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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/01/13 DAL BENEMERITO PAULASTER POI DAVINOTTATO IL GIORNO 23/07/13
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Paulaster 11/01/13 09:20 - 4391 commenti

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Vederlo in lingua originale mi ha dato la possibilità di scoprire la chiave del film: il tono di voce di Lincoln. Day-Lewis ci costruisce il personaggio intorno e il suono calmo con un filo di stanchezza riempie l’ambiente delle sue parole importanti, ma con un pizzico di humour da buon padre di famiglia. Anche visivamente è l’unico che regge, mentre gli altri sembrano a un ballo in maschera (botox della Field compreso). Spielberg gli si mette al servizio. Trama argomentata e politica, gli ultimi 20 minuti non sono necessari.
MEMORABILE: Il teorema di Euclide; Il campo di battaglia alla fine.

Rullo 13/01/13 22:04 - 388 commenti

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Un film che ha come fondamenta Daniel Day-Lewis e la sua grande recitazione. Esprime carisma da tutti i pori: lui non recita Lincoln, lui è Lincoln. Si rimane basiti nel vedere di quanto la bravura di un attore possa elevare un film: Spielberg ci porta a provare ciò che prova il presidente senza se e senza ma. Purtroppo risulta essere un po' troppo lungo, ma nel complesso la durata non si fa troppo sentire.

Homesick 29/01/13 09:38 - 5737 commenti

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Non tanto una biografia su Lincoln, quanto piuttosto una radiografia della Politica tesa a raggiungere il fine – e qui si tratta di una meta storica come l’abolizione della schiavitù - anche con i mezzi della corruzione e dell’inganno. Spielberg ha saputo rendere fruibili le infinite discussioni sull’emendamento e gli attriti in seno ai Repubblicani attraverso la potenza del grande Cinema e dei suoi attori: eccelsi non solo Lewis – un Lincoln allampanato, al contempo mite e combattivo -, e l’intenso Lee Jones, ma anche Strathairn con la sua straordinaria serietà e signorilità. Machiavellico.
MEMORABILE: Le animate sedute parlamentari e gli epiteti degli onorevoli; la falsa lettera sull’imminente fine della guerra.

Puppigallo 26/01/13 01:48 - 5258 commenti

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Interessante come documento storico-politico, questa diligente pellicola può contare sull'ottima interpretazione di Lewis. Resta però un prodotto più adatto al pubblico USA, piuttosto che a un qualunque altro essere umano, che ne può avvertire la staticità, vertendo solo sull'approvazione del tredicesimo emendamento, ottenuto con qualsiasi mezzo, lecito e non; il tutto intervallato dalle Lincoln beghe familiari. Il resto degli attori non sfigura (i cacciavoti sono un po' troppo caricaturali), anche se spicca comunque Jones, che ha un motivo in più degli altri per far approvare l'emendamento.
MEMORABILE: Jones all'avversario "Non credo nell'uguaglianza degli uomini, ma davanti alla legge sì. Lei è più rettile che uomo, ma viene giudicato come mio pari"

Cotola 27/01/13 00:40 - 9009 commenti

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Poco cinema e tante parole in questo film, troppo lungo, firmato da Spielberg con tutti gli annessi e connessi tipici del suo stile. Un bel po' di retorica (ma visto il genere di pellicola ci può stare); qualche scena madre (per nulla memorabile) con tanto di pietismi evitabili (quelli riguardanti il figlio morto); un approccio alla storia molto didascalico e tipicamente a stelle e strisce. Pomposamente poco sopportabili le musiche di William. Superba la prova di Day-Lewis, gigioneggiante ma efficace quella di Lee Jones. Ovvio che la confezione sia impeccabile. Americanissimo.

124c 28/01/13 12:54 - 2914 commenti

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Lezione di storia americana data dal professor Steven Spielberg con l'aiuto del "ricercatore" Daniel Day-Lewis. Un film interssante, ma che fa bene sopratutto all'America e agli americani. Di certo il tema trattato, l'approvazione del 13° emendamento, che abolisce la schiavitù in Usa, è interessante, ma il film è un po' troppo lungo. Comunque ben recitato non solo da Daniel Day-Lewis, che è molto somigliante al presidente Usa, ma anche da Sally Field e da Tommy Lee Jones, pelato con tanto di parrucchino. Kolossal da due palline e mezzo.

Tarabas 4/02/13 14:18 - 1878 commenti

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Una delle battaglie politiche più importanti della storia, non solo americana: l'abolizione della schiavitù. Gli ultimi mesi di vita dell'uomo politico più importante della storia americana. Spielberg gira un film tutto dialoghi e studio di caratteri, che non teme i tempi dilatati, anzi li sfrutta per portarci nel cuore del politico e dell'uomo Lincoln e dei suoi interlocutori. Il rischio di agiografia è tenuto a bada mostrando i lati oscuri del potere. Clamoroso il cast, da Day-Lewis a Strathairn a Jones alla Field. Molto più "europeo" di quanto sembri.
MEMORABILE: Il dialogo con i giovani soldati all'inizio del film, con Lincoln seduto nella stessa posa in cui verrà immortalato nella statua del Lincoln Memorial.

Berta61 29/01/13 11:11 - 17 commenti

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Film serioso e paludato, di impianto teatrale, quasi tutto girato in interni, impreziosito da una fotografia bellissima, ricca di chiaroscuri e controluci. Grandi interpreti, tutti e interessante lezione di storia e di politica: Lincoln non esita a giurare il falso, corrompere e, soprattutto, far proseguire la sanguinosa guerra civile americana, ormai vinta dal Nord, pur di centrare il macro-obiettivo del varo dell'emendamento che abolisce la schiavitù negli Usa. Opera lentissima e pensosa, lunga (150 minuti), antispettacolare, ma da vedere.
MEMORABILE: Lincoln che si allontana dalla Casa Bianca per l'ultima volta prima di morire, ripreso in controluce, bastone in mano e la lunga tuba in testa.

Saintgifts 31/01/13 23:34 - 4098 commenti

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Pur mostrandone anche il lato umano (il rapporto con la moglie e il figlio), si ha l'impressione che la figura del presidente sia stata messa su un piedistallo molto alto. Non che non lo meriti, ma c'è troppa enfasi nel valorizzare ogni parola e ogni gesto, complice forse la recitazione di Day-Lewis, calato con convinzione nel personaggio. Le figure di contorno riescono a dare un po' di respiro a tutto il lavoro rendendolo meno didascalico e "vivacizzandolo", aiutando così una visione sempre a rischio di pesantezza, vista anche la durata.

Ducaspezzi 4/02/13 21:40 - 222 commenti

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Non proprio spielberghiano, nel suo insieme, per la sospensione programmatica della spettacolarità, mentre invece è più riconoscibile una certa corda emozionale del regista laddove emergerà, verso la fine, il retroterra privato del personaggio dell'ottimo Tommy Lee Jones. E non è, quest'ultimo, un aspetto che ho molto gradito perché è come se si fosse appena un po' sfilacciato quel senso di astratto e severo universalismo che il tema portante del film possiede e rivendica in perpetuo. Un bel film di robusta attorialità. Welcome Machiavelli!

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Kint 10/02/13 10:34 - 39 commenti

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Più che un film storico lo definirei didattico: dialogato dall'inizio alla fine e coinvolgente a tratti, aggiunge poco o niente a quello che si potrebbe trovare scritto su un libro di storia. Spielberg sceglie di soffermarsi unicamente sulla lotta per il tredicesimo emendamento, lasciando sullo sfondo la guerra di secessione e la vita privata del presidente (la parte meno interessante). Il risultato è un film ben recitato ma poco convincente.

Galbo 15/02/13 19:45 - 12380 commenti

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Quasi una lezione di storia in forma di documentario per Steven Spielberg, che utilizza un approccio assai impegnato per questa biografia del presidente Lincoln. Un trattato sulla politica in forma filmata, ma qualcosa di lontano dal cinema in senso stretto. Gravato da una lunghezza eccessiva, il film può contare su un'ottima interpretazione di tutto il cast, ma la scelta di Favino come doppiatore del protagonista è pessima. Eccellente la ricostruzione ambientale, ma nel complesso un film freddo che non lascia molto nello spettatore.

Mtine 17/02/13 17:08 - 224 commenti

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Chi va a vedere Licoln aspettandosi il solito kolossal americano spettecolare e ricco di azione resterà irrimediabilmente deluso. L'ultimo lavoro di Spielberg è infatti ricco di dialoghi, anche se troppo lento e prolisso. Tutto ciò rende il film un'opera a suo modo originale e interessante, che tenta di spiegare la storia non come un insieme di battaglie, ma di uomini e idee. Lincoln non è un capolavoro, ma è comunque un film a tratti piacevole e ben realizzato, ricco di bei momenti. Un nota di demerito va invece a Favino doppiatore.
MEMORABILE: Le storie raccontate da Lincoln.

Cloack 77 28/02/13 20:49 - 547 commenti

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Fondamentale per l'impianto del film l'interpretazione totale di Daniel Day-Lewis, accompagnato dalla dura genialità di Tommy Lee Jones (a cui spetta la scena più divertente, quella della "persuasione" di un democratico) e dalla sorpresa James Spader, perfetto, "sudato". Non si può dimenticare neppure il dolore di Sally Field, che sul finale si arrende al destino e alla grandezza di colui che le è a fianco. Insomma un eccellente cast per un ottimo film che può permettersi il lusso di tralasciare la scena dell'omicidio.

Matalo! 17/02/13 21:08 - 1378 commenti

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Spielberg come Lincoln usa tutti gli stratagemmi, leciti o meno, per raggiungere il fine perseguito: ricco nel cast e nell'impianto ma piano nel tono totale, mellifluo e retorico (vedi lanci di musica nei momenti solenni) ma convinto nel valore della democrazia e spesso sobrio, quasi pedante. Poteva finire con l'uscita di Lincoln a teatro a incontrare Boothe, ma rinuncia a questa ellissi per farne un'altra, meno poetica. Alla fine il film esce promosso, anche se abbiamo dovuto sopportare bene e male durante il percorso. Day Lewis immenso.
MEMORABILE: James Spader ciccione; La consegna del 13mo emendamento di Lee Jones alla "governante.

Capannelle 27/02/13 16:45 - 4399 commenti

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Spielberg osa qualcosa di meno divertente del solito e, se da una parte regia e fotografia non deludono affatto e gli attori sono bravi, dall'altra verbosità e durata si fanno sentire. In altri casi sarebbe stata una mattonata e questa non lo è. Porta avanti un messaggio universale, colorato certo a stelle e strisce, su un soggetto sempre attuale, e per essere uno Spielberg non è nemmeno troppo patriottico. Però ogni tanto viene voglia del fast forward.

Didda23 6/05/13 19:59 - 2426 commenti

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L'emozione sorge spontanea quando vedi recitare un cast di attori di questo calibro: Day-Lewis è un Lincoln perfetto non solo per la somiglianza, Lee Jones colora sarcasticamente il proprio personaggio; Hoolbrook, Strathairn, Stuhlbarg, Blake Nelson e un irriconoscibile Spader sono spalle di super-lusso e impreziosiscono la bellezza del girato. Dal canto suo Spielberg ha una capacità unica nel saper narrare magnificamente gli eventi storici. I dialoghi, anche se tecnici, sono alquanto realistici. Una grande e elegante lezione di cinema.

Greymouser 8/05/13 12:25 - 1458 commenti

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Un film veramente pesante, che riporta il cinema di Spielberg all'ipertrofia retorica dei suoi lavori meno riusciti: lento, prolisso, statico e freddo, non aggiunge alcun afflato epico o visionario alla manualistica conoscenza storica di fatti e personaggi della vicenda. Day Lewis è bravo come sempre, ma la sua interpretazione è diluita e resa asfittica dal brodo logorroico in cui lo costringe la verbosissima sceneggiatura: un fiume in piena di parole che travolge ben presto ogni scintilla di vera cinematografia. Non brutto, ma inutile.

Luchi78 12/12/13 15:58 - 1521 commenti

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Necessaria un'importante fase di "riscaldamento" prima della visione, meglio ancora se si è appassionati di storia politica americana. Film piuttosto pesante fino alle battute finali, dove la votazione al tredicesimo emendamento viene più vissuta come una liberazione piuttosto che come un traguardo storico. Day-Lewis è superlativo e solo per la sua interpretazione il film merita almeno una visione.

Yamagong 3/01/14 23:47 - 274 commenti

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Più che convincente Spielberg alla regia di un film storico: Lincoln è la rappresentazione sofferta di quell'esercizio democratico tanto doloroso quanto necessario, perché fatto di sacrifici e ardui compromessi. Day-Lewis giganteggia, anche perché messo al servizio di un personaggio sfaccettato e profondamente umano e tormentato. Ma il voler inseguire velleità trattatistiche inficia negativamente sia sul ritmo, molto blando, sia su di un impianto narrativo di non immediata comprensione (a meno di non conoscere la storia americana...).
MEMORABILE: La furiosa lite tra Lincoln e sua moglie; L'aneddoto sul quadro di George Washington; Il momento della votazione.

Steven Spielberg HA DIRETTO ANCHE...

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Piero68 3/02/14 09:10 - 2955 commenti

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Osannato dalla critica campanilistica (e come non potrebbe essere), la realtà è che Lincoln dimostra una volta di più che Spielberg è abbondantemente sul viale del tramonto e che dai tempi di Munich non ne indovina più una né come regista né come produttore. Ma al di là di questo il film è noioso e improduttivo (almeno dal punto di vista storico) e l'unica cosa che rimane sono i dialoghi e le continue storielle raccontate da Lincoln. Più che di Lincoln si parla del XIII emendamento e della sua storia parlamentare. Arrivare alla fine è dura!
MEMORABILE: La disinvoltura nel raccontare la compravendita dei parlamentari (argomento tanto caro alla odierna politica italiana).

Nando 27/02/14 20:11 - 3810 commenti

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Un ritratto importante per uno dei momenti fondamentali della storia etica del mondo, l'abolizione della schiavitù negli States. La pellicola è cronachistica, forse lievemente fredda e priva di pathos, nonostante un'emozionante finale. Day-Lewis è monumentale per somiglianza e carisma ben affiancato dal resto del cast in cui menziono Spader. Lo stile di Spielberg è comunque visibile in una ricostruzione perfettamente accurata.

Jena 16/01/16 17:30 - 1550 commenti

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Totalmente inserito nel filone del cinema obamiano/democratico (di cui Spielberg ormai è alto aedo) è un film didattico, molto parlato, con poca azione, intriso di alti ideali e retorica. Una roba così in mano, che so, a un regista italiano poteva essere un mattone indigeribile, ma nelle mani di quello che è stato uno dei più grandi registi americani diventa ul film di due ore e mezza che fila via tutto sommato liscio. Ma la vera arma segreta del è un Day Lewis assolutamente perfetto, grandioso, tanto che sembra Lincoln che partecipa a un film!

Daniela 28/11/16 07:41 - 12625 commenti

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Non un biopic tradizionale ma un "dietro le quinte" in cui si dimostra come in politica il fine giustifichi i mezzi, se il fine è nobile come l'abolizione della schiavitù. Quasi interamente incentrato sui dialoghi, con un solido cast a far da corona alla prova di impressionante mimetismo del protagonista (apprezzabile solo in originale dato il mediocre doppiaggio), è un film in cui Spielberg contiene la sua vena retorica ma che solo in brevi momenti riesce a trasmettere emozioni. Il risultato è una lezione di storia illustrata interessante ma troppo cerebrale per coinvolgere.
MEMORABILE: La fossa delle gambe, in uno dei pochissimi momenti senza dialogo

Lou 15/02/17 22:27 - 1119 commenti

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Spielberg celebra con devozione il presidente che lasciò il segno nella storia facendo approvare nel 1865 l'emendamento di abolizione della schiavitù. Day-Lewis restituisce alla perfezione il ritratto di un uomo temperante, sensibile e attento, dotato di grande visione politica, determinato e concentrato sull'obiettivo di ottenere, anche a costo di dichiarare il falso, l'approvazione del congresso. Non è un film spettacolare né di facile visione, perché il regista sacrifica il ritmo per concentrarsi sull'azione politica e le trame di palazzo.
MEMORABILE: "Il tempo è un grande addensante".

Thedude94 23/06/19 21:52 - 1089 commenti

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Spielberg ci presenta la figura di Lincoln in maniera tecnicamente impeccabile: regia, scenografie e fotografia sono più che soddisfacenti; ciò che può essere criticata è la ripetitività in alcuni punti della sceneggiatura, che in aggiunta allungano eccessivamente il film. Daniel Day-Lewis è, in compenso, fenomenale: non sbaglia nulla e non è mai sopra le righe; anche la Field e Lee Jones fanno la loro parte ottimamente. Insomma, un biopic intenso, che merita la visione e invita alla riflessione su temi importanti e fondamentali per l'uomo.

Ryo 3/05/20 21:05 - 2169 commenti

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Raffinato, sobrio e importante. Non emozionante però. La recitazione è eccezionale e le riprese eccellenti (inclusa una saturazione del colore datata per dare un aspetto antico senza sembrare post-prodotta). Ma ci sono due cose che rendono questo film assolutamente da vedere. Uno è il contenuto: la lotta per porre fine alla schiavitù durante la guerra civile. La seconda è la travolgente performance di Daniel Day-Lewis, così valida da farci dimenticare che stiamo guardando un attore.

Alex1988 20/05/21 19:52 - 728 commenti

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Terzo Oscar (più che meritato) per il grandioso Daniel Day-Lewis, che dà al suo Abraham Lincoln un misto di pacatezza e grinta, unita a una sottile ironia. Molto più epico sulla carta che non nella messinscena, il film di Spielberg segue molto più da vicino la vicissitudine umana del Presidente e la sua lotta per l'approvazione del tredicesimo emendamento che, da lì a poco, avrebbe abolito la schiavitù negli Stati Uniti. Menzione a parte merita anche Tommy Lee Jones nel ruolo di Thaddeus Stevens.

Enzus79 3/07/21 19:41 - 2874 commenti

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Biopic su Abramo Lincoln, sedicesimo presidente degli States e convinto abolizionista della schiavitù. Film non totalmente riuscito, che dà più importanza ai dialoghi rispetto all'azione. Tutto sommato non annoia. Daniel Day-Lewis (premiato con l'Oscar) regala una delle sue migliori interpretazioni. Apprezzabile la fotografia, discreta la colonna sonora di Williams.
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  • Discussione Capannelle • 2/02/13 22:02
    Scrivano - 3487 interventi
    Storico o avventuroso?
    Entrambi, cavolo, e questo ne fa un grandissimo regista.
    Per me Schindler, Incontri e Ryan sono da top del top ma anche AI, Duel e Minority sono roba sopraffina.
    Curiosamente mi ricordo poco degli Squali ma prima o poi lo rivedrò.
    Ultima modifica: 2/02/13 22:03 da Capannelle
  • Discussione Tarabas • 4/02/13 14:25
    Segretario - 2069 interventi
    Temo di non essere d'accordo praticamente con nessuno dei giudizi che ho letto finora.

    Il film è "verboso": è un film politico, la politica si fa soprattutto con le parole. Sarebbe stato facilissimo mettere una mezz'ora di scene di guerra, a mio parere torna a gran merito di Spielberg di aver rifiutato una strada molto semplice per colpire l'emotività del pubblico, costringendo invece a seguire il (complesso, senza dubbio) svolgersi della trattativa politica per l'abolizione della schiavitù.

    E' troppo americano: secondo me è un film molto meno americano di quel che sembra, a parte la storia (quella sì, ma a ben vedere è una storia universale successa in America). Mi sembra un film politico di stampo molto europeo, teso alla verosimiglianza storica (su questo tutti i commenti americani concordano) e non reticente sui retroscena meno agiografici della figura di Lincoln. Sull'evitare scorciatoie spettacolari, nelle quali indulge troppo cinema di oggi, vedi sopra.

    Sulla questione Oscar non mi pronuncio, dato che gli Oscar non mi sono mai interessati.
  • Curiosità Caesars • 8/02/13 11:03
    Scrivano - 16800 interventi
    Pare esserci un clamoroso errore storico nel film di Spielberg:
    La denuncia di un deputato: «Il Connecticut non votò contro l’abolizione della schiavitù. Correggere l’errore prima dell’uscita in Dvd»

    http://www.lastampa.it/2013/02/07/esteri/il-falso-storico-di-lincoln-che-imbarazza-spielberg-vFzKogAKRdb4xZwyDk67xJ/pagina.html
    (lo segnalo solo per curiosità)
  • Discussione Galbo • 15/02/13 19:46
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Ha il merito di non essere un "santino" ma va
    detto che il film è troppo verboso e noiosetto.
    L'ho trovato francamente piuttosto piatto e poco emozionante e coinvolgente. Queste sono le
    prime impressioni. Poi magari ripensandoci, a mente fredda potrei alzare il voto, ma non credo. E comunque 14 nominations all'oscar sono
    davvero troppe. Speriamo non vinca nulla di meritevole.


    concordo su tutto, francamente un film deludente e la scelta di Favino come doppiatore del protagonista è pessima. Dubito che lo rivedrò ma credo sia il classico film da vedere in lingua originale.
    Ultima modifica: 18/02/13 05:23 da Galbo
  • Discussione Matalo! • 17/02/13 21:11
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Tarabas ebbe a dire:
    Temo di non essere d'accordo praticamente con nessuno dei giudizi che ho letto finora.


    E' troppo americano: secondo me è un film molto meno americano di quel che sembra, a parte la storia (quella sì, ma a ben vedere è una storia universale successa in America). Mi sembra un film politico di stampo molto europeo, teso alla verosimiglianza storica (su questo tutti i commenti americani concordano) e non reticente sui retroscena meno agiografici della figura di Lincoln. Sull'evitare scorciatoie spettacolari, nelle quali indulge troppo cinema di oggi, vedi sopra.


    Concordo, è molto americano non troppo americano. C'è qualcosa di eccellente nel modo in cui solo gli americani sanno fare
  • Curiosità Galbo • 25/02/13 05:50
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Daniel Day Lewis vince l'Oscar come migliore attore protagonista
  • Homevideo Mco • 5/05/13 19:16
    Risorse umane - 9970 interventi
    In DVD e BR dall'8 Maggio 2013 per 20th Century Fox.
  • Discussione Didda23 • 10/05/13 10:23
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Galbo sono completamente d'accordo con te per il doppiaggio di Favino. L'ho visto in originale e quando ho sentito la pubblicità in tv del DVD/ Blu ray mi sono venuti i brividi. Come sputtanare un lavoro certosino di impostazione di voce e di accenti.
  • Discussione Galbo • 10/05/13 21:45
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Galbo sono completamente d'accordo con te per il doppiaggio di Favino. L'ho visto in originale e quando ho sentito la pubblicità in tv del DVD/ Blu ray mi sono venuti i brividi. Come sputtanare un lavoro certosino di impostazione di voce e di accenti.

    È la pseudofurbata di prendere un attore di grido per il doppiaggio per portare quattro gatti in più al cinema piuttosto che impiegare un professionista del settore, posto che a mio parere il cinema andrebbe sempre visto in lingua originale
  • Curiosità Daniela • 28/11/16 08:03
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Hal Holbrook, che nel film di Spielberg interpreta il ruolo di Francis Preston Blair, l'anziano politico a cui Lincoln affida il compito di avviare contatti con i confederati, ha interpretato a sua volta la figura del Presidente nelle serie Tv Lincoln (1975-1976) e Nord e Sud (1985-1986), oltre che in un episodio del The Ed Sullivan Show (1966).