Ezio Greggio dimostra di conoscere abbastanza bene i meccanismi comico-demenziali, e il film che è in sostanza la parodia di Il silenzio degli innocenti (ma anche di Psycho e altri thriller) è un valido intrattenimento comico. Greggio in particolare ha un buon talento nell'utilizzare freddure e battute cosicchè nei vari commenti off e in quasi tutti i suoi ruoli sparge tante frasi sconnesse e battute goliardiche talvolta geniali.
Greggio ha un tipo di umorismo particolare, che il più delle volte bisogna va compreso, per poter ridere. Molto divertente.
MEMORABILE: Io non la voglio vedere mai più. Arrivederci...
Per qualche anno Greggio ha tentato di inserirsi nell'ambiente cinematografico in veste di autore (come sceneggiatore e regista) supportato, ovviamente, da Berlusconi (produttore): il risultato è qualcosa di astratto e difficilmente definibile. La parodia d'un thriller di successo può garantire un afflusso di pubblico di certa entità ma la sensazione, dinanzi alla propaggine/film di un qualunque varietà televisivo, è quella del tradimento. Al di là della scompostezza/disordine di gag surreali, malamente collegate, il soggetto manca alla base.
Visto al cinema in una sala desolatamente vuota non mi impressionò molto, rivisto oggi devo dire che non ha niente di meno (ma neanche niente di più, dopotutto) della media dei prodotti d'oltroceano. Perchè questo è: un film americano scritto e diretto da un'italiano. Quindi se vi piacciono le varie "pallottole" o le parodie di Brooks, dateci un'occhiata. Un film onesto, con battute divertenti ed altre puerili, nella tradizione delle parodie demenziali USA. Ed una vagonata di camei incredibili!
MEMORABILE: Il poster di "Ezio Greggio's Jurassic Pork": ogni riferimento al coevo Chicken Park è puramente casuale!
Giudizio difficile. Alla base del film ci sono ambizioni para-autoriali (e un'ipotesi di sforzo produttivo) non comuni nel cinema comico, specie del periodo, e un tentativo di sprovincializzare l'umorismo. Ma forse i mezzi del Greggio regista e attore non sono all'altezza dei fini e così, malgrado il generoso impegno di Dom De Luise, il film non decolla, non fa quasi mai ridere, manca di ritmo (e il buon Ezio ha sempre il tono con cui legge le bestialità di "Striscia la notizia"). Però ci sono i cammei cult...
Divertente, esilarante debutto come regista di Greggio. È un fiorire di citazioni (qualcuna riuscita, altre no). Tra quelle riuscite certamente tutto il personaggio interpretato da
Martin Balsam che si chiama... Martin Balsam! Poi l'omicidio sotto la doccia (che nessuno ne
avrebbe saputo nulla), il Texas ranger John Astin, i fulminanti camei di Carpenter, Dante
Landis, Brooks. Attori in splendida forma, Greggio in testa. Da riscoprire.
Mediocre parodia di celebri film americani, realizzata dal sopravvalutato Ezio Greggio, comico dai ritmi televisivi assolutamente non adatti (e questo film ne è la prova) al mondo cinematografico. Trama a dir poco esile, sceneggiatura ricca solo di buchi narrativi e sopratutto battute e situazioni che dovrebbero fare ridere e sortiscono l'effetto opposto; inspiegabili le apparizioni di alcuni miti del cinema americano (tipo Mel Brooks) in questo pasticcio.
Questo è il genere di pellicola che ogni regista, abbattuto, senza speranza, dovrebbe assolutamente vedere prima di attaccare il ciak al chiodo! Perchè? Difficile immaginare film peggiori. Forse un Ceccherini da Faccia di Picasso (e questo dovrebbe sollevar il morale). Visto che io non ambisco a dirigere pellicole ben mi guardo da perderci ancora tempo su. Le battute sono dementi più che come genere per la loro inutilità, insensatezza intrinseca; la trama, poi, si intravede a malapena! Usare il fast forward, avanti!
Se esistesse il paradiso delle pellicole da dimenticare, questo film occuperebbe sicuramente un posto tra le prime dieci. Patetico tentativo di scimmiottare il filone di successo americano made in Zucker/Brooks, interpretazione a dir poco orrorifica, parodia per nulla divertente, battute tremende. Anche se al debutto, Greggio dimostra di non essere all'altezza del grande schermo (per poi confermare questa impressione in futuro). Che il Signore ve ne scampi.
Gustosa parodia dei thriller americani a partire da Psyco, passando ovviamente per Il silenzio degli innocenti. Ogni tanto magari scade, ma di fronte a un cast di star e a camei davvero molto interessanti (a cominciare da Martin Balsam e John Astin) si può dire che il film diverta in modo più che sufficiente. Ottimi il finale, la scena della doccia e Shelley Winters (buonanima).
Dopo alcune prove da attore Greggio prova a fare il regista tentando la strada della comicità demenziale a stelle e strisce. Da apprezzare la buona volontà e il coraggio ma il film non è un granché: salta di palo in frasca parodiando con poca verve famose pellicole americane senza strappare molte risate. Pare abbia avuto un discreto successo negli States ma questo credo sia dovuto alla nobiltà del cast presente. Lo stesso Ezio non sfigura nei panni di Antonio Motel quindi, nonostante il pessimo finale, non me la sento di stroncare la sua opera prima.
MEMORABILE: Pavarotti "a pezzi" dopo l'ultima tournè.
A me Ezio Greggio non ha mai fatto ridere neanche in televisione; anzi, contesto la sua appartenenza alla categoria "comici". Magari è un problema solo mio, visto il successo che riscuote perlomeno in tv (ma dubito che questa considerazione abbia rilevanza artistica: la martellante esposizione mediatica rende popolare anche la De Filippi). Qui Greggio si cimenta nel lungometraggio con esiti raccapriccianti (e non perché cita l'horror). Non basta l'aiuto di vecchie glorie del genere che pur essendo quello demenziale non implica l'assenza di una qualsivoglia logica.
Buona parodia di Ezio Greggio a metà tra Il silenzio degli innocenti e Psyco. Greggio dimostra di aver metabolizzato a dovere l'horror d'oltreoceano e inserisce in tutta la pellicola citazioni e camei da numerosi film di genere. Per gli amanti dell'horror e di un certo tipo di comicità è il film giusto per passare un'ora e mezza in maniera spensierata.
Questa parodia di Ezio Greggio non ha nulla da invidiare a certe parodie americane e, anzi, è da rimpiangere quando si vedono film come Disaster Movie o Hot Movie. Ezio Greggio dirige e produce un film in cui si parodizza la maggior parte dei successi d'oltreoceano degli anni '80/'90 con parodie di Il silenzio degli innocenti, Misery non deve morire, Sharon Stone, Pavarotti, Hannibal the Cannibal, Hitchcock. Le battute risultano buone, però, solo in lingua italiana e non vengono capite dagli inglesi. Un plauso a Greggio che ha creato questo film.
Tristissima e desolante parodia firmata da Greggio, sia in cabina di regia che in fase di sceneggiatura, che cerca di rifarsi al cinema americano di quel genere ed i cui modelli, i fratelli Zucker ma Brooks soprattutto (che fa anche un cameo assieme ad altri registi), sono però inarrivabili. I risultati si commentano da soli. Incredibile e mai così sprecato il cast che è pieno di volti famosi che fanno la loro comparsata. La conferma che quelli come Greggio funzionano solo a piccole dosi.
Greggio ha tentato per anni la fortuna oltreoceano con risultati davvero modesti. Anche questo film, all'epoca molto pubblicizzato, risulta un mix di situazioni e gag slegate, carenti di una trama convincente e sporattutto non divertenti. Greggio ha iniziato a collaborare con Mel Brooks nel principio del suo decadimento ed è riuscito a trarre il peggio del vecchio maestro che tanto fece per la comicità mondiale. I tormentoni, le mossette da "Drive in" prima e "Striscia la notizia" poi vanno bene in tv, ma il cinema è altro.
Nel 1994 ricordo il bombardamento mediatico che fece il comico-presentatore di Vercelli per presentare il suo film. Un qualche cosa di scandaloso, dentro e fuori "Striscia la notizia", che incuriosì così tanto gli spettatori da recarsi al cinema in massa il primo week-end d'uscita de "Il silenzio dei prosciutti" e constatare che non faceva ridere quasi per niente. Ezio Greggio spreca un cast di attori celebri in una parodia che non ha né capo né coda. Clamorosa fu la telefonata della Winters a Gassman per chiedere chi fosse Ezio Greggio!
Peggio di così si muore. L'idea di cinema demenziale che ha Greggio è quella di un ragazzino delle medie, e non dei più svegli: riferimenti ben precisi a pellicole famose, qualche buon nome nel cast per dare un'aria di professionalità al tutto che altrimenti sarebbe difficile immaginare, e per completare un umorismo così squallido che al confronto i suoi film da attore sembrano scritti dai Monty Python. Quando uscì questa delizia, in Italia se ne parlò per settimane, ovviamente quasi sempre benissimo.
Una scemenza con rari(ssssssimi) momenti in cui si ride. Ezio Greggio è un bravo improvvisatore, è amico di Mel Brooks, ma voler sbeffeggiare Psyco è blasfemo e farlo con idee (purtroppo) tutt'altro che buone è un'eresia imperdonabile. Un po' stupidi ma simpatici alcuni giochi di parole su "verità" e "trota" ("truth" e "trouth") che ironizzano sulla prouncia pessima (di solito) dell'inglese da parte degli italiani, ovviamente presenti solo in lingua originale.
MEMORABILE: Ezio Greggio/Antonio Motel che si lamenta in italiano (ovviamente con riferimento alla versione inglese).
Non raggiunge i livelli pessimi di Chicken Park ma gli si avvicina parecchio. Si tratta di un'accozzaglia di parodie di diversi film famosi dell'epoca e non (Il silenzio degli innocenti, dal quale riprende il titolo, ma non solo). Risultato finale: non fa ridere e in certi momenti viene davvero da storcere il naso. Il cast vede la presenza di alcuni grandi attori qui sprecati.
Il film trash per eccellenza. Utilizza lo stile de La pallottola spuntata ma senza raggiungerne la qualità. È decisamente grossolano sia nell'umorismo che nella realizzazione, però ci sono così tanti cameo e talmente tanta demenzialità che per gli amanti del trash e del demenziale un'occhiata è di regola. Statene alla larga se non sopportate Greggio e i film senza un senso logico.
Abominio cinematografico di un Greggio convinto di essere Mel Brooks. Senza ritmo, triste, girato con una pochezza di idee sconcertante e pieno di comparsate patetiche di registi cult col solo scopo di dare uno spessore internazionale e di qualità ad una produzione altrimenti insipida. Greggio attore lo si conosceva, ma la presunzione di essere un regista, quella poteva risparmiarsela.
Immane bioata di un umorismo fiacco e squallido, che sembra scritto da un decenne durante la ricreazione. Unico merito di Greggio poter annoverare nel cast i camei di Carpenter, Joe Dante, John Landis e Roger Corman. Il resto è di una tristezza devastante. Comicità infantile e poveristica, che vorrebbe essere surreale come i film del trio ZAZ, ma Greggio non ha un briciolo di talento e cose come "robostroz" o la battuta su Costner e Balla coi lupi non si possono davvero sentire. Atroce calderone di cretinate, che fa di tutto meno che far ridere.
MEMORABILE: L'omaggio al Thriller di Michael Jackson e John Landis.
Pellicola che ho visto "a rate" in circa quindici anni "sorbendomelo" dieci minuti ogni tanto. Sembra uno strano esperimento di un folle, invece sono state le circostanze a far sì che questo supplizio "una tantum" si sia avverato, ma il film è davvero insostenibile come una scossa di corrente sulla lingua. All'epoca si parlò molto di questo Silenzio dei prosciutti e si esaltò Greggio come uomo-chiave tra il cinema italiano e hollywoodiano ma - a parte qualche amicizia e soldi - servono risultati (comici ovviamente) e qui non si ride mai. Greggio farà di peggio!
Ezio Greggio si cimenta dietro la macchina da presa ed esordisce con una parodia di Psyco e Il silenzio degli innocenti... riuscendo a sfornare un film in cui si ride dall'inizio alla fine. Nulla da invidiare alla comicità del trio ZAZ; forse Billy Zane non ha il carisma dell'attore comico, ma nel complesso il cast diverte e si diverte ad autocitarsi in ruoli passati. Geniale la presenza di Martin Balsam che riprende pari-pari il suo vecchio ruolo in Psyco! Se solo Greggio avesse continuato su questa strada anzichè vendersi alla TV...
MEMORABILE: Martin Balsam che muore nello stesso identico modo in cui morì in Psyco, non prima di esclamare "No... ancora!?"
Greggio cerca di fare un comico sulla scia dei mitici film di Mel Brooks parodiando scene provenienti da opere di diverso genere. Il risultato è alquanto grottesco, anche se qualche battuta alla fin fine non è poi così male. Il ricco cast non riesce a colmare una sceneggiatura troppo ricca di freddure che spesso non sono neppure di immediata comprensione. Un film che si può vedere a piccole dosi.
Bisogna dare atto a Greggio di aver saputo fare un film di livello qualitativo paragonabile a quello delle più famose serie parodistiche americane, cosa questa niente affatto scontata per il nostro cinema (basti pensare a quale mostruosità partoriva Jerry Calà lo stesso anno...). Per quanto mi riguarda però il problema è un'altro e cioè che il suddetto genere (se si escludono alcuni lavori di Mel Brooks e Leslie Nielsen) non mi ha mai fatto ridere. Quindi, pur non essendomi molto divertito, non mi sento nemmeno di sconsigliarlo a priori...
Di norma l'umorismo di stampo americano della scuola ZAZ e di Mel Brooks non mi ha mai fatto impazzire. Rivisto oggi in inglese, l'ho trovato tutto sommato non tanto peggio di altri prodotti d'oltreoceano. Che Greggio sia da sempre un fan di questo genere di commedie demenziali e citazioniste non è una novità e qui dimostra di conoscere i meccanismi del genere piuttosto bene; non tutte le gag vanno a segno e Zane è inadatto al ruolo, ma nel complesso si lascia vedere e dimostra una certa ambizione. Negli Usa pare goda di buona reputazione...
Il debutto di Greggio in questa parodia stile ZAZ e Brooks presenta alcune situazioni e gag molto riuscite, altre meno, alcune semplicemente sciocche ma nel complesso, rispetto alle parodie recenti, ha un suo perché e il cast è ottimo (Greggio sceglie saggiamente di relegarsi a un ruolo di supporto); il vero problema sta nella confezione veramente mediocre, regia sopratutto. Sarebbe bastato anche un regista di medio livello e ne sarebbe uscito un prodotto più che dignitoso.
MEMORABILE: La gag visiva dell'albero usato dal protagonista per allenarsi a inizio film.
Bisogna quantomeno riconoscere a Greggio di aver dimostrato coraggio realizzando un film molto poco italiano (come direbbe Stanis). Il problema casomai è che questo tipo di operazione era già stata fatta prima e meglio da Zucker e quindi nulla aggiunge né alla commedia parodistica né alla comicità demenziale. Billy Zane è quanto di meno adatto al ruolo (forse Greggio ci ha visto lo Sheen di Hot shots!), brava invece la Pacula, molto autoironica. I tempi comici sono quasi tutti sbagliati ma qualche gag va a segno. Ambizioso.
Seguendo la scia di Una pallottola spuntata, Greggio tenta di riproporre lo stile ZAZ mettendo alla berlina Psyco e Il silenzio degli innocenti insieme a molti altri thriller. Nonostante il ritmo e lo stile siano tagliati con l'accetta, il susseguirsi di gag non delude e l'atmosfera un po' demenziale e un po' trash, unita alla durata contenuta, rende il film potabile. Il cast americano offre una notevole quantità di cameo, incluso Astin, il Gomez dell'originale famiglia Addams.
MEMORABILE: Il lupo che sostituisce il leone della MGM; L'autobus; Pavarotti a pezzi dopo la tournée.
Sulla scia dei vari Hot shots, Una pallottola spuntata e demenziali vari, Ezio Greggio gira il suo film parodia con un cast internazionale di buon livello. Il film è brutto ma non pessimo e qualche risata riesce anche a strapparla grazie a qualche gag davvero riuscita. Il problema principale è che dopo 40 minuti il film comincia ad annoiare e per un demenziale è gravissimo. Da vedere senza grandi pretese e col cervello in modalità off.
Pellicola comica quasi disastrosa, schiacciata dal peso delle sue stesse ambizioni, che cerca di riagganciarsi al - di per sé non per tutti i gusti - umorismo non sense stile L'aereo più pazzo del mondo. Soggetto praticamente inesistente rimpiazzato da una valanga di citazioni e battute non soltanto raramente divertenti, ma talvolta pure di difficile comprensione. Si salvano il cast, la confezione e alcune sporadiche trovate simpatiche che mostrano, se non altro, una conoscenza approfondita da parte di Greggio dei film parodiati. La visione in inglese rende meno forzate alcune scene.
MEMORABILE: La riproposizione dell'inquadratura della morte di Martin Balsam in Psyco.
Greggio deus ex machina sceneggia, dirige, produce e recita in questa parodia molto american style. Siamo lontani dalla comicità geniale degli ZAZ ma si respira la passione per il cinema. Le gag possono funzionare o meno (mediamente sono apprezzabili), ma sono sempre pertinenti. Inoltre è da premiare assolutamente la magistrale scelta del cast: attori di rango e caratteristi di cinema e tv americana danno assolutamente un quid in più. Psyco incontra Il silenzio degli Innocenti secondo il punto di vista di Greggio e tutto sommato non ci si può lamentare. Fotografia di livello.
MEMORABILE: La mostruosa parata di stelle presenti nel film.
Ispirato dal cinema demenziale americano (ZAZ e Brooks in testa), Greggio dirige una sconclusionata parodia dai tempi comici sballati che accatasta senza logica gag scontate di livello medio-basso che hanno, però, un tono surreal-citazionista (vedasi il finale con le maschere alla Scooby-Doo) che salva il film dal disastro. Il regista sembra più interessato a collezionare figurine di attori e registi ma la scelta di Zane (privo di verve) è discutibile e gli altri non sembrano ispirati (ma con simil materiale era difficile fare meglio). Non imprescindibile.
MEMORABILE: DeLuise che fa Hopkins; "Arrivederci"; La splendida Pakula dal benzinaio; L'estenuante finale alla Scooby-Doo.
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DiscussioneRaremirko • 1/12/12 15:10 Call center Davinotti - 3862 interventi
Buio, l'ho scritto superficialmente, senza darci troppa attenzione, tarato dal fatto che su IMDB di Corman, nel cast del film, non c'è traccia...
Se sei certo tu, meglio così.
Io cmq ho notato solo Landis; di Dante, Carpenter e Corman non ho visto tracce...
Ho visto la versione su Youtube, che dura 77 minuti.
Raremirko ebbe a dire: Gers, intervieni te con i tuoi fotogrammi dai.
Ma infatti quando io sostengo una cosa la provo in maniera rigorosa con fotogrammi e documenti inconfutabili.
Io consigliavo solo di non incaponirsi gratuitamente sulla contrapposizione verbale ma di portare una traccia visiva del cameo cormaniano. Basta anche una semplicissima fotografia fatta allo schermo tv e postata sul sito.
Tanto da dare soddisfazione al bravo Raremirko, che in fondo non ha fatto nient'altro che una modesta osservazione, senza offendere o attaccare nessuno.
Gestarsh ebbe a dire Tanto da dare soddisfazione al bravo Raremirko, che in fondo non ha fatto nient'altro che una modesta osservazione, senza offendere o attaccare nessuno.
Non credo di avere fatto altrettanto
E magari pensare che non tutti hanno la fotocamera digitale?
Filmetto abbastanza carino, demenziale, ma abbastanza innocuo, lontano anni luce dallo squallore di certi film parodistici girati oggigiorno. Buona notizia l'uscita in dvd
Annunciata anche una futura uscita in BD, sempre da Mustang.
HomevideoXtron • 19/12/21 11:13 Servizio caffè - 2149 interventi
Il dvd MUSTANG
Audio italiano e inglese Sottotitoli in italiano Formato video 1.85:1 anamorfico Durata 1h18m01s Extra: introduzione di Rocco Moccagatta, intervista a Ezio Greggio