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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/10/13 DAL BENEMERITO DEEPRED89 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 29/01/15
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Pinhead80 7/12/14 12:26 - 4719 commenti

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Quest'opera di Kechiche esprime alla perfezione il sentimento dell'amore in tutte le sue sfaccettature. Seguiamo la maturazione sessuale della protagonista attraverso tappe differenti della sua vita. Seydoux e Exarchopoulos danno vita a incredibili scene di sesso che risultano tra le più intense e coinvolgenti mai viste sul grande schermo. Continui primi piani concentrati sulla bocca, che diventa il canale avido di cibo e di umore, ci fanno rivivere sensazioni, momenti di un passato anche nostro. Il cinema con la C maiuscola.

Xamini 30/10/13 00:11 - 1247 commenti

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Se la vita è tragedia nel senso più greco del termine (ossia messa in scena dell'ineluttabile), Adele ne risulta una fulgida rappresentazione. L'intimismo oltre ogni limite di Kechiche, tra camera a mano e primi piani, si adagia sull'interpretazione fuori parametro di Adèle Exarchopoulos, vera al punto da conservare il nome. Ma non è solo autenticità, quella che viene trasmessa. C'è l'eros intensissimo di una meravigliosa storia d'amore, tutto il dramma rinchiuso nel semplice, l'impossibilità di posare lo sguardo.
MEMORABILE: Una delle più lunghe e più intense scene d'amore mai viste al cinema. Davvero, manca il fiato

Deepred89 16/10/13 03:28 - 3704 commenti

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Come un Aronofsky dotato di anima, Kechiche (un mago nel dirigere le attrici) pedina la sua Adele, stringe sui suoi primi piani e non arretra di fronte all'esibizione ostentata di carne, lacrime e candelotti, con uno spirito efficacemente effettistico che spara lo spettatore direttamente nelle vene dei personaggi. Ok, ammettiamo certi risvolti in vago odor di Muccino, certi stereotipi e un intreccio che a ben vedere poco aggiunge al celebre "Non ti passa più" pezzaliano, ma quando la passione si accende il film vola e è pura energia atomica.
MEMORABILE: La prima scena saffica: 5 minuti di apnea, da podio assoluto. Joe D'Amato si inchinerebbe levandosi il cappello.

Viccrowley 26/10/13 12:07 - 814 commenti

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Non c'è un modo giusto e uno sbagliato per amare, Kechiche ci rende partecipi raccontando una delicata e al tempo stesso disperata storia d'amore. Cinema d'attrici il suo, con la camera che insiste su volti e corpi con primi e primissimi piani serrati, instancabili, quasi a voler penetrare nel profondo dell'anima di personaggi in costante ricerca di sé stessi, di un nuovo livello di consapevolezza. Cinema potente, fatto di corpi intrecciati senza tabù o ipocrisie, dove cibo e parole, eros e Thanatos sono semplicemente facce della stessa medaglia. Intenso.
MEMORABILE: La prima, lunghissima scena d'amore; Il confronto nel bar delle due protagoniste.

Mickes2 26/10/13 14:20 - 1670 commenti

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Il blu è un colore che infuoca il sentimento, ardente come i volti, telegrafici e assoluti, ritratti da Kechiche. Volti che rivelano perenni riflessi di emozioni per una storia d’amore tra lesbiche affrontata come mai (o poco) s’è visto in passato. Esistenzialista e di crescita, il lato dolce-amaro del nichilismo, tutta la ricchezza e il dolore di una diversità identitaria, d’estrazione sociale. La sensualità e l’erotismo esplodono, l’intimismo giunge autentico, la veridicità dei personaggi buca lo schermo. Delicato, carnale, umano. Stupenda Adèle.
MEMORABILE: Il primo, folgorante amplesso; Il primo vero incontro al parco; Le due cene dai genitori; Il terzo grado subito da Adele da parte degli amici.

Ford 29/10/13 22:23 - 582 commenti

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Tre ore che volano. Una storia come tante raccontata dai primissimi piani, dai rumori fastidiosi di un naso tappato, da scene di sesso mai così vere, dall'amore per la cultura, dal cibo, un flusso di grande cinema sorretto dalla prova maiuscola delle protagoniste e da un'essenzialità rigorosa. Tre ore non bastano per chiudere la storia, ci sono tante cose che avremmo voluto vedere (tipo il coming out di Adele coi genitori) e altre che vediamo e rivediamo. Film prezioso.

Rebis 30/10/13 23:45 - 2332 commenti

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Entra in scena il rumore delle stoviglie, il masticare della bocca, lo schiocco dei baci appassionati, l'umore delle lingue affamate. Con Abdellatif Kechiche lo stormire del vento sulle cime degli alberi, i passi spediti sul selciato, il muco che cola sulle labbra tumide, la brace delle sigarette consumate e distrutte, concorrono alla polifonia del reale, mentre la camera - assidua, partecipe - abbatte la quarta parete e si fa terzo attore di un'educazione sentimentale e carnale limpidissima, disarmante, effimera per quanto appassionante. Adèle Exarchopoulos: tutta l'anima e tutto il corpo.

Redeyes 2/11/13 17:41 - 2443 commenti

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Adele sono le esasperazioni dei respiri, degli orgasmi, dei baci e delle lacrime. È una telecamera indiscreta, e una disarmante e disarmata espressività della protagonista. Un tuffo al cuore, una sensazione di malinconia e tristezza. È l'amore che ti fa superare il grigiore ma può accompagnarti nelle delusioni. Kechiche rischia di farvi uscire dal cinema a pezzi e di aver fatto uno dei migliori film degli ultimi anni. Imperdibile.
MEMORABILE: L'incontro al bar dopo la rottura; L'espressività della protagonista.

Annaebasta 1/11/13 19:49 - 16 commenti

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Tre ore e non sentirle. Tre ore di sudore, piacere, corpi mordibi e avvolgenti. Tre ore dove il corpo si rende protagonista e sullo sfondo lasciamo, per una volta, il parlato, la psicologia, la riflessione, l'adultità. Perchè l'adolescenza è questo, ormoni e vita, piena vissuta fino all'ultima goccia di sudore, di odore, sapore di pelle, di umori, di lacrime salate. Perché Adele vive quell'età dove le parole o sono troppe o son troppo poche, ma il corpo sa intrepretare benissimo il senso del vivere.

Sonsteak 7/11/13 10:00 - 17 commenti

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Due capitoli: il primo, l' incontro di Adele con Emma, tradizionale (!) colpo di fulmine che cambia la vita; il secondo con tradizionale crisi di coppia che diventa sempre più tragica per la protagonista che si è gettata a peso morto in questa storia, nell'amore per l'altra che diventa tutta la sua vita (letteralmente: tutti gli altri affetti/eventi storici sono non pervenuti). Allo stesso modo la protagonista si da al regista spettatore; vediamo tutto di lei, tutto il suo corpo: naso che cola, bocca che mangia, abbandono del sonno. Bello, fa pensare.
MEMORABILE: La festa; Dialoghi sull'arte e sugli spaghetti; Il corpo di Adele, soprattutto gli occhi e la bocca.

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Cotola 4/11/13 00:11 - 9009 commenti

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Una storia come tante, viene resa unica dall’enorme bravura di Kechiche che infonde al narrato una vitalità, veridicità e veracità senza pari. Protagonisti assoluti di questa educazione sentimentale-carnale, sono perciò soprattutto i corpi, gli umori, il cibo, i sapori, il sesso, l’amore, le carezze, l’arte, la filosofia, la letteratura: insomma la vita. Il tutto in tre ore che sembrano un soffio. Di enorme coraggio le prove delle due attrici che si producono in una delle scene erotiche più intense che sia capitato di vedere sullo schermo da tanti anni. Exarchopoulos immensa. Chapeau.
MEMORABILE: Il primo amplesso saffico tra le due protagoniste.

Disorder 7/11/13 11:20 - 1416 commenti

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"Sto solo recitando un copione chiamato vita", pare abbia detto Jim Morrison. Una frase che in ogni caso è la perfetta sintesi di questa pellicola, qualcosa più di un normale film, una vera esperienza. Per tre ore ridiamo, piangiamo, amiamo e respiriamo insieme ad Adele; per quanto mi riguarda, raramente avevo provato tali livelli di immedesimazione con un personaggio. Ma il fatto saliente è che non succede nulla di straordinario: la vita in sé è straordinaria e grazie a Abdel Kechich e Adèle Exarchopoulos per avercelo ricordato.

Didda23 12/11/13 19:45 - 2426 commenti

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Pulsante e viva, l'opera di Kechiche racchiude in tre ore la vita umana (non solo quella di Adele), narrando senza fronzoli amore, delusioni, speranze e rimpianti. Stilisticamente non ha il mio pieno consenso, per colpa degli innumerevoli primissimi piani, ma d'altro canto è un regista formidabile nella direzione degli attori: raramente si è vista così tanta veridicità in un'opera. Moltissimi autori dell'eros sofisticato e patinato si inginocchierebbero dinanzi a un erotismo tanto vibrante. Meritatissima Palma d'oro a Cannes. Leighiano.

Nancy 19/11/13 01:18 - 774 commenti

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La trama del film (tratto da una graphic novel) altro non è che una storia di formazione, quella della protagonista, Adèle (anche la bravissima attrice che la interpreta si chiama così) che dai banchi del liceo porteremo fino all'ambito lavorativo tra scoperte sessuali e complessi di inferiorità intellettuali. Certo, l'aspetto erotico del film è predominante grazie all'ottima regia di Kechiche che sta appiccicato con la mdp alla sua protagonista facendoci respirare il suo odore e la sua fisicità. Indimenticabile, poi, la scena di sesso. Bello.
MEMORABILE: I capelli di Adele; Il primo amplesso interminabile.

Caesars 28/11/13 08:26 - 3778 commenti

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Il film vive sulla straordinaria interpretazione della Exarchopoulos, per il resto si assiste per tre ore (decisamente troppe) a scene della vita della protagonista senza che accada nulla di straordinario (certo così è la vita, ma il cinema dovrebbe offrire qualcosa di più). Estenuanti i primi piani sui volti dei personaggi (soprattutto mentre mangiano), come se bastasse stare con la cinepresa addosso per girare film d'autore, gratuite le prolungate scene di sesso. Sicuramente non un brutto film, ma i capolavori sono altra cosa. **!

Bizzu 10/12/13 00:18 - 217 commenti

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Una storia banale per un film quasi ipnotico nella sua semplicità, riesce veramente a far entrare lo spettatore nella storia senza usare visioni 3D o realtà aumentate o chissà quali trucchi. Solo una grande scelta di cosa e come mostrare e una grande prova della protagonista. Non fatevi spaventare dalla durata: dopo i primi minuti "di rodaggio" verrete completamente rapiti per essere sputati fuori tre ore dopo col cuore a pezzi.
MEMORABILE: Le tre cene; La vitalità alla manifestazione e comunque di adele in generale; Lei alle superiori e i suoi capelli; Le scene di sesso; La camminata finale.

Giùan 22/12/13 07:09 - 4539 commenti

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Com’è bello e vitale poter parlar e scrivere de La vie d’Adele e quanto siam grati a Kechiche di avercene concesso la possibilità. La molteplicità delle letture e il proliferare analitico resta in secondo piano rispetto all’esuberante energia di connessioni sinaptiche prodotte dalla visione di questo romanzo di formazione che coniuga le schermaglie maurivaxiane e la dialogicità rohmeriana con “l’eccezionale” esplosione di anima e carne dell’autore franco-tunisino. Talora “sgradevole” nel suo estetico compiacimento ma preciso come una dolce lama.
MEMORABILE: A caso: le due cene a casa di Emma e Adele; La scenata di gelosia di Emma; La camminata iniziale e finale di Adele.

Capannelle 15/01/14 08:49 - 4398 commenti

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Un'opera che puoi giudicare su più piani. La prova (e la direzione) delle due protagoniste, da massimo dei voti. La storia, che ti prende sicuramente e crea empatia anche se tre ore sono troppe (ma dove per fortuna le solite diatribe etero-gay non trovano molto spazio). Il modo di raccontare la storia, che vuole ricalcare la vita reale ma così sacrifica musiche e fotografia in modo troppo dogmatico. E c'è anche un formidabile versante erotico, carnale genuino al 100% senza aggiunta di additivi filmici.

124c 13/01/14 18:01 - 2913 commenti

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Parafrasando una nota canzone di "Elio e le storie tese": omosessualità, che cosa ci vuoi fare? O forse è bisessualità, quella che prova la giovane protagonista francese di questo film? A parte le lunghe scene di sesso (ne ho contate tre: una etero e due lesbo), è un discreto film drammatico, con due protagoniste ben amalgamate. Si vede Adèle in due fasi della sua vita: l'adolescenza a scuola e la maturità come insegnante d'asilo ed elementare. Mi ha colpito di più la prima, più dettagliata e introduttiva. Graziose le due attrici.

Alexcx 20/01/14 15:36 - 2 commenti

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Liberamente ispiratosi alla graphic novel "Le bleu est une couleur chaude", Abdel Kechiche mette in scena una storia d'amore come tante, indagando quello spirito vitale che si nasconde nei gesti apparentemente casuali, volteggia tra i sussulti del piacere, caratterizza "la mystérieuse faiblesse des visages de l’homme". Tutto reale: il tempo della storia e il tempo del racconto coincidono nelle lunghe scene, in cui si trova il tempo per perdersi, per riviverle, per capire Adèle. Amore amaro.

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Belgazzara 20/01/14 10:59 - 27 commenti

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Per restare fedele al suo dogmatico realismo (niente musiche, macchina a mano, azioni in tempo reale) Kechiche questa volta ci ha messo tre ore. Forse non poteva fare di meglio, dovendo descrivere almeno un paio d'anni, ed è encomiabile che questo film non risulti mai noioso o superfluo. Per carità, mi guarderei la mia vita intera diretta da Kechiche, ma ho dovuto guardare questo film in due scaglioni: non va bene. Per il resto sì, ottimo: Exarchopoulos di una grazia infinita, tematica LGBT trattata con garbo e verità, scene di sesso cum laude.

Paulaster 7/03/14 15:23 - 4389 commenti

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Kekiche riesce nell’impresa di rappresentare l’età di transito tra la giovinezza e la prima maturità, più che attraverso un’osservazione passiva, come un’intromissione nei pensieri. Spazio alle emozioni e alla fragilità della Exarchopoulos e agli ambienti esterni dove la scuola viene dipinta come esempio dell’indottrinamento del mondo adulto (anche nella contestazione). Calo fisiologico nell’ultima ora, in cui non si calca la mano nel risentimento e nelle freddezze dell’animo.
MEMORABILE: Adele che insegna ai bambini sulle note della canzone africana.

Luchi78 17/03/14 17:22 - 1521 commenti

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Il cinema a volte è capace di trovare nelle banalità e nell'abitudine il motivo su cui costruire la storia di una vita. Si parte dal cibo mangiato voracemente, sia che esso sia pasta al sugo od ostriche, fino al pianto isterico che cola dal naso accompagnato da singhiozzi infantili. In fondo la storia di Adele è quella passata da tantissime altre persone che subiscono la fine dell'amore: c'è da chiedersi quale sarebbe stato l'esito finale se lo stesso film avesse raccontato il tutto in chiave etero. Di sicuro l'eros ci avrebbe rimesso.

Schramm 26/03/14 13:24 - 3490 commenti

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Bisogna mettersela via, Kechiche s'è ormai incaponito nell'elevare tutto quanto è pleonasmo oltre lo stato dell'arte: quanto potrebbe esaurire in un mediometraggio, lo gonfia, lo satura, lo diluisce, lo slabbra finché può, ed è la sola eccezionalità di un'operina che altrimenti niente racconta e nemmeno si cura di come raccontare questo niente o di farlo abitare da personaggi almeno profondi o psicologicamente complessi; fa dell'ordinarietà e della piattezza onnipresente pedanteria, dello stile e dell'introspezione fantasmaticità, della vertigo (dell'amore e del cinema) un perenne sbadiglio.

Jandileida 1/04/14 08:55 - 1560 commenti

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Il cinema dovrebbe essere la vita senza tempi morti, ci ricordava il saggio Alfred; Kechiche invece nei tempi morti ci sguazza. Non che questo sia un difetto tout court, anzi, ma tre ore, condite da un paio di scene lesbo ben fatte ma che alla fin fine lasciano il tempo che trovano sono decisamente troppe per raccontare una storiellina con la profondità del mar d'Azov. Come nel precedente Venere nera il regista mostra, rimostra, dilata, segue e indaga tra moccio e secrezioni ma non scava e non si sporca rimanendo a fare il morto a galla sull'esistenza.

Lythops 7/05/14 12:34 - 1019 commenti

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Film imbarazzante per lunghezza e scavo in vicende di personaggi tutto sommato con vita e pensieri banali che, in quanto tali, finiscono per annoiare. Alla fine ciò che il film ti lascia è una scena di sesso indubbiamente di alta qualità (tutt'altro che pornografica), il narrato basato sui primi piani, e...? Raccontare una storia è un'altra cosa e fare un documentario anche. Poi tutti sanno che la donna dalla bocca leggermente aperta è più sensuale di una che la tiene chiusa. Se si volevano scndalizzare i benpensanti, obiettivo non raggiunto.

Ryo 23/07/14 12:46 - 2169 commenti

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Film tanto bello quanto prolisso. Lo spaccato di vita della protagonista, che va dall'adolescenza all'età adulta, è composto da una regia incentrata su dettagli e primi piani stretti (rarissime le inquadrature a campo largo), talvolta con sequenze interminabili e vuote, come se si volesse enfatizzare la piattezza della vita. La sceneggiatura che ne consegue potrebbe risultare allungata inutilmente, soprattutto nelle scene di sesso, che potrebbero dare la sensazione di essere gratuite e fini a sé stesse. La recitazione è il punto forte: i personaggi hanno spontaneità e naturalezza enorme.

Bronson82 23/07/14 13:07 - 32 commenti

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Stupendo, emozionante, intenso. Un film che comunica una passione e una vitalità in modo sincero e poetico (come nella scena del colpo di fulmine e in quella scena della fantasia sessuale della protagonista). Adele è un'adolescente molto dolce, che dopo un fallimento amoroso con un ragazzo e la delusione dopo un bacio saffico cui non è seguita una relazione, riconosce Emma, dai capelli blu, in un locale. Scatta una bellissima storia d'amore che incanta durante il corteggiamento e rapisce e sconvolge con le scene di sesso. Carnale e poetico.
MEMORABILE: Il primo sguardo tra le due bellissime protagoniste che fa scattare il colpo di fulmine; Le scene di sesso: lunghe, appassionate, vere, crude.

Nando 5/11/14 01:59 - 3810 commenti

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Più che un film un lungo fotoromanzo, che narra la vita di una ragazza confusa sessualmente pronta comunque ad affrontare la vita lavorativa. Una cavalcata, anche a livello sessuale, con scene decisamente forti e veritiere ma mai disturbanti, che affronta un interessante spaccato multiforme. Alcune situazioni avrebbero meritato un interesse limitato ma il coraggio registico, talvolta, merita la gratifica.

Xabaras 31/12/14 10:28 - 210 commenti

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Elettrocardiogramma piatto per questa pretenziosa opera che si dipana tra volgari amplessi lesbo che cercano a ogni costo l'effetto shock e tanta fuffa fatta di inutili bla bla bla. Devo dire che sono uscito dal cinema idrofobo, trovando davvero inspiegabile l'entusiasmo suscitato in ogni dove per questa pellicola che alla fin fine non definerei neanche noiosa come hanno fatto i pochi detrattori ma in una parola genuinamente sfibrante. Uno dei finali più anonimi della storia del cinema.

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Homesick 17/05/15 08:13 - 5737 commenti

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Per le prime due ore, la Palma d'Oro a Cannes può dirsi in tutto meritata: la macchina da presa, fenomenologica secondo la miglior tradizione francese, è impegnata a seguire la giovane Adele nell'esplorare la sua sessualità e nella difficoltà a viverla liberamente. Ma alla terza ha perso il fiato e, non sapendo cos'altro aggiungere, si adagia sulla banalità di una comune storia d'amore sofferto. Ottima la Exarchopoulos, autentica e totale nell'esprimere voglia, entusiasmo, disagio, incertezza. Sfidano il porno le minuziose e insistite scene di sesso, sorta di antologia del lesbo kamasutra.
MEMORABILE: Le domande aggressive e inquisitorie delle compagne di Adele dopo averla vista uscire con la ragazza lesbica; la cena con i genitori di Emma.

Bruce 11/01/16 10:05 - 1007 commenti

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Pluridecorato film che descrive la crescita della giovane protagonista dagli anni del liceo in poi e la ricerca della sua confusa identità sessuale, l'incontro con un'artista omosessuale e il divampare della loro passione amorosa. Il tutto in modo estremamente realistico e con un'insistenza nella rappresentazione degli amplessi che rasenta il porno. L'assenza di musica rende la visione ancor più diretta. A mio giudizio sopravvalutato.

Nicola81 6/02/16 14:46 - 2840 commenti

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Sarò maligno, ma ho il sospetto che se non fosse stato incentrato su un amore saffico e se non avesse insistito così tanto sulle relative scene di sesso, questo film non se lo sarebbe filato quasi nessuno. Tre ore infarcite di primi piani, prive di guizzi sia nelle interpretazioni sia nei dialoghi, per dirci (udite udite!) che una relazione basata sulla sola attrazione fisica non può avere un grande futuro. Sarà pure il realismo della vita di tutti i giorni, sarà pure cinema d'autore, ma raramente mi sono annoiato così davanti allo schermo.
MEMORABILE: Oltre alle scene di sesso, quando Adele viene cacciata di casa da Emma.

Rufus68 18/02/16 22:25 - 3825 commenti

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La prima parte del film, quella della seduzione, è costruita con lenta e accorta sobrietà di mezzi; consumato l'amore, entra in scena il disinganno. E allora le maschere vengono gettate e i rispettivi ruoli sociali emergono a dividere le due: per Emma, arrivista e disinibita, la relazione è più una scelta etica che carnale; adele, ingenua e piccolo borghese, è, invece, portatrice d'una passione confusa, ma assolutamente sincera: sarà, infatti, la vittima. Su tutto, come in Marivaux, domina il Caso.
MEMORABILE: Le cene quali rivelatrici di due appartenenze sociali irriducibili l'una all'altra.

Pigro 1/03/16 20:52 - 9635 commenti

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È l’amato Marivaux a dare il via ancora una volta ai “marivaudages” cinematografici di Kechiche all’inseguimento dei sottili slittamenti del sentimento. Notevole la prima parte, con la scoperta adolescenziale dell’amore e del sesso: grande sensibilità emotiva e potente centralità erotica in sequenze lesbiche softcore che fanno impallidire per verità i voyeurismi dopati di Shortbus & co. Poi il film scivola nell’ordinario con l’amore consolidato, i dubbi, i tradimenti, gli abbandoni, e arriva un po’ stiracchiato a durare 3 eccessive ore.

Saintgifts 9/04/16 23:59 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

Adele e la scuola, Adele e la sua famiglia, Adele scopre il sesso (prima uno poi l'altro quello forte), Adele si innamora, Adele viene lasciata (anzi scacciata), Adele soffre, Adele fa la maestrina, Adele ne ha voglia, Adele scopre gli "intellettuali", forse Adele ha capito come funziona. La vita di Adele. Kechiche fa un film per ogni esperienza di Adele, sembra non si voglia staccare più da Adèle, che lo asseconda a tavola, sui letti e in ogni situazione. È il corposo riassunto di una soap opera di 6000 puntate, difficile da digerire comunque.
MEMORABILE: Ottimo il finale, in tutti i sensi.

Lou 21/03/18 17:57 - 1119 commenti

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Kechiche ci mostra le fasi della maturazione affettiva e sessuale di un'adolescente, con una vicinanza ossessiva e continui primi piani. Davvero azzeccata la scelta di Adèle Exarchopoulos, in grado di esaltare l'approccio intimista del regista grazie alla sua spontanea naturalezza. Molto hot le due scene di amore lesbico. Esageratamente lungo e lento.

Ira72 18/01/17 15:45 - 1309 commenti

I gusti di Ira72

C'è grande accuratezza in questo film, sorprendentemente realistico. Le due protagoniste sembrano prese dalla quotidianità e "buttate" improvvisamente sul set: nessun trucco o parrucco da grande diva (non ho mai capito la scelta di tanti registi nel proporre attrici che si svegliano con lo chignon perfetto e il mascara impeccabile) e tanta spontaneità recitativa. Anche le ambientazioni sono semplici, studiatamente sciatte: lo spettatore viene così coinvolto dalla storia e non da orpelli, in questo caso, inutili. Scene crude, scabrose, eppure mai volgari.

Gippal 12/04/17 23:24 - 89 commenti

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E' come vedere una gru durante una camminata in giro per una città. Con naturalezza, ci ritroviamo catapultati nella vita di Adele. Ci tuffiamo in lei e nel suo blu. Blu è il colore più caldo: blu come i capelli di Emma, caldo come il suo cuore; in uno strepitio avvolgente, i sentimenti sono sentimenti, l'amore è amore. Ed è facile scivolare nelle loro vite, osservarle in tutto ciò che fanno, nei momenti più intimi, nelle discussioni di ogni giorno. E' vita che fluisce e che aderisce al proprio corpo. Si incolla, si appiccica, non ti lascia.

Galbo 8/07/18 07:24 - 12380 commenti

I gusti di Galbo

La vita di due giovani donne raccontata senza filtri, attraverso una narrazione impregnata di realismo che concede poco allo spettacolo cinematografico in senso stretto e si concentra sul vivere quotidiano raccontando i meccanismi dell’innamoramento, il quotidiano (anche faticoso) della convivenza e il logoramento dei sentimenti. Il regista rimane letteralmente “incollato” ai suoi personaggi e valorizza al massimo l’interpretazione di due giovani attrici straordinarie.

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Elduende 14/12/18 16:46 - 20 commenti

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Lunghissimo, prolisso, lento, sincopato; discussioni d'arte e letteratura penose e basate solo su generiche espressioni di gradimento; una protagonista insopportabilmente piagnona e passiva; il nulla raccontato in tutte le salse fino a sfinire lo spettatore. Abbondanza di scene di sesso solitario, etero, omo, con dovizia di particolari, tanto da ricadere nell'ambito della pornografia. Tre ore per raccontare una storia che si sarebbe potuta raccontare in un mediometraggio. Se non è un bluff questo film, non so proprio cosa lo sia.

Domino86 5/12/18 12:45 - 607 commenti

I gusti di Domino86

Un ottimo film. Nonostante la lunghezza e il procedere spesso a ritmi lenti non annoia mai, anzi coinvolge lo spettatore e gli permette di accompagnare la protagonista in quello che è il suo percorso di maturazione sessuale. Nonostante le esplicite scene di sesso non è affatto volgare, le scene si susseguono in maniera molto naturale. Le inquadrature spesso sono primi piani che vogliono proprio far entrare in contatto con chi viene ripreso.

Faggi 26/01/19 19:26 - 1549 commenti

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Adele e gli altri, Adele e l'amore, Adele e se stessa: pedinata, scrutata (i primi piani) dalla macchina da presa come un pianeta vicino o una galassia lontana (secondo i suoi stati d'animo e le sue relazioni umane). Il rischio dello sdilinquimento emotivo poteva agire da guastatore e destabilizzare le scelte di stile (che in certe sequenze inglobano il porno); invece no, tutto si tiene e il suddetto rischio viene decapitato: emergono il realismo, la spontaneità delle interpretazioni; e la tecnica salda e fluida, di sincera espressività.

Zoltan 23/07/20 16:05 - 201 commenti

I gusti di Zoltan

Vuol essere l'apoteosi della normalità. Ogni momento nulla è se non situazione di vita completamente normale: il trovarsi bene con qualcuno come il senso di smarrimento, l'intesa come le incomprensioni, i momenti migliori come i litigi. La semplicità della descrizione è il punto di forza, specialmente all'inizio. Allo scadere della seconda ora c'è una fase leziosa che andava sintetizzata e perde un po' d'attrito, un calo che dura una mezzoretta per poi ritrovare sé stesso in un bel finale. Grandissima Adele Exarchopoulos. Per alcuni può essere un film educativo.
MEMORABILE: Il litigio nel cortile della scuola e quello tra le due protagoniste a casa.

Enzus79 8/04/21 17:42 - 2873 commenti

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Tratto dall'omonimo romanzo a fumetti. Tre ore per raccontare la vita di Adele, il suo approccio al mondo del sesso e alle sue sfumature. Film che risulta interessante nella prima parte (l'adolescenza della protagonista e il suo rapporto con Emma). La seconda parte è invece quella che delude: troppo sentimentalismo e dinamiche che non appaiono del tutto comprensibili.

Silvia75 14/01/24 18:41 - 157 commenti

I gusti di Silvia75

Francia 2012: Adele, una ragazza graziosa che frequenta l'ultimo anno di liceo, ha una breve storia con un ragazzo ma non significativa e poi si innamora perdutamente di Emma, una pittrice più grande, colta ma immotivamente gelosa. Il film ha il pregio di raccontare l'educazione sentimentale di una ragazza come tante, una regia che privilegia i primi piani e una buona sceneggiatura. I difetti sono un eccesso di scene osé e la durata: tre ore sono troppe.
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  • Discussione Capannelle • 26/03/14 14:27
    Scrivano - 3486 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    per me è monopalla. sembra i ragazzi della terza c che si prende tetramente sul serio.

    Sì paradossalmente l'ambiente/la trama sembrano proprio da ragazzi della 3c ma, a prescindere da ogni giudizio sugli attori, la bravura di Kechiche è di renderlo interessante (e fluido altrimenti dopo metà film scapperesti).

    Poi non escludo che abbia fatto tanto clamore in virtù delle scene di sesso ma l'ho trovato abbastanza genuino, non studiato a tavolino.

    In effetti, oltre alla storia intensa tra le due girls non dice molto ma questo l'ho trovato un pregio sennò eravamo a rischio banalità
    Ultima modifica: 26/03/14 14:31 da Capannelle
  • Discussione Schramm • 26/03/14 15:01
    Scrivano - 7694 interventi
    io non ci ho trovato proprio niente di interessante proprio perché la bravura e l'interesse di kechiche stanno, come dico anche nel commento, nel rendere blando piatto ordinario e monocorde qualsiasi possibile discorso evolutivo sull'amore e sulla passione, qualsiasi possibile sfaccettatura sulla perdita e sull'(impossibilità di) elaborarla è annientata. non c'è mai disperazione, non c'è mai intensità e quel che è peggio i personaggi non sono sfumati, restano uguali a loro stessi per tre ore, psicologicamente sono profondi quanto le sagome di cartone delle librerie (e in quanto tali, per nulla trainanti emozionalmente parlando; anzi, algidi, e nemmeno antipatici), c'è solo la coazione a ripetere di una banale quotidianità che almeno nei ragazzi della terza c ci si sforzava di rendere divertente.

    il film è fluido ma al contempo statico e opaco (per terminarlo ci ho messo tre giorni) e non mi stupisce che sia tratto da una graphic-novel (mi spaventa se mai quella sorta di to be continued posto in finale): la monodimensionalità è la medesima.

    che cos'ha di eccezionale? che dilata a tre ore quanto poteva narrarci in 50' e che lo fa con una storia d'amore saffico, narrata senza quasi mai un sussulto e flirtando quasi con l'hard. ambé, sai che motivo d'interesse.
    Ultima modifica: 26/03/14 15:03 da Schramm
  • Discussione Didda23 • 26/03/14 17:22
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    io non ci ho trovato proprio niente di interessante proprio perché la bravura e l'interesse di kechiche stanno, come dico anche nel commento, nel rendere blando piatto ordinario e monocorde qualsiasi possibile discorso evolutivo sull'amore e sulla passione, qualsiasi possibile sfaccettatura sulla perdita e sull'(impossibilità di) elaborarla è annientata. non c'è mai disperazione, non c'è mai intensità e quel che è peggio i personaggi non sono sfumati, restano uguali a loro stessi per tre ore, psicologicamente sono profondi quanto le sagome di cartone delle librerie (e in quanto tali, per nulla trainanti emozionalmente parlando; anzi, algidi, e nemmeno antipatici), c'è solo la coazione a ripetere di una banale quotidianità che almeno nei ragazzi della terza c ci si sforzava di rendere divertente.

    il film è fluido ma al contempo statico e opaco (per terminarlo ci ho messo tre giorni) e non mi stupisce che sia tratto da una graphic-novel (mi spaventa se mai quella sorta di to be continued posto in finale): la monodimensionalità è la medesima.

    che cos'ha di eccezionale? che dilata a tre ore quanto poteva narrarci in 50' e che lo fa con una storia d'amore saffico, narrata senza quasi mai un sussulto e flirtando quasi con l'hard. ambé, sai che motivo d'interesse.


    secondo me è eccezionale come rende la semplicità della vita quotidiana. i personaggi, seppur con qualche banalizzazione di fondo, restano interessanti ed il merito del regista è stato nel farli sembrare così simili ai nostri amici e ai nostri vicini. le scene di sesso, ribadisco, mi sono parse veramente notevoli ed indimenticabili. e sono d'accordo con quanto scritto da Sonsteak "vediamo tutto di lei, tutto il suo corpo: naso che cola, bocca che mangia, abbandono del sonno". difficile trovare qualcosa di simile.
    si idolatrano tante michiate colossali e poi si snobbano queste piccole gemme del "quotidiano".caro schrammy, qui non ci siamo ;)
  • Discussione Jandileida • 1/04/14 09:11
    Addetto riparazione hardware - 431 interventi
    Personalmente mi trovo vicino a Schramm: oltre agli stessi difetti del precedente Venere Nera (ovvero l'operazione allunghiamo il brodo di un'ora ripetendo sempre la stessa scena: lì erano gli spettacolini di Saartje, qui le scene di sesso,anche ben fatte, anche parzialmente eccitanti ma che nulla aggiungono alla sostanza del film) a me ha deluso abbastanza dal punto di vista della descrizione psicologica dei personaggi. Capisco che è come la vita, ma un personaggio piatto e con tutti i cliché ai punti giusti come quello di Emma, personalmente non lo vedevo sui grandi schermi da molto tempo. Un qualsiasi film dei Dardenne gli prende una pista e mezzo sotto questo punto di vista. Anche dal punto di vista della scrittura della storia mi pare che non siano stati sforzi eccezionali da parte di Kechiche: non un cambio di marcia, non una prospettiva interessante, niente di "nuovo" sotto il sole.

    Devo dire che, tra uno sbadiglio e l'altro, almeno l'ultima mezz'ora un po' riesce a scavare nel dolore di Adele, a farci vedere l'incompatibilità tra due mondi (questo è interessante magari anche come analisi della attuale situazione politica francese, ma forse sto esagerando), ma insomma non mi ha impressionato più di tanto. Scusatemi!

    Comunque, gli ho dato due palle perché la Exarchopoulos è veramente brava e anche dal punto di vista strettamente tecnico è curato e girato con un certo senso estetico quello sì non banale.
    Ultima modifica: 1/04/14 09:25 da Jandileida
  • Discussione Schramm • 1/04/14 14:38
    Scrivano - 7694 interventi
    Jandileida ebbe a dire:
    Capisco che è come la vita, ma un personaggio piatto e con tutti i cliché ai punti giusti come quello di Emma, personalmente non lo vedevo sui grandi schermi da molto tempo

    e poi mica vero che la vita è così semplice e piatta come kechike ce la illustra, men che meno quella sfumata e complessa di un'adolescente che scopre il sesso.
  • Discussione Jandileida • 2/04/14 09:28
    Addetto riparazione hardware - 431 interventi
    No infatti, ma intendevo che anche se non è che ci debbano essere per forza colpi di scena ad ogni fotogramma o cose del genere perché non necessariamente la vita è un susseguirsi continuo di eventi eclatanti, almeno mi sarei aspettato dei personaggi un po' meno piatti e uno scavo più approfondito nei loro cervelli.
    Ultima modifica: 2/04/14 09:28 da Jandileida
  • Discussione Schramm • 2/04/14 11:42
    Scrivano - 7694 interventi
    ed è infatti il maggior rimprovero che riservo al film. tre ore di applausi al tuo ottimo commento.
  • Discussione Didda23 • 2/04/14 14:36
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Jandi, questa non me la dovevi fare ;)
    Era giusto che Schrammy stesse solo nel proprio brodicino!
  • Discussione Jandileida • 3/04/14 14:03
    Addetto riparazione hardware - 431 interventi
    eh capirai, grazie Schramm.

    Didda siamo comunque ad un più che onorevole 76% d'affinità: stavolta mi prendo il brodo.
  • Curiosità Lucius • 8/12/16 01:54
    Scrivano - 9063 interventi
    Le due attrici nel film si avvinghiano in una scena intima che dura sette minuti, con penetrazione vaginale orale e manuale. In realtà sulle vagine alle due giovani ed eterosessuali attrici sono state applicate vagine finte. L'imbarazzo è stato comunque grande e per girare quella scena ci sono voluti dieci giorni.

    Fonte: www.dagospia.com