Heat - La sfida - Film (1995)

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Heat - La sfida
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Heat
Anno: 1995
Genere: drammatico (colore)
Note: E' il remake di un filmtv dello stesso Mann del 1989: "Sei solo, agente Vincent". Aka "Heat la sfida" o "The Heat: la sfida".
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Se hai a disposizione due dei migliori attori di ogni tempo nello stesso film e li alterni lasciando che si prendano tutta la scena difficilmente sbaglierai. Mann, che riunisce noir e poliziesco raccontando la sua storia dal doppio punto di vista della guardia (Pacino) e del ladro (De Niro) ha cura di esasperare i tratti umani del primo e quelli talvolta disdicevoli del secondo portandoci a non parteggiare per l'uno o per l'altro. Bene e male si confondono lasciando che siano proprio le diverse sfumature nel carattere ad emergere, con la banda di criminali tuttavia molto meglio disegnata di quella dei difensori della legge, che si confondono in un gruppo anonimo in cui l'unico ad emergere...Leggi tutto davvero è sempre e solo il tenete Vincent Hanna di Pacino, grazie anche alla solita monumentale prova di un attore che per il ruolo ci è nato. Con De Niro divide solo un paio di scene in cui peraltro si gioca quasi sempre di campi e controcampi (di cui una sola, quella al tavolo del locale, significativa e prolungata), ma la sfida tra i due, in termini di presenza scenica, la vince il primo, pur se solo virtualmente perché anche De Niro non sbaglia una sola espressione; è più pacato, sia quando parla con chi gli passa i lavori (Voight) che con gli altri del suo gruppo (Sizemore, Kilmer e Trejo, con la bella figura di Gage/Waingro a sparigliare le carte) e, come il suo antagonista, ha una relazione sentimentale da coltivare. La sceneggiatura, un po' fumosa in alcune parti, ha ottimi momenti, riesce a variare bene nell'alternanza tra i personaggi e i diversi temi che la compongono. Non dice nulla di veramente nuovo (così come lo stesso Mann appare meno alla ricerca esasperata di uno stile proprio rispetto ad altri suoi lavori) e, pur non rinunciando ad alcuni trademark (a cominciare dalla casa sul mare dalle ampie vetrate), non ricama nemmeno troppo con la colonna sonora, altrove parte integrante e altamente caratterizzante della pellicola. La fotografia di Dante Spinotti garantisce altissima qualità nelle immagini e va detto che le due ore e cinquanta di durata non si sentono troppo: il continuo gioco a rincorrersi dei due protagonisti riesce a tenere costantemente alta la tensione nonostante sparatorie contenute (ce n'è di fatto una sola, molto lunga, centrale) e azione sacrificata in favore di una riflessività che a tratti conquista. Né manca l'ironia, soprattutto per merito di un Pacino strabordante e a tratti realmente impagabile (si veda il momento in cui becca la moglie con l'amante). Concluso con un finale all'altezza, quasi zen, maschera bene i suoi difetti e l'ordinarietà del soggetto con una regia superiore e una sceneggiatura davvero ben calibrata.

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Galbo 4/10/07 15:24 - 12372 commenti

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Il prototipo del film d'azione secondo uno dei più grandi registi americani. Mann dirige l'action metropolitano per eccellenza ed utilizza collaboratori e cast di lusso. La fotografia (di Spinotti) è spettacolare, la colonna sonora ottima. Riguardo al cast, si instaura una continua gara di bravura tra i due protagonisti: De Niro con una recitazione più sommessa, Pacino con una prova maggiormente istrionica. Regia eccellente.

Caesars 5/10/07 12:56 - 3772 commenti

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Spiace dirlo ma credo che Michael Mann sia autore un po' sopravvalutato. Il suo status di regista "cult" è avvalorato solo dallo splendido Manhunter, thriller veramente interessante e ben realizzato. Le altre sue opere non hanno mai mancato di causarmi delle delusioni, grandi o piccole. Questo "Heat" sulla carta aveva tutte le armi per risultare molto intererssante, purtroppo il risultato finale, ancorché certamente non brutto, non riesce a soddisfare le alte aspettative che si possono avere. Così così.

Brainiac 29/12/08 08:50 - 1083 commenti

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Che lentezza. Questo film, diretto dall'incredibilmente osannato Michael Mann sembra non finire mai. Sparatorie, piani falliti, inseguimenti. Non solo, ha il difetto di non caratterizzare abbastanza i personaggi e di sprecare così l'incredibile Cast. Parere personale, nello scontro fra sguardi (nella scena, filtrati da una telecamera) il cattivissimo De Niro spettina Pacino. Heat: la sfida è finirlo!

Rambo90 3/02/10 02:17 - 7659 commenti

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Primo di due incontri fra due grandi attori del cinema mondiale. Il film è un capolavoro assoluto, la storia è intelligente e mette insieme dialoghi stupendi e scene da manuale. L'azione è poca ma ben diretta ed entusiasmante, il cast di contorno superlativo (Kilmer in forma, Voight un po' sprecato ma ottimo, Sizemore canagliesco quanto serve) e poi ci sono loro: De Niro e Pacino, due icone che qui si scontrano rendendo molto difficile dover digerire che alla fine uno dei due perda. Capolavoro assoluto!
MEMORABILE: L'incontro fra De Niro e Pacino nel bar.

Magnetti 12/08/10 13:45 - 1103 commenti

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Vedere Al Pacino e De Niro recitare insieme è una occasione da gustare. Non che le loro performance siano migliori del solito, anzi, ma ne vale comunque la pena. Da brividi il loro incontro al bar, quasi un omaggio alle loro carriere. Intorno a loro un film poliziesco avvincente ma piuttosto convenzionale. Dal punto di vista delle riprese Michael Mann ha fatto meglio altrove, quasi a non voler far passare in secondo piano le due grandi star a sua disposizione. Come si usa dire "Ubi maior, minor cessat".

Tarabas 21/10/10 22:20 - 1878 commenti

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Un genio della rapina vive come un monaco in un appartamento disadorno. Un detective nevrotico vive solo per il lavoro e sfascia una famiglia dopo l'altra. È una caccia senza tregua. Rielaborazione moderna di temi noir classici che Mann filma con classe straordinaria, girando quasi due film: uno intimista e quasi minimalista, uno pieno di azione. Eccezionale il lavoro di Spinotti, che mixa toni freddissimi e luci calde. I pesi massimi Pacino e De Niro non deludono, il resto del cast è perfetto. Zona capolavoro, per cui qualche eccesso barocco si perdona volentieri.
MEMORABILE: Finissima la sceneggiatura, che costringe a tifare per De Niro, cattivo quasi suo malgrado.

Nando 5/11/10 22:37 - 3806 commenti

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Mann disegna un dualismo estremo, in cui due uomini maniaci della loro attività, uno poliziotto l'altro inafferrabile rapinatore si scontrano in maniera mai violenta ma ragionata e mentale. Due interpreti icona, coadiuvati da un cast di alto livello, tuttavia l'eccessiva lunghezza ed alcuni momenti dialoganti che portano allo sbadiglio abbassano la pur dignitosa valutazione.

Trivex 17/12/10 13:45 - 1738 commenti

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A mio parere straordinario. Il bandito ed il suo sceriffo, una sfida personale ma rigorosamente collocata in un contesto realistico. Una banda sanguinaria, con qualche regola d'onore, ma è troppo poco per renderla simpatica. Il macello di colpi e di morti durante l'interminabile rapina finita male; tributo di sangue, con le auto che assomigliano al gruviera francese e le persone pure. Mancava solo qualche goccia di sangue in più da vedere, ma si capisce il perché. Buio dell'anima e persone perdute per sempre: morte o solo stanche della sfida.
MEMORABILE: "Mi dici come fai a tenerti una donna, se sei sempre a caccia di quelli come me?"; il tenente spara al bandito con la bambina in ostaggio e..

Daniela 11/01/11 12:37 - 12606 commenti

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A parte un paio di casi (Manhunter, Collateral), Mann non mi ha mai interamente convinto, non certo visivamente (pochi autori sanno filmare la notte o orchestrare sequenze d'azione come lui sa fare) quanto dal punto di vista del contenuto: l'eccesso di "stile" rende spesso le sue opere "fredde", poco coinvolgenti. E'il caso anche di Head, che pure può contare, oltre alla consueta elegante confezione, su una sceneggiatura complessa e prestazioni attoriali eccellenti, pur se sul filo degli stereotipi attoriali propri di Pacino e De Niro.
MEMORABILE: Lo scontro finale, bel momento che però giunge dopo tre ore da sfinimento

Dengus 19/01/11 15:46 - 361 commenti

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Solo una volta nella mia vita sono scappato dal cinema anzitempo e fu nel febbraio 1996, durante la proiezione di questo film! Nel 2002 provai a riguardarlo su Tele+ e idem ho ceduto nuovamente. Due galli nel pollaio si staccano la testa e soprattutto quando il soggetto è già di suo sterile, macchinoso e molto forzato (i due, "professione" a parte, non sembrano trovarsi bene insieme) la noia fa da padrona. Ci fosse almeno un po' di violenza ed azione in più si potrebbe salvare leggermente; la morale del film? Avere il pane e non avere i denti..

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Il Dandi 15/02/11 13:58 - 1917 commenti

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C'era materiale per fare due film: uno dal punto di vista del poliziotto e uno da quello del rapinatore. Mann sceglie di mostrarceli entrambi e nella prolissità che cerca di costruire a tavolino un film che si vuole per forza "classico" ed "epico" stanno i difetti più fastidiosi della sua pellicola. Inutile dire che con i due mostri sacri non poteva fallire e infatti non fallisce: la contrapposizione tra la disciplina di De Niro e le nevrosi di Pacino produce momenti memorabili (anche se i due interagiscono poco). Furbo, ma efficace.
MEMORABILE: Il dialogo tra Pacino e De Niro seduti al caffé: -"Una vita regolata non ti piacerebbe?" -"Perché, tu la fai?"

Cangaceiro 16/02/11 13:06 - 982 commenti

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L'unico grande làscito della coppia De Niro/Pacino l'uno di fronte all'altro. I 10 minuti al bar valgono molto più dell'intero Sfida senza regole. Chi nasce tondo non muore quadrato. Le vite dei protagonisti seguono una traiettoria che sembra già scritta, ineluttabile, mantenendo ognuno la sua natura fino alla fine dei suoi giorni (Sizemore, Gage ecc.). Mann scava nel profondo del gioco tra guardia e ladri regalandoci nel contempo uno strepitoso film poliziesco/action e una sorta di saggio socio/psicologico. Imponenti i 2 miti, bravissimi tutti gli altri.
MEMORABILE: Oltre al già citato incontro al bar la devastante sparatoria in mezzo alla strada.

Zardoz35 19/02/11 14:33 - 290 commenti

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più che un film è un match tra due superstar del cinema americano, che se la cavano entrambi alla grande. Certo, si poteva osare qualcosa di più, soprattutto nel finale, o meglio la scelta di De Niro che poi provoca il finale appare alquanto stonata rispetto al personaggio che cura i minimi particolari e sta attento ad ogni rischio. Per il resto action e sparatorie a go go; la scena dei due protagonisti che dialogano al bar come vecchi amici vale da sola tutto il film.

Uomomite 25/02/11 07:37 - 174 commenti

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Due uomini, uno contro l'altro, due artisti, due rockstar, due cinefili, due perdenti, due registi, due sbirri, due ladri che giocano alla guerra per fuggire dalla guerra, quella vera, quella della vita quotidiana, trappola mortale di sentimenti destinati a diventare routine, di partite in tv e barbecue in giardino. Quella vita non vale neppure la pena provare a viverla. Ah, tragica finta guerra! Impossibile esorcismo in una città finta, piena di "ville snob postmoderne del cazzo".

Markvale 30/08/11 12:09 - 143 commenti

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Il veterano Michael Mann conferma il suo talento visionario sia pure in un'opera imperfetta e grazie soprattutto all'apporto di due mostri sacri della recitazione. L'autore presenta questa volta un universo di guardie e ladri dediti al loro mestiere con devozione quasi assoluta da sacrificare affetti e sentimenti. Tutti sono perdenti in questo orizzonte in cui viene esclusa qualsiasi speranza. Temi nobili e avvincenti, ma la narrazione "singhiozza": prolissità, qualche tempo morto e troppi personaggi secondari. Comunque notevole.

Saintgifts 5/11/11 23:16 - 4098 commenti

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La sfida non è tra Vincent, il poliziotto masticachewingum e un pelo esaltato e Neil, il professionista del crimine freddo e risoluto in grande contraddizione con la sua necessità di punire chi tradisce, ma tra De Niro e Pacino, e questo penalizza il film. Poi ci sono una lunghezza esagerata e tentativi di incursioni familiari ad appesantire il tutto. Le scene d'azione sono discrete ma sono anche gli unici momenti on cui il film si ravviva un po'. Per il resto confezione di lusso e cornice sontuosa per un dipinto mediocre e noioso.

Piero68 8/11/11 09:47 - 2955 commenti

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Mann dirige magistralmente due dei più grandi attori hollywoodiani di sempre, nonostante abbiano già iniziato la fase discendente. Volutamente riduce al minimo le scene di "contatto" per mantenere alto il pathos e il core del film: lo scontro a distanza. Bella la sceneggiatura ma strepitose le caratterizzazioni e da urlo i dialoghi. Ottimo il cast (anche le seconde linee) sempre in parte: da Kilmer a Trejo da Sizemore a Voight. C'e persino Wes Studi il cattivo Magwa de L'ultimo dei Mohicani.
MEMORABILE: Il dialogo al bar Pacino/De Niro; Il dialogo tra Pacino e la moglie: "E condividendo, condividendo..."; Pacino e altri scoprono di essere fotografati.

Deepred89 24/10/12 21:01 - 3701 commenti

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Noir fascinoso e trascinante, visivamente appagante, registicamente modernissimo e di ampio respiro e con due interpreti principali in stato di grazia. Qualche lungaggine non necessaria nella parte centrale e un certo senso di deja-vu in alcuni passaggi (l'ombra di John Woo - The killer in particolare - appare un po' ovunque) non compromettono un film comunque riuscitissimo, ottimo anche per quanto riguarda il cast secondario e l'utilizzo delle musiche e vero punto di riferimento per molti noir successivi (Drive, per dirne uno). Da non perdere.

Almicione 7/04/13 01:25 - 764 commenti

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Chiaro esempio che da solo un buon cast (eccellente in questo caso) non rende perfetta una pellicola: sebbene Mann abbia sfruttato nel migliore dei modi due attori straordinari quali Al Pacino e De Niro (meglio il primo del secondo), non passano certo in secondo piano una regia e fotografia pessime. Queste mancanze, insieme a numerosi altri difetti (come un finale a malapena passabile) sono un vero peccato poiché comunque l'intreccio risulta avvincente e il clima di tensione che si crea nel finale è piuttosto coinvolgente.
MEMORABILE: Il primo incontro e quindi il primo dialogo fra De Niro e Al Pacino.

Tomastich 11/09/13 10:43 - 1255 commenti

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È molto probabile che Michael Mann abbia subito il fascino dei due attori per impostare un film dalla durata praticamente uguale al Padrino. Scherzi a parte, i tempi dilatati anche se sempre pregni di azione sono divisi tra sparatorie stupende (quella dopo la rapina alla banca ricorda, su piani diversi, quella di L'uomo nel mirino) e scenari mozzafiato su "la città delle luci". Il duello finale non è epico come ci si potrebbe aspettare.

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Rigoletto 31/10/13 21:16 - 1785 commenti

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Sarebbe anche un buon film, ma le cose buone che crea finiscono "spalmate" su una durata davvero troppo lunga. Peccato perché Pacino e De Niro offrono comunque una buona performance che viene però penalizzata da quanto ho scritto. Per carità, ottima la tensione impressa supportata anche da una buona colonna sonora ma, obiettivamente, col cast a disposizione si poteva ottenere molto di più. Sufficienza raggiunta, ma non mi capita mai di volerlo rivedere. ***

Toporosso 22/01/15 10:51 - 77 commenti

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Due star al loro massimo fulgore, comprimari di valore assoluto, una sceneggiatura che scava nelle tematiche dell'ossessione e dell'ineluttabilità del destino, regia e fotografia di buon mestiere. Ingredienti per un ottimo film, che però risulta solo buono a causa di una eccessiva lunghezza, qualche pesantezza di troppo, specie nei dialoghi, e un ritmo troppo poco omogeneo. Comunque da vedere.

Capannelle 28/01/15 13:19 - 4394 commenti

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Un cast sontuoso (e non parlo solo dei due protagonisti) viene vanificato da una regia poco incisiva e da una durata monstre, pompata da intermezzi familiari e dialoghi di poco conto. Di positivo ci sono la direzione degli attori, certe inquadrature di dettaglio e le scene delle sparatorie (anche se quella post rapina alla banca nella sua drammaticità è abbastanza illogica). Deludenti pure le musiche sintetizzate.

Ultimo 19/02/15 11:55 - 1652 commenti

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Personalmente non trovo che questo film sia il capolavoro che molti ritengono. Certo, è indubbiamente ben girato (fantastiche le riprese notturne, Mann "docet"), ma è estremamente lungo, le scene d'azione sono poche e per di più si perde in continue digressioni sulla vita privata dei protagonisti delle quali si poteva anche fare a meno. E dire che il cast è eccezionale: De Niro e Pacino (rispettivamente bandito e poliziotto), Kilmer, Voight e una giovanissima Portman. Il tutto basta per considerare il film appena sufficiente, ma nulla di più.
MEMORABILE: La sparatoria post rapina (l'unica scena che rimarrà impressa).

Taxius 1/01/16 16:09 - 1656 commenti

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La sfida è tra due mostri sacri del cinema americano - De Niro e Pacino - col contorno di altri grandi attori quali Val Kilmer, Voight, Portman, ecc. Il tutto sembra troppo un pretesto per mettere a confronto i due attori, una gara a chi convince di più insomma, ma alla fine nella premura di vincere nessuno dei due prevale; anzi, si può dire che Heat sia uno di quei film assolutamente dimenticabili per entrambe le star. Il film non è brutto, le scene d'azione sono ottime ma oltre a questo c'è poca roba. Sufficiente.

Belfagor 16/01/16 12:24 - 2689 commenti

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Far recitare insieme Pacino e De Niro è un'occasione troppo ghiotta per chiunque, perciò è comprensibile che Mann abbia colorato fuori dai margini per incentrare la storia sul conflitto tra i due protagonisti. Al film avrebbe infatti giovato una sforbiciata qui e là - quasi tre ore sono eccessive - ma la capacità del regista riesce comunque a esprimersi nelle eccellenti scene d'azione, nella cura per i dettagli tecnici e nelle sequenze notturne. Anche se sfavorito dalla durata, lo stile freddo e pulito di Mann affascina anche stavolta.
MEMORABILE: La sparatoria; Il fatidico incontro al ristorante.

Lythops 26/01/16 13:45 - 1019 commenti

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Tipica americanata d'azione che sfrutta grandi nomi, effetti, macchie, camionazzi, mezzi e tecnologia rendendo il film un'opera da manuale del genere. Tutto istinto e senza nulla cedere all'interiorizzazione, è da vedere mettendo il cervello in stand by, cosa a volte necessaria: destinato chiaramente agli amanti del genere, funziona anche perché si è visto sicuramente di peggio. De Niro, Al Pacino e Voight, professionisti indiscussi, non fanno fatica alcuna nella loro parte e ne escono dignitosamente. Piacevole, ma i francesi fanno meglio.

Parsifal68 13/09/16 11:08 - 607 commenti

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Adrenalinico film d'azione che vede per la prima volta sullo schermo nello stesso film (contemporaneamente) i due mostri sacri del cinema americano, De Niro e Pacino. Interpretano due personaggi agli antipodi: il primo è un rapinatore cinico e scaltro, il secondo un tormentato tenente di polizia come ce ne sono tanti nella filmografia statunitense di genere. Basterebbe la loro recitazione a giustificare un film piuttosto convenzionale e scontato, che ha nelle scene delle rapine e nell'ottimo cast di contorno i punti di forza. Buono.

Nicola81 29/11/16 09:17 - 2827 commenti

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Con i dovuti tagli poteva essere un bel poliziesco, così invece risulta pesante come un macigno. Quella recitativa tra Pacino e De Niro è una gran bella sfida, ma quella tra il caparbio poliziotto dalla vita privata in frantumi e l'abile rapinatore appartiene al vasto campionario delle cose già viste e non è così interessante da giustificare le quasi tre ore di durata. Buon cast di contorno e splendida fotografia del nostro Dante Spinotti, Mann però si lascia prendere dalla megalomania e di memorabile ci lascia solo la sparatoria post rapina.

Vito 28/12/16 14:48 - 695 commenti

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Straordinario filmone del maestro Michael Mann, che vive delle meravigliose interpretazioni di due mostri sacri come Pacino e De Niro, poliziotto e rapinatore impegnati in una caccia mortale. Regia perfetta, ottimo ritmo che non fa pesare la lunga durata, bellissime musiche e con una fotografia cupissima del grande Dante Spinotti. La scena della rapina alla banca con sparatoria è entrata nella storia del cinema.

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Pessoa 21/07/17 14:28 - 2476 commenti

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Operazione azzeccata se l'avessero proposta ai due protagonisti almeno 10 anni prima, quando ancora avevano entrambi voglia di mettersi in discussione a ogni film. Qui Mann deve dirigere due grandi attori interessati più a prevalere sull'altro che alla vicenda vera e propria. Il film dal canto suo si prolunga per una durata biblica dove viene inserito di tutto (action, gangster, noir, dramma sentimentale) tranne qualche parte comica che gli avrebbe dato spessore. Si lascia guardare, come un buon prodotto hollywoodiano, ma quanta nostalgia...
MEMORABILE: Il senso di angoscia che i due protagonisti riescono a emanare per tutto il film.

Thedude94 31/07/17 20:47 - 1084 commenti

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Con un cast del genere si poteva e si doveva fare qualcosa in più; personaggi come quello del poliziotto frustrato, mal interpretato da Pacino e il criminale riflessivo e intelligente (un De Niro sottotono), non forniscono spunti emozionali e d'intrattenimento tali da poter suscitare empatia con lo spettatore. La fotografia non è male, mentre la regia di Mann è troppo esagerata in alcune scene, così come innocua è la colonna sonora che in un film del genere deve essere fondamentale. Di positivo ci sono solo le scene delle rapine, poi il nulla.

Magi94 3/08/17 13:28 - 942 commenti

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Certo se a sfidarsi non ci fossero stati De Niro e Pacino il film sarebbe stato un fiasco colossale. Invece ne vien fuori un'opera convincente, in cui le parti più interessanti sono proprio i duelli tra le due star hollywoodiane fino all'epico finale. Bisogna però dire che l'eccessiva lunghezza appesantisce un po' il tutto e questo è un peccato, perché a dispetto del titolo le oltre due ore tendono a far raffreddare la vicenda, mentre un ritmo più serrato avrebbe coronato il film come avrebbe meritato. Ottima la fotografia notturna.

Rocchiola 11/06/18 11:53 - 952 commenti

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A volte sopravvalutato, Mann resta il re indiscusso del poliziesco moderno di cui questo film è la sintesi perfetta. Anche se la dualità tra un poliziotto un po' esaltato (Pacino) e un ladro dall’etica melvilliana (Deniro) è abbastanza inverosimile, il film offre con i suoi mille personaggi un dolente affresco metropolitano degno di Altman. Spinotti dipinge la “Città delle luci” come un acquario iridescente contrapponendosi al realismo delle rapine degne di un’azione militare. Unica pecca forse la solita patina glamour in stile Miami Vice.
MEMORABILE: “Se vuoi fare il rapinatore non devi avere affetti o far entrare nella tua vita niente da cui tu non possa sganciarti in trenta secondi netti".

Minitina80 25/06/20 14:01 - 2976 commenti

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La durata quasi biblica e la pletora di nomi altisonanti nei titoli di coda lasciava presagire un’epopea criminale da appuntare nell’elenco dei classici senza tempo. In realtà si tratta di un buon prodotto, a metà tra il poliziesco e il noir, il cui mestiere di un po’ tutti garantisce qualità nelle riprese e una base solida di intrattenimento. Notevoli le scene d’azione (una su tutte la sparatoria susseguente la rapina, che si lascia ammirare in tutta la sua magnificenza). Alcune cose mancano all’appello, tra cui una colonna sonora adeguata che avrebbe potuto dare qualcosa in più.
MEMORABILE: “Sto parlando al telefono da solo… Dall’altra parte c’è un uomo morto.”

Paulaster 22/10/20 09:48 - 4373 commenti

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La rapina finita male nel sangue e la caccia al ladro vengono rivisitati dando un’equa attenzione agli opposti protagonisti, come se fossero la faccia della stessa medaglia. Sceneggiatura che, grazie alla lunga durata, delinea chiaramente ogni personaggio, compresi i comprimari principali. Le dinamiche si intrecciano bene con qualche accenno familiare a variare il tema. De Niro è più equilibrato mentre Pacino ogni tanto tende ad esagerare. Al duello finale manca l’idea per farlo ricordare a lungo.
MEMORABILE: L’esame della scena della rapina da parte di Pacino; La polizia spiata dall’alto; La Judd che avvisa Kilmer di andarsene.

Jena 21/03/21 18:41 - 1547 commenti

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Summa del cinema di Michael Mann e suo personale vertice artistico, insieme a Manhunter. Quasi tre ore che tengono avvinti, senza una pausa e una caduta di ritmo (e questa è l'essenza del cinema), in cui Mann tira le fila da maestro delle vicende dei tre principali protagonisti e della "sfida" tra il poliziotto e il ladro, uno specchio dell'altro. C'è tutto Mann al top: splendide riprese notturne, magnifiche scene d'azione, amicizie virili, amori impossibili. I due mostri sacri gareggiano in bravura ma il poliziotto nevrotico di Pacino è indimenticabile. Cast di contorno pazzesco.
MEMORABILE: La prima rapina; Il colloquio Pacino/DeNiro; Colloquio di Pacino con la moglie; La sparatoria in strada; L'esecuzione di Waingro; Il duello finale.

Katullo 7/06/21 17:18 - 325 commenti

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Un festival di mostri sacri, ben compreso Mann, qui al suo massimo. Se di Pacino e De Niro si può tranquillamente dire che non sbagliano un solo secondo degli oltre diecimila della durata, menzione d'onore al resto del cast con Kilmer e la Judd co-protagonisti in tiro. La Brenneman sarà poi apprezzata anche come giudice in TV. TV che sa partorire idee come queste (Sei solo, agente Vincent). A Voight bastano poche e decise scene, Sizemore impreziosisce il gruppo e la Portman consolida la prestazione dell'esordio. Inimitabile, per quanto imitato.
MEMORABILE: Vincent che torna a casa...; La OST durante la rapina; "Tu fai quello che fai..."; "Tu invece, sei un monaco?"; Il segnale della Judd; La OST di Moby.

Anthonyvm 30/10/21 15:38 - 5612 commenti

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Mastodontico colosso del cinema poliziesco con cui Mann propone quanto di meglio il genere abbia da offrire, in un'emanazione di puro talento che travolge i sensi. Certo, la stazza dei valori produttivi assicura gradi di spettacolarizzazione senza rischi, dall'incredibile rapina in banca con mega-sparatoria per strada fino al jackpot pubblicitario della "prima volta assieme" di Pacino e De Niro (Padrino parte II escluso per ovvie ragioni), ma alla regia infervorata, al ritmo eccelso, al montaggio impeccabile, alla precisa delineazione dei protagonisti non si resiste. Entusiasmante.
MEMORABILE: L'assalto al furgone nell'incipit; L'amante di Ashley Judd interrogato da Pacino; Il primo incontro fra De Niro e Pacino; Gran finale all'aeroporto.

Straffuori 15/01/22 17:49 - 338 commenti

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Film che sfiora il capolavoro, diretto magistralmente da Mann con i due protagonisti all'apice della carriera sostenuti da una notevole sfilza di comprimari di tutto rispetto come Sizemore, Trejo, Kilmer, Wes Studi, Kevin Gage, William Fichtner, Voight... Alterna momenti di quasi calma piatta a azione e ritmo serrato senza trascurare sentimento, ironia e un pizzico di cupezza e tristezza.
MEMORABILE: La rapina iniziale; La suspense durante l appostamento nel camion; La sparatoria in strada.

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Reeves 18/09/22 10:38 - 2152 commenti

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Rivisto dopo tanto tempo funziona ancora eccome, e fa ben sperar sul fatto che Mann ne abbia annunciato un seguito. La sparatoria post rapina nella vie di Los Angeles è perfetta, coinvolgente ed efficace, Robert De Niro e Al Pacino grandeggiano entrambi e il loro confronto-scontro è ad altissimo livello. E la scena di Al Pacino sull'amante della moglie è davvero da antologia.

Giùan 12/11/23 10:08 - 4528 commenti

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Esemplare caso di cinema in cui il giudizio non può esulare dalla durata. Il film sembra in effetti più volte sul punto di morire o quantomeno languire con un affannoso respiro e invece la regia gli infonde un ripetuto sostegno "artificiale", rilanciando sul versante dell'epica (il confronto tra le due star nella tavola calda), dell'action (la sparatoria dopo la rapina), del melò (le vicissitudini private di De Niro e Pacino, ovviamente straordinari, ma anche quelle di un qui ottimo Kilmer). Per forza di cose squilibrato, poco originale, ma tenuto dal magnetismo emotivo di Mann.

Puppigallo 8/01/24 13:49 - 5250 commenti

I gusti di Puppigallo

È fuori dubbio che questa chilometrica pellicola poggi quasi interamente sulle spalle dei due istrioni, nonostante proseguano costantemente su binari paralleli, persino nel momento clou. L'azione non manca e Mann è bravo nel girare le scene (la sparatoria tra rapinatori e poliziotti è pazzesca, sembra più una guerra). Purtroppo, però, le troppe vicissitudini personali dovute a ciò che i protagonisti fanno, seppur dignitose nel modo in cui sono rappresentate, finiscono per appesantire la pellicola, minando la pazienza dello spettatore. Resta comunque un buon dramma-poliziesco.
MEMORABILE: "Ora zitto, viscido"; "Sto parlando da solo, perché c'è un uomo morto dall'altra parte di questa linea del cazzo"; L'ultimo sguardo fuori dall'auto.
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  • Discussione Kanon • 20/01/14 18:37
    Fotocopista - 832 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Beh, però ispirato è una cosa, remake un'altra...

    Infatti, è un remake al 100%. Stesse scene (e dialoghi) rifatte pari pari (ovviamente più elaborate, in questa nuova versione estesa).
    Ultima modifica: 20/01/14 18:38 da Kanon
  • Homevideo Schramm • 19/07/15 18:31
    Scrivano - 7693 interventi
    si hanno notizie di un dvd con audio originale?
  • Discussione Tarabas • 8/05/17 22:36
    Segretario - 2069 interventi
    Articolo - intervista a Mann in occasione dell'uscita dell'edizione restaurata del film.

    http://www.villagevoice.com/film/crime-in-counterpoint-michael-mann-on-his-restored-masterpiece-heat-9960379
  • Homevideo Tarabas • 10/05/17 16:12
    Segretario - 2069 interventi
    Continuando a latitare l'edizione italiana, ho comprato quella UK, che mi è sembrata splendida (non ha l'italiano, ovviamente, nemmeno nei sottotitoli).

    Poi quei genii del marketing della Fox hanno ben pensato di far uscire una "Director's definitive edition" in due dischi bluray, che si annuncia come un'edizione "reference" a livelli mostruosi.

    E improvvisamente sento un vuoto incolmabile nel mio armadio dei bluray...

    http://www.blu-ray.com/movies/Heat-Blu-ray/170336/
  • Homevideo Noncha17 • 20/06/17 16:16
    Magazziniere - 1068 interventi
    Intanto..

    Per la prima volta in assoluto la versione italiana di Heat - La sfida di Michael Mann sarà disponibile in alta definizione Blu-Ray disc.

    Abbiamo deciso di soddisfare le richieste dei tanti fan che ci hanno scritto e che da anni aspettavano questa uscita. Se raggiungeremo l'obbiettivo di 300 copie pre-acquistate ( a soli €14,99, spese di spedizione incluse!) stamperemo il Blu-Ray di Heat che sarà in vendita in esclusiva nazionale solo sul nostro sito internet..non lo troverete altrove!


    CG | ENTERTAINMENT


    Il post sulla loro pagina Facebook, utile per chiedere e leggere varie ed eventuali.
    Ultima modifica: 20/06/17 16:21 da Noncha17
  • Homevideo Zender • 20/06/17 16:48
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Certo che siam messi proprio male se per stampare un bluray son costretti a chiedere di preacquistare 300 copie...
  • Homevideo Rocchiola • 11/06/18 12:14
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Appena acquistato e visionato il bluray della Cecchi Gori è buono, ma bisogna subito precisare che hanno usato il master della prima versione HD del film curata dalla Warner mi pare nel 2009 (della quale viene replica fedelmente anche l'immagine di copertina), anziché il nuovo restauro supervisionato direttamente da Michael Mann della "director’s defintive edition" pubblicata nel 2017 dalla Fox, il quale on-line viene indicato in 4K ma in verità nelle edizioni estere (io ho quella francese con due dischi), non viene fornita alcuna informazione reale sulla risoluzione del master e su cosa esattamente consiste il restauro.
    Quindi non si hanno certezze sul fatto l'ultima edizione sia stata scansionata in 4K, ma è comunque stata restaurata.
    In ogni caso avendo le due edizioni (anche se la più recente non ha ovviamente l'audio italiano), mi sono divertito a confrontarle in alcuni passaggi giungendo alla conclusione che il master della vecchia edizione Warner usato da CG è pulito ed abbastanza dettagliato nonostante l'oscurità di molte scene che rende anche la colorazione abbastanza tenue. Insomma si tratta di un visione di tutto rispetto, però la nuova versione Fox sembra lievemente più definita ed offre una tavolozza di colori più naturali rispetto alla Warner più tendente a tonalità scure blu-grigie.
    Inoltre la CG indica un rapporto 2.35, mentre la Fox di 2.40, anche se dalla visione non mi pare si notino elementi in più ai margini laterali dell'immagine. Per cui accontentiamoci, ma anche in questo caso certo la CG ha fatto tanto clamore per un master che risale al 2009 ed arriva da Noi in forte ritardo in una confezione poverissima dalla custodia panciuta e con extra poverissimi ridotti al solo trailer e alle scene tagliate. L’importante era avere il film in italiano in una versione decente, vista la scarsità del precedente DVD sempre edito dal Cecco nazionale, che forse sta incominciando a capire che deve fare di più se vuole continuare a vendere i suoi prodotti !!!
    Ecco il confronto tra le edizioni summenzionate offerto da dvdbeaver:
    http://www.dvdbeaver.com/film6/blu-ray_reviews_75/heat_blu-ray.htm
  • Discussione Rocchiola • 11/06/18 12:17
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Non ho mai visto il prototipo televisivo e sarei curioso di sapere se è disponibile in home video?
  • Discussione Rocchiola • 11/06/18 12:22
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Ah tra i vari personaggi minori del film cinematografico, ho notato il faccione di Henry Rollins roccioso front-man prima della band hardcore punk dei Black Flag e poi della Rollins Band!!!

    Ultima modifica: 11/06/18 18:26 da Zender