Carlo! Arriva Carlo! Potrei dire tante cose su questo primo vero documentario dedicato a un Verdone che si racconta a 360° davanti alle telecamere in cui c'è molto del suo privato e in cui ripercorre la sua carriera di regista e attore tra i tanti successi e qualche insuccesso, raccontando la creazione dei personaggi che hanno creato la sua fortuna. I tanti filmini privati di casa Verdone, la sua famiglia, la sua adorata casa sul lungo Tevere. Ne viene fuori un viaggio attraverso la sua vita artistica e familiare che va oltre il personaggio. Evviva Carlo!
MEMORABILE: I vecchi filmini di casa Verdone; Le foto della sua infanzia; I commenti e le interviste a colleghi e amici.
Ufficialmente il primo e unico documentario sulla vita - artistica e non - di Verdone; in realtà, tra extra nei dvd e interviste, si sa già un po’ tutto e, in fin dei conti, il "già visto" regna sovrano. In poco più di un’ora si cerca di condensare la carriera di Carlo con brevi rimandi alla sua vita privata, ma tutto resta solo accennato e nessun argomento è analizzato a dovere, lasciando sempre incompiuta la voglia di sapere di più oltre il già sentito. L’aria eccessivamente celebrativa alla lunga infastidisce. Francamente deludente.
Documentario forse un po' prematuro sulla fulgida carriera di un bravo regista e attore come Carlo Verdone. Si passano in rassegna gli spezzoni e i momenti più belli della sua vita attraverso la sua testimonianza e quella di altri amici e colleghi. La durata è probabilmente troppo contenuta, ma rimane comunque un gradevole ritratto di un artista italiano.
Più che un documentario, una tronfia agiografia aneddoticamente carente di rivelazioni inedite (a parte quella, pazzesca, della banda della Magliana) e curiosamente manchevole dei retroscena più dati per scontati (su tutti, il rapporto con una rilanciata Muti -del tutto assente dal documentario- e il film spartiacque del suo percorso, mai menzionato manco di striscio). Scivola via piacevolmente, e gli a rebours nella villa in cui è cresciuto stringono il cuore anche a noi, ma viaggia troppo in superficie e per chi del suo cinema è cultore, tutt'altro che esaustivo. **!
Impossibile non provare simpatia per Carlo Verdone, che ci accompagna con la sua comicità e i suoi personaggi da oltre trent’anni. A questo mito dello spettacolo è dedicato un documentario che presenta il limite dell’eccessiva agiografia. Sicuramente piacevole da vedere (se non altro per gli inserti filmati di repertorio, meno per le interviste a colleghi, familiari e collaboratori) non aggiunge nulla di nuovo alla conoscenza dell'artista; il “messaggio” finale è il grande amore e la stima di cui Verdone gode. Forse è giusto così ma è un po’ poco.
Una specie di coccodrillo in vita che dà lustro ai suoi meriti ma che non si allontana dal suo essere personaggio di se stesso. Contributi interessanti dei familiari e collaboratori, meno per gli amici attori. I momenti migliori riguardano le immagini sui set o d’archivio dove la sua anima malinconica prevale sempre. Riempitivo i suoi racconti per Roma (nella sua prima casa) o Ostia per dar esempio di come abbia saputo raccontare la realtà che prima aveva accuratamente osservato.
MEMORABILE: Massimo Troisi alla sua festa di compleanno; Gli autografi per De Pedis e complici; Il padre che gli dà del guitto prendendolo in giro.
Si poteva fare di più e farlo meglio. Chi ama e segue Verdone non troverà in questo documentario praticamente niente che non sappia già; perfino la visita alla sua vecchia casa era già presente nel dvd di Un sacco bello. Molto spazio dedicato a pellicole trascurabili come Posti in piedi in paradiso e nessuno a Io e mia sorella o Perdiamoci di vista. Qualche aneddoto simpatico c'è, presenti tante delle "sue" donne: dalla Giorgi alla Buy passando per la Morante, la Gerini e la Ramazzotti. Piacevole ma tutt'altro che esaustivo.
Simpatico, non troppo celebrativo come tono di racconto (a cominciare dalle musiche) e impagabile come carrellata sui personaggi resi famosi da Verdone. Non riesce però ad approfondire più di tanto certe collaborazioni e aneddoti che hanno contraddistinto la sua carriera, dando l'impressione che il collage non sia sempre composto al meglio.
MEMORABILE: L'imitazione di Vittorio Cecchi Gori che si lamenta del finale di Iris Blond.
Sicuramente un documentario di gradevole visione ma che nel complesso non svela troppi aneddoti e non approfondisce tanti punti sia del cinema di Verdone che del personaggio stesso, a partire dalla vita privata (solo qualche stralcio d'infanzia e dei genitori) per arrivare a tanti dei suoi film, qui ignorati del tutto. Resta comunque una bella immagine dell'attore/regista e della sua genuinità, con un po' di quella malinconia tipica di tanti comici e artisti in genere. Avrebbe giovato qualche testimonianza in più e una maggior analisi dei film.
Gianfranco Giagni HA DIRETTO ANCHE...
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Franz ebbe a dire Ad ogni modo anche a me il documentario non è piaciuto molto: da buon fan di Verdone, non vi ho trovato nulla che non conoscessi già, i filmini di famiglia sono mostrati in misura minoritaria rispetto al resto del materiale (spezzoni di suoi film, interviste alle attrici che hanno lavorato con lui, ecc.), i due figli di Verdone non raccontano poi chissà che retroscena... Probabilmente il libro 'Fatti Coatti' (non mi sono ancora cimentato nella lettura de 'La casa sopra i portici') resta ad oggi il miglior sunto della traiettoria personale e artistica di Verdone.
Bè effettivamente avrei preferito anch'io qualche retroscena su qualche film, sebbene poi ne conosca qualcuno anch'io. Male male non è, ma si poteva senz'altro fare di più.
Ma la storia della Buy che dice che sul set del film: Ma che colpa abbiamo noi, dice che la vecchia analista si e finta morta per davvero e hanno veramente dovuto chiamare l'ambulanza era una balla.
Secondo me la Buy ha volutamente 'ricamato' su questo episodio, per renderlo ancora più surreale, ma la mia sensazione è che lei per prima, mentre lo raccontava, non ci credesse veramente.
Ed eccolo qui il dvd di Carlo! appena comprato in videoteca:
Durata: 1h 17m 14s esclusi extra
Formato: 16/9 1.78:1
Audio: Italiano dolby 5.1
Sottotitoli: Italiano
Extra
1.In viaggio con Carlo
2.Venezia: Giuro mai più giurato
3.Storie del litorale: cadaveri e poeti
4.Carlo Verdone e Filippo La Porta: Compagni di scuola
5.Trailer
6.Spot
Schramm ebbe a dire: di tutto il doc l'aneddoto più pazzesco di tutti resta quello degli autografi fatti alla banda della magliana.
mi ha lasciato un po' così invece che il suo rapporto con la muti e un film spartiacque come io e mia sorella vengano taciuti.
Eh lo so, hai ragione, ma non si può parlare di tutto nel dvd se no ci vorrebbero due dvd. Comunque sono film che Carlo ha amato, in particolare "Io e mia sorella" visto che il personaggio della Muti è stato scritto da Carlo proprio su sua sorella Silvia (che non è cosi come la Muti nel film ma aveva alcuni particolari del carattere che la Muti è ben riuscita a portare sulla scena).
Ruber ebbe a dire: Schramm ebbe a dire: di tutto il doc l'aneddoto più pazzesco di tutti resta quello degli autografi fatti alla banda della magliana.
mi ha lasciato un po' così invece che il suo rapporto con la muti e un film spartiacque come io e mia sorella vengano taciuti.
Eh lo so, hai ragione, ma non si può parlare di tutto nel dvd se no ci vorrebbero due dvd. Comunque sono film che Carlo ha amato, in particolare "Io e mia sorella" visto che il personaggio della Muti è stato scritto da Carlo proprio su sua sorella Silvia (che non è cosi come la Muti nel film ma aveva alcuni particolari del carattere che la Muti è ben riuscita a portare sulla scena).
ok, però quei 5' in più almeno per questo avrebbe potuto dedicarglieli. forse sta nei numerosi extra del dvd?
Schramm ebbe a dire: Ruber ebbe a dire: Schramm ebbe a dire: di tutto il doc l'aneddoto più pazzesco di tutti resta quello degli autografi fatti alla banda della magliana.
mi ha lasciato un po' così invece che il suo rapporto con la muti e un film spartiacque come io e mia sorella vengano taciuti.
Eh lo so, hai ragione, ma non si può parlare di tutto nel dvd se no ci vorrebbero due dvd. Comunque sono film che Carlo ha amato, in particolare "Io e mia sorella" visto che il personaggio della Muti è stato scritto da Carlo proprio su sua sorella Silvia (che non è cosi come la Muti nel film ma aveva alcuni particolari del carattere che la Muti è ben riuscita a portare sulla scena).
ok, però quei 5' in più almeno per questo avrebbe potuto dedicarglieli. forse sta nei numerosi extra del dvd?
No negli extra del dvd si parla della sua fobia per i viaggi in aereo con interviste ai due figli, della situazione che visse da giurato al festival di Venezia pazzesco cosa dice nel forum fa piegare dal ridere, quando parla di Linch ch era il presidente di giuria, di lui e la Buy che sembravano due pesci fuori d'acqua in mezzo a tutti quelli la, della Turman che dopo l'ennesimo stupro nel film di Risi "Il branco" grido come una pazza di smetterla con quella proiezione e non ne volle piu sapere di continuare la proieizione, di Linch che face a tutti cosi vincere il suo amico Oliver Stone e Tarantino con "Natural born killers" e che loro due fecere anche uno sforzo per far dare un premio a Mazzacurati per "Il toro" e del film di Amelio "L'america" destinato a vincere e che invece tra Linch e un altro critico spagnolo presente che fece un arrigan insopportabile al film che distrusse e non lo fecero vincere. Poi altri extra riguardano l'intervistad un suo compagno di scuola del liceo Nazzareno, e di una sua aventura sul litoral di Ostia con un olandese tra carabinieri etc e un festival della poesia assurdo che si tenne sul litorale negli anni '70 in cui fa veramente ridere per quello che racconta.
insomma non si accenna minimamente a io e mia sorella... cheddire, una lacuna davvero stranissima e curiosa, anche perché è un film -come anche il successivo stasera a casa di alice- che ha ridato un po' di lustro e una seconda vita alla muti...