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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Seguito di un remake ma anche remake di un seguito, FATHER OF THE BRIDE PART II è infatti la continuazione logica de IL PADRE DELLA SPOSA così come PAPA' DIVENTA NONNO lo fu del primo FATHER OF THE BRIDE. Charles Shyer insomma ripropone, quarant'anni dopo, la celebre dilogia di Vincent Minnelli, facendo di Steve Martin il protagonista assoluto. Rispetto a PAPA' DIVENTA NONNO il soggetto è però cambiato, e di molto....Leggi tutto Qui la vicenda, allora imperniata sui danni provocati del piccolo nipotino, parte sì nello stesso modo, ma per evolversi poi - in perfetto stile da telenovela - in una concomitante gravidanza della figlia e - sorpresa! - della madre. Riconfermato al gran completo il cast del film precedente (compreso il jolly Fronc/Martin Short, l'organizzatore d'eventi) Shyer non cambia quasi nulla a livello contenutistico. Di nuovo una commedia politically ultracorrect, gonfia di buoni sentimenti e saggi consigli, ma fortunatamente sdrammatizzati dalla buona vena di Steve Martin, che ancora interpreta alla perfezione il suo ruolo di padre apprensivo e semplice. La storia è forse sciocca, tuttavia il regista mantiene una certa distanza dagli eccessi zuccherosi e, pur non lesinando frasi “da patronato”, sa farle accettare perché parte di un reale buonismo di stampo prettamente americano. Diane Keaton invece, pur brava, è di nuovo prigioniera di un ruolo troppo stereotipato e non risulta troppo simpatica. Rispetto al primo episodio Shyer cerca di cambiare il meno possibile, ottenendo di fatto una sorta di fotocopia...

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Lovejoy 28/12/07 15:08 - 1823 commenti

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Torna la famiglia Banks in una nuova avventura. Ben scritta e ben trasposta sul grande schermo dal bravo Shyer, la pellicola si avvale di un buon ritmo, di diverse gag molto divertenti e di un Martin impagabile mattatore. Basta vedere la scena in cui si tinge i capelli e quella immediatamente successiva. Ottimo anche il resto del cast, con Short e Levy su tutti.

Il Gobbo 20/07/08 18:23 - 3015 commenti

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Commediola di classica ascendenza, ammodernata il giusto, prevedibile come un aumento dei tassi da parte della Banca centrale europea, ma sorretta da interpreti di grande calibro. Il mai abbastanza stimato Martin fa ridere anche narcotizzato, la Keaton non è travolgente come nel suo sodalizio alleniano ma tiene botta, detestabile invece (forse anche per il doppiaggio) Martin Short. Come avrebbe detto (ma forse no, neppure in questo caso) una vetusta istituzione, "accettabile/famiglie".

Supervigno 20/07/08 18:50 - 229 commenti

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Il pallinaggio è un omaggio a Steve Martin. Le sue facce sono impareggiabili e il regista lo sa, visto che dissemina di primi piani tutto il film. Per il resto, s'impone la sospensione dell'incredulità, dopodichè ci si diverte. Perchè nel film c'è l'America che ormai è sempre più difficile da vedere nei film americani e che un po' ci manca. I vialetti fioriti, i biscotti nel vaso in cucina, i vestiti color pastello, il clima sempre bello, nessun dolore duraturo, affetti familiari a iosa e doppio finale lietissimo, con un briciolo di malinconia.

Il gipeto 21/06/10 22:58 - 14 commenti

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Una porcheria assoluta: maldestro sequel in cui la noia e l'ovvietà regnano sovrane. Trama priva di qualsiasi mordente, uso e abuso di gag logore come quella di Fronc (il creatore di eventi) che balla con la Keaton (personaggio inverosimile), il tutto con un ottimo Steva Martin che sembra quasi vergognarsi di alcuni passaggi. Gli ultimi 30/35 minuti sono un climax di ovvietà con una sceneggiatura che sarebbe considerata melensa anche dal direttore di "Famiglia cristiana". Da evitare!

Gugly 30/07/10 23:45 - 1185 commenti

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Dopo il trauma del matrimonio della figlia, Stanley Banks deve affrontare una nuova avventura: diventare nonno (e non solo): il film, come il precedente, si regge tutto sulla simpatia di Steve Martin, anche se qui le idee giocofoza sono più stiracchiate e quindi il protagonista fa molto, ma non può tutto, in mezzo alla carambola di avventure al limite dell'assurdo (la vendita ed il riacquisto della casa). Piacevole, ma si ferma qui. Diane Keaton madre di famiglia suona sempre strana.

Ciavazzaro 24/05/11 11:00 - 4768 commenti

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Evitabile. Steve Martin rimane bravo, ma il film è davvero fiacco, mal scritto e mal recitato dal cast secondario. Se si fa poi il confronto con l'originale questo film sprofonda in uno dei pozzi dell'inferno più bassi. Da evitare senza se e senza ma!

Galbo 25/05/11 19:28 - 12380 commenti

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La seconda puntata delle avventure della famiglia Banks è forse migliore della precedente. Abbastanza ben caratterizzato il personaggio principale alle prese con i turbamenti dell'età matura ma con "voglie" ancora giovanile. Bravissimo Steve Martin che appare più naturale rispetto al primo film, ma anche il resto del cast non gli è da meno.

124c 13/05/18 21:03 - 2913 commenti

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Dopo aver sbancato il botteghino con Il padre della sposa, Steve Martin riprova a mettersi nei panni che furono di Spencer Tracy nel sequel dove la figlia annuncia ai familiari e ai suoceri che è incinta di un bambino. Rispetto a Papà diventa nonno qui s'inserisce anche la gravidanza di Diane Keaton, che fa la moglie di Steve Martin, probabilmente per dibattere sulla questione delle donne che partoriscono figli anche dopo i cinquant'anni negli anni '90. La Disney confeziona un sequel per famiglie, dove tutto finisce a tarallucci e vino.

Claudius 19/12/20 20:13 - 542 commenti

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Sequel del film del 1991. Persa la magia del primo capitolo rimane una discreta commedia affidata alla mimica di Martin in cui il regista riesce a piazzare qualche bella idea (la ginnastica ideata da Fronk, il tentativo di George di ringiovanire) oltre a una velata critica a coloro che diventano genitori dopo i quaranta e oltre. Non all'altezza del primo ma comunque degno di una visione. Bellissima la Williams.

Rambo90 15/01/21 16:58 - 7675 commenti

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Sequel simpatico, che ripropone la stessa formula del primo senza inventarsi chissà cosa ma con una sceneggiatura che sa ancora come usare i suoi personaggi, spaziando agilmente tra situazioni comiche e altre più tenere e zuccherose. Steve Martin conferma la sua buona verve nei panni del protagonista, mentre a Martin Short viene concesso più spazio soprattutto nel concitato finale, in cui le risate la fanno da padrone. Godibile e leggero.

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Caveman 27/09/21 06:26 - 523 commenti

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Papà diventa nonno, e come nella migliore tradizione dei sequel aumentano pure le situazioni sconvolgenti. Là i preparativi del matrimonio, qui la gravidanza. Perfetta la scelta di confermare in blocco il cast (sarebbe stato dannoso il contrario) e saggio dare maggior spazio, sempre a suo agio nei panni dell'istrionico Franck, a Short piccolo menestrello inarrestabile. La buona prova del cast ne fa un film molto più che dignitoso. Levy qui, dopo la comparsata come cantante nel primo, è l'acquirente di casa Banks; e il fortunato sodalizio con Martin proseguirà negli anni!
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  • Curiosità Ciavazzaro • 13/10/09 09:51
    Scrivano - 5591 interventi
    Diane Keaton inizialmente rifiutò il ruolo perchè doveva fingersi incinta,e considerata la sua età (era vicino ai 50),lo considerava di cattivo gusto.
    Alla fine venne convinta da Martin e Nancy Meyers.

    Fonte:Imdb