Vinterberg dopo il riuscito Festa di famiglia non riesce a ripetersi in questa commedia pasticciata. Il cast è buono, con giovani attori danesi capeggiati dal giovane Sebastian, il quale viene a sapere che il padre che credeva morto è invece un cantante dongiovanni. I punti alti li prende solo la fotografia, che ci regala dei bellssimi paesaggi estivi danesi. Deludente al contrario la sceneggiatura, ingarbugliata e troppo pressapochista, in cui il regista sembra dare sfogo solo a scene d'amore tra i giovani protagonisti.
Anche nella fredda e distaccata Danimarca albergano passioni tipicamente mediterranee; lo dimostra questa commedia su complicati ricongiungimenti familiari. Thomas Vinterberg realizza un film con personaggi fortemente caratterizzati che ricordano quelli del diversissimo cinema di Almodovar, così come lo ricordano alcune situazioni paradossali della trama; il regista non ha però la capacità di mescolare bene il tono grottesco a quello sentimentale e il risultato è un opera narrativamente incerta sia pure con momenti godibili.
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DiscussioneRaremirko • 27/10/19 22:21 Call center Davinotti - 3862 interventi
Si, incerto (nel genere, nel raccontare, nella morale) è l'aggettivo più calzante riguardo al film; Vinterberg ha poi senza dubbio fatto di infinitamente meglio.
Vale più per la curiosità che suscita piuttosto che relativamente a suoi presunti meriti.