Something good - Film (2013)

Something good

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Certo sarebbe stato meglio approfondire maggiormente uno spunto interessante come quello della sofisticazione alimentare, che ben poca visibilità si era finora guadagnato al cinema, ma se Barbareschi ha preferito invece soffermarsi sugli aspetti sentimentali e legati alla psicologia del protagonista non c'è comunque troppo da rammaricarsi. Immersa in una Hong Kong plumbea e livida, la vicenda intreccia più generi tessendo una ragnatela di tracce tendenti tutte a confluire nel personaggio di Matteo (Barbareschi), ambigua figura di uomo senza scrupoli, solitario per vocazione e ambizioso senza darlo a vedere, fresco ideatore di una tremenda strategia destinata a rifornire l'Africa di latte contraffatto....Leggi tutto Attraverso pochi dialoghi l'operazione viene chiarita e a noi non resta che prendere atto di una realtà poco nota e umanamente deprecabile, di cui il protagonista si fa apertamente simbolo. Ma i guadagni stratosferici come prevedibile si portano dietro una scia di sangue e quando cade la prima vittima all'interno dell'organizzazione è inevitabile che proprio Matteo diventi il sospettato numero 1. Si apre così la traccia noir-poliziesca, destinata a contaminarsi con quella sentimentale all'apparire della bella cuoca (Jingchu Zhang) capace di attrarre Matteo proprio per l'inattesa genuinità degli ingredienti scelti in cucina. Associazioni e velate metafore possono apparire semplicistiche, i dialoghi e molte situazioni anche banali, ma la sincerità sottesa all'operazione è piuttosto evidente e la regia di Barbareschi coglie inaspettatamente di sorpresa per alcune scelte formalmente ricercate che danno eleganza a un film già valorizzato da un'ottima fotografia. Dispiace per qualche lungaggine sicuramente evitabile che sottrae efficacia all'insieme, mentre il giudizio sul Barbareschi attore resta molto soggettivo: quasi monoespressivo, conferma tuttavia il riconosciuto carisma e sa regalare una sua matura veridicità al personaggio, persino quando si tratta di sostenere situazioni al limite dell'imbarazzante per ingenuità. Concorre a conferire spessore alla caratterizzazione degli interpreti secondari un cast di livello: dai poliziotti all'amico che investiga privatamente sull'omicidio passando per i grandi boss dell'organizzazione ogni figura è tratteggiata con discreta cura. Ricco di esterni suggestivi che riescono bene a calarci nel giusto clima, SOMETHING GOOD si giova anche di un finale amaro ben concepito, che non delude e chiude con vigore un thriller atipico, goffamente ruffiano ma a suo modo solido e d'effetto.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/11/13 DAL DAVINOTTI
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Didda23 6/03/14 08:50 - 2426 commenti

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Barbareschi affronta il tema della sofisticazione alimentare con il giusto piglio internazionale; sono infatti la ricercatezza della fotografia e della regia a spiazzare lo spettatore e a permettergli di abbandonare ogni qualsivoglia pregiudizio. Qualche banalizzazione nella sceneggiatura non permette all'opera di arrivare a ottimi livelli. Molto bene il registro che alterna denuncia sociale, sentimentale e thriller. Barbareschi attore è un po' come Moretti (o lo ami o lo odi), mentre Jingchu Zhang è una delle poche orientali veramente belle.

Tomastich 25/05/14 17:27 - 1255 commenti

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Vuoi per scelte politiche personali, vuoi per un caratterino particolare, vuoi per una miriade di fattori, ma il caso Barbareschi sarebbe davvero da approfondire e non da snobbare! Nel mare di banalità e nullità che il cinema di "genere" offre su suolo italico questo personaggio riesce a imbastire un giallo alimentare veramente affascinante, girato bene (lontanissimo da tentazioni televisive pseudo fictionarie) a Hong Kong. Promosso soprattutto per la volontà di fare qualcosa di diverso ma allo stesso tempo ancorato a una tradizione.

Galbo 5/10/14 08:16 - 12393 commenti

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Un film che riesce ad uscire fuori dai confini angusti del provincialismo in cui è spesso relegato il cinema italiano. Barbareschi dirige una pellicola che affronta il non sovente frequentato (dal cinema) tema delle sofisticazioni alimentari. Una storia che l’ambientazione cinese (assai poco turistica e sottolineata da una fotografia plumbea) rende maggiormente interessante, come la figura del protagonista, impeccabilmente interpretato dal regista stesso che dirige anche un gruppo di bravi caratteristi come Gary Lewis. Un buon film.

Markus 6/10/14 09:41 - 3687 commenti

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La terza regia di Barbareschi attinge a piene mani al cinema orientale. Hong Kong fa da cornice a una vicenda che racconta la vita di una sorta di mercenario del cibo più attento ai profitti che alla qualità; lo spunto iniziale vira però quasi subito in una storia d’amore che alla lunga diventa predominante cambiando direzione al racconto, e quando ci si è assuefatti alle tenerezze... ecco subentrare un triplice omicidio con relativa indagine! L'estetica della pellicola è indiscussa, ma una maggiore attenzione ai contenuti avrebbe giovato.

Capannelle 11/10/14 23:55 - 4411 commenti

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L'operazione nel complesso è apprezzabile, per il tipo di storia presentata e la volontà di oltrepassare il nostro orticello. La narrazione parte bene ma dopo aver scollinato presenta il fiato grosso e si presta a qualche lungaggine e inconcludenza di troppo. Un maggior approfondimento dei dettagli, degli spunti affrontati... insomma, qualcuno che sapesse scrivere meglio il copione avrebbe sicuramente giovato. Anche attorialmente ci sono alti e bassi.

Rambo90 26/10/14 15:13 - 7697 commenti

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Vera e propria boccata d'aria fresca per il cinema italiano: un film ben confezionato, dal respiro internazionale e dal ritmo all'americana, con una trama che si snoda abilmente tra denuncia e thriller. Barbareschi alla regia ci sa fare e alla recitazione se la cava con il suo carisma innato. Ottima la scelta della protagonista femminile, così come quella di alcuni personaggi secondari. Il ritmo è lento, ma le spiegazioni sulle adulterazioni dei cibi indignano quanto basta per farsi coinvolgere nella trama. Qualcosa di buono.

Nando 15/11/14 11:01 - 3814 commenti

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Barbareschi è un artista non allineato al solito cinema sinistroide italiano, quindi spesso viene vituperato a prescindere. Questa pellicola appare interessante sia per l'argomento trattato, con vagonate di cinismo, sia per il contesto asiatico che ben si presta alla narrazione. La denuncia arriva diretta e anche i siparietti sentimentali non sono mai invasivi. Appropriati Barbareschi e la splendida protagonista.

Vitgar 15/11/14 17:02 - 586 commenti

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Barbareschi si conferma personaggio interessante, nell'ambito cinematografico non solo italiano. Confeziona un buon film dal respiro internazionale affrontando un tema inconsueto quanto inquietante, il tutto senza retorica o esagerazioni. Ambientazioni azzeccate con colori spenti e il più delle volte notturne. Buon cast. Finale forse un po' telefonato ma con una virata azzeccata e interessante.

Deepred89 30/12/14 22:42 - 3706 commenti

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Un'estetica di ampio respiro, equistante da appiattimenti televisivi e alibi popolar-terzomondisti, fornisce il giusto appoggio a un noir dignitosissimo, un po' superficiale nello sviluppare i suoi interessantissimi spunti ma nel complesso abbastanza convincente. Barbereschi attore lascia perplesso: totalmente inadeguato in alcuni frangenti, folgorante in altri; Barbareschi regista stupisce: punta in alto e stacca di netto il 99% degli attuali colleghi operanti nel Belpaese. Cinema ancora imperfetto ma competitivo e conscio dei suoi mezzi.

Magnetti 21/04/15 10:28 - 1103 commenti

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La qualità delle riprese e di tutti gli aspetti produttivi sono oltre la media dei film italiani e colpiscono positivamente. La "mano" del regista evidenzia il grande impegno profuso e va oltre le previsioni dando un respiro internazionale alla pellicola che, fra l'altro, ha anche una sua eleganza di base. Complimenti a Barbareschi quindi, sebbene come attore faccia fatica ad assecondare la propria ottima vena registica. La cosa più importante è, alla fine, che la denuncia delle sofisticazioni alimentari coglie nel segno e non banalizza l'argomento.
MEMORABILE: La cuoca "uso solo ingredienti sani" e lui "lei non cucina: fa una guerra". Il killer appare due volte e, nel dubbio, ammazza sempre tutti.

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Stelio 23/06/15 19:31 - 384 commenti

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Tema originale, belle interpretazioni e girato di tutto rispetto. Il ritmo non sempre è all'altezza della situazione e i tempi spesso sono sfalsati: ciò mina alla base una pellicola che poteva essere un piccolo miracolo per un genere non proprio cardine della cultura cinematografica italiana. In ogni caso un buon lavoro di Barbareschi.
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  • Discussione Zender • 2/10/14 08:02
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Mi pare giusto.
  • Discussione Markus • 8/10/14 10:02
    Scrivano - 4775 interventi
    Per quanto mi riguarda Something good è stato un filino inferiore alle attese (comunque alla fin fine si tratta di una mezza palla davinottica in meno agli attuali commenti, quindi nella di "traumatico").
    Resta un buon film, sia chiaro, e confermo tutto il discorso dell'esportabilità del prodotto e dell’ottima fotografia ma, il buon Luca Barbareschi, a mio avviso, avrebbe dovuto concentrasi meglio sul discorso dell’alimentazione (che doveva essere il tema portante del film): in quanto a parte l’inizio resta un argomento sullo sfondo in favore, invece, della vicenda “sentimentale” tra Barbareschi e Jingchu Zhang (bellissima, ha ragione Didda nel suo commento). Anche la vicenda criminologica (più relative indagini condotte da belle "maschere" cinesi) mi pare alquanto buttata lì senza molto pathos.
    Il finale è davvero sorprendente.
    Ultima modifica: 8/10/14 10:08 da Markus
  • Discussione Galbo • 8/10/14 10:08
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Io invece ho trovato le due parti abbastanza equilibrate...
  • Discussione Markus • 9/10/14 08:29
    Scrivano - 4775 interventi
    Avendo il blu-ray lo potrò rivedere e non è detto che possa anche cambiare idea; fatto sta che al momento mi è parso un po' discontinuo (come ho precedentemente scritto).
  • Discussione Zender • 9/10/14 08:41
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Chissà. Io di solito non amo molto le love story, soprattutto quando piazzate a capocchia nei film. Questa la ricordo abbastanza ben inserita nel contesto, non forzata.
  • Discussione Capannelle • 11/10/14 23:58
    Scrivano - 3513 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Anche la vicenda criminologica (più relative indagini condotte da belle "maschere" cinesi) mi pare alquanto buttata lì senza molto pathos.

    Concordo, infatti il mio voto è pari al markussiano.
  • Discussione Zender • 12/10/14 09:04
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Io però il pathos non ce l'avrei visto. La vicenda doveva essere raccontata freddamente almeno quanto la fotografia, gelida. Un film cattivo dentro, spietato.
  • Discussione Markus • 13/10/14 16:06
    Scrivano - 4775 interventi
    Il punto è che le indagini le ho trovate appena accennate (un po’ come tutte le vicende mostrate).
  • Discussione Buiomega71 • 4/11/14 17:18
    Consigliere - 25999 interventi
    Zendy, il film và in onda su Sky con il titolo italiano Qualcosa di buono
  • Discussione Zender • 4/11/14 18:06
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Lo lascio negli aka, perché al cinema in Italia è uscito come "Something good".