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Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Nonostante il cast, non poteva essere la classica commedia italiana di oggi: Sergio Rubini garantisce infatti una certa originalità nell'approccio che gli deriva dall'aver affrontato il cinema in modo personale sin dagli esordi. Per cui, recuperato uno spunto tra i più classici (quello del trapassato che ritorna sulla terra nei panni di un altro), Rubini lo ibrida con una stramba commedia degli equivoci cercando comunque di incontrare i favori del pubblico abituato a premiare Parenti, Brizzi & co. Solo che la cosa non è nelle sue corde e si vede: soprattutto dal punto di vista comico il film è fiacco, impigliato in una sceneggiatura inutilmente arzigogolata che...Leggi tutto fallisce quando deve raccordare le poche scene azzeccate e sfrutta male i momenti in cui l'equivoco potrebbe indirizzare facilmente alla risata, non trovando mai la battuta fulminante che in molti casi salverebbe la situazione. La coppia Marcorè/Solfrizzi si sposa a fatica: il primo eccessivamente sopra le righe come quando gli capita d'interpretare personaggi macchiettistici, il secondo al contrario fin troppo contenuto, abile nel recitare con l'espressività del volto ma un po' ripetitivo nelle reazioni. Lillo resta a metà del guado, indeciso sul registro da scegliere. Così, con una regia che dimostra di essere molto lontana dall'esplosività che un soggetto del genere poteva garantire, si finisce col notare ancor di più i difetti di uno script raffazzonato, che fallisce l'obiettivo della facile risata senza convincere d'altro canto nemmeno sul piano narrativo. E dire che invece il quadro "comunista" di un aldilà gestito con stanca burocrazia - per quanto tutto fuorché originale - sembrava l'incipit ideale per una rilettura in chiave surreale di vecchie idee. Qua e là qualche discreta gag, ma davvero troppo poco per riparare al procedere sgangherato del film tra dialoghi insignificanti, gag mal condotte (la lunga parentesi con la psicologa presunta amante di Ottone, ad esempio) e una Buy che sembra proprio un pesce fuor d'acqua, corpo estraneo cui tocca di buttarla sul tema astinenza sessuale/incompatibilità matrimoniale per trovare una collocazione. Di scarsa rilevanza le partecipazioni di Gianmarco Tognazzi (un avvocato mafioso) ed Enzo Iacchetti (traghettatore di anime via taxi).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/05/13 DAL BENEMERITO RAMBO90 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 12/05/13
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Dusso 11/05/13 10:34 - 1566 commenti

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Questa di Rubini è una commedia molto misurata con un ottimo Solfrizzi; discutibile invece la scelta di Petrolo, mente gli altri se la cavano bene. Non aspettatevi gran risate ma una commedia graziosa con il solito espediente fantasy del morto che ritorna sulla terra per mettere a posto le cose.

Rambo90 11/05/13 01:53 - 7679 commenti

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Simpatica commedia, leggera leggera, quasi come una favola: Rubini inserisce infatti molti tocchi surreali in sceneggiatura (tra cui l'intero spunto di partenza). Cast ben assortito e in gran forma: la coppia Solfrizzi/Marcorè funziona alla grande (entrambi divertentissimi), Lillo è un ottimo comico, la Buy (pur riproponendo in eterno il suo personaggio) è sempre all'altezza. Certo, si va un po' per le lunghe e il finale è troppo lieto, ma è una bella commedia. Azzeccata la colonna sonora.

Furetto60 11/05/13 10:40 - 1193 commenti

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I primi 15/20 minuti sono di una comicità adrenalinica, poi il ritmo rallenta, inevitabilmente, e dalla comicità si passa all'ironia, con qualche inserto etico ma sempre leggero. Alcuni dei migliori interpreti dell'attuale commedia italiana offrono una buona prova; Rubini propone una vicenda simpatica, "tonda", una storia che regge fino al finale che non direi scontato.
MEMORABILE: Lo smistamento in paradiso; Bondage; L'atmosfera hard predisposta dalla Buy; La cucina giapponese mi fa schifo!

Motorship 11/05/13 17:46 - 585 commenti

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Bella commedia di Sergio Rubini dal sapore vagamente surreale con alcuni spunti interessanti. Certo ci sono parecchi limiti sceneggiativi e qualcosa sinceramente non l'ho tanto capita, ma il film è scorrevole, anche per la bravura e l'impegno degli attori: Bravissimo Lillo, ma anche Solfrizzi, Marcorè e la Buy non sono da meno. Neanche l'Incontrada mi è dispiaciuta. Happy end non di certo esaltante, ma in linea con il tono disimpegnato e leggero del film. Nel cinema di oggi è davvero molto.

Markus 12/05/13 14:07 - 3682 commenti

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Rubini alle prese con la non facile pretesa di far ridere con intelletto e il risultato non è dei più eclatanti, ma nemmeno disprezzabile: non tanto per la vicenda in sé che anzi, talvolta risulta d'impiccio per variabili spesso eccessive e sceneggiatura frequentemente ingarbugliata, quanto per il comparto attoriale che dimostra di essere entrato in parte (Solfrizzi e Buy su tutti). Marcorè un po' eccessivo nella caratterizzazione ma tutto sommato, nella messinscena che punta al ridicolo, può anche funzionare. Lillo un po' in disparte, peccato.

Deepred89 13/05/13 12:36 - 3704 commenti

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Commedia mal calibrata e strampalatissima, nella quale dispiace assistere al fallimento di elementi potenzialmente vincenti. Così il notevole cast appare fuori luogo e sopra le righe, la regia raffinata e surreale rende il tutto sconnesso e poco coinvolgente, la situazioni comiche difficilmente vanno a segno e spesso finiscono per irritare. Si apprezzano le buone intenzioni e alcuni elementi stranianti, come uno Iacchetti autista spettrale alla Ballata macabra, ma si vola comunque molto basso. Per nulla riuscito, ma perlomeno non convenzionale.

Corinne 19/05/13 22:26 - 420 commenti

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Non passerà alla storia ma l'ho trovato delizioso, leggero e divertente. L'idea di base non brilla per originalità ma si riscatta nel finale e il mix di commedia degli equivoci e trionfo dei buoni sentimenti risulta ben amalgamata e regge fino alla fine. Attori in parte, chi più che meno; forse l'interpretazione più debole è quella di Solfrizzi, salvata comunque dalle battute e situazioni previste dal suo copione.

Galbo 1/10/13 17:49 - 12380 commenti

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Una commedia lontana dalle "corde" del suo cinema per Sergio Rubini, regista e attore (in un piccolo ruolo) di una vicenda dai toni surreali che parte con un incipit antico come il cinema, quello del ritorno post-mortem. Il film purtroppo non decolla mai, a causa di una sceneggiatura con pochissimi spunti e di prove attoriali non esaltanti dei due protagonisti che mostrano pochissimo feeling reciproco. Giusto qualche trovata quà e là ma poca sostanza.

Giùan 28/12/13 07:28 - 4539 commenti

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Sono molto affezionato al cinema di Sergio Rubini, dato di fatto questo che spinge a essere indulgenti verso questa straniante (per lo spettatore patito) pausa di riflessione nel suo percorso autoriale. Nello specifico filmico a colpire è la declinazione “completa” verso la commedia classica, nuova pure rispetto alle ben più “radicali” prove de L’anima gemella o de Il viaggio della sposa. Risultato è un'opera leggera più che lieve, senza la necessaria dote di crudeltà sociologica, con controllate prove caratteriali di Solfrizzi, Marcorè e Buy. Al ribasso.
MEMORABILE: Cristo Marx; I “godimenti” della Buy; Le “apparizioni” dell’autista Rubini.

Piero68 4/06/14 09:02 - 2955 commenti

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Meno male che c'è ancora qualcuno capace di portare una ventata di aria fresca, nella commedia italiana. E come non poteva essere, con Rubini alla regia e Solfrizzi (a mio avviso uno dei migliori attori italiani a tutto tondo in circolazione) a fare da mattatore? Forse il soggetto non è originalissimo, ma la sceneggiatura riesce comunque a creare spunti interessanti e fuori dai soliti cliché. Battute intelligenti e freddure di poche parole evocano un cinema lontano subissato ormai dalle volgarità vanziniane. Bene anche il resto del cast.

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Daniela 10/08/14 23:00 - 12625 commenti

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Giunto alla reception dell'aldilà, imprenditore quasi-suicida ottiene la possibilità di tornare sulla terra per un breve periodo sotto altre spoglie, in modo di potersi conquistare il Paradiso. Lui però intende approfittare dell'occasione per vendicarsi del suo eterno rivale... Commedia dallo spunto fantasy jordiano più divertente sulla carta che alla visione: Rubini si impegna per confezionare un prodotto meno scontato del solito, ma sbaglia tempi e modi, come pure non ben assortito risulta il cast, con Marcoré fiacco, Buy fotocopiata, Solfrizzi poco convincente. Trascurabile.

Manfrin 3/01/15 11:31 - 391 commenti

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Un cast ricco e variegato, un plot non certo originale ma solitamente carico di simpatiche situazioni, la regia di Rubini... Mi sarei aspettato di più da tutto ciò; in realtà, dopo i primi divertenti dieci minuti, il film non decolla mai, susseguendosi in situazioni financo prevedibili e rari sprazzi di comicità. Una delusione.

Stelio 15/03/15 17:24 - 384 commenti

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Il suo perchè è nella reintepretazione simpatica degli straabusati temi di morte, fantasmi e reincarnazione in chiave comica. Peccato che di comico ci sia ben poco, per lo meno se badiamo ai risultati. Il signor Lillo si impegna, ma che non sia attore nemmeno professionista si vede in più di un'occasione. Solfrizzi al contrario dimostra di essere uno che ha studiato, ma il talento è un'altra cosa. Il sempre spumeggiante Marcorè non può tenere in piedi, da solo, un film parecchio scadente.

Gabrius79 24/08/17 15:38 - 1420 commenti

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Le premesse per un buon film ci sono tutte, con questo tipo di cast; purtroppo a conti fatti assistiamo a uno spettacolo piuttosto incolore con pochi momenti gradevoli. Il problema sta in una sceneggiatura priva di spunti coinvolgenti e che a volte mortifica il buon mestiere degli attori (Solfrizzi, Marcorè). Anche il resto del cast fatica non poco a raggiungere la sufficienza e la lunghezza della pellicola non aiuta.
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  • Homevideo Mco • 3/11/13 23:32
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