Concours de boules - Corto (1896)

Lione, Cours du Midi (oggi Cours de Verdun), maggio 1896. I giocatori di bocce, una vera e propria legione, sapendo di essere immortalati, cercano di essere rappresentati da un colpo vincente, il quale li possa consegnare all'eternità. Dopo numerosi fallimenti, finalmente qualcuno azzecca il boccino che, beffardo, non fluisce via, ma si interra! Un po' troppo chiassoso, innaturale, certamente non fra i migliori.

Stavolta rispetto a Partie de boules l'azione si sposta in un ambiente più affollato a significare la maggiore importanza dell'evento sportivo. La folla è variegata e sembra molto partecipe al gioco arrivando a saltellare agitando i loro bastoni. Uno addirittura attraversa il campo da bocce su un paio di stampelle. Siamo sempre di fronte a una testimonianza di un evento culturale rappresentato con la solita ingenuità e senza finzioni (molti guardano in camera divertiti), con una mentalità forse lontana dal cinema moderno.

Più che all'evento sportivo, come in Partie de boules, l'operatore dei Lumière sembra qui interessato all'aspetto sociale delll'intrattenimento, direi anzi alla coreografia degli astanti e dei giocatori che si muovono durante l'affollato agone di bocce. La centralità del pallino e dei tiri (tra l'altro pericolosamente verso la cinepresa!) non inganni: la vera attenzione finisce per essere assorbita dal contorno: dagli uomini assiepati a ferro di cavallo, quasi un coro muto di cui sembra di poter percepire concitazione e grida, nonostante la pellicola sia muta.

In questa riproposizione del gioco delle bocce l'atmosfera è completamente diversa rispetto al precedente Partie de boules. Qui sembra di essere a un vero e proprio torneo e lo si evince dalla folla attorno ai giocatori. Gli stessi giocatori sembrano a loro volta emozionati di fronte alla telecamera perché non fanno delle grandi giocate. C'è addirittura un uomo che in stampelle attraversa il campo tra un tiro e l'altro. Divertente.