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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/12/13 DAL BENEMERITO HOMESICK
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Homesick 22/12/13 08:44 - 5737 commenti

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È il benvenuto ogni aggiornamento del tema vampirico che opti per la dimensione interiore e psicologica rifiutando sia le puerilità di Twilight et similia sia i patetici tentativi di remake di classici del passato. Così come è benvenuto (anzi, bentornato) Jordan con la sua messa in scena all’uopo soffusa da luci e umori autunnali e paesaggi romantici per accompagnare la condanna dei “diversi” alla solitudine e al dolore. Di intensa tragicità e risplendente bellezza la malinconica Ronan e la magnetica Arterton. Per gli ematofili: tranquilli, si tratta pur sempre di vampiri e il sangue c’è.
MEMORABILE: La terribile unghia ad artiglio con cui le due vampire svenano i polsi delle vittime per succhiarne il sangue; la decapitazione.

Capannelle 23/06/14 11:47 - 4399 commenti

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Possiede qualità visiva: panorami e colori vivaci che la fotografia sa esaltare passando dall'intensità dello sguardo della Ronan alle tinte del porto, per non parlare del gioco di colori inventato sulle cascate dell'isola. E anche il livello di recitazione non è malvagio. Il problema è la sceneggiatura che tenta un approccio meno adolescenziale del solito al tema vampiresco e il gioco del salto presente-passato ma non riesce a impressionare più di tanto.

Gestarsh99 26/06/14 17:31 - 1395 commenti

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Ci sono film che sembrano poter dare molto in termini di originalità, rapimento emozionale o spessore tragico e invece poi disilludono ogni promettente preludio distendendosi sulla stuoia del monotono e del già visto. Jordan rimette mano al suo tradizionale regesto vampirico/femminino implementandolo di elementi narrativi provenienti dal folklore caribico (i soucriant) e dallo svedese Lasciami entrare, ma il risultato sa unicamente di esercizio di maniera, di compitino meccanico frutto del solito "motore grafico" ottocentesco e del software "estetismo raffinato" tanto cari al nostro irlandese.
MEMORABILE: Le cateratte insanguinate che scrosciano giù dai pendii rocciosi dell'isola maledetta.

Pumpkh75 24/09/14 17:44 - 1740 commenti

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L’estetica visiva, fenomenale, è da quattro pallini, ondeggiando malinconica tra poesia e fatua decadenza. La storia, invece, ne merita meno: un po’ farraginosa, si dissangua in squarci che magari rapiscono la mente ma che alla lunga risultano ripetitivi. Notevole il cast, con i volti aderenti alla storia come guanti di seta, senza considerare che Gemma Artenton da sola illumina lo schermo a ogni apparizione. Nel complesso, sicuramente positivo.

Bronson82 26/01/15 20:08 - 32 commenti

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Il mito romantico e dannato del vampiro rivive splendidamente in questa gemma gotica firmata da Neil Jordan alla regia e Moira Buffini alla sceneggiatura. Visivamente è splendido: le cateratte nell'isola sperduta che si colorano d'acque rosse, le luci soffuse della città, l'ambiente psichedelico dei night club. Byzantium parla della solitudine di una giovanissima vampira di duecento anni che strappa le parole della sua vita lanciando la pagine al vento perchè non può raccontarla a nessuno. Poetico e malinconico.
MEMORABILE: La decapitazione a opera di Claire e lei che balla nel night club; Le cateratte rosso sangue; Le visioni di Eleanor; La corsa in macchina nel finale.

Galbo 7/04/15 05:53 - 12380 commenti

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Un ritorno di Neil Jordan a temi ed atmosfere di Intervista col vampiro. Visivamente, un film di ottima fattura. La fotografia e la messa in scena sono impeccabili, così come le atmosfere ovattate che si alternano ad improvvise "esplosioni" cromatiche, corrispondenti ai momenti di azione. Dal punto di vista narrativo invece, un film che non ha molto da dire: storia alquanto banale e poco originale, nulla di nuovo per il genere. Sceneggiatura involuta su sé stessa. Brava la Ronan, più di maniera la prova della Arterton. Nel complesso mediocre.

Cotola 24/06/15 15:53 - 9009 commenti

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Bello e raffinato dal punto di vista visivo, si rivela prevedibile dal punto di vista narrativo. Declinare in modo originale i temi vampireschi non è certo facile ma da Jordan, che già aveva affrontato in passato questi argomenti ma lo aveva fatto meglio, ci si sarebbe aspettati qualcosa di più. E invece ci vengono sciorinati i soliti topoi vampireschi (il passato incancellabile, l'eternità come condanna, la solitudine, l'impossibilità di amare) senza che vengano rivitalizzati. Passato e presente si intrecciano in due storie: meglio la prima. Non male ma avrebbe potuto essere meglio.
MEMORABILE: Le cascate che si tingono di sangue. "Chi siete?" "Siamo l'unghia affilata della giustizia".

Disorder 29/06/15 15:28 - 1416 commenti

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Pur avendo trovato interessante la scelta delle protagoniste (l'ingenua e angelica Ronan e la "vamp" Arterton) e nonostante la buona regia, non riesco a considerarlo un film del tutto riuscito. Colpa della trama, molto intrigante all'inizio ma un po' lenta nello svolgimento; il colpo di scena finale ridesta l'attenzione ma poi tutto si risolve fin troppo presto. Comunque si lascia vedere senza problemi. Belle le location e particolarmente curata la fotografia. Solo mediocre, ma poteva essere molto di più.

Rebis 17/07/15 14:15 - 2332 commenti

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Si smarrirà, purtroppo, nel revisionismo vampirico post Twilight, ma il film di Neil Jordan meriterebbe maggiore attenzione, segnalandosi innanzitutto come conferma di un rinnovato vitalismo espressivo da parte di un autore scostante, ma capace di manipolare gli stilemi del gotico con rara sensibilità e gusto decadente. L'afflato romantico, che nell'esaltazione dei paesaggi restituisce i marosi emozionali, tocca il suo culmine visivo nell'immaginifica sequenza delle cascate di sangue. Da vivere con incondizionato candore adolescenziale. Splendide Saoirse Ronan e Gemma Arterton.

Saintgifts 21/04/16 14:36 - 4098 commenti

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Madre e figlia, splendide vampire di duecento anni, agli antipodi come carattere ma solo per le diverse vite vissute prima di diventare immortali. Prima ancora delle atmosfere (tra un passato dove la donna non contava nulla, nemmeno accettata nella "fratellanza", e un presente dove c'è da sbarcare il lunario ma anche ci si può imporre e dominare le situazioni) viene la sceneggiatura di Moira Buffini: ben congegnata, originale e capace di ravvivare un genere che sembrava aver esaurito la vena più tradizionale con discutibili trasformazioni.

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Herrkinski 10/01/17 04:05 - 8072 commenti

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Il ritorno di Jordan al tema vampiresco dopo l'ormai classico exploit di Intervista col vampiro non sortisce i risultati sperati: se da un lato la classe del regista è innegabile (aiutato da una confezione scintillante, tra fotografia e scenografie), dall'altro la storia in sé non è particolarmente originale, sfrutta situazioni già viste e funziona maggiormente nelle parti in interni piuttosto che nelle scene action della seconda parte. Il viso pulito e lo sguardo ceruleo della Ronan convincono, meno le altre attrici. Più fumo che arrosto...
MEMORABILE: La cascata di sangue.

Almicione 22/02/17 02:21 - 764 commenti

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Molto gradevole esteticamente, non risulta stabile dal punto di vista della trama. In una pellicola un po' thriller, un po' horror, un po' drammatica, vampiri del XXI (ma non solo) secolo soffrono di solitudine - quindi vampiri più umani - e si trascinano dietro un passato pesante. La vicenda ottocentesca ci può stare, ma bisognava allungare il film e dargli un finale ben più degno di questo, che sembra mozzato. Il cast è soddisfacente anche se si levano difficilmente gli occhi dalla Arterton. Insomma, si segue bene ma non rimane niente.
MEMORABILE: Le sequenze sull'isola della conversione, che sembra un po' uscita da Lost.

Minitina80 8/09/18 07:55 - 2980 commenti

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Quello che manca è proprio la sostanza, non essendo il film in grado di accattivare e non avendo molto di interessante da dire. Inoltre, la scelta di un registro narrativo lezioso non aiuta a concentrarsi su ciò che accade sullo schermo. È un peccato perché un discreto potenziale è riconoscibile. La qualità delle riprese è buona e la fotografia curata, mentre nei flashback riesce a esprimersi al meglio. Tuttavia i difetti di scrittura pesano come macigni e ci si annoia mortalmente. Guardabile a fatica una sola volta.

Daniela 14/11/19 14:33 - 12625 commenti

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Poco più che bimba, venne stuprata e costretta alla prostituzione da un bruto. Divenuta vampira, secoli dopo vaga di paese in paese con la figlia eterna sedicenne sfuggendo ai porci maschi che la perseguitano... Già benemerito del genere grazie ad una intervista, Jordan torna a cimentarsi col vampirismo in un film che, accanto ad alcuni pregi formali, sconta una trama poco intessante e personaggi banali. Quanto al presunto spirito pro-femminista, lascia perplessi il fatto che Claire non solo continui a prostituirsi ma induca anche altre donne a farlo diventando tenutaria di un bordello. Bah!

Myvincent 9/05/23 07:16 - 3727 commenti

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Byzantium è un vecchio albergo dove una prostituta decide di aprire un bordello. Ma questo non è il punto, perché la sexy bomba in questione altri non è che un vampiro al cui seguito c’è una sedicenne di 200 anni! Il genere “succhia-sangue” contemporaneo non è mai all’altezza di quello classico, perché spesso difetta in profondità e fascinazione. Proprio come succede in questo ennesimo prodotto dove, a un’idea iniziale accettabile, segue uno sviluppo non ben congegnato e a dir poco noioso. Confezione nel complesso elegante.

Magerehein 7/01/24 13:25 - 985 commenti

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Due pallini e mezzo dati con rammarico, dato che cambiando qualche ingrediente l'intera torta sarebbe risultata ben più appetitosa. Buona l'idea di partenza, così come ottime sono regia e soprattutto ambientazione (quest'ultima forse la cosa migliore). Se il personaggio tormentato della Ronan piace e la parentesi ottocentesca funziona discretamente, lo stesso non si può dire per quella moderna; la Aterton non suscita simpatia (non poteva imparare un altro lavoro?) e i personaggi di contorno sono piuttosto banali o poco sapidi. Un'onesta reinterpretazione vampiresca, comunque.
MEMORABILE: La cascata che diventa sangue.

Buiomega71 2/03/24 00:59 - 2901 commenti

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C'è quasi tutto il cinema di Jordan, dalla Roman con felpa alla cappuccetto rosso ai neon, alle prostitute, agli amori impossibili, al topico luna park simbolo della decadenza, dalle ragazzine che rimangono eternamente tali fino alle vendette femminee. Qualche suggestivo squarcio degno della visionarietà dell'autore irlandese (le cascate di sangue, il bordello olezzoso dell'800, le orfanelle in fila in riva al mare). Ma verso la fine a Jordan sfugge di mano la delicatezza, includendo tamarre decapitazioni alla Blade. La fantasia di In compagnia dei lupi resta un pallido ricordo.
MEMORABILE: I close up sui tacconi indossati dalla Arterton; Decapitazione splatter alla Maratoneta; Il consumato stupro di gruppo sul tavolo da biliardo.
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  • Homevideo Buiomega71 • 2/05/14 21:44
    Consigliere - 25934 interventi
    In dvd (e BR) per Koch Media, disponibile dal 03/07/2014

    http://www.amazon.it/gp/product/B00JV3Z5AW/ref=ox_sc_sfl_image_2?ie=UTF8&psc=1&smid=A11IL2PNWYJU7H
  • Discussione Gestarsh99 • 28/06/14 18:21
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Il classico film da cui ci si aspetta molto (visto anche il tipo di regista che c'è dietro) e che invece offre e soddisfa ben poco.

    Una vicenda neo-vampirica azionata col pilota automatico del formalismo e alimentata sino alla fine col carburante degli illustri "serbatoi" precedenti (Intervista col vampiro e Lasciami entrare).
  • Discussione Rebis • 16/11/19 14:35
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    @Daniela, ti chiedo un chiarimento sul tuo commento, se possibile: perché la prostituzione come scelta consapevole e autogestita dovrebbe collidere con le istanze femministe?
  • Discussione Daniela • 16/11/19 15:56
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    @Daniela, ti chiedo un chiarimento sul tuo commento, se possibile: perché la prostituzione come scelta consapevole e autogestita dovrebbe collidere con le istanze femministe?

    Perché è prostituzione e non libero amore e non concepisco come possa essere considerato un mestiere come un altro fare sesso per soldi e non unicamente per il proprio piacere, dato che in tal modo si degrada il corpo ad una merce.
    Andando nello specifico, la vampira interpretata da Arterton è stata stuprata da ragazzina e costretta a prostituirsi. Fossi stata in lei, avrei preferito vendicarmi dissanguando papponi e non continuando a far la prostituta, autogestita o meno.
    Questo fatto è uno degli aspetti del film che più mi ha fatto storcere il naso.
  • Discussione Rebis • 16/11/19 20:20
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Ok grazie Daniela. Non concordo sul fatto che la prostituzione del proprio corpo, consapevole, scelta e autogestita, non possa essere un lavoro, c'è chi guadagna in modi molto più dannosi per l'umanità e la natura, e si arricchisce pure. Ognuno del proprio corpo può fare ciò che vuole: almeno, se condividiamo una visione laica della realtà non ci sono dogmi assoluti in merito e credo che il libero amore in questo contesto non c'entri nulla.

    Sul personaggio della Aterton invece mi astengo dal fare considerazioni perché ho visto il film troppo tempo fa e non sono in grado di argomentare: per come la metti tu in effetti la sua condizione è controversa, però non ricordo che la cosa mi avesse suscitato perplessità. Lo rivedrò. Grazie.
  • Discussione Buiomega71 • 2/03/24 10:01
    Consigliere - 25934 interventi
    C'è praticamente tutto il cinema di Neil Jordan (e il pallinaggio sale di un punto e mezzo proprio per quello) quasi una summa del suo cinema che è comunque un piacere per chi, come me, ama incondizionatamente questo originale e geniale autore irlandese fin dagli esordi.

    Saoirse Ronan con felpa alla cappuccetto rosso (la Rosaleen di In compagnia dei lupi), i neon che illuminano strade squallide e desolate (Angel), le prostitute e i loro "teneri" protettori (Mona Lisa), il motel adibito a bordello (in Fantasmi da legare era un castello stregato trasformato in un'attrazione locale per turisti), gli amori impossibili (La moglie del soldato), i decadenti luna park sullo sfondo-con tanto di canzoni in sottofondo-(Un'amore, forse due, La moglie del soldato), ragazzine che rimangono eternamente tali (Intervista col vampiro), l'immaginifica isola rocciosa come il paese sommerso di In Dreams,  le vendette femminee sulla brutalità degli uomini (Il buio nell'anima), la cittadina costiera di pescatori (Ondine-Il segreto del mare) e quel tipico tocco jordaniano di mischiare il fantasy con la realtà.

    Qualche suggestivo squarcio degno della visionarietà dell'autore irlandese (le cascate di sangue, il bordello olezzoso dell'800 dai tratti pittorici quasi barrylyndoniani, le orfanelle in fila in riva al mare dove la Ronan rivede sè stessa), un momento splatter di indubbia presa (il decollamento stile Il maratoneta) e i tormentati crucci  amorosi sull'impossibilità di essere normali tipici di Jordan (che siano vampiri, transgender, pulsioni incestuose, prostitute di colore o la fine di una storia).

    Notevole anche il gusto feticistico jordaniano (i close up insistenti sui tacconi della Arterton mentre ancheggia e mignotteggia) e quella delicatezza nel tratteggiare complessi personaggi femminili, non lesinando su brutali atti di violenza misogina (Clara costretta a prostituirsi da un laido graduato militare che poi si piglierà la sifilide, lo stupro di gruppo, già consumato, sul tavolo da biliardo).

    E anche la professione di prostituta accalappiauomini ha il suo fascino torbido, sensuale e perverso (e parecchio jordaniano), vero punto nevralgico del film, certamente smorzato (a rischio del ridicolo involontario) se si fosse optato per una parrucchiera o una cassiera del supermercato.

    Poi, però, verso la fine, a Jordan la delicatezza e il narrato sospeso sfuggono di mano e si imbarca in una sottospecie di Lasciami entrare dalle derive action/tamarre e prettamente convenzionali (la Arterton aggrappata al cofano dell'auto in corsa, i due vampiri cacciatori che sembrano due banali gangster usciti da Soho e decapitazioni un pò cafone che non sfigurerebbero in uno dei tre capitoli di Blade) che ridimensionano la poetica jordaniana per abbracciare l'inconsistenza e l'impersonalità dei soliti triti e ritriti "vampire movie" tra spadoni, Van Helsing ben poco convincenti (che sembrano più gli "ammazzavampiri" di uno dei tre episodi de Il club dei mostri) e abbracci d'addio degni di un tv movie.

    Sembra che con l'andar del tempo, Jordan, abbia perso quella vena fantasiosa e surreale per accodarsi a un cinema un pò più tradizionale (che già si avvertiva nel pur bellissimo Intervista col vampiro) e la sfrenata immaginazione di In compagnia dei lupi resta solo un pallido ricordo, irripetibile anche per Jordan stesso.
    Ultima modifica: 2/03/24 16:47 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 2/03/24 10:38
    Consigliere - 25934 interventi
    Il dvd edito da Koch Media

    Dvd 9 doppio strato
    Formato: 2.35:1
    Audio: italiano, inglese
    Sottotitoli: italiano per non udenti
    Come extra: Backstage (32 minuti, sottotitolato in italiano) e il trailer del film.
    Durata effettiva 1h, 53m e 26s

    Immagine al minuto 0.55.30

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images67/PDVD-352.jpg[/img]
    Ultima modifica: 2/03/24 11:01 da Zender
  • Curiosità Buiomega71 • 2/03/24 10:44
    Consigliere - 25934 interventi
    Al minuto 1.07.54, Eleanor (Saoirse Ronan) si guarda in televisione Dracula principe delle tenebre:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images67/draci.jpg[/img]