La petite fille et son chat - Corto (1900)

Una scenetta tutto sommato graziosa: una bambina fa mangiare al suo gatto del cibo mentre quest'ultimo abbastanza divertito si dimena di fronte alla cinepresa. In effetti la bambina protagonista (Madeleine Koehler, all'epoca solo tre anni) sembra abbastanza naturale nel rappresentare la scenetta che si inserisce in un ambito domestico e quindi ancora avulso dal compito di raccontare una storia che il cinema con Porter si assumerà. Devo dire che comunque la bambina che ciba il gatto mi ha dato un senso di tenerezza, di infantile.

Fosse stato tra i corti del primo anno di vita del cinematografo, questo breve pezzo con la bambina che gioca col gatto avrebbe potuto anche suscitare un minimo di attenzione, ma adesso non sa proprio di nulla, complice il fatto che oggettivamente ciò che si vede risulta davvero poco interessante. Perfino il felino, indubitabilmente attratto dal cibo, sembra incuriosito maggiormente dalla cinepresa. Trascurabile.

Il micione non sa di essere inquadrato e, nonostante il posto in primo piano nell'inquadratura, se ne scappa con un balzo. Ma poi, colpo di magìa, con un secondo balzo torna al suo posto. Non sapremo mai se questa parte sia stata scelta, per la sua spettacolarità in mezzo a molto girato o se la fortuna ha baciato l'operatore dei Lumière al primo colpo. C'est tout...

Una bambina sfama il proprio gattone con dei bocconcini di cibo prelibato. Il vero protagonista del cortometraggio è il felino, che si dimena alla ricerca dell'agognato cibo. Il gatto, dotato di una simpatia irresistibile, cerca in ogni modo di intercettare il cibo dalla mano di una Madeleine Koehler alquanto monella. Se Lumière si era prefissato come obiettivo quello di far ridere allora ha colto nel segno.

Scena di vita domestica, non si sa quanto spontanea. Il dubbio che sia preparata viene, considerato che il felino co-protagonista esce ad un certo momento dall'inquadratura per poi rientrarvi con un balzo. La bambina che gli porge il cibo è carina e ben inquadrata, ma anche piuttosto leziosa per le moine e gli atteggiamenti. Non un corto particolarmente significativo.