Si alza il vento - Film d'animazione (2013)

Si alza il vento
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Titolo originale: Kaze Tachinu
Anno: 2013
Genere: animazione (colore)
Cast: (animazione)
Note: Aka "The wind rises".
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/02/14 DAL BENEMERITO DEEPRED89
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Deepred89 5/02/14 00:06 - 3709 commenti

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Grandissima delusione. Primi minuti di tediosa tecnologia aviatoria durante i quali a Porco rosso è meglio non pensare; si prosegue con una storia d'amore dell'atmosfera antidiluviana ma che almeno aumenta l'interesse; si finisce addirittura nel lacrima-movie, mentre l'unico spunto di riflessione arriva nel moralmente ambiguo finale. Sembra quasi di essere in un film degli anni 30 e non certo per l'epoca dell'ambientazione. A salvare il tutto qualche bella immagine e un'ottima colonna sonora; ma si tratta, a mio parere, del peggior Miyazaki.

124c 15/09/14 13:52 - 2920 commenti

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L'ultimo eroe di Miyazaki è "solo" un progettista di aerei che vive a Tokyo a cavallo fra le due guerre mondiali. Il protagonista si divide fra l'amore per gli aerei e quello per una ragazza ammalata di tubercolosi, entrambi emozionanti e toccanti. Sembra più film dal vero che a disegni, vi sono strizzate d'occhio a opere miyazakiane più allegre come Porco Rosso e l'episodio "Albatross le ali della morte" della seconda serie tv di Lupin III. Ottime le scene dove il protagonista sogna e incontra il conte Caproni, ingegnere italiano.
MEMORABILE: Il protagonista fa un aereo di carta e lo lancia verso il balcone della sua fidanzata ammalata, durante la sua vacanza.

Maxx g 18/09/14 11:25 - 635 commenti

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L'ultimo film di Miyazaki conferma la passione del regista per il volo (e del resto se ne vedevano i prodromi sia in Kiki consegne a domicilio sia anche e soprattutto in Porco rosso. La pellicola è godibile dal punto di vista della realizzazione, con sfondi talmente belli da sembrare fotografie. Il difetto semmai è nella sceneggiatura e nel dipanarsi della storia: vi è qualche momento di noia e non ci sono momenti proprio indimenticabili. In conclusione un buon film, non ottimo. Merita di essere visto.

Capannelle 18/09/14 17:18 - 4412 commenti

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Non si possono ignorare la qualità visiva dell'animato, al top della produzione Miyazakiana, e l'encomiabile amore del regista per l'aviazione e l'Italia (superiore al nostro, potrebbe pensare il Caproni). Detto questo, dopo quasi metà film (dopo la visita alla fabbrica Junkers) la storia si spegne e non trasmette quel brio che eravamo abituati a vedere. Forse nello sforzo, anche coraggioso, di voler emulare i personaggi e le situazioni di un film "vero" si sono perse altre caratteristiche. Anche il protagonista adulto non crea vera empatia.

Rebis 21/09/14 18:51 - 2338 commenti

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Noi occidentali, che realizziamo film sul Secondo conflitto mondiale per metabolizzare l'irriducibile impatto con la realtà, faremo a botte con questa incondizionata esortazione al sogno: ma dovremo riconoscere anche che la cacofonia è deliberata, la prospettiva storica e culturale antitetica alla nostra, e che la statura autoriale non solo mette al riparo dall'ambiguità morale, ma scruta a Jiro non più come a un eroe alato, ma come ad un uomo con tutto il suo carico insolubile di contraddizioni. Lunga, malinconica, disincantata chiusura di Miyazaki all'arte dell'esistere.
MEMORABILE: Jiro che si precipita dalla moglie e poi prende il treno delle nove; i bimbi che rifiutano l'elemosina; la sigaretta accesa nella camera da letto.

Cotola 1/10/14 22:33 - 9055 commenti

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L'ultimo film di Miyazaki è un impasto di vecchio e nuovo. Da un lato c'è uno dei temi più cari al regista giapponese (quello del volo); dall'altro dà poco spazio alla fantasia e più al realismo dei film "veri". Eppure per quanto criticata (c'è anche chi ha parlato di noia e freddezza) è proprio questa la carta vincente di una pellicola che sa regalare comunque emozioni e che sa essere intrigantemente ambigua e contraddittoria (si veda il rapporto di fascino e condanna della guerra). Al solito trattasi di pellicola molto complicata e non solo per bambini.

Xamini 3/10/14 12:03 - 1254 commenti

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A lungo indeciso, mi piacerebbe chiosare con un senza voto. Miyazaki infila tutto se stesso nel protagonista di questa sua opera testamentaria, sui cui soffia una poesia leggera, quasi impalpabile. È l'arte del vivere (secondo Valéry), che qui ha il potere di eliminare l'elemento fantastico e di cambiare l'approccio al bambino vero o presunto nello spettatore: la fiaba diventa film vero, si tinge di dramma, pur concedendosi l'evasione del sogno, e cerca di insegnare attraverso l'impatto con il reale. Purtroppo, in diversi passi, annoia.
MEMORABILE: Il sogno iniziale (che mi rimanda a Laputa), la devastazione del terremoto. Poi l'elemento spettacolare sparisce.

Fabbiu 12/11/14 10:35 - 2147 commenti

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Potrebbe benissimo essere un film con attori in carne e ossa; sarebbe comunque una bella storia d'amore e di ostacoli, carica di nostalgia e passione per la storia, il volo e gli aerei. L'animazione (tradizionale), dettagliatissima e limpida, è una punta di diamante. La narrazione sceglie tempi calmi e riflessivi, creando un'accogliente clima in cui si percepiscono nostalgie e speranze. Forse la trama potrebbe non catturare tutti gli spettatori che del maestro preferiscono il suo senso per l'avventura, perché qui Miyazaki scrive una dolce poesia.

Daniela 11/04/16 14:01 - 12672 commenti

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A dispetto del titolo, questa volta la fantasia di M., imbrigliata nel racconto la storia di un personaggio reale, vola meno alto rispetto a Porco Rosso, capolavoro che, al pari di quest'ultima opera, parla della passione dell'autore per l'aviazione e per l'Italia. Confermate la bellezza del tratto e la fluidità dell'animazione, la storia fatica ad avvincere per l'impossibilità di empatizzare con un protagonista contraddittoriamente diviso fra afflato umanista ed ammirazione per le macchina da guerra, riuscendo però ad incantare in molte sequenze, in particolare in quelle oniriche.
MEMORABILE: La sequenza del sogno all'inizio del film, con l'aereo alato e la grande macchina volante con le creature appese

Galbo 4/02/17 08:09 - 12399 commenti

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Il volo è foriero di tecnologia e scienza ma porta con se un potenziale carico di morte e distruzione che il film del maestro Miyazaki non manca di sottolineare nella contraddittoria figura del protagonista del suo lavoro. Immersa nel profondo lirismo di immagini come sempre affascinanti (i disegni sono meravigliosi), la storia è quella di un sognatore che nello stesso tempo ci appare un giovane pragmatico orientato verso il progresso del suo paese e contemporaneamente perso in una storia d'amore destinata all'infelicità. Imperdibile.

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Emil 10/11/18 19:04 - 22 commenti

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Noioso oltre ogni limite. Due ore che sembrano quattro. La passione per l'aeronautica del regista si concretizza in un film che trasuda cura e amore fin dalle primissime scene (le più interessanti) ma chi è abituato ai ritmi più movimentati delle pellicole precedenti rimarrà deluso. Tutti gli altri potrebbero apprezzarlo, a patto di digerire 126 minuti conditi da tecnicismi sull'aviazione, dialoghi soporiferi e una love story affrettata. Il peggiore del regista.
MEMORABILE: Il sogno iniziale.
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  • Homevideo Mco • 22/12/14 22:36
    Risorse umane - 9970 interventi
    Dal 2 Dicembre 2014 in DVD e BD per Warner Video.
  • Curiosità Daniela • 13/04/16 10:41
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Il titolo è tratto da una strofa della poesia Le cimetière marin di Paul Valéry, espressamente citato in una sequenza del film:
    "Le vent se lève!… Il faut tenter de vivre!"

    Il testo completo tradotto si trova qui: http://www.parodos.it/Valery.htm
  • Discussione Raremirko • 2/10/19 13:56
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Forse un pò lungo, ma comunque il genio di Miyazaki sta tutto qua, ed ancora una volta omaggia l'Italia ed il mondo dell'aviazione; è un intrattenimento colto e ricercato, che si basa su di un'animazione di alto livello.

    Molto buono.