"E' solo questione di punti di vista" è un prodotto amatoriale ed è stato girato, credo, con questo spirito, nel senso che non si fa nulla per nasconderlo, tentando di camuffarlo da opera autoriale. I mezzi utilizzati sono poveri, e questo porta ad alcuni difetti tecnici, ma non sono questi a rendere mediocre il lavoro, quanto piuttosto l'introduzione di scene inutili in cui si esagera a parolacce e rumori che invece di divertire infastidiscono, e degradano il surrealismo della storia. Il finale, incomprensibile, non contribuisce alla riuscita generale.
MEMORABILE: La mancanza di persone di mezza età (che pure ci sarebbero volute) aumenta l'aria di "divertimento tra amici", che permea tutto il film.
Due ragazzi vanno alla ricerca della "fonte della giovinezza", ma non sono i soli. Commedia di gruppo che parte da uno spunto interessante ma della quale salta subito agli occhi una certa semiamatorialità: non solo per il montaggio approssimativo e i dialoghi a volte privi di mordente, ma principalmente per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi e l'interpretazione degli stessi (anche se il cast maschile è più convinto e convincente di quello femminile). Qualche taglio qua e là avrebbe giovato al ritmo, purtroppo incostante, ma va comunque premiato l'impegno di Improta.