Il cuoco - Corto (1918)

Fatty e Buster, cuoco e cameriere in un ristorante, non contenti dei disastri combinati in servizio, nel giorno libero impazzano al luna park. Tra le più fervide riuscite della coppia Arbuckle-Keaton, quasi geneticamente destinati ai ruoli di questa splendida per quanto giuntaci frammentaria “2-reels”. In particolare Roscoe si destreggia con la sua rotonda abilità tra fornelli, mestoli e posate (esibendosi come indimenticabile Salomè). Vangoghiana poi la gag sui mangiatori di spaghetti. Rocambolescamente nonsense la propaggine del parco divertimenti

Ancora un corto brillante e scoppiettante di idee e fantasia, dopo il recente Fattorino. Qui Fatty cuoco e Buster cameriere danno vita a spassose gag da ristorante. Frizzante e acrobatico il primo durante la preparazione dei piatti, nonché demenziale nel balletto vestito di pentole in cui passa da Salomè a Cleopatra. Esuberante il secondo, anche lui lanciato in un incredibile balletto. Notevole il pranzo con i diversi modi di mangiare gli spaghetti. Insomma, una comica molto divertente, con una verve trascinante, e ricca di idee originali.

Con ruoli egualmente ripartiti, Buster Keaton e Fatty Arbuckle sono i protagonisti (il primo come cameriere, il secondo come cuoco) di questo cortometraggio comico ambientato in un ritorante. Funzionano la doppia ambientazione (in cucina e in sala) e l'interazione tra i due attori, che si completano bene, con una comicità fisica e di espressione. Ritmo sempre alto.

Eccezionali i primi minuti: gli equilibrismi di Arbuckle, che fa svolazzare coltelli, piattini e portate; le movenze di Keaton (già grande) che, suggestionato da una danzatrice, serve le portate come un egiziano antico; e la presa per i fondelli delle compagnie di ballo orientaleggianti da parte di Fatty: il magnifico ciccione si muta lento in odalisca, quindi in una teatrale Cleopatra (con salsiccia in luogo dell'aspide). E la gag dei mangiaspaghetti tiene alto il ritmo. Ah, che bei tempi!

Vita nella cucina di un ristorante dove Fatty si destreggia a cucinare grazie a varie acrobazie e Keaton serve in sala prendendo i piatti al volo. Interazione tra i due e tempi comici di alto livello all’inizio con anche trovate diverse mangiando gli spaghetti. Quando l’azione finisce all’esterno si vanificano le idee precedenti e le scene non hanno collante tra di loro; finale in mare che serve solo a troncare il discorso.