The Gerber syndrome: il contagio - Film (2011)

The Gerber syndrome: il contagio
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/07/13 DAL BENEMERITO PUMPKH75
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Pumpkh75 28/07/13 09:43 - 1749 commenti

I gusti di Pumpkh75

Un medico e una guardia, ciceroni mockumentarizzati di un virus subdolamente letale: strabuzzo gli occhi, perché il film pare curato ma soprattutto adotta un taglio serioso e cinico che inquieta non poco. Successivamente, il de profundis: emergono nucleotidi di Rec, l’azione si fa stantia, la logica perde colpi sotto l’ala della pandemia e dietro pistolotti dalla moralità ondivaga. Regia monocorde e alcuni attori non degni di questo nome rovinano definitivamente il gustoso antipasto. Occasione sprecata, la sensazione è forte.

Anthonyvm 21/10/20 15:33 - 5686 commenti

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Fra i più interessanti e riusciti horror indie italiani: semplice, diretto e inquietante. Dejoie si serve del format mockumentaristico per tratteggiare una tipica epidemia filo-zombesca in termini piuttosto realistici (gli interventi di virologi e annessi), dando maggior rilevanza ai drammi umani legati alla malattia (il subplot della ragazza infetta) che agli eccessi spettacolari (gli attacchi à la Rec sono pochi). Buone anche le sfumature di social commentary di stampo romeriano, mai troppo esplicite. Anche se dialoghi e performance non sono sempre impeccabili, l'insieme convince.
MEMORABILE: Le crisi della ragazza; I vigilanti che massacrano i malati; La stanza di contenimento degli infetti; Gli effetti collaterali della cura sperimentale.

Schramm 24/01/22 16:52 - 3495 commenti

I gusti di Schramm

Per ingozzarci di tossici omogeneizzati Dejoie deve essersi servito di una macchina del tempo. Non si spiega altrimenti l'impressionante prefiguratività di tutto quanto abbiamo esperito in era Covid. Per certo, se allora poteva risultare un amatricianico recidivo e poco più, oggi è vendicato dallo spiazzamento percettivo dovuto al riecheggiare il presente, che rende quasi indiscernibile, pur sapendolo fictionato a monte, il limine tra finzione e documentarismo, al di là d'ogni principio di iperrealismo. Rappresentativamente immane, in tandem con Levinson asfalta tutti i pandemovies.

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  • Discussione Raremirko • 30/05/19 02:33
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Io l'ho trovato abbastanza carino ed inquietante; con più mezzi a disposizione poteva essere un gioiellino.

    Tra il mockumentary e il First person movie, è una sorta di Ed tv con malattia annessa; attori ok anche se un pò impostati.

    Con il passaparola il film ha raggiunto una discreta fama.

    Carino.
  • Discussione Anthonyvm • 21/12/21 22:41
    Scrivano - 805 interventi
    Carissimo Schramm, se non l'hai ancora preso in considerazione ti direi di dare una possibilità a questa entry nostrana nel filone dei mocku-infettivi: sarà che sono partito senza nutrire aspettative, ma mi ha colpito molto favorevolmente, specie perché visto nell'anno "giusto".
  • Discussione Schramm • 22/12/21 12:46
    Scrivano - 7694 interventi
    Anthonyvm ebbe a dire:
    Carissimo Schramm, se non l'hai ancora preso in considerazione ti direi di dare una possibilità a questa entry nostrana nel filone dei mocku-infettivi: sarà che sono partito senza nutrire aspettative, ma mi ha colpito molto favorevolmente, specie perché visto nell'anno "giusto".

    Mi attengo al consiglio (per il quale sentitamente ringrazio - anche se, ben sappiamo,  cose simili funzionano meglio quando "capitano inattese"..) senza null'altro sbirciare in giro e fingendo che sia una malattia che si diffonde tra i neonati dopo il primo omogeneizzato!!! 
  • Discussione Schramm • 24/01/22 00:08
    Scrivano - 7694 interventi
    impressionante. Sia per la capacità prefigurativa di questi tempi (c'è davvero quasi tutto di quanto abbiamo esperito in questo biennio! Vederlo ora aumenta di parecchio il valore aggiunto e lo sfasamento percettivo/emotivo), sia per l'aderenza attoriale alla mimesi televisiva rilasciata con una spontaneità interpretativa mai vista nel nostro cinema, specie di genere, cha lascia esterrefatti. È quasi impossibile, per lunghi tratti, discernere se sia un film o un reale documentario. E sapendo a monte che è un film ciò significa cose grosse sulla potenza del sistema rappresentativo e sulla sua gestione.  
    Ringrazio riverisco e mi genufletto per la drittissima. ero prevenutissimo e sto invece ancora abboccaperta.

    Che si sappia, il ragazzo ha più realizzato altro?
  • Discussione Anthonyvm • 24/01/22 01:54
    Scrivano - 805 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    impressionante. Sia per la capacità prefigurativa di questi tempi (c'è davvero quasi tutto di quanto abbiamo esperito in questo biennio! Vederlo ora aumenta di parecchio il valore aggiunto e lo sfasamento percettivo/emotivo), sia per l'aderenza attoriale alla mimesi televisiva rilasciata con una spontaneità interpretativa mai vista nel nostro cinema, specie di genere, cha lascia esterrefatti. È quasi impossibile, per lunghi tratti, discernere se sia un film o un reale documentario. E sapendo a monte che è un film ciò significa cose grosse sulla potenza del sistema rappresentativo e sulla sua gestione.  
    Ringrazio riverisco e mi genufletto per la drittissima. ero prevenutissimo e sto invece ancora abboccaperta.

    Che si sappia, il ragazzo ha più realizzato altro?

    Contentissimo che ti sia piaciuto! :)
    Anch'io nuotavo nei pregiudizi: già con gli horror indie nostrani c'è da andarci cauti, in più con un format come il mockumentary per cui basta un nonnulla per passare dall'immedesimazione alla derisione la prudenza non è mai troppa. Ma visto che ero in vena di cinema pandemico ho voluto rischiare... e guarda un po' che bel prodottino mi ritrovo!

    Dejoie l'ho perso di vista in campo orrorifico, e stando all'IMDb sembra esser passato definitivamente dal mock al doc.