Boat - Corto (2007)

Boat
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Titolo originale: Boat
Anno: 2007
Genere: corto/mediometraggio (colore)
Note: La voce narrante è di Emily Stofle.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/09/13 DAL BENEMERITO HOMESICK
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Homesick 17/09/13 16:12 - 5737 commenti

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Cortometraggio girato in digitale prima di Inland empire. Un diario dei sogni per parole sussurrate e immagini in cui Lynch si esercita particolarmente sulla tecnica di ripresa, indugiando sui vari soggetti (le fronde degli alberi, il molo, la barca, l’acqua) e i loro dettagli. Lynch è il nocchiero onirico e lancia egli stesso il motoscafo a gran velocità «verso la notte» in mezzo a onde che ricordano le strade di Lost highways.
MEMORABILE: Lynch dà inizio al viaggio: «Stiamo provando ad entrare rapidamente nella notte.».

Pigro 1/10/13 08:57 - 9662 commenti

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Non basta chiamarsi Lynch, fare riprese senza senso e metterci una voce femminile che sussurra languidamente (parole banali con la pretesa di essere profonde o allusive) per poter credere di aver fatto una cosa che merita di essere vista. Questo corto, che mostra lo stesso Lynch a bordo di una barca in un lago, non merita. A cominciare dalla fotografia digitale, degna di un novellino che ha appena acquistato la sua prima telecamerina nel negozietto sotto casa. Imbarazzante. Anzi, inutile. Anzi, presuntuoso.

Bubobubo 12/03/19 15:52 - 1847 commenti

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È il making of apocrifo di Inland empire: un corto di sette minuti in cui Lynch-Caronte si tuffa con la propria barca nelle onde della memoria, scivolando sull'acqua a velocità sostenuta, fino a immergersi in un buio indistinto. Di per sé non significa quasi nulla (anche per una fotografia più sciapa del solito): visto come manifesto metodologico assume tutt'altro significato. La bella voce femminile di Emily Stofle costruisce attorno alle sequenze un'allucinazione onirica che rende spaventoso persino un comunissimo giorno di sole.

B. Legnani 4/07/19 14:38 - 5529 commenti

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Francamente imbarazzante. Non è ben chiaro cosa Lynch volesse comunicare. Probabilmente il mistero, l'enigma, ma non ci riesce. Non ci riesce con la luce abbacinante, col verde della vegetazione, con la velocità del motoscafo, con l'arrivo dell'oscurità. Men che meno con la sussurrata voce fuori campo della Stofle, voce che sentirei adatta a leggere le frasi dei Baci Perugina. Se non si sapesse che è di (e con) Lynch, verrebbe attribuito a un anonimo dilettante.

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