Small apartments - Film (2012)

Un cast molto ben assortito per una commedia grottesca firmata Jonas Åkerlund. L'autore di Spun ci propone per un certo verso la stessa sporcizia delle ambientazioni cambiando però personaggi e storia. La bizzarra odissea esistenziale di un irresistibile Matt Lucas si fonde e si confonde con quella dei suoi vicini di casa. Åkerlund ha un modo tutto suo di raccontare la solitudine e la disperazione, ma lo fa bene. Non tutte le trovate sono pienamente riuscite ma nel complesso il film merita più che una semplice sufficienza.

Franklin è grassoccio, goffo, implume, gira sempre in mutande, vive in una squallido condominio e non sa come liberarsi del cadavere del suo fetente padrone di casa... Commedia nera che ritrae un microcosmo fra il grottesco e il disperato, ma senza cattiveria, anzi con un tocco di buffa tenerezza e persino di ottimismo, come dimostra il fiabesco finale. Decisivo per la buona riuscita l'apporto del ricco cast, molto affiatato ed in parte, ruotante attorno a Matt Lucas, attore tv inglese, bravissimo nel ruolo del povero di spirito che aspira ad entrare nel regno dei cieli (svizzeri).

Buffa e tenera descrizione di un gruppo di personaggi, all'apparenza slegati ma in realtà uniti dal sottile filo della solitudine e della malinconia. Lo testimonia l'ambientazione: tanti piccoli appartamenti, quasi gabbiette, nei quali tutti sono soli, pur vivendo attaccati gli uni agli altri. Irriconoscibile Lundgren nei panni di un guru letterario, affascinante Caan. Poetico il sogno del protagonista, tra danze tirolesi e suonate di corno nei pascoli della Svizzera.

Simpatica commedia grottesca, che alterna momenti di pura demenzialità ad altri quasi di tenerezza verso il protagonista, distribuendo qua e là piccole perle di saggezza su felicità e senso della vita. Il ricco cast è perfettamente assortito: Crystal in palla, Lundgren fantastico in un ruolo così, Caan molto divertente e amaro allo stesso tempo e Lucas adeguato alla parte e molto naturale. Potrà non piacere a tutti i palati ma è un film riuscito, che intreccia vari stili e generi senza annoiare né essere inutilmente citazionista.

In uno squallidissimo residence vivono fianco a fianco singolari personaggi accomunati dalla solitudine; tra questi Franklin, obeso e stralunato, vive sospeso tra una condizione miserevole, un "fardello" in casa e un sogno nel cassetto. Akerlund riesce a conciliare il realismo "punk" degli ambienti e delle persone con una buona dose di fantastico, ironico e quasi tenero, grazie anche a un montaggio "stretto" e guizzi "cartooneschi" che rendono accettabile anche l'eccesso. Non tutti i personaggi hanno la stessa coerenza, ma tutti bravi. Originale.