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TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/11/12 DAL BENEMERITO COTOLA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 28/06/13
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Pumpkh75 17/10/14 19:38 - 1749 commenti

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Come andrebbero fatti i remake: resta la storyline, cambia tutto il resto. I pregi sono una miriade: fotografia strepitosa, regia baciata dagli dei, una grandissima colonna sonora. Il film scorre via che è un piacere e persino Wood, sulla carta inappropriato perlomeno rispetto al grande Spinell, risulta perfetto nel suo nascondersi nei riflessi. Il laido marciume stagnante dei sobborghi lascia il posto a una etica fashion e visionaria, ma il senso di fastidioso stordimento resta lo stesso: da avere, vedere e rivedere.

Cotola 25/11/12 01:36 - 9043 commenti

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Remake del film malato e disturbante di Lustig di cui cerca di riproporre le atmosfere, riuscendovi solo in parte. Dove il film perde completamente il confronto è nell'improponibile paragone tra Wood (la sua prestazione non convince) e Spinell: troppo poco truce e con la faccia da bravo ragazzo il primo, troppo laido e malato il secondo. Per il resto il film non è male: l'atmosfera c'è e le scene forti non mancano. Ben confezionato e con un buono score. Manca però quell'aria fetida e malata del prototipo. In ogni caso non male.

Didda23 2/05/13 21:23 - 2426 commenti

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Il lavoro sull'immagine è qualcosa di mostruoso, grazie alla splendida fotografia di Alexandre, che emoziona per la pulizia e la qualità dei colori. La sceneggiatura curata da Levasseur-Aja opta per scene madri completamente diverse dall'originale, dando al girato molti elementi narrativi che permettono di attualizzare l'opera. Da dimenticare l'atmosfera laida del precedente, perché questo è in linea con la nuova ondata francese. Girato quasi tutto in soggettiva e la scelta risulta vincente. Ottime (e molte) le scene iperviolente. ****

Viccrowley 3/05/13 02:07 - 814 commenti

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Omaggio/remake del classico horror anni 80 di Bill Lustig sulla figura di un serial killer misogino con la passione per gli scalpi di belle fanciulle. Elijah Wood dà vita a un Frank Zito diverso dall'originale, puntando tutto sulla voce e facendosi vedere pochissimo, in un susseguirsi di soggettive, controcampi e ansimi inquietanti. Lo sguardo del killer si trasfigura così nell'occhio voyeuristico dello spettatore. Il sangue scorre copioso e le citazioni ai classici si sprecano. Da non mancare.
MEMORABILE: Il piano sequenza iniziale; La "collezione" di Frank.

Mickes2 3/05/13 16:07 - 1670 commenti

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Il vero livello del terrore Khalfoun lo costruisce qui, con l’aiuto di Aja e tutto il mestiere della new wave horror francese. Virata estetizzante, virtuosa e suggestiva del classico di Lustig. Remake ansiogeno, straniante e febbrile che mantiene per quanto possibile tutta la ferocia parossistica di una mente deviata che colleziona scalpi femminili per colmare un opprimente vuoto esistenziale. Magari siamo un po’ troppo distanti dalla ripugnanza lustighiana e Spinell è altra pasta, ma lavoro sorprendente per una cronaca del Male in soggettiva!

Schramm 11/05/13 17:08 - 3495 commenti

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Forse più che di remake sarebbe lecito parlare di una slide door, dove Wood è uno Spinell fanciullesco e Lustig (qui dietro la cortina produttiva) opta per un reboot talmente levigato, traslucido, livido e igienico da farci avvertire il malsano laidume quando ormai è tardi e si crede di averla scampata; da par suo Aja, fedele al cognome che porta, ci mette alla sbarra con un uso ambidestro e ipertrofico del pov, che ignora il confine tra testimoni e correi. Khalfoun raccoglie il guanto di sfida della polarizzazione cesellando il film come uno squid di strangedaysiana memoria. E il giogo è fatto.

Herrkinski 10/06/13 02:05 - 8109 commenti

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Sorprendente remake che, una volta tanto, non sfigura rispetto all'originale, pur non raggiungendone il livello. Mantenendosi piuttosto fedele ai punti cardine del prototipo, non punta sull'effetto novità; ma Khalfoun sceglie intelligentemente un approccio estetico diverso, attualizzando l'orrore metropolitano di Lustig grazie a una fotografia straordinaria, dove un'estetica quasi alla Michael Mann si scontra con lunghe soggettive da incubo e scene di violenza crude e realistiche. Wood convince, per quanto opposto a Spinell. Ottima la OST.

Capannelle 12/06/13 10:54 - 4411 commenti

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Non amo far confronti col passato né sono un "faniac" di Lustig, ma questa rivisitazione a luci troppo accese nel complesso non mi ha convinto. Non mancano le trovate visive (zac! in gola, la vecchia incaprettata, le mani di Frank, la lotta finale con Anna), la musica funziona (impagabile "Goodbye Horses" a casa di Lucie) e la Arnezeder lascia il segno, ma vera tensione non l'ho avvertita (ho dovuto aspettare il dialogo finale con Anna) e avrei apprezzato qualche immagine sfocata, qualche soggettiva e qualche sdoppiamento frankiano in meno.

Pinhead80 7/08/13 11:34 - 4758 commenti

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Non sono un fan dei remake perché tendo a propendere sempre per l'originale, ma in questo caso il lavoro svolto da Khalfoun (ma la mano di Aja mi pare evidentissima) non è niente male. Anche la scelta di Wood alla fine paga perché l'attore (come aveva dimostrato già in Sin City) la parte del pazzo omicida la sa fare bene. Le atmosfere ci sono, le musiche anche e il gore abbonda. Continuo a preferire l'originale, ma ne avessimo di remake di questo tipo.

Pigro 13/10/13 10:12 - 9666 commenti

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Bella e incalzante gran parte del film, che attraverso l’insistita soggettiva cerca di calarci nella mente malata e febbrile del serial killer che fa lo scalpo alle ragazze. Sorvolando sulla psicanalisi sbrigativa e su certe incoerenze (non ho visto l’originale), ciò che conta davvero sono la tensione ansiogena e la puntuale carica eccessivamente (giustamente) cruenta. Il problema arriva alla fine, quando si scivola in maniera artificiosa nell’esagerazione, trasformando l’orrore in facile grand guignol, svaccando dal thriller alla carnevalata.

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Gestarsh99 15/04/14 20:20 - 1395 commenti

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Remake nevrilmente spiazzante, che con stile e soluzioni impreviste riesce a trasfigurare il grafico impatto estetizzante nel tunnel di una trance lisergica ad alto tasso di smarrimento cognitivo. Mentre la lubrica esposizione di Lustig lasciava lo spettatore ai margini passivi di un tallonamento suburbano incondivisibile, Khalfoun invece, con fegato iconoclasta, everte sperimentalmente ogni alibi di incolpevole estraneità neutrale, imprigionando l'esperienza filmica proprio negli occhi abietti, inesplicabili e schizofasici della patologia omicida. Gli occhi di quel Wood che è (in) ognuno di noi.
MEMORABILE: "Pensavo fossi un grassone coi capelli lunghi e neri, con la pelle unta e piena di acne" (riferimento strisciante al Joe Spinell del film originale).

Corinne 27/05/14 21:44 - 420 commenti

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Scettica sull'efficacia di Wood nel ruolo principale, mi son dovuta ricredere: il suo Frank con la faccia pulita e gli occhioni sgranati è davvero inquietante, il ragazzo di cui ti fidi perché non è "brutto sporco e cattivo". Tutto il film è un (suo) lungo delirio tra violenza, flashback e disperazione, a cui assistiamo in soggettiva. La regia non perde tempo in dialoghi approfonditi ma l'effetto sequenza-di-scene-shock è scongiurato dalle ottime musiche. Riprese e fotografia che ci portano per 85' in viaggio nei meandri di una mente malata.

Lucius 18/08/14 23:12 - 3015 commenti

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Difficilmente realizzabile in modo differente dall'originale, si opta per la variante sul piano tecnico: protagonista la soggettiva dell'assassino, per il resto trattasi della stessa storia, quindi un remake poco innovativo spacciato per innovativo. La piacevole sorpresa è la presenza del bravo protagonista, Elijah Wood, che con la sua interpretazione si scrolla finalmente di dosso l'immagine di Frodo. La musichetta del film ricorda non poco la filostrocca di Nonhosonno. Comunque godibile.

Myvincent 5/02/15 08:07 - 3741 commenti

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Elija Wood ancora in un ruolo che riscatta l'immagine del candido maghetto, questa volta nei panni di un giovane killer seriale mostruosamente sessuofobico. Si masticano le solite tematiche, gli usuali retroscena motivazionali e un finale scontato. Pochi brividi, tanto disgusto specie per le scene di scuoiamento (molto realistiche) ma di introspezione psicologica poco o nulla.

Matalo! 3/03/15 12:25 - 1378 commenti

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Interessante ma parzialmente deludente. L'idea della soggettiva ci fa identificare col protagonista. La madre ha più spazio (forse troppo). Manca il sordido dell'originale (e Spinell) ma son altri tempi, la sozzura oggi è più mentale. Un mondo di donne belle senza uomini eccetto per la protagonista, qui non solo mero tramite per lo sviluppo della storia. Curioso come si perda la soggettiva nel delitto in metro (inferiore all'originale) mentre nel film di Lustig è un delitto visto di riflesso a uno specchio. Citazioni cinefile esornative.
MEMORABILE: "Mi aspettavo un uomo grasso, con capelli neri lunghi e il volto devastato dall'acne"; Buona l'idea del negozio di restauro manichini.

Galbo 1/04/15 20:16 - 12392 commenti

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Realizzato con un certo gusto della messa in scena da un regista che certamente conosce il mezzo, Maniac soffre tuttavia di grossolani limiti, il principale dei quali è l'autocompiacimento estetico dell'autore che adotta una prospettiva soggettiva poco affine al racconto. Narrativamente parlando inoltre si poteva concepire qualcosa di più originale di un serial killer con l'ossessione materna (Psycho risale ad oltre mezzo secolo fa e i flashback di questo film sono ridicoli). Benché si veda poco, Wood dimostra di essere in parte.

Undying 4/08/15 21:03 - 3807 commenti

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Sconforto, follia, solitudine, amore (mancato): tutti gli elementi presenti nel capostipite sono qui amalgamati alla perfezione, grazie a una sceneggiatura più dettagliata e precisa. Il regista, supportato da Aja e dall'ottimo cast (su tutti l'eccezionale Wood), riesce nel difficile intento di realizzare un remake superiore alle aspettative e, a parere di chi scrive, migliore dell'originale. Ottimi effetti (perfetto mix tra digitale e protesi), valido score musicale e una regia accorta e vivace, sconfinante spesso nella soggettiva. Fantastico!

Trivex 19/10/15 12:23 - 1743 commenti

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Molte luci e qualche ombra. Un po' come avviene per la storia, tra gli omicidi di notte e quelli in piena luce, nell'abitazione delle malcapitate vittime. La parziale ripresa in soggettiva, con voce inadeguata nel doppiaggio italiano (perché strutturata ma nel contempo neutra, priva di "anima"), giova abbastanza al prodotto e alimenta tensione e paura per le gesta del maniaco, un pazzo omicida sessuale che ne ha viste troppe, da piccolo. Comunque un film duro e assolutamente per adulti; un mix di violenza "splatter & gore" che non è sempre facile vedere in tv.

Jena 20/04/16 18:56 - 1555 commenti

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Non ha forse la grezza efficacia dell'originale (che grazie anche al sordidissimo Joe Spinell buon'anima dava un'idea di vero squallore) ma ne guadagna sicuramente in raffinatezza della messinscena, cura degli ambienti e dei personaggi (del resto la produzione è francese). Ottimo citazionismo (omicidi alla Argento prima maniera), alcune scene shockanti (i manichini con gli scalpi con gli sciami di mosche intorno) e la rappresentazione di un male psichico disturbante e osceno, con un buon Elijah Wood (anche se Joe Spinnell...)

Giùan 26/08/16 10:16 - 4559 commenti

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Habemus (idea di) remake: finalmente! Khalfoun (aiutato in produzione dall'esperto in lifting horrorifici, Aja) mostra rispetto profondo per il capostipite proprio nel momento in cui ne trasla il senso, passando dalla lurida deriva metropolitana di Lustig alla depr(i)avazione mentale di Frank Zito. Da un tutto fuori (la città) all'interamente dentro (la psychiana inquietudine di un inaspettatamente maniacale Wood), resta quella vischiosa sensazione di pervasiva insanità che l'originale lasciava. Un pò forzati il parallelo "artistico" e gli incubi ma vabbè.
MEMORABILE: Il lungo inseguimento nell'abitazione di Anna.

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Ira72 15/10/16 22:40 - 1313 commenti

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Se cercate splatter in quantità generosissima, omicidi efferati in sequenza, pochi dialoghi e tanto sangue, accomodatevi pure. Qualcosa in stile Dario Argento non manca, ma senz'altro la regia è piuttosto originale, specie nelle numerose riprese in soggettiva, in cui ci vengono svelati i turbamenti del serial killer attraverso specchi, riflessi, fotografie. La trama, invece, è trita e ritrita, ma impacchettata in maniera più fresca, anche grazie al bravo Wood. Insomma... il pacco c'è, ma ben confezionato.

Minitina80 26/09/20 17:40 - 2984 commenti

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Dal rifacimento del Maniac di Lustig era lecito aspettarsi violenza e morbosità sbattute in faccia senza remore. Cosa che puntualmente avviene, almeno in parte, anche se con un’accezione diversa. Quelle atmosfere scarne e sudicie sono sostituite con altre tirate a lucido, ma efficaci lo stesso. Wood è un attore dalla fisiologia distante anni luce da Spinell e, per quanto in parte, non possiede quell’anima torbida che avrebbe dato un ulteriore tocco in più. Si tratta, ad ogni modo, di un film in grado di reggersi bene in piedi da solo.

Fedeerra 8/10/21 05:08 - 770 commenti

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Remake ultra citazionista, seduttivo nella messinscena ma poco pungente - seppur didascalico - nell’approfondimento psicologico. Elijah Wood funziona più come impercettibile presenza che come figura centrale, gli omicidi (alcuni dei quali chiaramente argentiani) hanno una carica gore sbalorditiva e lo score, dal sapore elettro-malinconico, accompagna pedissequamente. Saltano comunque fuori lugubri frammenti di emarginazione fagocitati dallo sfolgorante luccichio losangelino. Un buon film.
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  • Discussione Gestarsh99 • 17/04/14 13:58
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Cotola ebbe a scrivere:
    l'improponibile paragone tra Wood (la sua prestazione non convince) e Spinell: troppo poco truce e con la faccia da bravo ragazzo il primo, troppo laido e malato il secondo.

    Si, di sicuro tra le due figure c'è un divario incolmabile, però credo che il maniaco interpretato da Wood corrisponda ad un tentativo di attualizzazione dell'immagine dell'omicida secondo i parametri delle odierne cronache nere giudiziarie.
    Pensiamo alle faccette pulitine e insospettabili dei vari "bravi ragazzi" coinvolti in alcuni casi di sangue anche italiani (non li cito, visti i processi ancora in corso, ma capterai facilmente il paio di riferimenti opportuni).
  • Discussione Didda23 • 17/04/14 15:18
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Sostanzialmente sono d'accordo. Wood aveva dato una gran prova in Sin City. Diciamo che ha la faccia giusta, perchè come attore non mi sembra un granchè
  • Discussione Gestarsh99 • 17/04/14 17:19
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    ... Diciamo che ha la faccia giusta, perchè come attore non mi sembra un granchè

    Probabilmente la sua gamma recitativa ha modo di farsi notare meglio in film più legati agli spaccati di quotidianità, senza cioè accenti horror o fantasy.
    A me ad esempio è piaciuto molto in Hooligans (2005).
    Ultima modifica: 17/04/14 17:22 da Gestarsh99
  • Discussione Cotola • 17/04/14 21:56
    Consigliere avanzato - 3844 interventi
    Gest non dico che Wood non abbia fornito una buona prova attoriale, anzi. Però il confronto
    con Spinell è arduo. Credo che Spinell (laido e metifico come non mai) in quel ruolo sia assolutamente perfetto. La sua prova, la sua faccia ti si stampano in mente in modo indelebile. Almeno nella mente dei più, credo.

    Verissimo comunque il tuo appunto sui "bravi" ragazzi, protagonisti di episodi di cronaca ben
    poco edificanti.
  • Discussione Gestarsh99 • 17/04/14 22:15
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Credo che Spinell (laido e metifico come non mai) in quel ruolo sia assolutamente perfetto. La sua prova, la sua faccia ti si stampano in mente in modo indelebile. Almeno nella mente dei più, credo.

    Questo è certissimo.
    Spinell è e resterà irraggiungibile per la performance realistica offerta nel film originale.

    Al giorno d'oggi perciò era impossibile trovare una faccia e un personaggio spaventosi quanto lui.
    Ecco perchè ho tentato di dare una motivazione ipotetica alla scelta inconsueta e anticonformistica di uno come Elijah Wood.
  • Discussione Corinne • 27/05/14 21:59
    Custode notturno - 86 interventi
    A suo tempo rimasi interdetta dalla scelta di Elijah Wood, come scrissi nella discussione sul film originale...mi sono ricreduta alla grande, e volentieri, e non ho rimpianto Spinell.
    In modo diverso, ma Wood è altrettanto inquietante, e perfetto per la diversa atmosfera data al film.
    La scena in cui la ragazza rimorchiata in rete gli dice che se l'aspettava diverso, cioè grasso, unto, con i capelli lunghi e neri, imho non è un semplice ammiccare al suo predecessore, ma una dichiarazione d'intenti: Khalfoun ha scelto il ragazzino dall'aria timida e innocua di cui fidarsi in un'era in cui non sai mai chi si nasconde dietro un nickname in chat.
  • Discussione Gestarsh99 • 28/05/14 02:39
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Corinne ebbe a dire:

    La scena in cui la ragazza rimorchiata in rete gli dice che se l'aspettava diverso, cioè grasso, unto, con i capelli lunghi e neri, imho non è un semplice ammiccare al suo predecessore, ma una dichiarazione d'intenti: Khalfoun ha scelto il ragazzino dall'aria timida e innocua di cui fidarsi in un'era in cui non sai mai chi si nasconde dietro un nickname in chat.



    Quoto in toto.
  • Discussione Matalo! • 3/03/15 12:31
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Corinne ebbe a dire:

    La scena in cui la ragazza rimorchiata in rete gli dice che se l'aspettava diverso, cioè grasso, unto, con i capelli lunghi e neri, imho non è un semplice ammiccare al suo predecessore, ma una dichiarazione d'intenti: Khalfoun ha scelto il ragazzino dall'aria timida e innocua di cui fidarsi in un'era in cui non sai mai chi si nasconde dietro un nickname in chat.

    giusto
  • Discussione Raremirko • 16/10/15 01:54
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Mi è piaciuto molto; buona la prova di Wood, originale l'uso/abuso dello stile pov, tante sequenze gore che si fanno notare.

    Il trio Khalfoun, Aja e Lustig ha saputo ben riattualizzare un cult con un remake moderno, curato e molto riuscito.

    Molte le implicazioni sociologiche (i pericoli di Internet, l'aver avuto traumi, la faciloneria dei giovani, ecc.), qualche omaggio all'originale (come il finale).


    Da vedere
  • Discussione Trivex • 19/10/15 12:29
    Archivista in seconda - 1317 interventi
    Un buon film, davvero.

    Si sa se la versione andata in onda su RaiMovie è integrale?

    Comunque le scene viste sono piuttosto forti e sono rimasto abbastanza sorpreso che siano passate.

    Prima del film RaiMovie ha correttamente avvisato che si trattava di un film con "scene forti" , ma senza indicazione di divieto (il film infatti non è andato in sala in Italia e quindi non vi è il visto censura).