Si può fare l'amore vestiti? - Film (2012)

Costruito con l'ambizione di denunciare blandamente l'arretratezza culturale del Sud strapaesano, il film di Donato Ursitti tradisce chi si aspettava (magari dallo stile della locandina, o dagli accenni di trama) una commedia vivace e spiritosa: l'avventura della sessuologa Bianca Guaccero che torna al suo paese del Sud dopo una specializzazione e dieci anni vissuti nella Capitale è sviluppata con stile compassato e senza poter contare su una sceneggiatura capace di andare oltre l'assunto di base. Creato il "caso", con la protagonista vista da parenti e paesani come una praticante di studi di dubbio "gusto", non si fa altro che portare il personaggio a contatto con chi invece pur di risolvere i propri...Leggi tutto problemi d'amore li confessa sperando in un aiuto. Ciò che più di tutto colpisce in positivo è la spontaneità dell'intero cast, senza personaggi (bizzarri o seriosi che siano) che stonino col contesto, ottimi interpreti di una realtà che indubbiamente, magari non così estremizzata, ancora esiste. Il problema riguarda i dialoghi e più in generale un copione sorprendentemente incapace di sfruttare in chiave anche solo vagamente comica il potenziale del soggetto. La Guaccero si deve dimostrare comprensiva, aperta e gentile con tutti, ma nel contempo tradisce una malinconia depressiva che è una bella sfumatura d'umanità nel suo personaggio. Purtroppo i rapporti con l'amico gay o le comari del paese sono improntati a un ricalco anonimo di standard già rodati, e non si capisce bene come gli autori pretendessero di rendere interessante la storia senza inserirvi un briciolo di ironia, di grinta che smuova un po' le acque. Preso così, il film si arena nel nulla - dopo dieci minuti o poco più - in un clima da fiction mancata che la scelta di location di un certo fascino discretamente fotografate non dissipa. La mancanza di brillantezza nello script è evidente, la poca dimestichezza nel servire attori che potrebbero dare di più anche, per cui la ripetitività delle situazioni, con la rassegnazione e l'imbarazzo della Guaccero, ben presto mostra la corda. La gradevolezza del quadro generale non è assistita da una sola idea che svicoli dal prevedibile, e la svolta drammatica del finale appare tardiva e gratuita, quando ormai ci si era assuefatti a uno stile povero che le didascalie statistiche sui gusti sessuali degli italiani sembrano talvolta ricondurre a una semplice visualizzazione in forma cinematografica d'uno dei mille sondaggi sul tema "gli italiani e il sesso". Il "misterioso" titolo? Solo una domanda infantile che un gruppo di bambini si pone vedendo una coppia sbaciucchiarsi per strada. La conclusione è ovvia: se quello è fare l'amore allora sì, lo si può far anche vestiti. Che tenerezza... Mah.

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