Vendesi miracolo - Film (1992)

Vendesi miracolo
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Leap of faith
Anno: 1992
Genere: commedia (colore)
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

La storia del predicatore truffaldino che campa sulla creduloneria degli americani non è una novità. Pur tuttavia bisogna ammettere che Steve Martin in quella parte sembra trovarsi alla perfezione, e se in qualche modo il film non è del tutto insopportabile lo si deve solo a lui. Perché per il resto non c'è praticamente nulla da salvare. La regia di Richard Pearce è quasi peggio dell'infelice sceneggiatura, con troppi momenti morti, troppo moralismo da bancarella, troppi cori gospel e troppo poche risate. LEAP OF FAITH infatti, nonostante un'idea che avrebbe potuto garantire un certo divertimento, preferisce puntare alla commedia agrodolce, con l’inevitabile happy ending e il colpo di scena...Leggi tutto finale che non può proprio sorprendere nessuno. Così Steve Martin, pur mettendoci tutto il suo estro nell'interpretazione del reverendo Nightingale (e un colore di capelli indefinibile, tra il rosso e il grigio) è castrato da dialoghi scialbi, un rapporto poco approfondito con la compagna d'avventure Debra Winger (che con lui e gli altri della compagnia, tra i quali riconosciamo il noto cantante rock Meat Loaf, gira gli States su un coloratissimo pullman-circo) e una ripetitività d'azioni che presto sfianca lo spettatore. Nel complesso insomma un film americano fino al midollo (come gran parte di quelli girati da Steve martin), con la sua bella morale e tanti buoni sentimenti. Dispiace dover riconoscere che un bravo comico come Martin si sia ridotto nei Novanta a interpretare commedie senza nerbo, molto simili l'una all'altra ricalcando cliché mai innovativi. Del tutto sprecata la partecipazione del bravo Liam Neeson nella parte dello sceriffo.

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Galbo 14/05/08 14:38 - 12380 commenti

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Sulla moda (e forse qualcosa di più in alcune regioni degli Stati Uniti d'America) dei santoni e delle sette parareligiose talora gestite da ciarlatani ed imbonitori è stata realizzata questa discreta commedia di Richard Pearce che ironizza sul fenomeno in modo forse non molto approfondito ma piuttosto caustico ed incisivo. Il film ha nell'istrionesca interpretazione di Steve Martin (tra i più raffinati comici americani) una delle sue "armi" migliori insieme alla presenza nel cast della brava Debra Winger.

Cotola 19/04/10 19:53 - 9009 commenti

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E' una commedia ma non si vede. Eppure il tema centrale del film ben si presterebbe ad essere satireggiato ma con una scenegiatura così piatta e banale non poteva che uscirne fuori un film grigio e mediocre. Non graffia, non fa ridere e la progressione drammaturgica del santone è pateticamente moralistica.

Mdmaster 20/12/10 15:48 - 802 commenti

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Commedia così così anni novanta che tenta la carta dell'argomento "moderno" dei predicatori truffaldini, senza però riuscire a graffiare o a far ridere più di tanto. Fortunatamente c'è Steve Martin, che riesce sempre in qualche modo a salvare una pellicola che sembra affondare e una discreta Winger. S'intravendono anche Philip Seymour Hoffman e, guarda un po', Meat Loaf. Adatta per un noioso pomeriggio da passare davanti alla tv, ma davvero niente di speciale.

Mtine 26/01/12 22:42 - 224 commenti

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Una buona commedia, che fa poco ridere ma offre un interessante spaccato di una realtà americana, quella dei predicatori imbroglioni. La storia parte subito col piglio giusto, ben delineando già nella scena iniziale la figura del protagonista. Peccato che nella seconda parte il film si spenga, cada nel patetico e termini con un finale mieloso e buonista "all'americana". Ottima comunque la prova di Steve Martin, vero punto forte del film.
MEMORABILE: L'orologio d'oro del predicatore.

Daniela 2/12/19 22:01 - 12622 commenti

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La storia di questo truffatore che gira per il paese col suo baracconesco spettacolo itinerante speculando sulla fede della gente all'inizio illude anche noi, facendoci credere di trovarci di fronte ad una commedia di graffiante ironia. . Ma i veri miracoli sono in arrivo e con essi il film frana nel patetico auto-assolutorio: se l'importante è qualcosa in cui credere, allora anche i ciarlatani fanno il loro dovere. Martin è scatenato, ma la sua personalità si soprappone troppo al personaggio, mentre gli impacci sentimentali fra Winger e Neeson allungano inutilmente un brodo sciapo.

Rambo90 8/01/21 23:53 - 7676 commenti

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Una solida performance di Steve Martin rende interessante un film altrimenti abbastanza evitabile. Le sue scatenate prediche nei panni del predicatore imbroglione catturano l'attenzione, e di fatti per tutta la prima parte si segue la sceneggiatura sperando aumenti ancora di più il grado della sua sfacciataggine. Peccato che poi si viri verso il messaggio religioso vero, deragliando completamente dallo stile fin lì adottato, e le cose si facciano troppo buoniste. Un po' sprecato Neeson, la Winger invece è una giusta spalla.

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