The golden Louis - Corto (1909)

Il giocatore d’azzardo che s’intasca la moneta d’oro della piccola mendicante meriterebbe la palma del personaggio più perfidamente guascone del cinema: peccato che il corto sia ridondante pur nel minimalismo della sua trama mélo. Forse è l’eccesso barocco dell’immagine (costumi secenteschi, scenografia dettagliata, nevicata intensa) che, paradossalmente per troppa cura, finisce per mangiarsi la narrazione (e il pathos) a favore di una pura esteriorità che punta sull’effetto. Comunque interessante per comprendere l’evoluzione di Griffith.

In una fredda serata invernale la triste vicenda di una giovane accattona e della moneta prima donatagli da un passante e poi sottrattagli da un altro che vincerà una fortuna al gioco. Come delinea la trama siamo dalle parti del melò strappalacrime, con Griffith che però già dimostra la sua scaltrezza nel tener a distanza la materia narrata e la storia della “piccola fiammiferaia” destinata all’assideramento e a esser beffata dal destino cinico e baro (quando andranno a restituirle il maltolto la ritroveranno ormai morta). Antologico e d'appendice.