The Canyons - Film (2013)

The Canyons

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/09/13 DAL BENEMERITO PAULASTER
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Paulaster 12/09/13 10:15 - 4417 commenti

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Easton Ellis racconta che a Los Angeles la situazione non è migliorata, anzi. Lo sfacelo umano di ricchi paranoici o poveracci pronti a tutto continua, e anche il contorno, una volta luccicante, si fa misero. Schrader incide poco e rende la storia un po’ incollata negli intrecci e plastica nelle interpretazioni. Un’occasione persa anche per la poca enfasi in alcune circostanze chiave come le parti thriller. Deen è irritante e la Lohan rappresenta bene fisicamente l’anima sfatta di chi viene stritolato da una umanità asettica.
MEMORABILE: La villa sulle colline di LA.

Mickes2 17/11/13 13:30 - 1670 commenti

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La decadenza dell’impero cinema e di riflesso la decadenza di chi vi ha preso (perso) le redini. Invidia, pazzia, vanità, illusioni: gente sola, sperduta sull’orlo del precipizio come un’enorme villa sulle colline di LA. In The canyons c’è l’Ellis di Glamorama ma previo lavaggio all’acqua di rose; ci sono personaggi anonimi e bidimensionali che, volutamente o no, rimandano a un’esilità del meta-racconto fastidiosa e posticcia. Registicamente, tolti qualche movimento della mdp ed entrata musicale, si sfiora clamorosamente il televisivo.

Cotola 17/11/13 23:40 - 9043 commenti

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Non funziona granché né come analisi sociologica, poiché molto banale, né come semplice thriller poiché non avvince e incuriosisce abbastanza. A tratti si parla un po' troppo, di vera tensione ce n'è poca e non basta qualche scena di sesso patinato a migliorare il risultato. Anche gli attori, mediocri, non aiutano ad incidere sul risultato finale. Schrader negli ultimi tempi è discontinuo si sa, ma da uno come lui era lecito attendersi molto di più. Per me, una delusione: mediocre, forse anche un po' meno.

Myvincent 20/11/13 08:05 - 3741 commenti

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Sesso, palestra, droga e tante, tante bugie per far quadrare i bilanci di esistenze giovanili misere e vuote: ecco in sintesi il quadro di questo desolato (e desolante) film che vorrebbe fotografare la società attuale (in parte ci riesce) e vorrebbe essere un thriller cinque minuti prima dalla fine, facendo un buco clamoroso. Non male gli attori.

Deepred89 28/03/14 02:00 - 3706 commenti

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Insulso thrillerino con una sceneggiatura che pare un 7gold-movie monco del finale e un cast all'incirca della stessa categoria (a partire da una sfattissima Lindsay Lohan). Schrader ci mette la tecnica e la patina e condisce il tutto con qualche full frontal (maschi vs femmine 3-1), un po' di sesso (con veloce parentesi omosex) e una tonnellata di nulla. Dopo un'ora e mezzo avviene l'agognata svolta thriller ma poi, misteriosamente, il film s'interrompe. Che me ne sia andato alla pausa del primo tempo senza rendermene conto? Mi dicono di no...
MEMORABILE: Durante un'orgia le due donne "spingono" lo stallone Deen a farsi fare un servizietto dall'altro uomo del menage. Tre scene dopo è dallo psicologo.

Digital 9/09/14 08:52 - 1257 commenti

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Bistrattato quasi unanimemente, è invece uno spaccato piuttosto efficace della vita di alcuni ricconi che per noia si divertono a fare giochetti sessuali nonché, alla bisogna, uccidere. Il film, avvalendosi di un'ottima fotografia volutamente asettica, ci immerge in un ambiente squallido, con edifici strutturalmente squadrati, spogli, il che riflette la personalità dei personaggi della pellicola, vacui e privi di moralità. Cast perfettamente calato nei rispettivi ruoli, con menzione speciale per l’arrogante manipolatore James Deen.

Didda23 26/09/14 14:24 - 2426 commenti

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L'opera si segnala per la scelta folle e suicida di finire nel momento in cui iniziava a farsi un minimo intrigante, dopo un'ora e mezza di fuffa autoriale che vorrebbe mostrare il lato nascosto dello showbiz fatto di orge, droga, tradimenti, gelosie e opportunismo. Il povero Schrader si impegna a creare una confezione decente, ma è la sceneggiatura a volare molto basso, con dialoghi stucchevoli e scene madri di inusitata vacuità. Per certi versi paragonabile e complementare a Bling ring della Coppola. Delusione al cubo.
MEMORABILE: La svolta thriller e l'incomprensibile chiusura anticipata del film.

Homesick 12/12/14 18:15 - 5737 commenti

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In questa storia di tare nelle alte sfere dell'industria del cinema - sesso, potere, edonismo, culto dell'apparire, gelosia patologica sino al delitto - il veterano Schrader sa muoversi con passo sinuoso e felpato, sostituendo all'occhio del voyeur avido di eccessi gratuiti quello di un antropologo che osserva e registra; e anche il potenziale erotico del nudo è abortito da una fotografia asettica come i corridoi di un ospedale. Gli attori eseguono appuntino, con Deen intento a caricare di delirio di onnipotenza il suo depravato produttore hollywoodiano. **/**!
MEMORABILE: Le strade grigie e deserte con i cinema chiusi; la confessione di Ryan alla compagna; Gli insulti telefonici di Christian a Ryan.

Nando 25/03/15 18:00 - 3814 commenti

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Un thriller patinatissimo che ricorda molto gli anni 80 per le ambientazioni e certe scenografie. La storia è abbastanza risibile, con un finale tronco che lascia sbigottiti e pensierosi. Qualche ripresa appare intrigante, ma complessivamente il tutto porta all anoia. Cameo per Van Sant nei panni dello strizzacervelli, il resto del cast è anonimo a cominciare da una Lohan che più finta non si può.

Giùan 29/03/15 16:34 - 4559 commenti

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A ripensarlo (e nel rivederlo) riemerge con prepotente epidermicità la mesta sensazione dell'occasione sprecata per una "ultimativa" epigrafe sul cinema hollywoodiano, sul "business" che pervade endemicamente l'industria che gira attorno e dentro il far film. Schrader e Ellis compiono il "capitale" peccato di ritrarre il loro soggetto con la stesso sciatto maledettismo nichilista con cui lo giudicano, costruendo un "last picture show" la cui crudezza antiromantica non possiede però alcun etica dello sguardo. Perturbante nelle pieghe dei suoi difetti.
MEMORABILE: I momenti di verità che detonano misteriosamente, estemporaneamente nel corpo (ri)sfatto della Lohan e nello sguardo imperturbabilmente avido di Deen.

Paul Schrader HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina HardcoreSpazio vuotoLocandina Il bacio della panteraSpazio vuotoLocandina AfflictionSpazio vuotoLocandina Auto focus

Pinhead80 20/05/15 13:31 - 4758 commenti

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Interpretato e prodotto dalla stessa Lindsay Lohan (e vedendo il film si intuisce il perché), quest'opera sin da subito evidenzia la sua pochezza. Interpreti irritanti e finti girano tra villoni e case cercando di spiegare in maniera logorroica il nulla. E il film dov'è? Non c'è, quello che emerge è solo noia e bruttura. Anche le scene di sesso fanno pena. Pessimo.

Mco 12/01/16 11:52 - 2327 commenti

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Da Bret Easton Ellis l'eros & thanatos che gira intorno alla produzione di un film horror con protagonista un baldo giovane, da più parti conteso. Che ci sia del marcio lo si intuisce già ascoltando i dialoghi strampalati dei protagonisti nella prima sequenza attorno a un tavolo. La musica aggiunge quella sensazione di attesa che accompagna, inquietante, sino al sanguinoso epilogo. La vena di follia pulsa forte sulla tempia di James Deen mentre la Lohan e la Houston esibiscono le loro prorompenti forme a più riprese. Bello e dannato.
MEMORABILE: Il partouze con accenni omoerotici.

Rebis 19/09/16 21:17 - 2337 commenti

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Il cinema è morto. Le sale sono deserte, gli Studios in stato di abbandono. La decadenza è fisica e morale, poiché l'umanità produttrice è persa nel culto di sé stessa, nella manipolazione della vita altrui. Per il suo canto di dolore, Paul Schrader si affida alla penna di Bret Easton Ellis e male gliene incorre perché laddove la regia cerca forme che rispecchino una contemporaneità appiattita nell'auto emulazione, la scrittura arranca goffamente verso il mero sensazionalismo, incapace di definire azioni coerenti per i personaggi, e Deen è davvero poco credibile come novello American Psycho.

Daniela 10/04/18 02:41 - 12662 commenti

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Soggetto e sceneggiatura di Bret Easton Ellis, regia di Paul Schrader: nomi promettenti ma il risultato è men che mediocre. La storia di queste due coppie, dei loro amorazzi e dei loro giochini sessuali patinati da porno soft timido non riesce mai a suscitare interesse ed anche la tardiva svolta thriller non porta da nessuna parte. Ad affossare definitivamente il film, già mal scritto e anonimamente diretto, ci pensano poi gli attori, tanto modesti ed inespressivi (Lohan compresa) da risultare imbarazzanti. Da salvare solo le immagini che accompagnano i titoli di testa, ossia molto poco.

Rocchiola 22/06/20 08:26 - 966 commenti

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Dal creatore di Taxi driver e dall’autore di American psycho era lecito aspettarsi qualcosa di meglio di questa inconsistente bolla di sapone il cui senso finale davvero sfugge. Per 90 minuti assistiamo a dialoghi banali conditi con qualche scena di sesso tanto audace da non beccarsi nemmeno il divieto ai 14. E che dire della svolta thriller finale, sinceramente inutile? Sceneggiatura inesistente e attori plastificati. Probabilmente Schrader voleva criticare la Hollywood odierna e forse ci è riuscito realizzando proprio il tipo di prodotto che voleva mettere in discussione.
MEMORABILE: L'omicidio di Cynthia.

Thedude94 17/11/20 01:08 - 1096 commenti

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Tutto sommato Schrader riesce a girare un film non male, nonostante alcune problematiche della trama rilevabili in maniera evidente ma che nel complesso vengono sistemate dalla bravura del regista e da ottime scelte visive. La recitazione è modesta, senza troppi guizzi, con un Deen forse un po' troppo fuori parte ed esagerato, mentre la Lohan sembra essere immersa nei suoi sensi di colpa. Rimane la bellezza di alcune trovate fotografiche molto interessanti e di un discorso sulla morte dei cinema di Los Angeles forse non troppo approfondito nel dettaglio che viene lasciato misterioso.

Leandrino 23/01/21 17:41 - 513 commenti

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La crisi creativa di Ellis si fa sentire anche al cinema, e nel 2013 si manifesta col copione di questo The Canyons, che sembra voler puntare ad essere una sorta di meta-lavoro. Nei fatti, questo incubo iperreale si limita a seguire una trama piuttosto banale, nel mezzo della quale si insinuano rimandi a una specie di "tramonto" hollywodiano che stenta ad emergere. Deludente anche il cast (per la cronaca, il problema non è Deen). Un'opera ambiziosa e stonata, capace di oscurare le potenzialità di due grandi maestri.

Buiomega71 3/09/22 01:19 - 2910 commenti

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Schraderiano fino al midollo, con l'edonismo degli anni 80, il corpo di Cynthia martoriato e il letto imbrattato di sangue, gli scambismi, la componente di un sesso malato e deviato nonché voyeuristico, un amore impossibile da risanare. Nudi integrali sia maschili che femminili (con una masturbazione non simulata che sta sul filo dell'hardcore) e un'orgia psichedelica che sfocia nell'omosessualità e nel dominio femminile. Decadente trattato di un autore personalissimo, che si fa beffe del thriller e chiude con un finale tanto amaro quanto ossessivo. Perfetto Deen, Bateman in micro.
MEMORABILE: Cynthia racconta a Tara dello stupro di gruppo ordito da Christian; L'iPhone di Tara sotto controllo; Christian e la coppia, nudi, salgono le scale...

Minitina80 7/12/23 18:55 - 2984 commenti

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Il soggetto può essere letto come metafora e rappresentazione del vuoto interpersonale della gente a cui l’ambizione e l’edonismo hanno corrotto in modo irrimediabile l’anima. Vacuità che traspare da ogni fotogramma poiché tutto è superficiale e nulla di ciò che transita sullo schermo assume qualche importanza. L’unico denominatore comune è il controllo che deriva dal potere di cui la sequenza finale è il sugello. In questo, Schrader centra l’obiettivo, anche se per apprezzarlo ed evitare di annoiarsi è obbligatorio riuscire a cogliere il senso.
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  • Discussione Raremirko • 28/11/13 22:34
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Se dovrei segnalare il miglior Schrader dico senz'altro: Hardcore, Il Bacio Della Pantera (assoluto), Mishima e Lo Spacciatore

    Mi deluse assai Affliction, ma e un bel pò che non vedo più una sua opera (pur avendoli quasi tutti in videoteca)

    The Canyons (appena esce in dvd) e sicuramente mio! A prescindere...


    Dici che il suo Bacio della pantera è meglio di quello di Tourneur?


    Assolutamente sì, fuori da ogni dubbio

    Non solo migliore anni luce dell'originale, ma il fanta sexy horror più viscerale e sanguigno degli anni 80 (che fà il paio con Miriam Si Sveglia a Mezzanotte)



    Detto da te, allora tengo in considerazione il film, visto che ho letto pareri discordanti; quando vedrò, dirò.

    Anche quello di Tourneur cmq è un cult.
  • Discussione Raremirko • 28/11/13 23:02
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Se dovrei segnalare il miglior Schrader dico senz'altro: Hardcore, Il Bacio Della Pantera (assoluto), Mishima e Lo Spacciatore

    Mi deluse assai Affliction, ma e un bel pò che non vedo più una sua opera (pur avendoli quasi tutti in videoteca)

    The Canyons (appena esce in dvd) e sicuramente mio! A prescindere...


    Dici che il suo Bacio della pantera è meglio di quello di Tourneur?


    Assolutamente sì, fuori da ogni dubbio

    Non solo migliore anni luce dell'originale, ma il fanta sexy horror più viscerale e sanguigno degli anni 80 (che fà il paio con Miriam Si Sveglia a Mezzanotte)


    cmq spero che su Dominion concordi, discreto e nulla più, anche in virtù delle problematiche che ha affrontato.
  • Discussione Buiomega71 • 29/11/13 00:16
    Consigliere - 25998 interventi
    Adoro alla follia il remake schraderiano. Quindi ovvio, che per me, sia superiore di netto a quello originale tourneuriano

    Non ho visto Dominion, in quanto mai uscito in Italia (per ora)
    Ultima modifica: 29/11/13 00:19 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 8/08/14 11:27
    Consigliere - 25998 interventi
    In dvd (e BR) per Koach Media, disponibile dal 23/10/2014

    http://www.amazon.it/Canyons-James-Deen/dp/B00MH72AR0/ref=sr_1_415?s=dvd&ie=UTF8&qid=1407489962&sr=1-415
  • Discussione Raremirko • 25/01/17 22:42
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Didda, non capisco, in cosa il film sarebbe complementare al Bling ring della Coppola?
  • Discussione Didda23 • 26/01/17 10:13
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Nel commento ho scritto:

    "Per certi versi paragonabile e complementare a Bling ring della Coppola."

    Li ho trovati due film molto simili, soprattutto per qunto riguarda la vacuità delle vicende narrate. In entrambi i film c'è uno sforzo estetico, ma entrambe le sceneggiature raccontano storie basate quasi esclusivamente sul nulla. Due film irritanti, da parte di due registi che in altre occasioni hanno saputo dare di meglio allo spettatore.
  • Discussione Raremirko • 27/01/17 22:08
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Nel commento ho scritto:

    "Per certi versi paragonabile e complementare a Bling ring della Coppola."

    Li ho trovati due film molto simili, soprattutto per qunto riguarda la vacuità delle vicende narrate. In entrambi i film c'è uno sforzo estetico, ma entrambe le sceneggiature raccontano storie basate quasi esclusivamente sul nulla. Due film irritanti, da parte di due registi che in altre occasioni hanno saputo dare di meglio allo spettatore.



    Vero, ma c'è comunque chi loda entrambi i film.

    A me Bling ring non dispiacque.
  • Homevideo Rocchiola • 22/06/20 08:29
    Call center Davinotti - 1254 interventi
    Credo che il BD della Koch Media sia ormai fuori catalogo, ma bazzicando tra bancarelle e mercatini lo si può ancora intravedere a prezzi decisamente popolari. Al di là del valore del film altamente discutibile, si tratta di un prodotto tecnicamente di buon livello con video panoramico 2.35 pulito e ben dettagliato. Audio italiano DTS 5.1 chiaro ma un pò bassino.
  • Homevideo Buiomega71 • 3/09/22 09:53
    Consigliere - 25998 interventi
    Il dvd edito da Koch Media

    Formato: 2.35:1
    Dvd 9 doppio strato
    Audio: italiano, inglese
    Sottotitoli: italiano
    Come extra: Prime impressioni: 40 secondi di interviste agli spettatori che escono dal cinema alla prima del film (tra cui un illustre Enrico Ghezzi), ovviamente tutte positive. The canyons: 8 minuti di interviste al cast tecnico e artistico. Lo stile: Un minuto dove Paul Schrader e i suoi collaboratori scelgono i costumi per il film. Le location: Un minuto che mostra le scelte delle location losangeline per il film. La troupe: Un minuto di dietro le quinte del film. Le riprese: altro mezzo minuto di backstage. Il cast: mezzo minuto che mostra la macchina da presa di Schrader seguire James Deen, Lindsay Lohan e Nolan Gerard Funk. Trailer.
    Extra con sottotitoli in italiano.
    Durata effettiva: 1h, 35m e 21s (compresa la sequenza della masturbazione maschile non simulata).

    Immagine al minuto 0.39.14:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images62/PDVD-297.jpg[/img]
    Ultima modifica: 3/09/22 11:04 da Buiomega71
  • Discussione Buiomega71 • 3/09/22 10:41
    Consigliere - 25998 interventi
    Summa (o quintessenza) di tutto il cinema schraderiano (per chi ama questo autore personalissimo, fin dagli esordi, un must masturbatorio, per gli altri posso capire il rischio fuffa) dall'edonismo ottantiano di American Gigolò (di cui The canyons ne è lo specchio riflesso del nuovo millennio), dallo scambismo e dalle trasgressioni di coppia di Cortesie per gli ospiti, dal sesso "malato" e perverso dai toni voyeuristici (Auto Focus), ad un amore impossibile da riconquistare che non porta altro che grattacapi (Lo spacciatore), al corpo martoriato di Cynthia e il letto imbrattato di sangue come una delle vittime di Malcom McDowell ne Bacio della pantera e una decadenza che è l'anima di un autore sensibile e mai convenzionale (i cinema chiusi e dismessi sui titoli di testa e di coda, gli iPhone, i social network (Facebook in questo caso) e le chat che hanno preso il posto degli schermi cinematografici-emblematica la scena in cui la Lohan si sta vedendo uno z movie zombesco sul suo tv al plasma, riceve un messaggio e continua la conversazione virtuale sulla televisione "uccidendo" il b-movie).

    La personalità schraderiana fagogita pure il genio di Ellis (nei dialoghi tipici dell'autore di Le regole dell'attrazione, dove salta fuori American Psycho, con James Deen, che si arma per uccidere con coltellaccio e guanti di lattice, da Patrick Bateman in micro e dove Schrader si fa beffe dello psychothriller, buttando lì-di primo acchito-un momento grandguignolesco che destabilizza, da tanto è inaspettato e "fuori sincrono" dalla vicenda di corna, orge psichedeliche alla Behind the green door, amori sofferti, giochi e giochetti di coppie e coppiette, slanci omosex, lusso che è uno schiaffo in faccia alla miseria, pedinamenti di virtuosismo depalmiano al centro commerciale, e un finale tanto amaro quanto bruscamente troncato, che difficilmente si scorda. Sullo sfondo una Los Angeles assolata che riflette l'alienazione di tutti i protagonisti (soprattutto una Lohan piena di crucci, mignotta per convenienza e uno straordinario James Deen che mette i brividi per il suo narcisismo patologico e l'ossessione per il controllo che sconfina nella follia).

    Non mancano nudi integrali sia femminili che maschili (questi ultimi sfacciatamente full frontal) e una masturbazione non simulata che sconfina nell'hardcore, con peni mezzi eretti, spettatori di spettacolini porno/coniugali alla Fermoposta

    Per quel che mi concerne nettamente superiore al più blasonato Affliction, dove si odora l'animo schraderiano a ogni fotogramma, volutamente sgradevole e fintamente girato come un porno soft di quarta categoia, che ne aumenta il disagio e lo squallore, come le esistenze dei personaggi messi in scena.

    Più Schrader che Ellis alla fine, o meglio, il punto di incontro tra due autori straordinari nei loro rispettivi habitat (cinema e letteratura), che da tempo di inseguivano nei loro lavori (cosa non è American Gigolò se non l'avvento dell'edonismo di American Psycho? E cosa non è American Psycho se non la versione sadiana di American Gigolò?) che fusi insieme decantano la rovinosa caduta dei valori e la decadenza di un America che sta andando in cancrena, di cui dei polverosi cinema abbandonati non può che fregarsene di meno (al contrario della nostalgia canaglia di Peter Bogdanovich), dove gli smartphone e la tecnologia hanno preso il sopravvento.

    Curioso come le principali testate cartacee si dividano nettamente sul film: per Ciak e il Mereghetti una mezza porcheria, per Nocturno e Film Tv dalle parti del capolavoro incompreso.

    Mai come in questa opera postmoderna livida e crudele posso ben capire le due fazioni. E , probabilmente, ha fatto breccia nel sottoscritto perchè vissuta come profondamente e indissolubilmente schraderiana.

    Intensissimo il commento musicale di Brendan Canning.

    Forse è davvero questa la luce del giorno dello Schrader odierno.

    Resta da capire se il momento della masturbazione non simulata, ad un passo dal porno, del giovanotto che guarda Deen e la Lohan in effusioni amorose sul divano, sia passata nei nostri cinema all'epoca (o passi in televisione tutt'ora), intonsa nel dvd della Koch e con vivi complimenti al visto censura PER TUTTI.
    Ultima modifica: 3/09/22 14:25 da Buiomega71