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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Prêt-à-porter
Anno: 1994
Genere: commedia (colore)
Regia: Robert Altman
Note: E non "Pret a porter" o "Pretaporter".
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Quello che si dice un buon film:
Pigro - Non male, dopotutto:
Cotola, Lucius, Fedeerra - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., Homesick, Galbo, Markus, Daniela - Gravemente insufficiente!:
Stubby
Corale, approssimativo e prolisso. La scarsa originalità del tema trattato (la vacuità e corruzione nel mondo della moda) è in parte riscattata dal cast all-stars e da alcune scenette divertenti, tipo il fotografo reso da Stephen Rea o la Loren che rifà la scena dello striptease di Ieri, oggi e domani davanti a un Mastroianni incartapecorito e dal sonno facile. Nell'insieme, comunque, un film nettamente inferiore ai precedenti lavori di Altman.
Lo sguardo di Altman, grande narratore dell'America contemporanea, si posa in Pret-a-porter sul rutilante mondo della moda, sottolineandone la grande superficialità e vacuità. A differenza di altre grandi opere del regista, questo film appare piuttosto disorganico a causa di evidenze debolezze di sceneggiatura che consegnano un film poco omogeneo sebbene raffinato e realizzato con grande professionalità. Più che l'opera in sè pertanto, rimane il ricordo di alcune parti del film molto gustose;trattandosi di Altman è però un po' poco.
Tremendamente noioso e banale. Purtroppo qui Altman non ha reso bene come in passato ci ha abituato a fare; anzi, non ha reso affatto. Si cerca di insaporire il tutto condendo il film con un cast piuttosto "importante", ma ciò non risolleva nulla. Anzi, alcune sequenze si potevano risparmiare tranquillamente. Finale orrendo.
Incursione altmaniana, dai risultati discontinui e deludenti, nel mondo della moda. Il regista punta sulla coralità, ma al contrario di altre occasioni non riesce ad amalgamare bene i vari elementi della storia. Tra l’altro non c’è una vera e propria trama, almeno non lineare: se in altre occasioni ciò aveva giovato, stavolta le cose vanno diversamente. Gli intenti graffianti non vanno a segno a causa di unghie piuttosto spuntate. Alcuni potrebbero divertisi a contare e gustarse le varie comparsate, più o meno importanti, più o meno lunghe.
Film sbagliato nel momento... sbagliato! Se fosse stato girato dieci anni prima avrebbe avuto un senso e una diversa e più forte incisività; nella metà degli Anni '90 (in un decennio che diciamolo, ha ben poco da raccontare) è una mera carrellata di star che fanno la comparsata nel film di Altman ma non lasciano il segno perché in definitiva la pellicola è un guazzabuglio di vicende intrecciate che anche quando vogliono essere pungenti non riescono nell'intento. Dal regista ci si attendeva ben altro.
Altman crea mondi: anzi, li trova, li esplora e li ricompone in intricate ragnatele ariostesche di mini-trame tra il divertito e il cinico. Così fa per la moda, in un film corale affogato nelle sfilate parigine, con cast stellare e cammei prestigiosi, ma impregnato di irresistibile comicità, dalle cacche pestate a un Mastroianni-clown (da sbellicarsi il primo dialogo con Loren), con morale finale. Occasionale, glamour, un affascinante esercizio di stile, non realmente graffiante, schiacciato dalla moda che si ripromette di mettere alla berlina.
Il rutilante mondo della moda con le sue rigide regole descritto da Altman con taglio documentaristico e decisamente aderente alla realtà. Nonostante Mastroianni meritasse un ruolo di maggior rilevanza la pellicola, vista oggi, acquista spessore perché testimone di un mondo che negli anni ottanta e novanta era proprio così. L'intento non è di intrattenimento puro, ma quasi di reportage giornalistico. La sfilata finale è il picco di genio. Griffato e malinconico ma non indimenticabile.
MEMORABILE: La sfilata finale, che il regista fa apparire così artistica, evitando il rischio di cadere nel voyeurismo.
Altman incornicia una storia assai banale (un omicidio=tutti sospettati) nel periodo d'oro della moda mondiale: gli anni 90. La tesi, l'antitesi e la sintesi di un'epoca, coi suoi estremismi elaborati che andavano di pari passo coi rigori classici e minimalisti. Ma si perde il controllo, troppe cose bollono in pentola e il film risulta sovraccarico e sovreccitato. Cast all star che però viene appannato dalla fugace ma imponente presenza di alcune delle top model più belle del momento: Claudia Schiffer, Linda Evangelista e Christy Turlington.
Mentre a Parigi fervono i preparativi per le grandi sfilate, il mondo della moda è scosso dalla morte di uno dei suoi esponenti di punta: morte accidentale o omicidio? Il più debole tra i film corali del regista: il problema non è la frammentarietà ma l'inconsistenza delle vicende intrecciate, nonostante l'ambiente ritratto ben si prestasse ad un approccio ironico grintoso e dissacrante come accaduto nel capolavoro precedente. Questa fragilità di scrittura, che si riverbera sulle prestazioni altalenanti del prestigioso cast, rende il film un divertissement non sgradevole ma futile.
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- Sì, il problema della ricerca non esiste. Viene trovato in ogni caso.
- Gli stessi identici abiti di scena usati riguardo allo spoglierello del film Ieri, oggi, domani vennero riutilizzati da Robert Altman nella rielaborazione dell'omonima sequenza presente in questo film.
Fonte: DVD Cercando Sophia - Lucius, ok, però ripeto: cerchiamo di mettere le cover dei film mai usciti in dvd. Pret a porter si trova facilmente in dvd. Che cos'ha di particolare questa vhs? E' della De Laurentiis... ne vedevo centinaia in giro all'epoca...Ultima modifica: 23/06/13 10:38 da Zender
- Forse chi è interessato al film la troverà interessante, visto che il dvd ne ha una diversa.Il fatto che ci sia una sezione dove postare deve essere cosa che riguarda chiunque sia interessato al film, non dovrebbe rispecchiare solo i tuoi gusti personali.
O sbaglio? - Lucius, i miei gusti personali non c'entrano una mazza e non ho mai detto che non si può postare. La questione è che io ogni foto la devo sistemare, tagliare, ricaricare et cetera et cetera, non è che uno la butta lì e io la lascio lì, grande e non tagliata, su un server che poi me la fa scomparire e resta il buco. Non ho intenzione di farlo per tutte le vhs di questo mondo, chiaro? Altrimenti Buio ne ha 10.000 e io sarei morto, per dire.
Quindi, se chiedo di fare in un determinato modo è perché il mio tempo è limitato e non posso lasciare aperto a tutti di postare qualsiasi cosa. La gente può essere interessata a tutto, e le vhs hanno quasi sempre una cover diversa dai dvd. Ciò non toglie che una vhs non presente in dvd o di una marca molto rara o altro è differente da una vhs che si trovava in ogni angolo di un dvd che si trova ovunque. Non te l'ho tolta, come vedi, ho solo detto cerchiamo di fare quello che avevo già detto in precedenza. Se continui ti dico non va bene. - Sì, ma qualsiasi cover di vhs o quasi è di 20 quando non 30 anni fa, Lucius. Delle 10.000 di Buio se ce ne saran 100 più recenti di 20 anni fa è tanto... La questione è sempre la stessa: questo non è un sito dove le foto si buttan lì come si usa fare in tutti i forum di questo mondo. Ad ogni foto cerco di dare il massimo della cura, di ritagliarla come meglio posso, e la cosa richiede tempo, oltre a ricaricala sul sito in modo che non scompaia come avviene prima o poi se le si lascia su un sito di hosting qualsiasi. Per questo son costretto a dare tutti questi limiti. Avessi una catena di montaggio con tanti zenderini che mi aiutano non lo farei, stanne certo, ti farei postare qualsiasi cosa (salvo quelle con diritti ovvio). Anche una foto al giorno, moltiplicata per tutti quelli che lo fanno e per tutto il resto che c'è da fare è un lavoro, credimi. Detto questo, ripeto, una ogni tanto si può fare, non c'è problema.
- Effettivamente un Altman moooolto minore, strepitoso cast a parte.
Si fatica a dargli la sufficienza e le vicende arrancano sino ad un finale poco risolutivo.
Come sguardo sulla moda si poteva fare molto di più, anche paragonando il tutto ad ottimi risultati recenti che, seppur con approccio diverso (ma neanche tanto; momenti pseudo-documentaristici sono presenti anche in questa opera di Altman), offrono una messa a fuoco più precisa sulla moda (dico Valentino The last emperor, Franca Chaos and creation, The september issue, ecc.).
Molto meglio, sul genere corale, America oggi, I protagonisti, Nashville.
Ma comunque, non capita spesso vedere Mastroianni andare addosso a Aiello, con Robbins e la Roberts vicini, in una stanza...
La sequenza delle modelle nude ha poi un suo coraggio. - x Zender
Nel cast, ripetizione di Ute Lemper.
