Yossi - Film (2012)

Dieci anni dopo, Yossi è ancora tormentato dal dolore per la morte di Jagger e vive nel segreto la sua sessualità: il sequel del bel film sui soldati israeliani gay è il malinconico ritratto di un uomo che ha tirato i remi in barca, quasi autopunendosi per ciò che non è riuscito ad avere. La sobrietà della realizzazione rischia però di restituire un effetto di strascicamento che non giova all’intento di introspezione alla base dell’opera: un understatement rigoroso, e anche efficace, che a tratti sembra impantanarsi. Delicato.

Salta immediatamente all'acchio il tono giustamente differente del film, rispetto al suo predecessore: è lo specchio dell'umore che ha chi ha perso tutto, lasciandosi andare alla vita, non ritrovandosi in un ambiente di sesso mercificato che non rispecchia il suo modo di amare. Intelligente seguito: una chiusa rischiosa, commercialmente parlando, che va lodata se non altro perché insegue la realtà di chi ha amato e perso. E' il finale a dare una nuova speranza. Emozionante.