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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

(BABY VINTAGE COLLECTION) Forse ora Moretti esagera un po': alcune eterne inquadrature della sua Vespa che si sposta per le strade di Roma, troppi prolungati silenzi alle Eolie, certi giudizi sommari lanciati come strali su film significativi come HENRY - PIOGGIA DI SANGUE (peraltro riscontrabili fin dall'inizio di carriera, quando in IO SONO UN AUTARCHICO criticava aspramente PASQUALINO SETTEBELLEZZE) sembrano il sintomo che il regista si stia sopravvalutando; è solo nel terzo episodio,...Leggi tutto “I MEDICI”, che il vero, dissacrante Moretti, risorge. E’ questo l'episodio che di colpo alza la qualità della pellicola. Non che i primi due siano deprecabili, tutt'altro, tuttavia mancano degli spunti che avevano fatto di ECCE BOMBO e BIANCA film ben migliori. E’ troppo poco parlare delle sensazioni che si provano girando Roma in Vespa o insistere sulla solita storia del regista In cerca d'ispirazione. Moretti non è Fellini e oltretutto il suo personale 8 e 1/2 l’aveva già girato con SOGNI D’ORO. Aspettiamo quindi l'autore alla prossima prova e consideriamo CARO DIARIO un buon film di transizione, che comunque con l’episodio IN VESPA sicuramente riuscirà a rimanere a suo modo impresso nella memoria di molti (anche per il suo toccante finale "pasoliniano").

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Caesars 13/03/07 10:03 - 3779 commenti

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Personalmente questo è il film di Moretti che più mi è piaciuto. Il primo episodio trasmette tutto l'amore che il regista prova verso la sua città, facendocela vivere nel suo lungo girovagare in Vespa. Il secondo (il più divertente) ci racconta le sue peripezie attraverso le Eolie in compagnia di un amico che da anni ha rinunciato alla visione della tv. Nella parte conclusiva rivive la sua drammatica esperienza di malato, a cui la medicina non riesce a dare una risposta tuttosommato banale.

G.Godardi 18/07/07 19:24 - 950 commenti

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Film che valse a Moretti la palma d'oro a Cannes per la regia e l'epiteto di Woody Allen italiano. E' un film anomalo, misto tra docufiction, commedia e film sperimentale. Il primo capitolo è totalmente libero da sceneggiatura ed è quasi una sinfonia urbana di palazzi e luoghi dove la mdp la fa da padrone. Il secondo potrebbe essere considerato un normale film morettiano. Mentre l'ultimo, il più autobiografico di tutti, è un'amara e tragicomica invettiva sulla malasanità. Ottimamente girato e molto divertente, per alcuni è il suo 8 e mezzo.
MEMORABILE: La cantonata su Henry pioggia di sangue.

Il Gobbo 11/09/07 10:02 - 3015 commenti

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Colpo di coda prima della capitolazione. Certo, non è che manchi il narcisismo nevrotico, anzi questo film ne è il trionfo, ma almeno è pieno di trovate che riscattano l'inconcludenza del primo episodio e la banalità del secondo (indovinatissimo invece l'ultimo, quasi alleniano). Il primo, però, ci rimane più caro per il definitivo (e paradossale, visto l'autore) epitaffio sul cinema italiano (cio'che è diventato), e per la sua (esilarante) raffigurazione. Praticamente un motto, anzi un manifesto: "oppure un film italiano". Altro che Tarantino!
MEMORABILE: "D'estate a Roma (... ) ci sono film come 'Sesso amore e pastorizia', 'Desideri bestiali', 'Biancaneve e i sette negri', oppure un film italiano"

Gugly 26/01/08 17:49 - 1185 commenti

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Moretti si toglie il vestito del rassicurante alter ego di Michele Apicella e ci regala tre episodi della sua vita: più noioso il primo, nel quale però il regista enuncia la sua filosofia (di allora?): stare sempre in minoranza; molto divertente il secondo, con l'amico intellettuale e l'isola dei figli unici; il terzo è il più amaro, ma sottende anche una buona dose di poesia con il bicchiere d'acqua mattutino.
MEMORABILE: L'isola dei figli unici, che hanno il comando della situazione.

Galbo 2/02/08 11:17 - 12380 commenti

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Tra i più gradevoli e fintamente disimpegnati film di Nanni Moretti, è una riflessione sulla vita che parte dalle piccole cose capaci però di portarsi dietro messaggi di interesse generale: così ad esempio deve essere considerato l'episodio sulla malattia (riferito ad un reale momento della vita del regista) che diventa lo spunto per parlare della frequente disumanità del mondo della sanità; o il delizioso episodio dedicato al giro in Vespa che altri non è che un atto d'amore del regista per la sua città. Delizioso.

Stockton78 13/04/08 22:59 - 2 commenti

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Apparentemente meno costruito delle sue altre opere, questo film ci rivela un Nanni Moretti più disincantato del solito, adorabile e sognatore nell'episodio "In Vespa", cinico e distaccato in "Isole", pungente e dissacratore in "Medici". In definitiva, una buona opera interlocutoria.
MEMORABILE: Io stavo pensando una cosa molto triste, cioé che io, anche in una società più decente di questa, mi troverò sempre con una minoranza di gente.

Renato 8/02/09 17:15 - 1648 commenti

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Certo non è un film dall'impianto narrativo tradizionale, ma con Moretti spesso è così: prendere o lasciare. Per me è sicuramente un'opera riuscita, personale ma appassionante e spesso anche divertente, in particolare nell'episodio "Isole" con un grande Renato Carpentieri. E gli spunti intelligenti, disseminati nei tre episodi, non mancano di certo.

Pigro 15/04/09 10:58 - 9636 commenti

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Tre episodi dal diario del regista: uno più impressionistico e zibaldonesco (Moretti si aggira per le strade romane durante l'estate); uno più satirico con un giro per le isole Eolie che mostra una variegata e grottesca tipologia di intellettuali trendy e contraddittori; e infine uno decisamente autobiografico, con la descrizione (lucidamente satirica anch'essa) del calvario di un malato di tumore tra medici incapaci di fare una diagnosi. Praticamente 3 corti, che sanno incarnare con intelligenza l'urgenza del fare cinema nella realtà d'oggi.

Cangaceiro 21/06/09 13:30 - 982 commenti

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Perlomeno Moretti dimostra ancora coraggio e nonchalance nel costruire un'intero film sul nulla in cui dà sfogo alla sua vena polemica e alle sue riflessioni. Purtroppo però in questo caso si nota un'aggravante: l'autoironia dei suoi primi lavori qui viene a mancare, sostituita da una latente supponenza. Il giro turistico per Roma è davvero noioso, fatte salve un paio di zampate figlie del miglior Nanni (il ballo in sella alla Vespa, Henry...). Nelle Isole la cosa migliore è l'acuta critica alla teledipendenza. Di cattivo gusto la scena della chemio.

Nando 6/07/10 16:05 - 3810 commenti

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Moretti si apre verso il cinespettatore evidenziando alcuni sue certezze ed alcuni suoi timori. Tre episodi molto diversi tra loro. In uno si gode il silenzio di Roma durante l'afa estiva con un erilarante carrellata tra i suoi quartieri. In un altro ci si compiace della bellezza di Lipari e di tutte le Eolie, nel terzo il regista racconta la sua odissea medica. Uno spaccato delle nevrosi e dei piaceri di uno che si definisce" uno splendido quarantenne".

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Homesick 31/10/09 09:47 - 5737 commenti

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Se la prima tappa riscopre l'anima sincera della quotidianità con il vagabondaggio in una Roma estiva e deserta e la seconda intraprende un vano tour ricreativo nelle isole Eolie affette da manie e stranezze varie (dalla paidocrazia di Salina all'invadenza degli abitanti di Panrarea), è la terza a stimolare interesse ed apprezzamento: l'istruttivo, purulento calvario autobiografico dell'autore alle prese con un tumore non riconosciuto dall'imperizia di medici parabolani. Tre capitoli di un diario di bordo ora sognante e impressionistico, ora cinico e indignato.
MEMORABILE: La prescrizione delle medicine.

Enzus79 25/11/09 10:03 - 2874 commenti

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Ogni cosa che Moretti fa è originale, sia nel bene che nel male. "Caro diario", pur non avendo quasi niente di interessante, si può comunque reputare un buon risultato. Specialmente il terzo episodio "Medici" (e quando Moretti con la Vespa raggiunge il luogo dove è stato assassinato Pasolini).

Giuliam 25/11/09 10:12 - 178 commenti

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"Caro Diaro" è una serie di viaggi, per così dire, introspettivi. Prima un giro per Roma con la vespa, poi in traghetto per le isole siciliane ed infine, dopo un "ritorno a casa", un "viaggio" per studi dermatologici e ospedali cinesi. Vi sono tante riflessioni che conducono solo ad una cosa: l'uomo è imperfetto ed è proprio per questa imperfezione che si giustificano tutte le sue incomprensibilità. Nanni è sempre Nanni, però si nota in lui un po' di "disagio" perché interpretare sè stessi è sempre difficile...
MEMORABILE: "Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza".

Rickblaine 25/11/09 09:27 - 635 commenti

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Tre capitoli: il primo, quasi un documentario introspettivo di una Roma che mostra i suoi lati buoni e cattivi, riflettendo sulle caratteristiche urbane (e quelle meno urbane soggette ad omicidi come quello di un grande, Pier Paolo Pasolini); il secondo è la continua ricerca di pace; anche se la si trova diventa opprimente e nauseante; il terzo riguarda i medici che nel loro piccolo dimostrano quanto un paese sia malato dalla radice. Una raccolta di esperienze deliziose che lasciano un pizzico di noia.
MEMORABILE: Il sindaco di Stromboli che li saluta cantando.

Metuant 2/02/10 23:26 - 456 commenti

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Quando lo vidi a suo tempo, mi colpì molto per la semplicità e la leggerezza di quanto narrava; visto oggi, la mia impressione non è cambiata. Ha alcuni difetti (certe lungaggini, specie nel primo episodio, per quanto affascinanti siano) ma nel complesso è assai godibile, pur non potendo vantare la graffiante ironia del Moretti prima maniera. Ottime le musiche, così come i comprimari dei vari episodi (compare persino Jennifer Beals). Curioso cameo di Moni Ovadia.
MEMORABILE: Il dialogo con Jennifer Beals; il finale del secondo episodio.

B. Legnani 10/08/10 00:08 - 5523 commenti

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Bello, con tre episodi molto curiosi. Il meno notevole (forse a causa di qualche eccesso) è quello più di fantasia, quello in cui si rimbalza da isola a isola, nonostante un bravo Carpentieri e la teatrale fuga da Panarea. Molto interessanti, invece, il primo, con la Vespa, di soffusa dolcezza (con l’esilarante stroncatura di Henry pioggia di sangue e la sorprendente epifania di Jennifer Beals), e quello sui medici, in cui si riesce a virtuosamente sposare dramma a tocchi di commedia. Un bel film.

Mdmaster 14/09/10 21:48 - 802 commenti

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Caro Diario è Moretti allo stato puro: uno più lucido e con i piedi per terra rispetto al passato, ma sempre diviso tra il far ridere e il riflettere sulla società. Il primo atto d'amore per Roma, condito da belle musiche (Khaled su tutti), riuscirebbe a convincere chiunque della bontà della città. Tranne chi ci vive, immagino. Secondo episodio più leggero e divertente, bella la parabola sui figli unici. E infine una riflessione più amara sulla vita, la morte e la malasanità. Davvero bello, ma non per tutti di sicuro.
MEMORABILE: "Sì mamma e papà, ci sono ma io adesso ti racconto una storia... ", "Qual era il problema di Sally Spectra?", "Lo shock anafilattico..."

Cotola 16/11/10 23:09 - 9012 commenti

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Film a episodi, intriso fino al midollo di morettismo: attraverso le tre storie della pellicola (tutte buone con una preferenza per la terza) il regista esprime al meglio e pienamente la sua filosofia, il suo modo di vedere la vita. A volte narcisista, ma a volte di una sincerità disarmante e dotato di una “riflessività” e di una “personalità” superiore alla media che lo porta a non avere paura di essere se stesso e quindi a fare un cinema personale, che può non avere grande seguito, ma poco importa. Molto bello.

Luchi78 10/03/11 14:36 - 1521 commenti

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Diviso in tre episodi completamente dissociati: il primo è quello che amo di più perché condivido l'abitudine di guardare i palazzi e le case degli altri, immaginando come ristrutturarle; e poi quell'ultimo meraviglioso passaggio all'idroscalo di Ostia... Il secondo è un'amara riflessione sulla potenza della televisione con l'apice nella lettera al papa contro la scomunica delle telenovelas. Nel terzo l'esperienza personale di Moretti nella sua odissea con i medici. Dentro ogni episodio tanti piccoli messaggi tra le righe girati con maestria.

Markus 24/07/12 08:24 - 3682 commenti

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Tre episodi; tre esperienze. "In Vespa" è un omaggio alla Roma di Moretti: parte interessante, soprattutto per chi è appassionato di architettura (anche se non mancano divagazioni come la pizzicata ai B-movies e la tappa sul luogo del delitto di Pasolini). "Isole" è il meno convincente del tris, tuttavia è il vero Moretti che però rinuncia alla graffiante cattiveria vista nel decennio precedente privandoci perciò degli scleri morettiani che almeno a me divertono assai; peccato! Il terzo capitolo, "Medici", è una pungente accusa dal sapore autobiografico.

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Zutnas 12/11/12 10:53 - 85 commenti

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Film a episodi: il protagonista Moretti ci guida con la sua Vespa tra le vie della Roma d'estate, ci porta con sé a visitare le isole del sud e ci rende partecipi della sue esperienza con la malattia e con la sanità italiana. Scorre via con molta leggerezza, è molto personale e, anche se di fatto non succede nulla, regala comunque momenti e battute da ricordare.

Nancy 21/11/12 12:07 - 774 commenti

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Moretti fa pieno sfoggio di se stesso in questo film in tre episodi (di cui il più esilarante è senza dubbio il terzo). Come il Fellini di 8 e mezzo cerca l'ispirazione per un film che non farà riempendolo di un po' della sua vita, dei personaggi che gli ruotano attorno, ma lo fa ovviamente col suo tocco disfattista e anche estremamente sobrio, senza la ricerca ossessiva dell'inquadratura estetizzante. Decisamente un cult degli anni 90 italiani.
MEMORABILE: Il pasticcere trozkysta; Il bagno nella vasca piena di crusca; La locandina.

Myvincent 24/09/13 22:39 - 3727 commenti

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Appunti sparsi per un diario sbrindellato da cui escono tre racconti molto diversi fra di loro. Colpiscono l'estrema semplicità narrativa (sino a sembrare una pellicola a uso privato) e l'ennesimo affondo sulla personalità nevrotica del regista romano. Però qualche momento di simpatica riflessione sulla vita c'è e questo rende meno ovvio e risaputo quel suo "controcorrentismo" culturale a tutti i costi.

Mickes2 2/10/13 16:31 - 1670 commenti

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Bellissimo, dissacrante, esilarante, acuto. Una parentesi ricca e amaramente riflessiva, suddivisa per menti e corpi, sulle incapacità dell’individuo. Nell’ormai ’93 già si respirava quell’aria di decadenza di una società spenta e globalizzata, incoerente e ipocrita, isolata e senza idee. Moretti racconta (e si racconta) con fare intimo, (auto) ironico e critico, osservando una realtà e quindi la vita, soffocante, ma ancora aperta a qualche oasi di tranquillità. E’ comunque una minoranza la voce di Moretti, ma pur sempre una voce. Notevole!
MEMORABILE: L’incontro con la Beals; “D’estate a Roma i cinema sono tutti chiusi…”; La recensione su Henry; “Ma infatti, ciaoooooo”; Il ricordo di Pasolini.

Deepred89 5/11/13 02:02 - 3704 commenti

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A suo modo emblematico, con tutti i pro e i contro dell'autore. Tre episodi, tutti con confezione media in perfetto stile italico anni 90. Si parte con elucubrazioni in Vespa, a tratti pure intriganti se si escludono i momenti di silezio che sembrano quasi sviste del reparto sonorizzazione. Si prosegue con una fiacca odissea tra Omero, isole vip e Ron Moss e si chiude con un altro vagare, il più acuto e amarognolo dei tre (memore del Fischio al naso), tra cliniche e ospedali. Il terzo episodio e alcuni guizzi traghettano il film verso il **!

Viccrowley 28/11/13 17:40 - 814 commenti

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Film a episodi in cui veniamo a scoprire nuovi tasselli del Moretti-pensiero, stavolta quasi totalmente avulso da questioni politiche. Primo segmento quasi onirico, sospeso nella calura romana estiva, dove il regista, novello centauro in sella a una Vespa, gira per le strade e spazia tra riflessioni paesaggistiche e cinefile; si continua con un viaggio reale per le isole italiane finendo con una satira al vetriolo verso la malasanità del nostro Belpaese. Cinico, comico, ma anche amaro e disilluso, un Moretti in ottima forma.
MEMORABILE: "Non è così male Spinaceto, pensavo peggio..."

Paulaster 24/07/15 18:35 - 4391 commenti

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Annotazioni per una terna di episodi distinti con oggetto Roma, le Eolie e le vicende mediche personali. Il giro in Vespa ipnotizza nel suo marciare ondivago (a parte la musica in stile africano), le case danno una strutturale cornice e la visita a Pasolini è di una mestizia che fa riflettere. Nelle isole c’è solo una critica alla televisione di massa e si mostra ripetitivo. La malattia è la parte migliore per i suoi intrecci realistici, i video originali e le considerazioni a corredo. Nel complesso è meno pungente nei suoi sfoghi.

Pinhead80 3/08/15 12:10 - 4720 commenti

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Il film è diviso in tre parti e risulta una sincera confessione del regista nei confronti del suo pubblico. Moretti, forse come non mai, apre il suo mondo interiore e allo stesso tempo mostra anche alcuni nervi scoperti della nostra società (la morte di Pasolini corrisponde alla decadenza della nostra cultura). Si perde un pochino nella seconda parte per poi tornare intimista e sincero nella malattia. Un film fondamentale per entrare nell'universo del regista.

Graf 18/08/15 01:27 - 708 commenti

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Uno zibaldone filmato dove Moretti, tra giri in Vespa, chiacchiericci esistenziali e kafkiane diagnosi mediche, sperimenta una sua nouvelle vague dallo stile confidenziale e dove non è la realtà a trasformarsi in immagine filmica ma sono i pensieri, i ricordi, le considerazioni del regista a creare un rendiconto prosciolto dagli obblighi schematici della storia. Un'inaspettata confessione a cuore aperto sui piccoli e grandi problemi della vita. Bassa tensione drammaturgica, forma intenzionalmente disgregata, narrazione spontanea, ispirazione altalenante.

Rambo90 27/08/15 16:55 - 7679 commenti

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Un Moretti particolarmente personale (non a caso interpreta se stesso) ma anche molto acuto e divertente. I tre segmenti che compongono il film scivolano via velocemente, tra qualche riflessione, gag riuscite e una colonna sonora perfettamente adeguata alle immagini. La parte migliore è quella finale dei medici, dove viene messa in luce l'incompetenza di una categoria in Italia; la più spassosa sicuramente quella delle isole, dove Moretti è affiancato da un grande Carpentieri. Ottimo.

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Alex75 20/09/16 09:36 - 878 commenti

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Appunti e riflessioni molto personali, ma tutt’altro che autoreferenziali, in tre episodi in crescendo: il primo mostra una Roma poco conosciuta, un po’ anonima ma a suo modo suggestiva, mescolando cultura popolare e cultura “alta”; il secondo, attraverso situazioni surreali, è una critica pungente all’invadenza della società di massa; il terzo, il più sofferto, fa meditare sulla malasanità, spesso dovuta, più che all’incompetenza, all’incapacità di ascolto dei medici.
MEMORABILE: Jennifer Beals; L'omaggio a Pasolini; L’isola dei figli unici; Il sindaco di Stromboli; Il bicchiere d’acqua e la riflessione finale sui medici.

Lou 7/11/15 14:51 - 1119 commenti

I gusti di Lou

Film molto personale e riuscito. Dei tre episodi è il terzo quello più efficace: il racconto autobiografico delle vicissitudini di Moretti al cospetto di una classe medica incapace di diagnosticare la sua malattia, nonostante i sintomi si rivelino poi quelli classici della patologia solo alla fine individuata e curata, è una storia in cui molti si possono ritrovare. Il primo invece, quello del giro in Vespa per le strade deserte di Roma in agosto, è diventato un'icona del morettismo, simbolo dei suoi atteggiamenti stralunati e alternativi.

Il ferrini 17/09/16 01:02 - 2345 commenti

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Uno dei migliori lavori di Moretti. Molto spassoso il primo episodio "In Vespa", che raggiunge senz'altro le vette comiche più alte (Spinaceto, Jennifer Beals, il monologo sulla "maggioranza"), satirico e surreale il secondo sulle isole (memorabili i bambini che rispondono al telefono), decisamente più amaro - ma senza rinunciare all'ironia - il terzo sui medici e i farmaci. Regia divertita e divertente, ma Moretti è in gran forma anche come attore (del resto interpreta se stesso). Da non perdere.
MEMORABILE: Voi gridavate cose orrende e violentissime e voi siete imbruttiti. Io gridavo cose giuste e ora sono uno splendido quarantenne.

Thedude94 7/11/16 22:47 - 1089 commenti

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I tre capitoli in cui Nanni Moretti si racconta si differenziano per varietà di temi trattati ed emozioni, attraverso le quali il regista si mostra in tutto se stesso senza tralasciare nulla. Nel primo ci parla con una buona regia dei posti di Roma da lui attraversati giornalmente a bordo della sua vespa. Il secondo è senz'altro il più ironico, ma non ha la stessa potenza dei suoi soliti lavori pungenti. E' nel terzo che il film trova il suo significato più forte e ci pone dinanzi una situazione comune di disagio e malattia che può capitare a tutti.

Ryo 17/11/16 01:00 - 2169 commenti

I gusti di Ryo

Film in tre episodi. "Vespa" è un tenero omaggio a Roma e ai suoi quartieri, con divertenti gag e uno splendido omaggio a Pasolini. "Isole" un bizzarro omaggio alle Eolie in cui, durante un'aspra critica alla televisione che diventa una droga, vengono mostrate varie isolette con pregi e difetti vari degli strambi personaggi. "Medici" è una storia vera e personale del regista, ricostruita con stile morettiano, intervallata da una voce fuori campo che simula le pagine di un diario. L'odissea è disarmante e il fatto che sia vero lo rende scoraggiante.
MEMORABILE: Moretti che parla con gente a caso; L'incontro con la Beals; Gli spoiler su Beautiful degli americani; I medici sanno parlare, ma non sanno ascoltare.

Almicione 16/03/17 02:37 - 764 commenti

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Moretti non perde certo la mano e si presenta con questo film a episodi, una prova sempre difficile. Il primo è riuscitissimo, poetico: Roma d'estate è (o meglio, era) vuota e chi la attraversa può davvero illudersi che sia sua; l'elemento nostalgico è qui fondamentale e chi non è romano può capire solo a metà. Nel secondo episodio, il meno riuscito forse, ritorna la tipica critica sociale sferzante e acuta; dalla TV ai bambini viziati, Nanni si conferma ottimo osservatore. Infine, un simpatico racconto, verosimile, di assurdità quotidiana.
MEMORABILE: In vespa, figura divenuta icona.

Magi94 5/07/18 00:56 - 944 commenti

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Un film che si fa apprezzare soprattutto per la leggerezza dolceamara. Il primo episodio è forse il più morettiano e anche il più sfrenato, visto che Nanni si scatena in un turbine di pensieri in libertà. Affascinante l'omaggio a Roma fino all'ultimo silenzioso tributo a Pasolini, esilaranti e veritieri gli intermezzi sul cinema. Il secondo episodio è simpatico, con una storia più lineare. Il terzo è meno spensierato degli altri due, ma pienamente riuscito come denuncia della "malasanità" per quanto riguarda il rapporto medico-paziente.

Alex1988 24/11/18 18:14 - 728 commenti

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Glorificato dal premio per la regia al Festival di Cannes, ormai Nanni Moretti è tra gli autori italiani più ammirati. Non certo dal vasto pubblico; non si può negare che il film susciti un certo interesse, non tanto per la mancanza di una vera e propria sceneggiatura, quanto per alcune scelte stilistiche nel primo e nel secondo episodio. La camminata per le vie di Ostia nel primo caso, le varie inquadrature delle isole Eolie nel secondo. Per il resto, nulla di trascendentale.

Marcolino1 16/12/19 12:48 - 553 commenti

I gusti di Marcolino1

Il diario di celluloide leggero, sensibile, autoironico, teneramente malinconico attraversa una Roma anticonvenzionale passando per Alicudi, Pantelleria, la Stromboli di Rossellini (ma la Bergman lascia il posto al gossip "megafonato" di Beautiful), Anna di Lattuada, Henry del 1986 e la quotidianità. Elenenti "random" magnificamente sintetici sul microcosmo italico che muta in provincialismo, campanilismo e isolazionismo ed elementi "off" (usando le parole della diva di Flashdance), con l'occhio un po' lucido da una parte e il senso vitale dall'altra.
MEMORABILE: L'umiliazione del critico cinematografico simile a Palombella rossa dove Nanni asseriva che: "Le parole sono importanti".

Bubobubo 8/07/21 15:48 - 1847 commenti

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Rivisto a quasi un trentennio di distanza, con il giusto inquadramento storico fornito dai diari dello stesso Moretti, se ne riesce a cogliere con più efficacia pregi e difetti. Tra i primi, l'ultimo episodio, che danza con circolare leggerezza su una vicenda profondamente drammatica, e le immersioni guidate in Vespa nei quartieri di una Roma paralizzata dalla canicola desertica. Tra i secondi, funzionano poco alcuni snobismi estetici (l'attacco ai b-movie, l'omaggio a Pasolini) e, in generale, tutto il secondo episodio, stralunato ma anche piuttosto dispersivo. Voto per eccesso.
MEMORABILE: "Medici" (solo chi ci è passato può coglierne fino in fondo la verosimiglianza!).

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Daniela 9/05/22 16:58 - 12626 commenti

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Tre episodi di differenze carattere: il primo è un omaggio alla propria città non privo di risvolti nostalgici e insieme un invito a vivere con leggerezza, il secondo un simpatico "pellegrinaggio" tra le isole Eolie nella vana ricerca di pace e tranquillità condito da disquisizioni sulle soap tv. l'ultimo e più corposo la cronaca di un serio problema di salute. L'insieme è un'opera a carattere autobiografico che si segue con piacere ed interesse ma non è da annoverarsi tra quelle più significati dirette da Moretti per cui il premio per la miglior regia a Cannes appare immotivato.

Gabrius79 23/08/23 00:26 - 1420 commenti

I gusti di Gabrius79

Moretti divide il film in tre episodi che hanno tutti una certa vena satirica: il primo è gustoso perché a bordo della sua Vespa ci mostra come è Roma in piena estate e alcuni momenti sono spassosi; il secondo è forse il più debole nonostante un buon Carpentieri come spalla ma si riscatta per gli ottimi paesaggi; il terzo è molto autobiografico e si riesce a sorridere (senza cadere nel banale) su un male che aveva colpito lo stesso Moretti. Discreta resa.

Mattatore 4/10/23 22:43 - 79 commenti

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Imprescindibile pietra miliare di un Moretti genialmente tronfio della propria matura fluvialità e perfettamente a suo agio nel definitivo abbandono dell'Apicella alter ego/linfa vitale del suo precedente flusso artistico. Articolato in tre fulgidi episodi (il primo languido e ironico nella sua struttura di suite musicale urbana, il secondo felliniano e denso di surrealismi, sibili critici e alleniani guizzi comici, il terzo incalzante, ansiogeno e asfittico), appare come il più elegante manifesto sull'intima fuga dalla mediocrità, conscio della propria nuda e irriducibile purezza.
MEMORABILE: I dissacranti commenti sulle borgate; Agonia del critico; L'isola dei figli unici; L'ora del lupo; Vulcanismi beautifuliani; Chi l'ha visto?; Finale.
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  • Discussione Alex75 • 1/02/17 17:43
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Ormai penso che la villa sia stata aggiudicata e comunque non avrei avuto i soldi, però il secondo episodio di Caro Diario, all'epoca, mi fece venir voglia di una vacanza (non breve) alle Eolie. Desiderio tuttora inappagato.
  • Discussione Franz • 30/09/17 23:07
    Galoppino - 222 interventi
    Dopo averne letto, ho preso finalmente il coraggio di guardare il film, con attenzione particolare al terzo episodio. Devo dire che, se la sceneggiatura rispecchia fedelmente l'iter della malattia avuta da Moretti, Nanni è stato fortunato da un lato, perché la patologia progrediva molto lentamente, sfortunato dall'altro perché non ha manifestato mai, rendendo difficoltosa la diagnosi, le caratteristiche principali del linfoma di Hodgkin, cioè valori del sangue completamente sballati (specie il numero di globuli bianchi, altissimo in questi casi), e almeno qualche linfonodo gonfio, duro, tra quelli palpabili. Mi rendo anche conto che, quasi 25 anni fa, probabilmente fosse meno frequente la propensione a far effettuare tac o pet (quest'ultima nemmeno esisteva, ai tempi), che avrebbero evidenziato immediatamente il problema. Il prurito è un sintomo comunque veritiero.
  • Curiosità Paulaster • 24/09/20 09:41
    Controllo di gestione - 97 interventi
    I FILM CITATI DA MORETTI NELL'EPISODIO ROMANO:
    "D'estate a Roma i cinema sono tutti chiusi, oppure ci sono film come "Sesso amore e pastorizia", "Desideri bestiali", "Biancaneve e i sette negri", oppure qualche film dell'orrore come "Henry", oppure qualche film italiano".

  • Curiosità Huck finn • 12/08/21 18:05
    Galoppino - 551 interventi
    E' rimasta celebre la piccola parte del regista Carlo Mazzacurati nell'episodio "In vespa".

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images58/mazzacurati.jpg[/img]

    Anche in "Medici", ultimo episodio della trilogia, sono presenti numerosi camei.

    Il primo dermatologo a cui si rivolge Moretti è interpretato dal poeta e scrittore Valerio Magrelli:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images58/magrelli.jpg[/img]

    Il secondo dermatologo è interpretato dallo scrittore Sergio Lambiase:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images58/lambiase.jpg[/img]

    Il Principe dei dermatologi ("Moretti, lei mi deve aiutare...") è interpretato dal sassofonista Mario Schiano:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images58/schifan.jpg[/img]

    La riflessologa plantare ("Col prurito deve evitare assolutamente i cibi rossi...") è interpretata da Serena Nono, figlia del compositore Luigi e sorella di Silvia (ex moglie di Nanni Moretti):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images58/silvia.jpg[/img]

    La stessa Silvia Nono compare brevemente nella scena in ospedale, quando Moretti va a fare la TAC (sullo sfondo, seduto, si intravede anche Angelo Barbagallo):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images58/carodii.jpg[/img]
  • Curiosità Huck finn • 16/02/23 22:13
    Galoppino - 551 interventi
    La recensione del film Henry - Pioggia di sangue che Moretti copia sul suo diario era stata pubblicata nel 1992 sul Manifesto a firma di Giuseppe Salza. La si può leggere qui.
  • Homevideo Buiomega71 • 16/12/23 17:27
    Consigliere - 25943 interventi
    Il  blu ray spagnolo (disponibile dal 23  gennaio 2024) , con audio italiano

    https://www.amazon.es/Caro-diario-Blu-ray-Nanni-Moretti/dp/B0CQ595C6Z/ref=mp_s_a_1_5?qid=1702743876&refinements=p_n_date%3A831287031&s=blu-ray&sr=1-5
  • Discussione Huck finn • 16/02/24 17:56
    Galoppino - 551 interventi
    Cast ampliato:

    Nanni Moretti, Renato Carpentieri, Antonio Neiwiller, Claudia Della Seta, Lorenzo Alessandri, Raffaella Lebboroni, Marco Paolini, Moni Ovadia, Riccardo Zinna, Jennifer Beals, Alexandre Rockwell, Conchita Airoldi, Giulio Base, Giovanna Bozzolo, Sebastiano Nardone, Antonio Petrocelli, Roberto Nobile, Donatella Botti, Umberto Contarello, Gianni Ferraretto, Pino Gentile, Emanuele Gerratana, Sergio Lambiase, Franco Lucarelli, Valerio Magrelli, Carlo Mazzacurati, Serena Nono, Mario Schiano, Italo Spinelli, Angelo Barbagallo, Antonio Milo, Silvia Nono
  • Discussione Zender • 17/02/24 07:56
    Capo scrivano - 47730 interventi
    Una cosa Huck: quando completiamo i cast di solito lasciamo l'ordine precedente nostro privilegiandolo a quello di Imdb che spesso mette un ordine che non rispetta l'importanza degli attori nella storia. Se lo cambiamo dobbiamo esser certi che quello di Imdb rispetti detto ordine di importanza. Io l'ho cambiato, ma non so se avevi ragionato su questo.
  • Discussione Huck finn • 17/02/24 09:21
    Galoppino - 551 interventi
    In genere mi permetto di modificare significativamente l'ordine del cast solo se ho visto il film (se ho visto solo qualche spezzone per prendere dei volti aggiungo i nomi alla fine). In questo caso mi sembrava che l'ordine di IMDb rispecchiasse abbastanza bene l'ordine di importanza dei personaggi (mentre nel cast precedente qui sul sito, ad esempio, Mazzacurati e Giulio Base -che fanno sostanzialmente dei camei- erano prima di Carpentieri, che dopo Moretti è quello che ha il ruolo più consistente; o, ancora, aggiungendo Neiwiller -che non era presente- alla fine del cast sarebbe andato dopo Silvia Nono, che si vede solo brevemente in una scena del terzo episodio)
  • Discussione Zender • 17/02/24 09:36
    Capo scrivano - 47730 interventi
    Allora va benissimo, l'importante è fare appunto quest'operazione.