The kindred - Film (1987)

Erano gli anni della rivoluzione gigeriana, evidente anche in questo strambo horror un po' vecchio stile che fa degli effetti speciali il suo punto di forza. Tentacoli che fuoriescono dal buio, mostri poliposi che ti si avventano sulla faccia... L'albero genealogico di questi esseri non ha misteri, ma la realizzazione degli stessi non ha comunque nulla da invidiare alle produzioni più blasonate in tema. La storia, invece, pare rifarsi al fantahorror più antico, quello degli ESPERIMENTI DEL DR. K, più in generale degli scienziati pazzi alle prese con improbabili studi genetici che partoriscono mostri. Nello...Leggi tutto specifico il dottore poco sano è qui Rod Steiger, che spedisce il suo scagnozzo (in perfetto stile Frankenstein) a procurarsi cadaveri freschi da portare nel laboratorio segreto per sottoporli a chissà quali test medici. Insieme all'uomo lavorava anche una stimata dottoressa (Hunter), che si risveglia ora dal coma chiamando al capezzale suo figlio John (Brooks). Farfuglia un po' ma vorrebbe dirgli tutto; riesce solo a comunicargli che ha un fratello, tale Anthony, di cui lui nulla sa...

Morta mamma, John - ricercatore a sua volta nello stesso ospedale - decide di riunire un gruppo di amici per capire a cosa la donna stesse lavorando (c'è di mezzo una sostanza chiamata emocianina): si installa nella casa di lei e tra centinaia di alambicchi, fiale e vetrini cerca di far luce su quegli studi misteriosi. Ma al piano di sotto, in cantina, sta in agguato proprio... Anthony. E anzi, non un solo Anthony...

Stephen Carpenter e Jeffrey Obrow dirigono un film che, oltre a rifarsi per gli effetti ad ALIEN, si divertono a citare il Kubrick di ERASERHEAD e, perché no, IL MOSTRO DELLA LAGUNA NERA. I mostri sono presenti in gran numero e diverse dimensioni, occupano le scene migliori e danno inatteso spessore al tutto, che per il resto si barcamena muovendosi sulle coordinate di una vicenda non troppo interessante e chiaramente pretestuosa, cui difetta il ritmo e che si ferma a una regia piuttosto scolastica senza trovare nel protagonista David Allen Brooks una spalla granché convincente. Sarebbe meglio poter puntare sulla graziosa Amanda Pays, ma il ruolo di amichetta di lui (il quale sta assieme a un'altra da tempo), ex collaboratrice di sua madre che si unisce al gruppo di indagatori, non le offre molto per emergere. Così si procede piuttosto stancamente in attesa che finalmente i mostri si liberino e comincino a fare sfracelli. E va detto che la prima vittima, una ragazza in auto attaccata da tentacoli che le si infiliano in bocca e nel naso, finisce in modo realmente impressionante, come non facilmente capita di vedere!

Le creature “schifose” sono ben riprese quando entrano in azione ed è un peccato che nella sua struttura il film non sia all'altezza degli effetti che presenta. Gli azzardi medico-scientifici sull'emocianina, i dialoghi tra amici ma anche in ospedale, le scenografie povere, non aiutano a inquadrare il tutto nella brillantezza che meriterebbe e il film pare legarsi a certo cinema di nicchia del decennio precedente senza possederne la stessa forza. Ad ogni modo all'interno di un panorama come quello dell'horror seriale di serie B americano Anni Ottanta non sfigura affatto, anzi...

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