I tarantiniani - Documentario (2013)

Dal poliziottesco al thriller lenziano, tutti i generi del bis nostrano disprezzati dalla critica e idolatrati dal pubblico - con un focus accurato sullo spaghetti western. Oltre al piacere di sentir narrare dai suoi protagonisti la storia del cinema di genere all'italiana, il documentario riserva gustosi reperti d'epoca, come l'intervista a Leone - chiosata da Di Leo. La rievocazione culmina nel revisionismo tarantiniano, cui ogni regista riserva un giudizio personale. Sintetico, ma montato con vivacità dialettica e ironia, e pervaso da genuino orgoglio.

Peccato ci sia voluto uno straniero (Tarantino) per riscoprire e ridare dignità al nostro cinema di genere e ai suoi protagonisti, ai quali questo snello documentario consente di raccontare aneddoti, svelare retroscena e togliersi qualche sassolino dalle scarpe, rivendicando l'anima italiana nel rielaborare i modelli statunitensi. Le ultime parole famose sono di Tarantino stesso: un costruttivo invito contro lo snobismo nei confronti di certo cinema, che si spera venga recepito dai critici parrucconi e miopi (o del tutto ciechi) e dai loro ancora troppo numerosi seguaci.