Ten minutes older: The trumpet - Film (2002)

Insieme di episodi per rappresentare l’incedere e i segni del tempo: Kaurismaki mantiene lo stile de L’uomo senza passato; Erice (il migliore) è sul tema in modo sottilmente angosciante; Herzog semplifica con la scomparsa di una tribù; Jarmush illustra la triste desolazione di un'attrice (nei panni abituali la Sevigny); Wenders suggestivo nel delirio di un moribondo; Spike Lee inutile sulle elezioni Usa del 2000; Kaige sulla rovina del progresso cinese.

Dentro la cornice sonora in cui spicca la tromba di Hugh Masekela si alternano sette corti a tema, di altrettanti famosi registi, che nell'arco di dieci minuti concentrano la propria libera visione sul tempo. Ne scaturisce un eterogeneo ma riflessivo spaccato sui diversi stili e filosofie degli autori, nel quale emergono le scelte di Erice, Kaurismäki e Herzog, mentre i restanti appaiono diversamente più modesti, specie quello di Spike Lee che sembra un corpo estraneo rispetto agli altri. A conti fatti, un'operazione più che interessante proprio per i limiti imposti dal format.