Deadly water - Film (2006)

Dal titolo e dalla locandina dovrebbe presentarsi come un fiero monster-movie con kraken assassino, ma la verità è che questa volta il bestione (praticamente un calamaro gigante, animato penosamente in cg) se ne sta abbastanza sulle sue, guardiano di un opale scomparso di provenienza mitologica a cui dà la caccia la fisicatissima bionda di turno (Victoria Pratt), archeologa marina universitaria dotata di yacht e miniciurma. Insomma, più che altro una caccia al tesoro cui partecipano la solita banda di mafiosi senza scrupoli (guidata dal veterano Jack Scalia) e il bonone tutto muscoli e sorriso (troooppo sorriso) impersonato da Charlie O'Connell, che aiuterà la bella archeologa facendole da skipper,...Leggi tutto fotografo subacqueo, meccanico, scorta e salvavita occasionale... il tutto gratis e anzi, quando i mafiosi le affondano lo yacht lui arriva in soccorso investendo in una nuova barca i soldi di una sua vecchia assicurazione, così da ripartire insieme di slancio in caccia! Cosa non si fa per le donne... Comunque il tesoro c'è davvero e anzi, il gruppo “buono” ci arriva quasi subito, riportando alla luce una maschera greca e individuando il punto in cui deve per forza stare anche il ricercatissimo opale. Bei paesaggi di mare, una trama contorta al punto giusto senza mai risultare incomprensibile, una recitazione decente per un'avventura in fin dei conti godibile, con quel po' di splatter in più che non guasta (notevole la decapitazione nelle prime scene, soprattutto considerando che stiamo parlando di un prodotto televisivo). Il vecchio custode di cancelli Tibor Takács conosce il mestiere e senza troppo brillare se la cava discretamente, non potendo purtroppo fare molto per evitare che l'animazione del kraken (il quale sembra stia di guardia all'opale da secoli e secoli, massacrando chiunque tenti di sottrarglielo) evidenzi limiti preoccupanti. In definitiva chi bazzica i tvmovie americani di questi anni può già intuire come sia fatto e confezionato, questo DEADLY WATER, ma tra i tanti si distingue per una costruzione leggermente più accurata e una protagonista un po' più credibile di altre sue colleghe (nonostante il ruolo e le sue ricerche non l'aiutino, in questo senso).

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