L'ombra dello scorpione - Miniserie TV (1994)

L'ombra dello scorpione (miniserie tv)

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

(BABY VINTAGE COLLECTION) Sei ore di film: pare un’enormità, ma chi ha letto il libro di King sa che sei ore non bastano, per spiegare tutti i risvolti, le controverse personalità dei protagonisti... La sceneggiatura di questo tv-movie è di Stephen King stesso (che appare in un breve cameo di sapore hitchcockiano) e dovrebbe essere una garanzia: non si può infatti dire che l'essenza del romanzo sia stata stravolta, ma chi l’ha letto vedrà questa riduzione televisiva come un impoverimento molto più simile alla prima edizione, del libro, che non alla sontuosa integral edition dell'89. Il difetto maggiore non sta comunque qui. Dispiace piuttosto che King, pur di inserire più cose possibili (il...Leggi tutto materiale offerto dal soggetto era veramente sterminato) abbia tralasciato di concedere al regista un minimo di spazio per imprimere un suo tocco personale. Ne risulta un prodotto piatto, particolarmente danneggiato da una fotografia scialba (tipica di buona parte dei film TV) e da un cast che, al di fuori di pochi, si segnala per la modestia generale. Prendiamo Larry Underwood: nel libro è figura di spicco, protagonista a tutti gli effetti; nel film è interpretato da un Adam Storke particolarmente inespressivo, surclassato persino dal Gary Sinise non certo al meglio che dà il volto all’altro protagonista, Stu Redman. Pollice verso per Molly Grinwald e pure per la brava Laura San Giacomo, rispettivamente Frannie e Nadine: un disastro. Si salvano giusto il Nick Andros di Rob Lowe, il ritardato Tom Cullen cui dà il volto Bill Fagerbakke e il Glen Bateman di Ray Walston. Uno scenario desolante, insomma; sicuramente dovuto ai pochi dollari stanziati dalla produzione per un copione che avrebbe meritato ben altro. Persino gli effetti speciali e le scenografie sono poveri. Ma non dovevo girarlo Romero THE STAND? In poche parole l'opera si salva solo grazie al fatto che L’OMBRA DELLO SCORPIONE è un libro ben strutturato (pur non essendo un capolavoro) e la sceneggiatura ne è la fedele - per quanto possibile - trasposizione. Il merito è quindi solo ed esclusivamente di Stephen King, autore di entrambi, perché la regia di Mick Garris è scolastica quanto piatta e il resto vale anche meno (vedi le musiche, monocordi e noiose tranne i brani rock, e alcune sequenze rubate di peso dal David Lynch di TWIN PEAKS).

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Undying 4/10/08 21:19 - 3807 commenti

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Un serial (destinato, inevitabilmente, alla televisione) basato su un romanzo-fiume scritto da Stephen King può essere riuscito? Domanda pleonastica. Certo che no! I motivi sono i soliti: prolissità dei dialoghi; situazioni eterogenee e - a tratti - fuori tema; regia (di Mick Garris, padre putativo dei Masters of Horror) succube della dittatura kinghiana; attori modesti e, cosa peggiore, meno convinti. Non fatevi trarre in inganno dai premi vinti!

Renato 23/07/09 13:32 - 1648 commenti

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Lunga riduzione televisiva del più bel romanzo di Stephen King. C'è più o meno tutto, ma purtroppo l'emozione latita: King ha scelto la strada della pedissequa riproposizione in immagini di quasi tutto il materiale, ma senza avere il minimo senso visivo dell'operazione. Certo, il libro è così bello ed i personaggi così ben scritti che alla fine la serie si guarda comunque senza annoiarsi (nonostante le 6 ore di durata complessiva), ma rimane purtroppo un'occasione mancata, anche visto il cast di grande rilievo.

Aal 18/09/09 15:18 - 321 commenti

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Fedele al romanzo (e come poteva non esserlo visto che la sceneggiatura è firmata dal Re in persona) ma realizzato con tutti i difetti propri della sua natura televisiva, ovvero: fotografia sciatta, interpretazioni mediocri, effetti speciali bruttini. Al di là di questo la forza evocativa di questa Apocalisse in chiave moderna, che fa del libro uno dei migliori di King, è molta e questa trasposizione riesce a trasmetterne comunque una parte significativa. Questo film va giudicato per quello che è ovvero un'ottima serie televisiva in 4 episodi.

Luchi78 31/10/12 16:19 - 1521 commenti

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Difficile commentare tale miniserie dopo aver letto le oltre 1000 pagine del libro: troppi i dettagli e le atmosfere mancate per ovvie ragioni. Eppure, depurando la pellicola da qualche infelice interpretazione e dal budget che ne ha ridotto le potenzialità in termini di effetti speciali, si denota un certo attaccamento alla storia che porta lo spettatore che ha superato i primi due episodi a seguire inevitabilmente la serie sino alla fine. Merito di una trama avvincente ma anche di una regia non banale.

Spenc08 22/04/13 11:16 - 7 commenti

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Inutile ripetersi con King, ma è doveroso riportare che il libro è di livello molto più alto rispetto al film (anche se l'autore qui è sceneggiatore). La prima parte è coinvolgente, nonostante siano molti i tagli per l'adeguamento al grande schermo. Successivamente va scemando, confondendo lo spettatore fra le varie situazioni che si creano nel tempo e l'eccessivo buonismo dei personaggi. Ho riscontrato un po' di superficialità nella seconda parte, come a terminare un film ormai perso... Scadente il doppiaggio.

Pumpkh75 25/08/14 14:50 - 1740 commenti

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La valutazione risente chiaramente dell’amore sconfinato per il libro, letto in estasi in età adolescenziale: essendo una riduzione abbastanza fedele, mi è bastato incontrare nuovamente i vari Stu Redman, Fran Goldsmith e Nick Andros per andare in sollucchero. Al di là dell’affetto, però, non si può negare che la realizzazione sia piatta, lineare, parca nelle emozioni attese. Colpa di Garris e di qualche attore? Forse, ma più che altro dello stampino da tubo catodico. I Blue Oyster Cult sui titoli di testa sono però una gemma.

Belfagor 20/11/17 20:56 - 2689 commenti

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Nonostante le sei ore a disposizione, questa trasposizione dell'omonimo romanzo kinghiano non riesce a dire molto. Il taglio strettamente televisivo priva la storia delle sue aspirazioni epiche e apocalittiche, soprattutto nei due episodi centrali, sprecando così buona parte del cast fra dialoghi prolissi e scene ripetitive. Almeno ci si può consolare con le scene ambientate a Las Vegas, dove Sheridan e Ferrer danno vita a due cattivi di discreto spessore.
MEMORABILE: I titoli di testa sulle note di "Don't Fear The Reaper".

Vito 3/08/19 12:56 - 695 commenti

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L'odissea post apocalittica americana di King trasposta in una miniserie di quattro episodi. Scritta dal Re in persona e diretta dal fido Mick Garris, paga tutti i difetti di una produzione televisiva degli anni '90: regia piatta, tempi morti, noia, effetti speciali scadenti. C'è un gran cast ma non basta. Belli i titoli di testa con i Blue Oyster Cult.

Anthonyvm 8/08/20 08:12 - 5637 commenti

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King e Garris rincorrono un clima epico ma non lo trovano. Dopo un ottimo inizio apocalittico, col dilagare della pandemia e le carrellate sui morti coi Blue Öyster Cult in sottofondo, la parte centrale comincia a cedere sotto dialoghi non molto interessanti e momenti stucchevoli (anche in questo caso i personaggi di King funzionano molto meglio sulla carta). Deludente il finale, in cui l'aura minacciosa delle forze del male viene meno e la tanto attesa resa dei conti assume la forma di una barzelletta. Nonostante tutto, il semplice fatto che in sei ore si sbadigli poco è ammirevole.
MEMORABILE: I cadaveri in putrefazione per le strade; Il folle piromane Spazzatura; Stephen King fra i superstiti; Il Flagg-demone; Il risibile deus ex machina.

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  • Discussione Schramm • 22/12/13 18:12
    Scrivano - 7694 interventi
    Zender ebbe a dire:
    (...) proprio un romanzo simile aveva davvero bisogno di una rilettura fiammeggiante e potente (...) Il problema è che "L'ombra dello Scorpione" è stato per anni il massimo testo kinghiano per complessità e fascino, la sfida cinematografica per eccellenza.

    potremmo dire altrettanto di IT, che la mini-serie tv ha del tutto appiattito e depotenziato, rendendolo epidermico, esteriore, orizzontale.
  • Discussione Buiomega71 • 22/12/13 18:35
    Consigliere - 25933 interventi
    Totalmente d'accordo con Zender (io non ho letto il romanzo) e il serial garrisiano mi ha fatto impazzire (se dovessi pallinarlo ora, come minino **** Ma è passato troppo tempo dall'ultima visione)

    IT, un pò meno (bellissima la prima parte, convenzionale e baracconesca la seconda). Però dovrei rispolverarlo il serial wallaceiano, perchè ho vaghi ricordi (anche questo visto a metà anni 90)
    Ultima modifica: 22/12/13 18:40 da Buiomega71
  • Discussione Zender • 23/12/13 08:39
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Sì, infatti Schramm, ho scritto "è stato per anni" perché poi il testimone è passato a IT. E concordo sul giudizio della versione tv, nonostante l'ottimo Tim Curry...
  • Discussione Schramm • 23/12/13 13:13
    Scrivano - 7694 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Sì, infatti Schramm, ho scritto "è stato per anni" perché poi il testimone è passato a IT. E concordo sul giudizio della versione tv, nonostante l'ottimo Tim Curry...

    aggiornando si può dire che il testimone è passato all'altrettanto pachidermico the dome (che è una sorta di reboot sci-fi dell'ombra scorpiomorfa), la cui serie under the dome rispecchia perfettamente il sostanziale approccio deficitario di un garris: lungo 13 puntate il (notevole) romanzo viene diligentemente trasposto come un rapporto giudiziario, senza alterarne un periodo, ma non c'è una fiamma che lo anima, non c'è nerbo, non c'è ritmo, i personaggi sono involucri vuoti e già al secondo episodio volano miriadi di bestemmie, arrivi al terzo chiedendoti "chi me lo fa fare" e al quarto che basta un nulla a farti accannare.
    Ultima modifica: 23/12/13 13:14 da Schramm
  • Discussione Zender • 23/12/13 19:05
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Lì è colpa mia che mi son fermato prima, con King...
  • Discussione Schramm • 23/12/13 21:44
    Scrivano - 7694 interventi
    non so a che punto hai detto stop, ma dovessi mai riprendere the dome non puoi mancarlo (a dire il vero il king che vola imperdonabilmente basso è riassumibile in soli 3 titoli: l'irrisolto colorado kid, il disastroso cell e la storia di lisey, che pare scritto dalla moglie): è un king che si specchia compiaciuto nella punta dei propri mocassini, ma la godibilità viaggia su alti livelli per tutte le 1037 pagine. poi va a gusti, ma a me king è piaciuto da abbastanza a tantissimo quasi sempre
  • Homevideo Zender • 12/09/19 17:57
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Ri-esce in dvd (era precedentemente uscito solo per una collana da edicola) per la Paramount nello stesso box assieme a I langolieri (sempre da King):

    https://www.amazon.it/Stephen-King-Collection-Langolieri-Scorpione/dp/B07V6Y2VLZ/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&keywords=langolieri&qid=1568303746&s=gateway&sr=8-1
  • Discussione Schramm • 13/06/21 21:48
    Scrivano - 7694 interventi
    nessuno ha avuto modo di fare i conti con il reboot del 2020, che da miniserie si è espanso a 2 stagioni da 9 ep ciascuna?
    certo a vedere le foto di whoopi goldberg nel ruolo di abigail non si capisce se è meglio avvilirsi o morire sventrati dalle risa... e dopo un under the dome io con le serie tv tratte da king ci vado piombato (anche perché le ultime sono state tratte da opere che vanno dal mezzo disastro alla catastrofe assoluta). però rispetto a garris magari qua s'è aggiustato di quel grado o due il tiro...
  • Discussione Daniela • 13/06/21 22:32
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    e dopo un under the dome io con le serie tv tratte da king ci vado piombato (anche perché le ultime sono state tratte da opere che vanno dal mezzo disastro alla catastrofe assoluta).
    Quando parli di "ultime due" includi anche The Outsider? Santa polenta, ok, i primi due episodi sono buoni ma i successivi otto si trascinano fino ad una resa dei conti frettolosa e un epilogo di congedo dai personaggi interminabile. Con le serie tratte da King ho chiuso.
  • Discussione Schramm • 13/06/21 23:02
    Scrivano - 7694 interventi
    si. oramai li scrive pensando alle serie che ne verranno tratte. di the outsider libercolo mi limito a dirti che parte alla stragrandissima, e anche se sgami quasi subito l'arcano maggiore.ti dici "vabè ste, sò scafato io non è colpa tua (oddio un zinzinello si, mi hai svezzato e viziato tu eh), namo innanzi". poi però reintroduce holly e ti si trafora il fegato (ne riparleremo in altra sede), e non è nemmeno la cosa peggiore. le ventitré pugnalate tra le scapole arrivano nelle ultime 20-30 pagine, dove il re
     
    OCCHIO DELLO SCORSPOILER 
    conclude tutto nello stesso identico modo di mr mercedes, il che credo la dica non lunga ma astronomica sul credito ispirativo in rosso di king. poi io ho un conto destinato a non chiudersi mai con quella sciagura letteraria che è holly - a memoria di lettore il personaggio più detestabile e insostenibile mai uscito da penna di scriba. e chiaramente per king è divenuto un feticcio
    FINE SPOILER

    the mist non ho avuto il coraggio, me ne han detto tutti un male estremo. a questa però un'udienza intendevo concederla. non dovrei dirlo per scaramanzia, ma non potrà essere peggio di garris...
    Ultima modifica: 13/06/21 23:05 da Schramm