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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/12/12 DAL BENEMERITO PUMPKH75 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 28/01/13
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Pumpkh75 21/01/13 21:28 - 1749 commenti

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Sorprendente. Lontano anni luce dalla comicità tipica di Ceccherini, uno stralunato film a episodi che spazia dalla critica autobiografica (il primo beffardo segmento, il più debole) a squarci malinconici e dolorosi (il sofferto Pellegrini che interpreta Celentano e sé stesso), completandosi con un piccolo capolavoro, sarcastico e geniale, che dice più di 1000 lettere di Travaglio. Sprazzi di ottima regia per un film però scarsamente commerciale, difficilmente classificabile. Consigliato.

B. Legnani 27/01/13 19:27 - 5532 commenti

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Sorprendente film a episodi di Ceccherini. Quello con la ragazza cubana è il meno riuscito (**), disperdendosi in tocchi grotteschi un po' facili. Bello senza "ma" (***) quello con Papaleo e Monni (bravissimi), che azzecca una cosa sulla quale molti hanno miseramente fallito, a partire da Moretti: per colpire Berlusconi in modo credibile bisogna colpire gli italiani, cosa che Ceccherini fa senza la puzza sotto il naso di chi da decenni fallisce il colpo. Stupendo (****) l'episodio "Celentano", interpretato impeccabilmente da Pellegrini e dalla Enrichi, pure con un tocco dolcissimo, in mezzo agli sterminati girasoli.

Didda23 27/01/13 23:14 - 2426 commenti

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L'episodio Ceccherini e ragazza cubana è senza dubbio il migliore (**!), per merito soprattutto del miglior momento comico dell'opera (Ceccherini che canta al ristorante). L'episodio che vede protagonisti pure Monni e Papaleo fa una critica talmente velata al berlusconismo che risulta essere evanescenza allo stato puro (*!). L'episodio peggiore (*) è quello che vede protagonista cravattastorta Pellegrini: gli elementi drammatici sono assolutamente fuori luogo rispetto al costrutto generale e il tutto risulta troppo patetico. Un'opera bizzara e fuori dal comune che potrebbe regalare qualche minima soddisfazione. Cameo di Veronesi nei panni di un prete.

Markus 27/01/13 18:42 - 3687 commenti

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La brutta copia è la definizione adatta per questo film a episodi incrociati, che potevano e dovevano essere divertenti. Invece è un’occasione sprecata per Ceccherini che, anziché gestire la sua verve un po' sopra le righe per far gioire lo spettatore, è come se tirasse il freno a mano, quasi a voler dare una forma artistica al prodotto, senza che ce ne fosse bisogno. A mio avviso Ceccherini è un comico che deve essere gestito da altri (non me ne voglia)!

Gigi66 12/11/14 08:56 - 12 commenti

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Il miglior film di Ceccherini. L'episodio con la cubana, semiautobiografico, è purtroppo piatto e televisivo (*!), quello con Pellegrini sfiora un patetismo alla De Amicis fuori tempo massimo che fa tenerezza e suona autentico (**!), quello con Monni e Papaleo, finalmente valorizzato in un ruolo stralunato, è un gioiello surreale pieno di trovate naif (***!).

Deepred89 10/11/14 13:24 - 3706 commenti

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Commedia a episodi sgangherata e sconclusionata ma indubbiamente curiosa che si fa ricordare per una spassosissima satira berlusconiana tra gustosi rimandi a Forman e una regia che sfrutta con sapienza l'onnipresenza del volto (geniale l'ossessione per i manifesti elettorali, piazzati un po' ovunque) e delle parole di Silvio nelle vite degli italiani ottenendo notevoli effetti comici. Altri due episodi tra l'irrisolto (quello di Celentano, che avrebbe reso meglio con qualche minuto in più) e lo scontato (l'altro), ma si apprezza il tentativo.

Pol 30/11/15 13:30 - 589 commenti

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Veronesi Giovanni, la cosa peggiore che potesse capitare alla commedia italiana degli ultimi trent'anni: eccone l'ennesima riprova. Tre episodi, due chiaramente di stampo Ceccherini (grotteschi, sbracati... divertenti) e uno, non ho dubbi, farina del sacco del co-sceneggiatore che riesce, in un film solo ed esclusivamente da ridere, a infilare il dramma da piangere: solo a lui poteva venire in mente una cosa simile. Peccato perché quando in scena c'è Ceccherini si ride (sempre che si apprezzi il suo umorismo sguaiato).

Nick franc 3/07/22 23:27 - 515 commenti

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Alla quarta regia Ceccherini cerca il salto di qualità ma rimane a metà del guado: se gli episodi su Berlusconi (gioiello di comicità surreale ricco di trovate divertenti con un Monni magnifico, un Papaleo deliziosamente stralunato e sorprendente citazione di Forman) e Celentano (spiazzante e ricco di una malinconia che spinge inaspettatamente alla lacrimuccia con annesso finale poetico tra i girasoli) sono riusciti, il segmento autobiografico è fiacco e deludente (ed è quello che fa calare il voto complessivo). Bella ma un po' fuori contesto la colonna sonora jazz di Papaleo.
MEMORABILE: I tre pazzi che mendicano usando gli slogan elettorali di Berlusconi.

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  • Discussione Zender • 29/01/13 08:01
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Appunto, ipotesi plausibili, come le altre. Di sicuro non c'è ancora nulla, quindi direi che il forse del Davinotti non è sbagliato, al momento. Sul fatto che sia uscito ora può essere che semplicemente s'è visto che esisteva questo film nei magazzini degli inediti e magari, visto che Berlusconi esiste ancora, s'è colta la palla al balzo. Chissà.
  • Discussione B. Legnani • 29/01/13 10:35
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Appunto, ipotesi plausibili, come le altre. Di sicuro non c'è ancora nulla, quindi direi che il forse del Davinotti non è sbagliato, al momento. Sul fatto che sia uscito ora può essere che semplicemente s'è visto che esisteva questo film nei magazzini degli inediti e magari, visto che Berlusconi esiste ancora, s'è colta la palla al balzo. Chissà.

    Hai ragione.
  • Discussione Motorship • 29/01/13 17:42
    Fotocopista - 269 interventi
    C'è sempre Berlusconi di mezzo insomma. Chissà quanti editti avrà emanato a nostra insaputa, alla faccia della libertà di idee. Mi meraviglio come non abbia fatto una reidezione del "Codice Rocco" di fascista memoria.
    Comunque credo che sia più una scusa il fallimento della Cecchi Gori, credo sia più una paura di qualche sgarro, diciamo così.
    Ultima modifica: 29/01/13 17:49 da Motorship
  • Discussione Zender • 29/01/13 18:43
    Capo scrivano - 47782 interventi
    A volte semplicemente alcuni si autocensurano per non fare eventuali sgarbi a un "amico" (così erano Cecchi Gori e Berlusconi all'epoca, se non sbaglio).
  • Discussione B. Legnani • 29/01/13 19:43
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    Motorship ebbe a dire:
    C'è sempre Berlusconi di mezzo insomma. Chissà quanti editti avrà emanato a nostra insaputa, alla faccia della libertà di idee. Mi meraviglio come non abbia fatto una reidezione del "Codice Rocco" di fascista memoria.
    Comunque credo che sia più una scusa il fallimento della Cecchi Gori, credo sia più una paura di qualche sgarro, diciamo così.


    Per l'epoca, il Codice Rocco era più adeguato ai tempi dell'attuale complesso di norme penali.
  • Discussione Motorship • 30/01/13 16:44
    Fotocopista - 269 interventi
    All'epoca del Codice Rocco, la comunicazione di massa, era molto più ridotta rispetto ad oggi, questo bisognerebbe tenerlo in considerazione (al massimo stavano radio e giornali). Ora tra tv, internet, radio, web tv, web radio e miriade di giornali in più (Mussolini eliminò tutti i giornali all'infuori di quello fascita), è chiaro che le norme devono essere tante e complesse. Ad ogni modo anche la Dc negli anni 60 e 70, aveva fatto una specie di Codice Rocco, per fare da scudo alla satira politica contro di loro, tant'è che anche Forattini e credo il povero Noschese pagarono caro certe "uscite" verso la politica di allora.
    Ad ogni modo avevo capito che sta storia fosse paragonabile alle epurazioni da parte di Berlusconi di Santoro,Luttazzi(Daniele) e Biagi, ma Cecchi Gori era amico di Berlusconi ai tempi, ergo non è che c'entri tanto la cosa.
  • Discussione B. Legnani • 30/01/13 21:16
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    Motorship ebbe a dire:
    All'epoca del Codice Rocco, la comunicazione di massa, era molto più ridotta rispetto ad oggi, questo bisognerebbe tenerlo in considerazione (al massimo stavano radio e giornali).

    Scusa, ma io ho detto un cosa ben diversa, che nulla c'entra con la comunicazione e i mass media.
    Ho detto che il Codice Rocco (che oggi sarebbe, preso in toto, ovviamente inadeguato), per l'epoca di uscita era, come ordinamento giuridico, tutt'altro che arretrato.
    Questo mi dicevano, con ampie spiegazioni, amici avvocati molto anziani. Ovviamente, essendo io, ora, non più giovane, quelli che erano miei amici anziani non sono oggi più interpellabili...
  • Discussione Motorship • 30/01/13 21:53
    Fotocopista - 269 interventi
    Quello che volevo dire era che c'erano delle norme che punivano la satira contro il regime, intesa non come satira, ma come solo insulti verso la personalità del Duce e degli uomini a lui vicini. Ecco a cosa era riferito, forse dovevo dire che c'erano delle norme scritte all'interno del Codice Rocco che punivano satire sul Regime, così come alle volte anche se non in forma scritta, Berlusconi o chi per lui, ha sospeso dal palinsesto molti programmi perchè la satira su di lui non piaceva al suddetto, ecco cos'era il mio riferimento.
    Difatti ho anche citato Luttazzi, così come anche i Guzzanti hanno sospeso programmi per quei motivi.
    Non un paragone, ma verosimiglianze ecco tutto.
    Non altro...
    Ultima modifica: 30/01/13 22:01 da Motorship
  • Homevideo Mco • 1/12/13 21:20
    Risorse umane - 9970 interventi
    In DVD dal 2 Dicembre 2013 per Cecchi Gori.
  • Discussione B. Legnani • 14/11/14 22:49
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    Motorship ebbe a dire:
    Berlusconi o chi per lui, ha sospeso dal palinsesto molti programmi perchè la satira su di lui non piaceva al suddetto, ecco cos'era il mio riferimento.

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