostilità di chi dovrebbe starle vicino (la madre bigotta e conservatrice-una Caroline Williams che assomiglia sempre di più a Maureen O'Hara-che non è poi tanto dissimile, con le dovute differenze, dalla madre di Carrie White, notare poi le immagini cristologiche appese sulle pareti nell'appartamento, la cinica fidanzata lesbica che la tratta con fredda sufficenza), costringendo Samantha a vivere il proprio decadimento fisico in assoluta alienazione e straziante solitudine, vomitando sangue sulla tazza del bagno e cercando in tutti i modi di coprire gli evidenti deterioramenti del suo fisico con pagliativi come occhiali da sole o berrette (plauso a Najarra Townsed per il tour de force fisico, psichico interpretativo assolutamente non facile), provocando disgusto e emarginazione alle persone con cui entra in contatto.

    Un incipit necrofilo (saggia la scelta di non spiegare molto sulla figura inquietante dell'untore scopereccio e di non mostrarlo mai interamente in viso, se non con scelte di regia sfocate) e un prefinale che sfocia nello psychothriller, con aggiunta di sgradevole rapporto sessuale dai nefasti olezzi della necrosi, con la vagina che si "muove" al suo interno e butta vermacci e il partner maschile che maledice la ragazza cercando di lavarsi via il contagio dal pene infetto.

    SPOILER
    England stava andando bene, se non benissimo, e chiudere il film sull'incidente automobilistico della ragazza, ormai all'ultimo stadio dell'irreversibile malattia, avrebbe giovato. Invece vuole strafare, come a ricordare che, alla fine, la sua è una diversa rappresentazione dell'abusato tema zombesco. Quindi alza il tiro e deraglia nella solita e banale deriva degli infetti rabbiosi che ruggiscono e digrignano i denti, mandando un pò in vacca tutto quello che di buono aveva costruito, facendo precipitare il suo film nella più trita convenzionalità. E ti vien da dire: peccato Eric, ce l'avevi quasi fatta.
    FINE SPOILER

    Notevole la visita medica, la lesbo vomitata in bocca al sangue deteriorato, così come l'aspetto surreale nella reazione di amici e parenti alla vista dei cedimenti fisici della ragazza e funzionale il disgustoso make up di Mayera Abeita (buona anche la scelta di non strafare troppo sui devastanti effetti della malattia virale) e la sequenza in cui Samantha si trucca e si fa "bella" spazzolandosi i capelli e mettendosi il rossetto su quelle labbra incancrenite è un colpo di genio di macabra e marcissima bellezza.

    England rivisita i (de)generi a modo suo, prima il redneck horror a là Non aprite quella porta con il "balordo" Madison County, poi "l'infection movie" con questo imperfetto tributo paracronenberghiano e infine il revenge movie femmineo di Josie (che rimane, almeno per quello che ho potuto constatare, la sua opera più matura e decisamente migliore).

    Peccato solo per quella chiusa da horroretto da discount che banalizza uno dei più sofferti e srazianti body horror di nuova generazione, non fosse altro per l'emarginazione di Samantha che sembra avariarsi e decomporsi non solo nella carne.

    I, ZOMBIE non è passato invano.

    Ti prenderai cura di me?
    Ultima modifica: 24/07/21 08:01 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 22/07/21 21:40
    Consigliere - 26015 interventi
    Incredibile come l'episodio a fumetti Cominciò con un bacio, scritto da Franco Tamagni e disegnato, impeccabilmente, da Aurelio Vattimo, contenuto nell'albo L'orgia di Satana (ottobre 1974) per la serie degli horror pocket della Sansoni, sia uguale in tutto e per tutto (meno che nel finale "satanico" vendicativo) a Contracted

    Già in tempi non sospetti i nostri fumettisti sperimentavano il body horror e il disfacimento del corpo femminile infettato da un uomo misterioso.