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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Finders Keepers
Anno: 1984
Genere: commedia (colore)
Regia: Richard Lester
Note: Aka "Cash-cash".
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Farsa caotica con qualche inserto demenziale, FINDERS KEEPERS si diverte ad accumulare personaggi e colpi di scena in successione riuscendo solo occasionalmente ad essere divertente. E la cosa dispiace soprattutto perché il cast è notevole e persino il protagonista Michael O'Keefe sa essere più espressivo di quanto non sembrerebbe a un primo impatto: regge bene l'atmosfera a metà tra la commedia e l'avventuroso e compone una bella coppia spigliata con una Beverly D'Angelo in versione "Goldie Hawn". Purtroppo l'eccesso di carne al fuoco penalizza il film, che si affatica nel ritmo chiedendo costante attenzione da parte dello spettatore senza vivacizzare i dialoghi com'era necessario per renderlo...Leggi tutto godibile. Ricorda molto le caratterizzazioni demenziali di Leslie Nielsen o Lloyd Bridges nei film del trio ZAZ il grande David Wayne capotreno mezzo rimbambito, unico vero asso nella manica del regista Richard Lester. Poco sfruttato invece un giovanissimo Jim Carrey nel ruolo del figlio del sindaco (Brian Dennehy), già riconoscibilissimo ma ovviamente contenuto: è lui che dovrebbe esserci nella bara (occupata invece da 5 milioni di dollari) al centro della storia, caricata su un treno dove si svolgerà buona parte della vicenda. La regia di Lester è piatta, l'umorismo funziona a fasi alterne e i momenti di transizione tra una gag e l'altra sono decisamente troppo lunghi.
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ChiudiTITOLO INSERITO IL GIORNO 8/02/13 DAL DAVINOTTI
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- Davvero notevole!:
Pessoa - Quello che si dice un buon film:
Rambo90 - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr.
Commedia simpatica, dalla trama zeppa di equivoci che fin dall'inizio si mostra discretamente coinvolgente e accattivante. C'è qualcosa sia del pazzo mondo di Kramer che del Silver Streak di Wilder e i vari pezzi si incastrano bene tra loro garantendo svago. O'Keefe e D'Angelo sono una buona coppia, ma è il cast secondario ad essere particolarmente azzeccato, con vari volti carismatici coinvolti (c'è anche il giovane Jim Carrey) tra cui va menzionato indubbiamente il logorroico David Wayne. Finale rocambolesco per un film godibile.
L'infelice titolo italiano lo relega nella schiera di film demenzial-dozzinali che il cinema americano esportava alla grande in quel periodo; in realtà questa commedia on the road di Lester ha parecchie frecce al suo arco. Da citare in primis l'efficace script, che prende corpo dall'origine letteraria e riserva momenti di cinema che restano pure dopo la visione. Regia ineccepibile, ritmo forsennato e un cast di attori dotati molto affiatati fra loro completano un film molto godibile dall'inizio alla fine. Quando non si ride di pancia si sorride di gusto: assolutamente da vedere!
MEMORABILE: I dialoghi surreali fra i due cugini; Il controllore del treno che ogni volta telefona a Nixon chiamandolo Nicholson.
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