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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Immediata replica nostrana al successo internazionale di THE BLOB (da noi FLUIDO MORTALE), CALTIKI IL MOSTRO IMMORTALE pesca molto anche dalla fantascienza classica e in particolare dall'ASTRONAVE ATOMICA DEL DR QUATERMASS. Dopo una prima parte in cui si vorrebbe far discendere questo blob di casa nostra (in pratica un telo ricoperto di una sostanza luccicante, la tanto citata trippa citata nei volumi che analizzano il film non si capisce dove sia!) direttamente dagli antichi dei Maya, con una spedizione in Messico che da lì riporta un frammento della...Leggi tutto palpitante creatura informe e assassina per studiarlo in laboratorio, il film si evolve aggiungendo una fase più propriamente fantascientifica (c'è di mezzo pure una cometa radioattiva!) per poi lasciare spazio a una prevedibile ultima parte dedicata alla distruzione su larga scala. Dietro uno spreco di improbabili pseudonimi anglicizzanti si nascondono tra gli altri il regista Riccardo Freda (Robert Hampton) e soprattutto il geniale Mario Bava (John Foam), che oltre ad aver curato i risibili trucchi e la bella fotografia in bianco e nero, si dice abbia girato gran parte dell'opera in prima persona. Lo ammise lo stesso Freda, poco a suo agio tra mostri ed effetti speciali. Il risultato è ingenuo, raramente avvincente se non nell'ultima ridondante mezz'ora, nella quale l'abilità nella messa in scena spettacolare di Bava salva in qualche modo la ridicolaggine del mostro. Poco appassionanti invece le scene più tradizionali, in cui l'evidenza di una sceneggiatura modestissima si palesa e la recitazione zoppica. La fantascienza comunque ha raramente potuto disporre, in quegli anni, di grandi mezzi, e il confronto con gli americani non è così drammatico come si potrebbe pensare.

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Sadako 26/05/07 16:54 - 177 commenti

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Ambientazione esotica, un popolo scomparso misteriosamente e dalla storia evocativa, una terribile profezia. Queste sono le basi dei classici film a cavallo degli anni 60 (stranieri o come in questo caso italiani) che mescolano con stile horror e fantascienza. Il lato buono della pellicola italiana è che raggiunge gli stessi livelli dei prodotti americani, anche se in questo caso il trend non è positivo. Gli effetti speciali del periodo rendono molte scene caricaturali, se viste con lo spirito di adesso. Se siete in vena di amarcord...

Undying 31/10/07 11:43 - 3807 commenti

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Ispirato dal più celebre Blob, dell'anno precedente, Riccardo Freda (aiutato da Mario Bava) dirige una delle prime pellicole horror italiane, volute (in parte) dalla casa di produzione Galatea. La storia si sviluppa coerentemente e senza particolari picchi d'originalità, ma il reparto effetti speciali (grazie anche all'uso del Bianco& Nero) dona un fascino particolare all'operazione, sostenuta dalle convincenti interpretazioni (con menzione di merito per Rossi Stuart) e dal buon doppiaggio. Nostalgico.

Ciavazzaro 23/05/08 17:03 - 4768 commenti

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Ottimo film di fantascienza con effetti speciali realizzati da Mario Bava in modo casereccio e molto stupefacenti (per l'epoca). Certo che riuscire a realizzare il mostro del film (una specie di blob gelatinoso) con della trippa non è cosa comune. Lodevole l'impegno del cast (Sullivan, Stuart, Rocca), non accreditato nel ruolo di un astronomo il bravo caratterista Tom Felleghy in una delle sue prime pellicole. Ottima regia di Freda. C'è pure Daniele Vargas.
MEMORABILE: Quando la creatura invade la casa.

Il Gobbo 15/07/08 23:24 - 3015 commenti

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Più che al merito (comunque non inferiore a molti b-movies americani di fantascienza "classica") onore al carattere simbolico, all'emblema di un cinema/ribollita: ingredienti poveri (qui poverissimi, come l'ormai mitica trippazza di Bava) per pietanze che col tempo si rivalutano in piatti raffinati. Qui i cuochi sono come noto addirittura due... Certo non mancano delle piccole cose di pessimo gusto (il "betatrone" col marchio Siemens in bella vista, gli squallidi modellini), ma che importa?

Homesick 14/09/08 17:27 - 5737 commenti

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Freda e Bava metabolizzano la lezione della fantascienza americana e confezionano una pellicola che, quantunque naif, anticipa momenti di certo cinema di genere degli anni a venire, come il filmino girato dagli scienziati scomparsi (con tanto di soggettiva della cinepresa tremolante) di molte pellicole esotico-avventurose o il mostro che contamina gli umani e se ne serve a guisa di vettori. Fotografia atra e apoteosi dell’artigianato italico nel geniale utilizzo della trippa mossa da bastoni per animare il radioattivo blob. Intermezzo di danza tribale con coreografie di Paolo Gozlino.
MEMORABILE: Il “ritorno”di Vargas dall’immersione nella piscina della grotta; La creatura che cresce sempre di più e distrugge la casa.

Bruce 4/12/08 09:56 - 1007 commenti

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La fotografia e i trucchi di Mario Bava riescono a rendere interessante la visione di questo film diretto da Riccardo Freda in modo comunque efficace e conciso. Difficile dopo mezzo secolo rimanerne avvinti, ma non è lento come si poteva temere. Un po’ di avventura, vari frammenti horror, una buona trama fantascientifica. Considerando l’epoca di produzione direi assolutamente positivo.

Mascherato 22/12/08 13:22 - 583 commenti

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La qualità dell'artigianato cinematografico italiano si deduce non tanto dalla tempestività del clone (siamo in epoca di Blob e Quatermass), quanto dalla capacità, mancando i riferimenti onomastici e produttivi, di far passare l'italico prodotto per un film straniero. Merito della regia (di Freda) e della fotografia (di Bava). A Bava Mario si devono anche i divertenti fx (trippa a simulare l'informe essere). Altri tempi, altre maestranze, altra concezione del fare cinema.

Caesars 4/11/09 19:41 - 3778 commenti

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Quanto c'è di Bava e quanto di Freda in questo film è difficile dirlo. Comunque sia non si può certo ascrivere tra i capolavori né di uno né dell'altro. La pellicola è ingenua, ma era impossibile aspettarsi qualcosa di diverso dalla fantascienza italiana di quegli anni; però si lascia seguire piacevolmente, anche se non ci sono scene che possano in qualche modo sorprendere lo spettatore smaliziato di oggi. Recitazioni nella norma.

Lucius 13/04/11 20:42 - 3015 commenti

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In uno scolorito bianco e nero si apre questa buona pellicola di Freda e Bava che inizia con una spedizione avente lo scopo di portare alla luce una misteriosa statua raffigurante una divinità dea della morte per proseguire successivamente... negli inferi di un laghetto sotterraneo dove gli stessi esploratori si imbatteranno in quella che è più che una leggenda ma un vero e proprio mostro radioattivo. Non ci sono particolari colpi di scena ma alcune sequenze sono suggestive e il film è più che dignitoso.

Von Leppe 31/08/11 13:29 - 1258 commenti

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Ottima prima parte misteriosa e baviana nei collages di templi Maya e la giungla (ci sono scene che saranno riprese nella Maschera de demonio). Il finale è più convenzionale e si sente la mancanza di soldi. La fotografia è ottima (forse un poco scura) come l'atmosfera tropicale notturna (ricorda quella dei vecchi film di Tourneur), mentre l'essere schifoso supera in ribrezzo quello americano di Blob. Siamo all'alba del cinema fantastico italiano... niente male come inizio!

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Saintgifts 7/04/12 16:28 - 4098 commenti

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Una storia molto verosimile nel suo genere, che non ha bisogno di contorsioni fantasiose per meravigliare. Tutto è spiegato scientificamente abbracciando e intersecando con abilità diversi campi della conoscenza umana. Gli effetti speciali (poveri) sono ammirevoli, aiutati da una buona fotografia e da una sceneggiatura oliata molto bene. Interpretazioni più che dignitose e quelle femminili usate per momenti di alleggerimento, come la danza sex-propiziatoria, o la moglie che tenta, senza successo, di distrarre il marito biologo dal suo lavoro.

Bergelmir 30/03/12 23:24 - 160 commenti

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Caso più unico che raro, è un'opera di sublime artigianato che venne attribuita a Riccardo Freda, in realtà realizzata quasi esclusivamente da Mario Bava. Il soggetto era originalissimo per l’epoca, trattandosi di una felice commistione fra avventura archeologica, orrore e fantascienza in cui è presente anche un erotismo tutto italiano, anche se delicato ed arcano (per esempio nella suggestiva scena della danza di Gail Pearl). Effetti speciali in stile baviano: economici ma all'avanguardia.

Cloack 77 24/04/12 18:56 - 547 commenti

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Lo stile di Bava, accreditato come curatore degli effetti speciali, è evidente e necessario proprio per confondere con la fantasia e l'ingegno la pochezza dei mezzi a disposizione; altrettanto però non si può non riconoscere l'eleganza e l'inventiva di Freda soprattutto nella prima parte, laddove è necessario più il racconto che non l'azione (e qui il film mostra il suo "vestito" migliore, nelle scene che svelano il contenuto della bobina o in quelle subacquee).

Giùan 11/06/12 18:46 - 4539 commenti

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Per la serie il millenarismo Maya ha già mietuto le sue vittime. Freda e Bava confezionano in fretta (produttiva) e furia (artigianale) uno spassoso fantasy horror da far impallidire la factory di Corman quanto a inventiva, riciclaggio di spunti e capacità di cavar sangue dalle rape. Allo scorbutico Riccardo parrebbero da addebitare il disegno feroce di alcuni "tipi" (su tutti lo squamoso e viscido Herther) e il taglio registico con l'accetta, mentre super Mario congegna un blob precolombiano astuto e in grado di sfidar senza tema il senso del ridicolo.
MEMORABILE: Herther sul letto d'ospedale col volto mezzo incartapecorito; L'assassinio dell'infermiera; Caltiki che tritura Herther riducendola ad ossa senza pelle.

Ryo 12/08/12 15:02 - 2169 commenti

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Firmato da Freda ma con un Bava che regale effetti speciali realistici per il tempo: con semplici espedienti riesce a creare un mostro simil-squamoso che si muove e fagocita esseri viventi. Anche il trucco è realizzato bene, con scene splatter di arti bruciati e ridotti all'osso davvero ben fatti. Trama lineare standard per gli horror sci-fi di quel tempo.
MEMORABILE: Il mostro che si gonfia; L'automobile che esplode cadendo dal dirupo (modellino BBurago inconfondibile).

Rigoletto 2/11/12 16:11 - 1785 commenti

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Malgrado la non verdissima età fa valere ancora il suo valore (superiore anche a tanti film in circolazione attualmente) e dimostra di essere un film fatto da persone che riflettono. Non ha niente di eccezionale, eppure Caltiki riesce a tenerti incollato alla sedia (ricordando molto Fluido mortale). Non male il ritmo impresso e la recitazione degli attori. **1/2

Jdelarge 10/04/14 00:45 - 1000 commenti

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Essendo uno dei rarissimi esempi di fantascienza nostrana il film merita un'attenzione particolare. Bava si sbizzarrisce con i modellini e con quattro soldi riesce a rendere credibili le scene di un mostro che diventa sempre più grande, mantenendo verosimili le proporzioni con l'ambiente circostante. L'utilizzo delle luci è di rara bellezza, ma per il resto il film non presenta una trama coinvolgente (e convincente). La pellicola è firmata Riccardo Freda (sotto pseudonimo), ma a detta di quest'ultimo è Mario Bava il vero autore del film.

Maik271 28/10/14 08:00 - 436 commenti

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Seguendo le orme dei più costosi film americani di fantascienza dell'epoca, questa pellicola di Freda tiene tranquillamente testa ai lavori d'oltreoceano, grazie anche alla collaborazione per la fotografia e gli effetti speciali di Mario Bava. Lo sviluppo appare assai fluido e alcune sequenze sono davvero riuscite, tanto da far dimenticare che si tratta di pellicola nostrana. Certo, visto oggi può far sorridere per gli effetti, ma considerando i mezzi e l'epoca si può rimanere soddisfatti.

Mco 5/01/16 17:38 - 2324 commenti

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Freda (sotto pseudo) e Bava (direttore della fotografia) alle prese con un mostro, la cui massa molliccia che si propaga in ogni dove ricorda, tra gli altri, le gelatinose escrescenze del Blob firmato Yeaworth Jr. La storia tira in ballo la divinità Maya e le spedizioni scientifiche ma sono gli effetti, seppur artigianali, a rimanere impressi (il viso parzialmente deturpato del superstite in primis). Non trascendentale ma regge bene il passare degli anni.

Rufus68 31/08/16 17:25 - 3825 commenti

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Italica reinterpretazione di Fluido mortale, uscito l'anno prima. Freda vi aggiunge un interessante retroterra fantarcheologico, ma, giunti al dunque (lo scatenamento dell'informe entità), invece di lavorare per ellissi, si scontra con la consueta muraglia: la pochezza di mezzi a disposizione. Bava celebra eroicamente le nozze coi fichi secchi ma ciò, purtroppo, non dona valore estetico. Tutto sommato regge egregiamente il paragone con un mediocre film americano di serie B del tempo (ammesso che sia un complimento).

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Faggi 20/03/18 10:51 - 1549 commenti

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Freda e Bava stringono un sodalizio horror-fantascientifico-avventuroso sotto la fascinazione di noti (Fluido mortale) e meno noti prodotti di nobile serie B. Da eroici cineasti inventori si danno da fare (qualche esito pratico lo ottengono); e gli si riconosce estro, vivacità e sperimentazione. L'oggetto è infatti un laboratorio per esperimenti magnetici (ovvero di persuasione del pubblico) attraverso un fuoco di fila di effetti (trucchi ottici) impressionati su un b/n espressivo e a grana fine. Risultato: non male (gli effetti), mediocre (l'insieme).

Minitina80 7/07/17 09:38 - 2980 commenti

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Fanta horror di manifattura italiana che trae ispirazione da titoli d’oltreoceano di poco precedenti. La storia è semplice, ma è arricchita dalle idee di Sanjust in fase di sceneggiatura e dall’abilità di Bava nel valorizzare i modellini e tutto il comparto di trucchi. Migliore nella seconda parte in cui le cose si vivacizzano, sebbene nel complesso mantenga sempre una quadratura che spesso è mancata a opere del genere, dei veri e propri esperimenti per il periodo di uscita. È riconoscibile qualche timido accenno di proto-splatter.
MEMORABILE: I visi maciullati da Caltiki.

Ronax 11/02/18 01:25 - 1247 commenti

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Film di interesse più che altro storico, trattandosi del primo e uno dei pochissimi fanta-horror italiani, dato che nel nostro paese i due generi hanno generalmente viaggiato separati. Girato in fretta e furia e con due lire non si sa bene da chi, dato che sia Freda che Bava se ne rimpallavano reciprocamente la paternità, il lavoro si ispira abbastanza chiaramente all'analoga produzione americana e inglese del tempo. Se la vicenda si snoda in modo lineare e senza riservare particolare sorprese, notevoli la fotografia e gli effetti speciali casalinghi.
MEMORABILE: Il lago sotterraneo di fronte alla statua di Caltiki.

Myvincent 1/05/18 17:31 - 3726 commenti

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Riccardo Freda e Mario Bava unti per sperimentare un genere molto in voga all'estero e qui contaminato di horror e fantascientifico insieme. Il film inizia esoticamente attorno al mistero della dea Caltiki, profetessa della morte, poi si trasforma in un racconto alla Lovecraft, dove una "cosa" sembra riprodursi all'infinito. Interessante il background storico sulla storia dei Maya, ancora oggi non del tutto risolta. Peccato per il finale banale, mortificato anche dalle evidenti ristrettezze di mezzi tecnici.
MEMORABILE: La splendida, tenebrosa, magnetica fotografia del grande Bava.

Jena 14/07/19 13:00 - 1550 commenti

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La coppia cult del gotico italiano Bava e Freda gira in pratica la versione nostrana di Fluido mortale. Il risultato è più che dignitoso, ovviamente rispetto ai mezzi dell'epoca. Anzi, la parte iniziale vagamente lovecraftiana, con una splendido bianco e nero (che rimanda a operazioni moderne come The call of Chtulhu) faceva ben sperare. Poi però la si butta sul fantascientifico, incrociato coi Maya e tutto diventa più standard. Comunque ottima la fotografia baviana in b/n e divertenti gli effetti speciali, ultra-artigianali ma efficaci.
MEMORABILE: Il tempio della dea Caltiki; Il braccio spolpato; Il tipo che viene "assorbito" dalla creatura.

Reeves 26/05/22 09:11 - 2172 commenti

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Freda (ma soprattutto Bava, che Freda affermava essere il vero autore del film) si confrontano con la fantascienza anni '50 inglese e americana con risultasti discreti. Il film è infatti divertente, estremamente povero (ma come sappiamo Bava faceva miracoli con gli effetti speciali anche senza soldi) ma comunque piacevole a vedersi e curioso nei suoi aspetti archeologici.

Rebis 3/10/22 09:33 - 2332 commenti

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Antesignano dell'horror all'italiana, ne definisce da subito la filosofia imprenditoriale: produzioni a basso budget che imitano film di successo da lanciare nel mercato internazionale dei "B-Movies". Nello specifico, i riferimenti sono Quatermass e Blob: ma il risultato non è in nulla inferiore ai modelli, anzi, persino li supera intercettando la comune matrice lovecraftiana per restituirla con quella accuratezza visiva e pittorica di cui solo Bava era capace - magistrale il prologo Maya. Notevoli alcuni azzardi splatter ed epocale la creatura che nel finale tracima in ogni dove.
MEMORABILE: Le bobine ritrovate con le riprese in POV; L'immersione subacquea; Il braccio spolpato; Caltiki dilaga nella casa di bambola.

Anthonyvm 18/02/24 01:40 - 5637 commenti

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Sulla scia dei vari Quatermass, X e Blob, questo piccolo fantahorror (non) firmato da Freda e completato da Bava, anche direttore della fotografia ed effettista (noto l'emblematico aneddoto del mostro fatto di trippa), non ha molto da invidiare ai suoi più ricchi ispiratori, a dispetto di evidenti mancanze tecniche e di uno script alquanto naif (gli scorci di vita familiare). Il gusto macabro e gotico dei chiaroscuri, il trionfo delle scene orride (se non proprio gore) e la fattura smodatamente cheap dei modellini nel climax finale gli offrono uno speciale valore aggiunto. Adorabile.
MEMORABILE: Il corpo corroso del sub; Il braccio chirurgicamente liberato da Caltiki; Il tizio assimilato con tanto di scheletro urlante; Caltiki si moltiplica.
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  • Discussione Undying • 16/11/09 21:19
    Risorse umane - 7574 interventi
    Nel DVD NoShame/Cecchi Gori è presente un audiocommento di Luigi Cozzi, moderato da Giona A. Nazzaro: ora, cosa curiosa, i due affermano che Didi Sullivan sarebbe in realtà Didi Perego.

    Cosa probabilmente inesatta, poiché l'attrice (che ricopre un ruolo principale, inseguita e braccata dal Blob nel finale) non assomiglia per nulla alla Perego.
  • Discussione Bergelmir • 30/03/12 23:31
    Galoppino - 211 interventi
    EFFETTI SPECIALI: John Foam [Mario Bava]
    PRODUZIONE: Sam Schneider, Bruno Vailati
    SCENEGGIATURA: Filippo Sanjust
    FOTOGRAFIA: Mario Bava
    MONTAGGIO: Salvatore Billitteri
    MUSICHE: Robert Nicholas [Roberto Nicolosi], Roman Vlad

    Perfino l’Italia, sempre piuttosto ai margini della letteratura e del cinema fantastici, sembrò in quest'epoca (fine anni 50) essere vittima di una fascinazione quasi lovecraftiana per il fantastico in stile weird tale, di cui questo Caltiki fu un ottimo esempio.
    Il soggetto è un’originale avventura archeologica sulle tracce della misteriosa civiltà Maya, che porta alla scoperta di misteri e orrori senza tempo. Come di consueto il capitale di produzione era ridottissimo, ma i due geniali cineasti italiani non lo diedero per nulla a vedere, riuscendo a girare un film all’avanguardia, davvero atipico, per molti versi anticipatore di temi e ricco di effetti speciali straordinari, truculenti ma non eccessivi.
  • Curiosità Bergelmir • 30/03/12 23:32
    Galoppino - 211 interventi
    Passò alla storia il mostro creato da Bava con quintali di trippa acquistata nei mercati rionali di Roma.
  • Discussione Zender • 31/03/12 09:47
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Sì, sul'onda di X contro il centro atomico e Fluido mortale ma con questa componente archeologica in più.
  • Homevideo Buiomega71 • 28/02/17 22:24
    Consigliere - 25934 interventi
    Blu-Ray combo dvd per la Arrow, con audio italiano:

    http://www.kultvideo.com/DVD.aspx/25554-Blu-Ray-Caltiki-Special-Edition-Blu-Ray-DVD-10-4-?__lang=it-IT
  • Homevideo Xtron • 17/06/17 20:26
    Servizio caffè - 2147 interventi
    Provato ora il bluray ARROW. I sottotitoli inglesi si tolgono senza problemi in tutte e 2 le versioni (open matte e widescreen).
  • Curiosità Lucius • 26/02/19 11:33
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dall'archivio cartaceo Lucius, il flano originale del film:

  • Discussione Rebis • 3/10/22 09:37
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Ciao Caesars, nel tuo commento scrivi "La tanto citata "trippa" che impersonerebbe Caltiki non c'è proprio", ma nel lungo finale praticamente non si vede altro che il dilagare del mostro per circa venti minuti... Forse hai visionato una copia tagliata? 
  • Discussione Caesars • 3/10/22 10:15
    Scrivano - 16800 interventi
    Ciao Rebis, grazie per la segnalazione.
    Onestamente è passato troppo tempo per ricordarmi di questa cosa. Però ho ancora la fonte da cui ho visionato il film, per cui controllerò gli ultimi venti minuti (e intanto controllerò la durata del film). Intanto chiedo a Zender di cancellare la frase dal mio commento, perché, presente o meno nella copia da me visionata, a questo punto direi che la "trippa" ci sia. 
  • Discussione Zender • 3/10/22 10:40
    Capo scrivano - 47726 interventi
    In effetti... :) Forse non ti sei accorto che era quella del mostro la trippa, non saprei.