Alabama Monroe - Una storia d'amore - Film (2012)

Alabama Monroe - Una storia d'amore

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/05/13 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 8/05/13 08:39 - 12660 commenti

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Lui vive in campagna e suona il banjo in una banda country, lei gestisce in città un negozio dove si praticano tatuaggi e ne ha il corpo ricoperto: si attraggono a prima vista, si amano, si sposano "finché morte non vi separi". E la morte - una morte - li separa, nel modo più doloroso possibile... Alternando passato e presente, momenti felici e ricordi lancinanti, una storia che tocca nel profondo, scandita da belle ballate bluegrass per un film piccolo a livello produttivo, massimalista nei contenuti. Commovente.
MEMORABILE: Sul palco, terminata la canzone, lo sfogo di Didier

Mickes2 30/05/13 09:35 - 1670 commenti

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Un legame di esistenze che si spezza: un cerchio rotto che si disintegra contro le pareti del destino. Classica struttura a montaggio alternato per una storia legata a doppio filo in cui partecipazione e sentimenti, elaborazione della malattia e del lutto, vita di coppia, rabbia, sensi di colpa e momenti solari vengono introdotti con sapienza e coraggio. Tremenda stoccata (seppur troppo urlata e ostentata) nei confronti della chiesa e il credo religioso. Non mancano un paio di furbate e l’apporto musicale è sproporzionato. Tuttavia, emozionante.
MEMORABILE: Sul letto d'ospedale, la madre che abbraccia la bambina.

Capannelle 27/06/13 17:11 - 4411 commenti

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Le tematiche sono dolorose, il modo di affrontarle in certi passaggi anche, ma la pellicola riesce a stemperarlo con quell'atmosfera e personaggi da country americano ricreati per l'occasione in terra fiamminga. Regia e fotografia sicuramente in palla; attori intonati specie la Baetens, cui viene attribuito in larga parte il peso del film e che se lo smazza con buona versatilità (forse pecca di naturalezza). Un gradino sotto lui, anche per il personaggio meno sfaccettato ma comunque genuino.

Jandileida 14/04/14 11:51 - 1565 commenti

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Data la tematica trattata per non emozionarsi bisogna essere in possesso di un cuore di ghisa. Il mio è di marzapane e quindi mi sono, inevitabilmente, commosso: tuttavia ho anche molte perplessità. A livello registico non ci siamo: troppo televisivo il taglio, non un movimento di macchina possente o vibrante. E di questo risente la storia che, per quanto toccante, a me è parsa andare poco in profondità. Vedi l'ultima parte troppo urlata e ostentata. Anche il groviglio temporale non è gestito benissimo. Bravi gli attori, specie la Baetens, ma pensavo meglio.

Xamini 11/05/14 20:13 - 1252 commenti

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Commovente, senza dubbio, ma anche furbetto. In qualche faciloneria costruita apposta per il gradimento del pubblico. L'intera vicenda è decostruita secondo un montaggio che spezzetta le varie fasi temporali, anticipa qui, ricostruisce là e qualche volta lo fa in modo confuso, rinunciando alla chiarezza per intrigare. Peraltro la vicenda non è di per sé complessa, di approfondimenti non ce ne sono, ma la regia non si può definire impeccabile. Le musiche, invece, questo bluegrass fatto di strumenti a corda e voci (la Baetens è molto piacevole da sentire; decisamente meno la sua voce doppiata), risolvono un po' il problema precedente.

Galbo 14/06/14 06:51 - 12392 commenti

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Come nelle montagne russe, momenti di gioia totalizzante si alternano a momenti di dolore profondo e cupo. Già decontestualizzati per il loro american style in terra belga, i due protagonisti percorrono la difficile strada della vita affrontando la sfida più dura. Forse si può imputare alla sceneggiatura qualche elemento retorico di troppo, ma non si può negare che il film stimoli la corda dei sentimenti con tocco assai delicato grazie anche all'eccellente prova degli attori. Buona la colonna sonora, che assume importanza decisiva.

Paulaster 18/06/14 11:00 - 4417 commenti

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Regia che rende a tutti gli effetti il film all’americana, in una gestione lineare degli incastri in una discreta confezione. Ho perplessità sui toni da melodramma e le eccessive reazioni emotive (non incidendo come impatto visivo). Lei meglio di lui anche se da entrambi manca il guizzo da ricordare. Finale che non riesce a dare il colpo di grazia. Un lavoro slavato per un europeo, molto drammatico per un americano, diviene terra di nessuno.

Saintgifts 23/06/14 17:25 - 4098 commenti

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Come siamo, come eravamo, come diventeremo. Tutto questo in in un montaggio altalena che io personalmente gradisco così così. Partendo dal trailer, che indirizza il futuro spettatore verso un tipo di film molto distante da quello vero, tutto ha il sapore di un'operazione piuttosto calcolata e per questo le emozioni che il film vorrebbe sollevare con la triste storia, all'interno dei ritmi bluegrass buoni per ogni occasione, non colpiscono poi così profondamente. Resta una buon lavoro dei due attori musicisti, a loro agio sul palco e fuori.

Vat69 30/08/14 03:18 - 17 commenti

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Molto fumo a nascondere un'onesta pizza più che un arrosto. Il tema centrale del film non è originale di certo ma Van Groeningen furbamente usa a piene mani i flashback, non lasciando mai che lo spettatore si adagi nel seguire il dolore di Didier ed Elize, due cuori, una capanna e un banjo, costretti ad assistere alla morte per cancro della loro figlioletta. Una storia di sofferenza indicibile, girata con mano lieve ma che, se non fosse per i flashback e il bluegrass, resterebbe nel solco della tradizione.
MEMORABILE: il Belgio rappresentato come fosse il West Virginia; Le musiche.

Giacomovie 31/05/15 09:57 - 1398 commenti

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Produzione belga di un certo valore che ha conteso l’Oscar a La grande bellezza non meritando, obiettivamente, la sconfitta. La storia è una di quelle che molti definirebbero “da fazzoletto” e la bravura tecnica consiste nell’intelligente uso dei numerosi flashback per smorzare una trama che sarebbe stata più amara se sviluppata con linearità cronologica. Alla riduzione della malinconia contribuiscono pure i bei brani country di una soundtrack da collezione. Interessanti infine le frecciate al mondo politico e religioso.

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Spazio vuotoLocandina The misfortunatesSpazio vuotoLocandina Dagen zonder liefSpazio vuotoLocandina BelgicaSpazio vuotoLocandina Beautiful boy

Nando 29/10/15 23:38 - 3814 commenti

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Una coppia particolare amante del bluegrass, un country primario, inizia una storia d'amore travolgente culminata con l'arrivo di una splendida bimba. Una vicenda molto triste che analizza le credenze religiose, gli sviluppi medici e il rapporto di coppia dopo un qualcosa di devastante. Interessante lo sbertucciamento di Bush figlio, ottima la musica che accompagna la narrazione. Due validi protagonisti completano una pellicola di alto livello.

Mimi85 3/11/15 17:21 - 3 commenti

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Struggente, emozionante. Ambientato in Belgio, ma tutto richiama l'America e il sogno americano. Sogno che si scontra a piene mani con la realtà dei fatti. L'etica religiosa ha la meglio sulla ricerca scientifica. La sintonia fra i due protagonisti è proverbiale. La musica e il dolore sono l'anello di congiunzione. Quel dolore disarmante che ti fa perdere la capacità di mettere a fuoco la tua vita, si rimane da soli, con il proprio senso di colpa. Quella musica che ti fa capire gli stati d'animo, sguardi che si incrociano e mani che non si incontrano più.

Didda23 22/01/20 11:13 - 2426 commenti

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Una di quelle opere che ti lascia dentro solo dolore senza un benché minimo spiraglio di luce a cui rivolgersi. Vicenda narrata con stile, interessante nella struttura narrativa e nella scelta delle location, con una regia che si muove discretamente negli spazi. L'espediente del mondo country e della musica non riesce a sdrammatizzare la vicenda. Buona la scelta del cast, soprattutto della coppia protagonista. Induce più di una riflessione, ma è l'impressionante angoscia che emana a imprimersi con forza nei meandri più sensibili dell'animo umano.
MEMORABILE: L'incontro dei due protagonisti e il successivo concerto; La litigata per colpa del volatile; L'inevitabile distacco.
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  • Discussione Jandileida • 14/04/14 11:54
    Addetto riparazione hardware - 431 interventi
    Tra i tre europei in lizza per l'Oscar questo era di gran lunga il più debole, ma di molto. Mi chiedo come abbia fatto ad arrivare fino alla nomination. Non me ne voglia nessuno ma Van Groeningen fa la figura dello scolaretto dietro la MDP: tutti quegli avanti e indietro confusi che senso avevano?

    Poi sarà che stando in Belgio vedo alla fine sempre gli stessi tre attori che fanno di tutto e anche questo ha il suo peso.
    Ultima modifica: 14/04/14 11:57 da Jandileida