Demoniaca - Film (1992)

Demoniaca

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dopo aver stupito tutti con il notevole HARDWARE, il regista Richard Stanley torna con DUST DEVIL, un simil-horror che ricalca (difetti compresi) il celebrato precedente. Soprattutto Stanley insiste a vanificare i suoi notevoli sforzi visionari scrivendosi da sé soggetto e sceneggiatura. Così, a fronte di scenari altamente suggestivi (siamo in Namibia), ci troviamo davanti a un'idea di base vecchia come il cucco (il solito demone che passa di corpo in corpo compiendo delitti per puro godimento) e a una sceneggiatura priva di logica del tutto dipendente dalla scelta delle inquadrature. Inutile...Leggi tutto dire che il film soffre di una lentezza esasperante, figlia delle velleità autoriali del regista: Stanley prima immagina le scene e poi, per pura conseguenza, ci costruisce sopra una sceneggiatura che possa vagamente giustificarle. Un procedimento che solo in pochissimi possono permettersi di seguire con risultati validi, ed è un peccato perché le musiche di Simon Boswell si sposano veramente bene con le sognanti atmosfere del film e a volte l'insieme coinvolge i nostri sensi. Ma un film - che diamine! - ha pure bisogno di una storia decente da seguire, e qui la pochezza del copione, la vacuità delle sfruttatissime idee da cui parte, non possono soddisfare. Inoltre la dipendenza del tetro autostoppista dal Randall Flagg dell' "Ombra dello scorpione" (Stephen King) è evidente e DEMONIACA paga seri tributi al capolavoro di King anche anche per l’atmosfera e il look del cattivissimo protagonista. Un buon esercizio di stile, ma di rara noia e inutilità.

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Undying 27/04/07 18:50 - 3807 commenti

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Dust Devil venne diretto da Richard Stanley l'anno seguente (1992) l'uscita dell'avvincente fanta-horror Hardware. Quindi le aspettative nei confronti del titolo erano piuttosto elevate. E se il film per certi aspetti non tradisce un percorso di originalità (un ambientazione solare nella quale agisce un demone-killer dalle umane sembianze), non riesce a superare la soglia della sufficienza a causa della stranezza narrativa (quasi da fumetto più che da cinema) di cui è permeato. A nulla serve la buona colonna sonora, la storia continua a fare acqua...

MAOraNza 6/09/07 11:03 - 244 commenti

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Un titolo che mi entusiasmò al momento della prima visione a un Dylan Dog Horror Fest di qualche era geologica fa e giunto a noi grazie a Tele+ (con la libertà di una scelta di nome drammatica). Rivisto dopo dieci anni non ha lo stesso appeal, anche se si tratta di un horror veramente anomalo, quasi tutto girato alla luce del sole e con qualche straccio di fotografia. Un peccato, perché in Dust Devil non si scovano tracce del talento palesato in Hardware dal grande Richard Stanley. Un film che lascia un po' così, ma a tratti brutale. Peccato.

Herrkinski 29/12/08 23:02 - 8072 commenti

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Dopo l'interessante Hardware, Stanley gira un horror anomalo nel suo ambiente naturale, il Sud Africa (in Namibia, per la precisione). E la location è il dettaglio preponderante del film: gli scenari desolati, la sabbia sospinta dal vento, le superstizioni locali... Una storia fantastica che talvolta sfocia nella violenza, girata con un certo gusto per l'immagine (spesso virata su toni solari e rossastri, caratteristica delle opere del regista) e carica di simbolismi. La sceneggiatura talvolta traballa, ma il film comunque funziona. Mistico.
MEMORABILE: Il cinema abbandonato riempito di sabbia; la fucilata nel finale.

Cotola 12/06/09 19:59 - 9009 commenti

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Dopo un gran bel lavoro come Hardware sarebbe stato lecito attendersi ben altro dal regista Stanley, il quale invece gira una pellicola non molto originale che si segnala in positivo solo per qualche blando squarcio visionario e in negativo soprattutto per una sceneggiatura non poco "sbrindellata".

Rebis 10/09/09 18:23 - 2332 commenti

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Imprescindibile l'edizione Director's cut in cui le incoerenze e gli impacci narrativi della theatrical si dissolvono: Stanley monta con pochissimi mezzi un'atmosfera apocalittica e arcana, vigorosamente suggestiva, gravida di reminiscenze cinematografiche. Quanto di più prossimo all'idea di flusso per immagini, è un magma opulento e sensuale, che dimostra come al cinema di genere non occorrano nuove storie, ma autori capaci di raccontarle. In un bilancio del tisico horror anni '90 l'opera del maniacale Richard Stanley va annoverata tra gli esiti più significativi e stilisticamente virtuosi.

Tomastich 14/06/10 10:54 - 1255 commenti

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Intrigante ma un po' tirato via. Stanley firma un horror esoterico ambientato tra il Sudafrica e la Namibia (uno dei pochi ambientati in queste lande desertiche), pieno di spiritualismo (di bassa lega), dal finale deludente che non riesce a spiccare il volo.

Luckyboy65 24/07/10 01:23 - 143 commenti

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Film tributo a Stephen King (o copiato che dir si voglia) in gran parte, è tanto bello nelle immagini e nella fotografia quanto scarso (ma tanto) nella sceneggiatura. Al di là di un'idea di base del demone serial-killer che in realtà a quanto pare incarna nient'altro che la Morte (quella ammantata di nero e con la falce), tutti gli altri personaggi sembrano davvero in cerca di autore e soprattutto di un copione da seguire. Diamo atto che abbiamo potuto apprezzare qualche bel paesaggio namibiano, ma per quello c'è anche Discovery Channel.

Puppigallo 11/08/10 10:35 - 5259 commenti

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Mediocre horror con qualche guizzo qua e là (il demone che, attraverso lo specchio, dice al protagonista: "Riempi la mia ciotola). Purtroppo, la confezione è poca cosa (immagini e regia), nonostante la desertica ambientazione non sia poi così male. Il problema è che il protagonista ha poco carisma; e visto che ruota quasi tutto intorno a lui e alla ragazza con propositi di suicidio, la pellicola ne risente, frenata anche da momenti morti e qualche dialogo inutile di troppo, solo in parte compensato da alcune scene interessanti e di discreto impatto (fucilata in faccia). Vedibile e nulla più.
MEMORABILE: Lo stregone, con le sue pietre bianche e la teoria sul potere delle dita (mozzate).

Jena 25/12/10 19:01 - 1550 commenti

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Ci rimarrà sempre il dubbio se Richard Stanley fosse un genio e non lo sapremo forse mai, perché le sua carriera si e fermata a due film. Il dubbio che lo sia ci viene. Questo quasi sconosciuto Dust Devil, come Hardware, fa intravedere un talento di altissimo livello. La solita storia dello psicopatico posseduto viene raccontata con uno spirito visionario che lascia senza fiato. L'ambientazione nel deserto della Namibia è al limite del geniale. Attori adeguatamente "posseduti" e Zakes Mokae non si dimentica. Film da scoprire ed amare.
MEMORABILE: La scena del delitto dopo l'assassinio, la fuga finale nel deserto.

Minitina80 6/09/17 11:48 - 2980 commenti

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Horror difficilmente giudicabile poiché vessato in sede di montaggio dalla produzione, ragion per cui la versione tagliata risulta svilita e privata di minuti preziosi che lo avrebbero arricchito di ulteriori sfaccettature. A perderci è soprattutto la figura del demone, che perviene allo spettatore in maniera troppo superficiale e asettica. Resta immutata, invece, la particolare fotografia, dai colori tendenti al rosso ocra, che ben si lega con l’originale ambientazione africana. Da vedere possibilmente in versione integrale.

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Rufus68 18/03/20 23:16 - 3825 commenti

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A tratti intriga, altre volte si affloscia come un palloncino bucato. Il film sembra sempre lì lì per accendersi, ma la trama sghemba e gli attori poco convincenti fanno spegnere la miccia. La figura diabolica che attraversa il tempo è una trovata affascinante; così come, almeno in potenza, i protagonisti che gli si oppongono. Eppure rimane tutto alle soglie della rivelazione, si va avanti prosaicamente e senza sfruttare l'ambientazione torrida e desolata. Solo Mokae riesce a imprimere qualche guizzo drammatico alla storia.

Anthonyvm 31/07/20 16:42 - 5640 commenti

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Dopo l'evocativo Hardware, Richard Stanley si butta sull'horror fantasy misticheggiante. Parte da elementi interessanti (i riti violentissimi dell'assassino, la politica sudafricana, il proiezionista-stregone), ma li mette al servizio di un plot troppo vago e inconcludente. Il risultato sembra un omaggio a Stephen King (dal villain con gli stivali de "L'ombra dello scorpione" alle forze maligne risalenti a tempi remoti di "It") con punte fulciane (le lacrime di sangue), visivamente curatissimo, ma di poca sostanza e persino risibile (il pacchiano make-up del demone). Riuscito a metà.
MEMORABILE: Il rogo della casa subito dopo il rito di sangue; Le mani senza dita appese e inchiodate; Gli incidenti stradali; La testa esplosa (ultra-splatter).

Rigoletto 27/08/20 13:45 - 1785 commenti

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Horror riuscito a metà, nella quale la parte salvabile si concentra sia sugli attori (la Field e Mokae prima ancora di Burke) e per le location che favoriscono una certa visionarietà. La storia in sé pare invece poco convincente e una certa farraginosità di sceneggiatura sembra ingarbugliare ancor più la matassa. Rispetto agli horror del decennio precedente questo presenta una visiona asciutta, poco incline a voli di fantasia. De gustibus.

Leandrino 14/07/21 10:36 - 511 commenti

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L'opera seconda di Stanley approfondisce il suo lato più "sciamanico": spiriti maligni e leggende tribali sostanziano un'indagine poliziesca avvolta nel mistero. I deserti incontaminati della Namibia fanno da sfondo a un plot di sicuro fascino ma spesso mancante di concretezza e lucidità, e che troppo volentieri si perde nelle vaghezze del mondo onirico: un calo di tono che ricorda il Weir de L'ultima onda. In generale - e nonostante la buona regia di Stanley - si respira un clima da film televisivo dei primi anni '90, anche per la prova altalenante del poco carismatico cast.

Pumpkh75 31/12/21 13:58 - 1740 commenti

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Venti caldi, spazi desertici, atmosfere eteree e allucinate: Stanley si lascia trasportare dalla loro indubbia potenza e scolla dalla loro superficie una storia ancestrale di demoni locali che invece doveva esserne mimesi e compimento. Manca inoltre il supporto sia di Burke che di una Field troppo straniera e l’impatto degli effetti speciali è troppo discontinuo nel tessuto del film. Evitare la versione corta, che pur intuendo che qualcosa andasse sfrondato risulta più semplicistica eppure più pasticciata del final cut. Cattura ma evapora.

Jaspers 19/03/22 00:41 - 150 commenti

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Il capolavoro di Stanley che, basandosi su un suo incubo infantile e un noto fatto di cronaca nera, fa trasparire tutto il suo amore per il cinema nostrano ormai quasi scomparso (Argento viene esplicitamente citato e musica e inquadrature non possono non ricordare Leone). La Namibia prossima all'indipendenza è teatro perfetto per questo ritrovo di anime senza speranza né affetti, che forse possono essere comprese solo da chi le bracca; minacciosamente profetica la scena del cinema vuoto, specie se vista ai giorni nostri. Fotografia stellare. Da vedere solo in versione final cut.
MEMORABILE: I bambini soldato armati dal prete; Le spirali e le lancette in perenne movimento, anticipatrici del finale; Il mare proiettato in un mondo arido.

Nicola81 28/03/22 19:22 - 2840 commenti

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Gli sterminati deserti di una Namibia prossima all'indipendenza fanno da splendida cornice a questo arcano e apocalittico horror, che ci fa assaporare le tribali leggende locali amalgamandole con l'indagine poliziesca e persino con le tonalità del cinema western. Forse più appagante per gli occhi che per la mente, vuoi a causa di una sceneggiatura in fondo abbastanza basica, vuoi a causa di un cast non particolarmente carismatico (anche se la fisicità di Chelsea Field è innegabile), ma merita comunque di essere visionato, preferibilmente nella final cut.

Caveman 20/06/22 10:18 - 523 commenti

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Capolavoro assoluto di quel folle visionario di Stanley, la pellicola è una vera continuazione dell'essenza più pura del regista; un misto tra un sogno a occhi aperti e il folklore che si mescola con tragici fatti di cronaca. Un killer particolarissimo che non uccide per mero gusto ma anzi "libera" le anime tormentate. Una tavolozza di colori che oltre agli occhi fa bene al cuore; un film pensato e che soprattutto fa riflettere, pone domande e quesiti. Un'opera assoluta che va assolutamente vista almeno una volta nella vita. Praticamente esente da difetti!
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  • Discussione Rebis • 30/11/16 08:53
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Questa estate ho visto finalmente la Director's cut: il paragone con la theatrical (ulteriormente tagliata in Italia) è improponibile. Svaniscono tutti i difetti che mettevano in dubbio le capacità narrative di Stanley: il film è una vera allucinazione, un magma visivo che avvolge e seduce. Non mi stupisce sia stato fonte di ispirazione per video musicali...
  • Discussione Schramm • 30/11/16 11:58
    Scrivano - 7694 interventi
    buono a sapersi e spero anche a recuperarsi. della nostrana ne ho un ricordo poco simpatico...
  • Discussione Rebis • 30/11/16 12:03
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    buono a sapersi e spero anche a recuperarsi. della nostrana ne ho un ricordo poco simpatico...

    Sì, è facilmente reperibile e circolano anche i sub ita ;)
  • Discussione Schramm • 30/11/16 12:07
    Scrivano - 7694 interventi
    un bel dì rivedremo... ;)
  • Discussione Buiomega71 • 30/11/16 16:42
    Consigliere - 25937 interventi
    A me piacque molto (preferendolo a Hardware) anche nella versione monca italiana (io ho appunto la vhs Multivision). Se facessero uscire un dvd italiano con la director's cut sarebbe da leccarsi le dita...
    Ultima modifica: 30/11/16 16:44 da Buiomega71
  • Discussione Rebis • 30/11/16 19:34
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Anche per me è superiore a Hardware: l'unica label che al momento potrebbe editarlo in Italia credo sia la Midnight Factory...
  • Discussione Noncha17 • 16/06/17 16:40
    Magazziniere - 1068 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Schramm ebbe a dire:
    buono a sapersi e spero anche a recuperarsi. della nostrana ne ho un ricordo poco simpatico...

    Sì, è facilmente reperibile e circolano anche i sub ita ;)



    Finalmente l'ho visto (per la prima volta!) anch'io..e, nella versione "amatoriale"(?) che circola in rete!

    Dico amatoriale perché, il film è COMPLETO del doppiaggio Italiano, eccetto nelle scene "in più" comunque sottotitolate. Questi, nella scena fuori del camper, proseguono anche quando è presente il doppiaggio!


    Presenti anche alcune battute (e scene?) citate da Herrsinki nel suo approfondimento..assenti dalla "Final Cut" ma, a quanto pare, esclusive di "Demoniaca"!

    Tipo quella al punto 33:

    Durante il dialogo tra i due, in “Demoniaca” viene aggiunta una breve sequenza di Cornelius che dice “Meglio non farla aspettare troppo”, riferito alla moglie che lo attende in macchina. Questa sequenza è presa dal “Work Print”.


    mumble-mumble
    Ultima modifica: 16/06/17 16:55 da Noncha17
  • Discussione Noncha17 • 16/06/17 17:00
    Magazziniere - 1068 interventi
    P.S.: Segnalo questa pagina di un blog in cui si possono vedere alcuni fotogrammi di "Demoniaca" associabili allo speciale curato da Herrsinki.

    TERROR OBSCURA - DEMONIACA vs. DUST DEVIL: THE FINAL CUT (1992)
  • Discussione Buiomega71 • 16/06/17 21:10
    Consigliere - 25937 interventi
    Interessante, anche se lo splendido approfondimento herrkinskiano era già bello corposo e esaudiente

    Io amo Demoniaca anche così com'è (nella vhs Multivision, versione cinematografica italiana, impunemente massacrata)

    Non riesco dunque a immaginare che delizia sia quella uncut così come l'ha concepita Stanley
    Ultima modifica: 16/06/17 21:12 da Buiomega71
  • Discussione Noncha17 • 17/06/17 01:37
    Magazziniere - 1068 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Interessante, anche se lo splendido approfondimento herrkinskiano era già bello corposo e esaudiente

    Io amo Demoniaca anche così com'è (nella vhs Multivision, versione cinematografica italiana, impunemente massacrata)

    Non riesco dunque a immaginare che delizia sia quella uncut così come l'ha concepita Stanley



    Bè, anch'io lo trovo splendido..però, molte immagini le puoi vedere solo lì! ;)


    Se la vuoi, oggi ho creato un link per poterlo "passare" a qualche mio amico.