Il canone del male - Film (2012)

Il canone del male
Media utenti
Titolo originale: Aku no kyôten
Anno: 2012
Genere: thriller (colore)
Note: Aka "Lesson of the Evil". Da un racconto di Yûsuke Kishi, autore anche della sceneggiatura insieme al regista.

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/07/13 DAL BENEMERITO DANIELA
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Daniela 4/07/13 11:52 - 12662 commenti

I gusti di Daniela

L'insegnante che tutti avremmo voluto avere al liceo: giovane, comprensivo, simpatico, pure molto attraente. Peccato che sia uno psicopatico assassino, ma dopotutto nessuno è perfetto... Per buona parte della durata della storia, Miike gioca a suggerire più che mostrare, puntando tutto sull'ambiguità di questa figura apparentemente solare dall'animo nero pece. Ma tranquilli, Miike è sempre lui ed il sangue poi si vede, anzi ce ne sono secchi pieni. Elegante ed ironico come il protagonista, un film da annoverare fra i suoi più riusciti. Particolare e spiazzante la colonna sonora brechtiana.
MEMORABILE: L'impiccagione nella metropolitana; i colloqui con il fucile occhieggiante; tutta la sequenza finale

Greymouser 7/07/13 11:41 - 1458 commenti

I gusti di Greymouser

Miike parte quasi in sordina, lasciando che la storia e i personaggi prendano corpo dalle piccole cose del quotidiano di un qualsiasi ambiente scolastico, con i soliti problemi adolescenziali e di rapporto fra studenti e docenti. Poi, refoli maligni cominciano a soffiare, fino a condurre al pandemonio grandguignolesco del finale, un'orgia di sangue raramente vista, veramente disturbante sul piano emotivo, ammirevole sotto l'aspetto tecnico e visionario, pienamente all'altezza del talento del maestro giapponese.

Schramm 29/11/13 15:02 - 3495 commenti

I gusti di Schramm

Miike cerca strage equo canone, con decisa stangata Imu. Per un'ora si diverte facendoci girare a vuoto, tra allarmanti sonagli qua e là senza approdare in alcun molo. Poi, proprio quando la pazienza sta per cedere ogni arma, ecco che tra isteriche mattanze da far impallidire Boll (esasperanti nella coazione a ripetere di iziano memento), iper-decor fotografico argentiano passando dal cronenberghiano via crucis, Miike non si regola, fa tracimare d'emoglobina e follia un vaso di Pandora che tutto allaga, e per lo spettatore nostalgico del Takashi più scalmanato ed eccessivo son soddisfazioni.

Deepred89 28/12/13 03:40 - 3706 commenti

I gusti di Deepred89

Primo tempo curioso, intrigante ma un po' confuso, che pare volersi indirizzare verso il thriller sociologico alla Confessions; poi tutto viene stravolto e il film si trasforma in una specie di slasher che gioca a caste scoperte, munito di colori barocchi alla Argento e di un bodycount che tocca cifre incredibili. Lo splatter non si fa mai indigesto, l'esagerazione non scade mai nello stucchevole e la ripetitività diventa essa stessa fonte di divertimento. E poi, la figura del professore giustiziere è di quelle destinate a rimanere negli annali
MEMORABILE: L'immagine di Hideaki Itô armato di fucile si fissa indelebile, come altrove accadde per la Lindberg bendata e la Thurman in tuta gialla.

Cotola 10/01/16 23:03 - 9043 commenti

I gusti di Cotola

Bene, forse anche di più, per tutta la prima parte in cui il film si insinua gradualmente sotto pelle, nonostante ad un certo punto sia chiaro dove si andrà a finire, col suo carico misterioso ed abbastanza malsano. Peccato che quando inizia il massacro, il film imploda più che esplodere. Resta comunque un signor intrattenimento che fa scorrere veloci le due ore e dieci di durata (e non è certo merito da poco), ma la seconda parte risulta troppo ripetitiva. Il sangue non manca ma il regista si mantiene, visti i suoi standard, meritoriamente misurato. Uno script più sobrio avrebbe giovato.

Minitina80 29/01/19 20:19 - 2984 commenti

I gusti di Minitina80

La violenza che esplode nella seconda parte è sprovvista di filtri e sbattuta volutamente in faccia in tutta la sua crudeltà. Da quel momento in avanti c’è spazio solo per una spettacolarizzazione insistita e il film smette di esistere. Troppo anche per chi ama situazioni di questo tipo, al punto da chiedersi dove l’assassino tenga nascoste tutte quelle pallottole per il fucile! Nulla da eccepire sulle doti tecniche di Miike, per quanto la prima parte sia stiracchiata e perda di interesse appena si capisce la piega che prenderà la storia.

Hackett 11/04/20 09:57 - 1867 commenti

I gusti di Hackett

Miike questa volta racconta la violenza partendo da una figura rassicurante, gioviale, che incute fiducia. Lentamente il male esce fuori da quel giovane e colto insegnante che sembra avere un cuore grande e invece custodisce un animo glaciale. Finale girato magnificamente con una sorta di Bowling a Columbine al contrario, con il maestro che vuole eliminare gli allievi sfruttando proprio la fiducia che essi riponevano in lui. Con questo film il regista crea un cattivo memorabile per un finale che parrebbe ipotizzarne il ritorno...

POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Young Thugs: NostalgiaSpazio vuotoLocandina In love and deep waterSpazio vuotoLocandina AfterSpazio vuotoLocandina Monster
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Musiche Daniela • 5/07/13 12:23
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    La colonna sonora del film è composta da varie versioni e arrangiamenti della ballata "Die Moritat von Mackie Messer" dall’"Opera da tre soldi" di Bertolt Brecht, musicata da Kurt Weill.

    Questa la traduzione italiana:

    E mostra i denti il pescecane,
    E si vede che li ha,
    Mackie Messer ha un coltello
    Ma vedere no non lo fa

    Sulla spiaggia di Long Island,
    Giace un tale a mezzo dì,
    Stamattina lo sappiamo,
    Mackie Messer era lì

    Han trovato Jenny Towler,
    Strangolata sul bidet,
    Che sia stato Mackie Messer
    Testimoni non ce n'è

    A Schmul Meyer l'industriale
    Un ignoto un dì sparò
    Mackie spende il capitale
    Ma trovarlo non si può

    Sei bambini son bruciati
    Nell'incendio di Brooklin,
    Mackie Messer lui ne sa qualcosa
    Ma non parla e beve gin

    Vedovella minorenne,
    Di cui il nome ognuno sa,
    Ci rimise un dì le penne,
    Ma la colpa chi l'avrà
  • Discussione Capannelle • 5/07/13 23:00
    Scrivano - 3513 interventi
    Ma il sottotitolo del film recita "RAI"?
    Ultima modifica: 5/07/13 23:19 da Capannelle
  • Discussione Zender • 6/07/13 09:16
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Dove lo vedi Capa?
  • Discussione Buiomega71 • 6/07/13 10:42
    Consigliere - 25999 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Dove lo vedi Capa?

    Zender, era una battuta! Il canone RAI...
    Ultima modifica: 6/07/13 10:45 da Buiomega71
  • Discussione Zender • 6/07/13 11:24
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Ooooooooooops! Talmente abituato alle comunicazioni di correzione che non penso nemmeno più possa essere una battuta ormai :)
  • Discussione Daniela • 6/07/13 14:55
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Se ti può consolare, Zender, non l'avevo capita neppure io... :o(