Sexy nature - Film (1974)

Sexy nature
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Titolo originale: La comtesse perverse
Anno: 1974
Genere: erotico (colore)
Note: Aka "Countess perverse", "Les croqueuses". Monica Swinn, Pamela Stanford, Pierre Taylou e Caroline Rivière appaiono nella versione voluta dal produttore ma non in quella di Franco.

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/01/13 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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Buiomega71 1/01/13 21:35 - 2910 commenti

I gusti di Buiomega71

Uno dei Franco più suggestivi e inebrianti, immerso in un'atmosfera onirica e allucinata. La casa dall'architettura gotico/dadaista che sovrasta l'isola, l'uso ammaliante dei grandangoli, prelibate cene a base di costolette umane, una scalinata rossa che sembra uscita dal genio scenografico di Robert Fuest, un prefinale di cacciagione con la Romay che corre nuda tra le fresche frasche tra i più intensi girati dallo tio (con la notevole OST di Bernard Raiteux a incalzare). Splendida dea Diana la Arno e succulenta la scena lesbo con la Romay. Chiusa finale sorprendentemente spietata.
MEMORABILE: La Romay corre nuda con indosso un paio di sandaloni; Vernon e la Arno mentre "segano" la Hansa; Vernon spia la Arno e la Romay fare all'amore.

Il Gobbo 30/06/13 12:23 - 3015 commenti

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Ottima variazione del compianto Tio Jess sul sempiterno canovaccio della Pericolosa partita, qui declinato al femminile, ma con coppia diabolica (lui è un ottimo, sardonico Vernon), una coppia di procacciatori di vittime e un'aggiunta "gastronomica". Franco sfrutta al meglio le splendide location, per una volta lascia a casa lo zoom, e regala uno dei suoi migliori titoli post periodo d'oro. La Arno un po' legnosa ma comunque non da buttar via.

Deepred89 5/02/14 01:18 - 3706 commenti

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Con i suoi difetti, ma tra i Franco da me visionati uno dei migliori. Belle ambientazioni insulari, un paio di attrici da urlo (la solita Lina Romay e Tania Busselier), qualche notevole suggestione a livello di regia, un Vernon villain di grande carisma. Purtroppo le estenuanti scene semihard (imposte da De Nesle a film ultimato) spezzano parecchio il ritmo e alcune stranezze di montaggio (imputabili a chi?) rovinano scene potenzialmente ottime (la caccia finale, poi "sistemata" nell'edizione hard italica). ** che potevano essere ***: peccato.

Marcolino1 10/12/16 18:54 - 553 commenti

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L'ambientazione nella casa sulla scogliera, la stessa di She killed in ecstasy, introduce l'atmosfera macabra, onirica e sospesa del film. Il tema dell'antropofagia qui non viene esplicitato come nel cannibal movie, ma è presentato in maniera allusiva (i trofei umani e animali, le carni succulente nei piatti) e gli viene aggiunto il simbolo di amore assoluto che fagocita l'oggetto del desiderio. Le inquadrature amplificano, come lenti di ingrandimento malefiche, la gara di follia tra Vernom e la Arno, con un rovesciamento del rapporto predatore-preda.

Herrkinski 7/10/21 14:37 - 8111 commenti

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Franco condensa in quest'horror erotico diversi temi classici del genere, dalla caccia all'uomo per divertimento fino al cannibalismo, in una cornice suggestiva che mischia con un certo successo l'esotico e il gotico; la magione dei due depravati, novello castello degli orrori, ha un'architettura alla Escher piuttosto interessante. Visto nella versione uncut, le scene soft e quelle semi-hard occupano gran parte del minutaggio, annoiando abbastanza; discrete quelle più propriamente d'orrore, anche se più suggerite che altro. Cast franchiano tutto sommato convincente, buona fotografia.

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  • Homevideo Trivex • 7/02/14 08:37
    Archivista in seconda - 1317 interventi
    Quindi i dvd ad oggi disponibili propongono la versione francese e non è quella "originale"?

    Esiste quindi una versione "italiana" con audio italiano?

    Possibile una uscita in versione originale (vedi nota Deep)?

    Grazie
    Ultima modifica: 7/02/14 10:23 da Trivex
  • Discussione Zender • 7/02/14 08:44
    Capo scrivano - 47784 interventi
    D'accordo, mutato.
  • Homevideo Deepred89 • 7/02/14 12:48
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Attualmente sono reperibili entrambe. Se non erro il dvd Artus contiene "director's cut" da 73 minuti, mentre il Tonfilm contiene 2 dischi, rispettivamente con quest'ultima + edizione rimontata e insertata da 97 minuti. Va però detto che la "director's cut" non si è mai vista in sala, quindi risulterebbe una specie di inedito, e infatti ancora ne ignoravo l'esistenza mentre scrivevo il mio commento. Il mio ** si riferisce al rimontaggio.
  • Homevideo Buiomega71 • 7/02/14 17:18
    Consigliere - 25998 interventi
    Deepred89 ebbe a dire:
    Attualmente sono reperibili entrambe. Se non erro il dvd Artus contiene "director's cut" da 73 minuti, mentre il Tonfilm contiene 2 dischi, rispettivamente con quest'ultima + edizione rimontata e insertata da 97 minuti. Va però detto che la "director's cut" non si è mai vista in sala, quindi risulterebbe una specie di inedito, e infatti ancora ne ignoravo l'esistenza mentre scrivevo il mio commento. Il mio ** si riferisce al rimontaggio.

    Confermo. Il dvd della Artus (solo con audio francese) dura esattamente '73 minuti.

    PS La locandina messa sulla scheda davinottica e davvero ORRENDA!

    Ma quella di prima?
  • Homevideo Zender • 7/02/14 17:23
    Capo scrivano - 47784 interventi
    Questa è italiana ed è quella immagino uscita al tempo nei cinema.
  • Homevideo Buiomega71 • 7/02/14 17:58
    Consigliere - 25998 interventi
    E bruttissima!!!!!

    Rivoglio quella di prima! Mi appellerò al mio avvocato! :)
  • Discussione Buiomega71 • 9/08/18 10:26
    Consigliere - 25998 interventi
    Sadisterotica-L'estate torbida dello tio Jess

    Piccola meraviglia franchiana, forse uno dei picchi massimi/artistici dello tio, mai così affascinante e intenso, tecnicamente sorprendente e ammantato di un'aurea quasi mistica, che và dall'onirismo all'atmosfera pregnate di uno stato tra l'allucinazione e l'incubo, tra la fiaba nerissima e spizzichi horror di grande suggestione

    Franco ribalta l'estetica narrativa della Pericolosa partita, la sua isola diviene minacciosa e fuori dal tempo (bellissime, maestosamente mortifere e di gran presa terrifica le sequenze in cui la barca degli sventurati si avvicina agli scogli), dove un'enorme casa nera, tra il gotico e il dadaista, sovrasta l'atollo in tutta la sua possenza malefica, Mi fa paura quella casa dirà la Romay una volta arrivata sull'isola riserva di caccia umana.

    La grande caccia agli esseri umani (meglio se di specie femminile) è per Franco l'apoteosi del suo cinema migliore, dove la MDP entra in stanze alla Barbalù, scende le immense scalinate a forma di dedalo, ammantate da una fotografia rossa cromatica, un comparto scenografico/architettonico di grande bellezza arty/futuristica che sembra uscito dal genio di Robert Fuest

    La Arno splendida e statuaria dea Diana, nuda, armata di arco e frecce, che durante la caccia alla Romay (nuda anch'essa, e con indosso solo sandaloni neri) si muove sinuosa (come una serpe) tra le fresche frasche, prima indossando un paio di zeppe rosse, poi a piedi nudi, fino alla spiaggia, fino a quando la sua preda giace morente a terra, in uno dei finali più crudeli e spietati di tutto il cinema franchiano (l'annegamento in mare, Vernon che delira sotto il sole)

    Prelibati pranzi a base di costate umane (in una cena pantagruelica grottesca e intinta nell'humor nero), teste appese come trofei (palesemente finte come il suppelletile di Una vergine tra i morti viventi), corpi di donne nude che ardono tra le fiamme, uno smembramento teatral/surreal/grandguignolesco (Vernon e la Arno che segano la testa della Hansa , sdraiata nuda esanime su un tavolaccio) con rumore quasi cacofonico che attira l'attenzione della Romay, la Romay che si aggira smarrita tra stanzone immense come in un gotico andato in acido, le gustose e raffinate scene lesbo tra la Arno e la Romay (spiate da Vernon mentre fuma, in un atto voyeuristico metempsicotico puramente franchiano), la Romay legata e trascinata via dalla coppia prima della caccia, la Arno che sbircia, con il canocchiale, l'arrivo dei nuovi ospiti, indossando un vestito con lo spacco e zatteroni bianchi, mentre sale l'enorme antro della villa così assolata e così spettrale, accompagnata da Vernon

    La Romay coinvolta in un gioco a tre dalla coppia formata da Robert Woods e Tania Busselier (dove Franco le carezza feticisticamente i piedini appogiati alla balaustra della balconata) prima (con inaspettata furia dell'uomo quando caccia via in malo modo la sua donna per godersi la Romay in solitaria, dopo aver assistito ai giochi d'amore tra le due donne), preda succulenta e ambita dalla Arno poi, uno strangolamento (delitto marcatamente franchiano) tra i più misogeni messi in scena dallo tio (e la Bussulier con occhi spalancati e la lingua fuori dalla bocca non si dimentica)

    La vestizione della Romay con vestaglietta nera in pizzo trasparente , davanti allo specchio, officiata dalla Arno prima della cerimonia lesbo.

    Un Franco ispiratissimo come non mai, in un mix abbacinate tra le isole del dottor Moreau, quelle dell'invenzione di Morel, i gotici nostrani e gli spizzichi e bocconi dell'horror antopofago

    Da antologia franchiana la Arno che si ripassa Kali Hansa (che prima resiste, nuda nel letto, all'attacco libidinoso della coppia, eppoi si lascia andare ai piaceri di saffo), poi arriva Vernon nudo e le zompa addosso (dove l'attore feticcio franchiano mostra pure gli attributi), mentre la Arno (nuda) li guarda contorcersi estasiata, sussurrando vogliosa: "Più forte, più forte..."

    Quasi poetico l'uso continuo dei grandangoli, notevole e incalzante lo score di Jean-Bernard Raiteux (con sonorità esoticheggianti), abbagliante la fotografia , di squisito paradiso infernale le location.

    Opera tra le più ficcanti e fulminanti di Franco (che anche quì non compare come attore, ma immerso a orchestrare il suo splendido gioco di sesso e morte) alla faccia dei suoi detrattori.

    Fiero di aver benemeritato questa perla franchiana di grande seduzione visiva, uditiva e sensoriale.

    Montaggio di sua maestà Gerard Kikoine e titolo italiano da querela

    Da gustare unicamente nella sua versione pura di 73 minuti.
    Ultima modifica: 9/08/18 21:37 da Buiomega71
  • Curiosità Buiomega71 • 9/08/18 10:47
    Consigliere - 25998 interventi
    * Il film è un omaggio a Franco ad uno dei suoi film preferiti, La pericolosa partita e al mito di Fu Manchu.

    * Il produttore Robert de Nesle, una volta finito il film, nota che non c'è abbastanza sesso per la commerciabilità del film. Fa cosi girare a Franco delle sequenze che lambiscono l'hardcore e ne edulcora il plot originario, come film nel sogno. Esce in questa versione spuria con il titolo Les Croqueuse.

    * In Italia esce come Sex.ìy Nature, rimpolpato da inserti hard.

    * Una delle opere più incondizionate e libere di Franco, che ricava il budget e il cast dagli avanzi di Plasir à trois.

    Fonte: Succubus - Guida al cinema di Jess Franco, nocturno book 2007
  • Homevideo Buiomega71 • 9/08/18 11:18
    Consigliere - 25998 interventi
    Prezioso e da standing ovation il dvd edito dalla francese Artus Films, che presenta il gioiello franchiano nella sua splendida versione director's cut di 73 minuti

    Formato: 1.33:1 (con le bande nere ai lati dello schermo)

    Audio: francese (senza nessun sottotitolo)

    Video limpidisso e luminoso

    Come extra: Jean -Francois Rauger analizza il film (Jess et la comtesse) 25 min.

    Gallerie di foto e manifesti d'epoca del film (Diaporama)

    Le Croqueuses, dove vengono presentate le sequenze (nel film "puro" eliminate) nella versione voluta dal produttore (per un totale di 25 min):

    * La Romay nella stanza d'albergo con l'amica Caroline Rivière (una delle ragazze più brutte del mondo, che c'ha pure i baffi) che scherzano e fanno le ochine. Unica nota d segnalare è la Rivière che cita l'isola del dottor Moreau, quella di Zaroff e di Fu Manchu, che sottolineava la cinefilia citazionistica franchiana.

    *Scena d'amore tra Robert Woods e Tania Busselier (con lei che le bacia il pene non in erezione)

    *Sequenza lesbo a tre tra la Arno, Monica Swinn e la Busselier (quest'ultima legata nelle segrete della villa). La Arno , poi, assiste ai giochi lesbo tra le due donne, sullo sfondo un manichino alla Vampyros Lesbos. Sequenza saffica tipicamente franchiana, forse la migliore tra quelle eliminate nella versione pura di 73'

    *La Romay si aggira nei grandi stanzoni della villa (voluto omaggio a Dietro la porta chiusa di Lang?), apre una porta e trova Pamela Stanford e un uomo legati insieme schiena contro schiena (come Caronte e Vera Frankenstein in La maledizione di Frankenstein). La Romay comincia a giocare con la vulva della Stanford, praticandole un cunnilingus, poi passa all'uomo, baciandole e leccandole il pene molliccio, per poi dedicarle un blow job sfacciatamente hardcore. Sequenza di un certo impatto visivo tipico dello tio, ma rovinata dall'inutile fellatio porno (la Romay non è controfigurata)

    *Scena (inutile) di sesso (a letto) tra la Arno e Woods

    *Finale scioccherello e improponibile che riporta nella stanza d'albergo tra la Romay e la Rivière, dove quest'ultima legge la notizia della contessa cacciatrice sul giornale, corre in stanza e trova la Romay distesa nuda sul letto che se la ride, dicendole che era tutto frutto della sua immaginazione (sic!)

    Durata effettiva: 1h, 13m e 04s


    Immagine al minuto 00, 33 e 10, dove Alice Arno attende l'arrivo dei suoi nuovi ospiti, con alle sue spalle la minacciosa bellezza della villa Xanadu, tra cui la nuova preda Lina Romay

    Ultima modifica: 5/04/19 21:48 da Buiomega71
  • Homevideo Carlitos • 5/03/22 10:15
    Galoppino - 80 interventi
    Entrambe le edizioni citate eliminano le brevi interpolazioni hardcore di origine nostrana, visibili invece in una vhs sudamericana di label non identificata che utilizza la versione cinematografica italiana con audio italiano e sottotitoli in spagnolo.
    Ultima modifica: 7/08/23 20:06 da Carlitos