La vita di un luminare dell'impreditoria italiana come Olivetti viene raccontata discretamente puntando molto sulla sua vita fin dalla presa dell'azienda creata dal padre dandogli nuova vita e nuova linfa di idee anche piuttosto coraggiose per l'epoca dell'immediato dopoguerra e le leggi dell'epoca. Zingaretti riesce nell'intento di tratteggiare bene caratterialmente il volto dell'imprenditore piemontese anche sulla sua vita privata. Il resto del cast rimane in penombra e solo Pannofino in un cinico ruolo riesce a emergere più degli altri.
Tra realtà e fantasia la biografia di Adriano Olivetti emerge con grande dignità e notevoli interpretazioni. Buona la ricostruzione e ottima la scelta del casting. La fotografia coglie le effusioni sentimentali e le scelte decisionali in modo naturale e aggraziato. I paesaggi rurali sono ben integrati. Zingaretti affronta con coraggio il personaggio mentre la Radonicich appare velata e in secondo piano. Buona la regia.
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DiscussioneDidda23 • 3/11/13 03:55 Contatti col mondo - 5798 interventi