Palookaville - Film (1995)

Palookaville

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Da tre racconti di Italo Calvino il regista Alan Taylor trae un film che non molto si discosta dalle decine di ritratti di giovani disadattati che nei Novanta hanno creato quasi un genere a sé. La ricetta è quasi sempre la medesima: tanta voglia di cambiar vita, un rapporto difficile con le ragazze e disastroso col mondo del lavoro, quel tocco di umorismo che non guasta mai, appartamenti in disordine e gran discussioni alla luce di un bar fumoso. PALOOKAVILLE È tutto questo e forse qualcosa in più. Perché i tre amici protagonisti (Vincent Gallo, il più smaliziato, Adam Trese il più dolce, William Forsythe il più serio) si assortiscono perfettamente e dominano la scena con bravura non comune....Leggi tutto Così il film, pur non offrendo dal punto di vista registico nulla di entusiasmante, a tratti sa divertire, sa farci entrare nella testa dei tre facendoci condividere i loro pensieri, sa non annoiare troppo pur non inserendo quasi mai veri motivi di interesse. Sid (Forsythe), Russ (Gallo) e Jerry (Trese) sono tre buoni diavoli in fondo, ben lontani dagli emuli tarantiniani cresciuti a pane e sangue. Qui se si deve fare una rapina si usano armi giocattolo e magari al momento giusto non si ha nemmeno il coraggio di estrarle. La vita è dura, ma forse è meglio tirare un po' la cinghia che lasciarsi prendere troppo la mano. Il titolo originale rende bene l'idea di un sobborgo di “sfigati”, incapaci di prendere la vita di petto. Ma alla fine la regia è davvero troppo debole e impersonale per poter far emergere il film dal limbo che condivide con altre decine di prodotti simili. Anche le musiche, ben studiate, sanno di costruito.

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Galbo 29/10/08 05:34 - 12399 commenti

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Curiosa e gradevole commedia indipendente americana (prodotta però dall'italiano Uberto Pasolini) il cui soggetto è ispirato a tre racconti di Italo Calvino. L'ambientazione consente di comprendere qualche carattere della provincia americana (il film è ambientato in un piccolo centro della costa atlantica). Sceneggiatura piuttosto curata e buona caratterizzazione psicologica dei personaggi. Efficace il cast.

Pigro 27/10/08 09:37 - 9673 commenti

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Storia semiseria di ladri sfigati e pasticcioni. Spiritoso, arguto, divertente, il film ha tutti i pregi del buon film indipendente americano, lontano dai denari delle major e più vicino alla realtà, sia pure raccontata con gusto umoristico e vagamente paradossale. Al di là della storiella, anzi proprio grazie a quella, Taylor riesce a raccontare un po' della provincia americana, della fascia sociale media e della generazione di giovani incapaci di diventare adulti, con efficacia e leggerezza.

Rickblaine 13/11/09 13:40 - 635 commenti

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Interessante trama che raggruppa storie di Calvino e ricorda molto vagamente I soliti ignoti di monicelli. Tre ragazzi sfigati, senza lavoro, cercano di ideare qualcosa che gli permetta di rimediare alle loro sfortune. Sfondo sociale ironico. Non annoia e a tratti è adrenalinico, con un cast sopra le righe. Ben fatto. Da vedere.

Enzus79 13/11/09 13:05 - 2902 commenti

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Tre amici, uno più sfortunato dell'altro, affrontano i problemi della vita vivendo alla giornata, ideando rapine. Storia semplice, che forse non ha niente di interessante ma che comunque si lascia vedere con molta simpatia. Tutti e tre i protagonisti (e non solo loro) sono bravissimi. Da vedere.

Giuliam 13/11/09 14:33 - 178 commenti

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Quando gli americani voglio imitare gli italiani, spesso combinano delle grosse e "Palookaville" ne è un esempio lampante. Offre sì una storia bella e divertente (prendendo per di più spunto da tre racconti di Calvino) ma con uno stile troppo monicelliano e quindi non tanto originale, ed è proprio da questo punto di vista che purtroppo lo si viene giudicato. La storia non riesce a coesistere con gli attori e non riesce a lanciare completamente il messaggio sociale che vuol mandare. Dopotutto resta un film guardabile.

Daniela 8/11/10 11:14 - 12672 commenti

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Disoccupati poco organizzati si improvvisano rapinatori, con esiti patetici. Simpatica commedia indipendente, che si apre con un omaggio ai Soliti Ignoti (il buco nel muro sbagliato) per poi seguire la preparazione di un colpo grosso, resa comica dalla totale mancanza di professionalità dei trio di amici malmessi. Operina leggera leggera, poco originale, ma che si guarda con piacere e si conclude regalando un sorriso, per merito di una sceneggiatura ricca di piccoli spunti fra il realistico e l'assurdo, con personaggi cui è facile affezionarsi
MEMORABILE: Il cognato poliziotto, sorpreso ad leccare i pantaloni per sentire se sono zuccherati

Paulaster 10/01/14 10:47 - 4427 commenti

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I ringraziamenti e le scuse a Calvino alla fine racchiudono il senso triviale di una commedia di microcriminalità. L’ambiente periferico del New Jersey e una fotografia ombrosa si sposano col trio di maldestri ladruncoli, ognuno con la sua suburbana personalità. Mai sopra le righe, si prende anche un po’ in giro in situazioni grottesche. Gallo riesce sempre a dare quel tocco di folle serietà anche in mezzo al faceto.

Pinhead80 17/02/16 20:29 - 4767 commenti

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Tre ladri pasticcioni passano le loro giornate a progettare un piano che possa elevarli dalla mediocrità in cui vivono. Ne combineranno di ogni. Un film simpatico che gioca molto a mettere i personaggi sempre in ridicolo. Ogni scena infatti è sempre in bilico tra il grottesco e il drammatico e le situazioni non riescono mai a prendere una piega definitiva. Il contesto è comunque molto povero e il disagio si respira ovunque si volga lo sguardo. Bella anche la colonna sonora.

Kinodrop 4/03/16 18:09 - 2957 commenti

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Spassosa commedia indipendente che mischia toni da noir, ironia e leggerezza. Un trio di amici senza arte né parte tenta di sfondare un negozio di gioielli ma finisce in una pasticceria. Questo divertente tributo a Monicelli e più indietro a Calvino suscita simpatia immediata che si estende agli altri maldestri tentativi di rapina. Sceneggiatura fresca che mette però anche in luce i disagi e le speranze di una classe sociale ai margini. Attori e attrici perfetti, già da allora promettenti; musica brillante costellata di citazioni cult.
MEMORABILE: La "ghiotta" refurtiva; L'inseguimento del furgone portavalori; Il paradosso del finale.

Lou 22/11/17 18:19 - 1121 commenti

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I tre patetici disoccupati che provano a fare i rapinatori, senza esserne capaci per temperamento e indole, non sono un'idea così nuova, ma la loro simpatia cattura. Il risultato è un film leggero e divertente ma non superficiale, efficace nel rappresentare l'incapacità di affrontare responsabilità e maturità da parte di una certa gioventù americana di provincia.

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