Thale - Film (2012)

Thale

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/09/12 DAL BENEMERITO GESTARSH99
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Gestarsh99 9/09/12 21:09 - 1395 commenti

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In cauda venenum. La coda, pelo selvatico della discordia, indice belluino di animalesca ascendenza, appendice vestigiale ben nascosta anche nell'essere umano, eterno residuo di indole quiescente ma dal sonno leggerissimo. Per certi versi questo horror low-budget riscorre la ferinità rigente di Lasciami entrare e si culla un po' troppo beatamente negli ibridismi di Splice ma è una storia ammaliante, che abbacina e frastorna nei suoi brevi, risucchianti sprazzi visivi di onironautica lattescenza, a far da lucerna in un bosco innevato e spaventoso fatto di folklore pagano, leggende norrene e criptozoologia antropomorfica.
MEMORABILE: L'[h]uldra, corrispettiva boschivo-scandinava dell'altrettanto seducente e mortale sirena mitologica greca.

Greymouser 25/05/13 17:16 - 1458 commenti

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Un suggestivo ricamo favolistico, affascinante per le tinte oscure che accompagnano la vicenda, fin dalla presentazione dei protagonisti e del loro inconsueto mestiere di ripulitori di scene del crimine. Thale è una ragazza enigmatica e selvaggia trovata abbandonata in una casa sperduta nei boschi innevati della Scandinavia, e nasconde un terribile segreto. Qualche ibridazione di troppo negli elementi narrativi, e un finale un po' accomodante, non inficiano il valore complessivo dell'opera, dall'andamento misterioso e visionario che intriga.

Buiomega71 30/11/16 00:33 - 2901 commenti

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Favoletta loffia loffia, noiosetta, priva del tutto dell'elemento primario (lo splatter, la violenza, il sesso), che inizia come una sottotarantinata in salsa scandinava; poi i soliti bugigattoli/tana, la creatura femminea che non crea nessuna empatia e fa pure i miracoli come nel Miglio verde, due imbecilli a farle compagnia... dal nulla sbucano poveristici soldati pseudo romeriani e finisce tutto come manco in una disneyata. In questo ciarpame si amplifica il misero budget e gli assalti della huldra in stile Matrix. Note positive: dura poco e c'è la bellezza folgorante della Reinåmo.
MEMORABILE: La coda nel microfreezer; I flashback della huldra bambina; Leggendo i libri di anatomia: toh, c'ho la coda; Le creature boschive in pacchiana CG.

Pumpkh75 3/01/18 14:33 - 1740 commenti

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Gracile e asessuato. La colpa però non è tanto dell’impronta profondamente amatoriale, degli attori principali inadeguati o della CGI che ricorda i giorni di PacMan in sala giochi, quanto dell’assenza pressoché totale di quell'incantesimo favolistico che i boschi, il folklore norvegese e le huldre richiamavano a gran voce. Senz'anima, la mancanza di vere idee di supporto trasborda (a che pro i militari e le sventure personali dei due protagonisti?). Ad evitarlo non si perde nulla.

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  • Discussione Gestarsh99 • 11/09/12 23:33
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Creaturina norvegese esteticamente più bbo... più delicata e fascinosa rispetto all'immondo trollaccio del film di Øvredal.

    Docilità esclusivamente estetica, sia chiaro, anche perchè in quanto a ferocia e violenza non ha proprio nulla da invidiare al suo mastodontico collega folclorico.
  • Discussione Buiomega71 • 30/11/16 11:13
    Consigliere - 25934 interventi
    Favoletta loffia loffia, imbevuta di noia e pressappochismo, dove le idee non mancherebbero nemmeno, ma sono mal sfruttate e incompiute

    C'è un inizio sottotarantiniano alla "ripuliamo la scena del crimine" che c'entra come i cavoli a merenda (vomitate, pavimenti imbrattati di sangue, battutacce sceme), le solite cantine/prigioni/tane/bugigattoli/fetidi che fanno tanto Saw (che non sarebbero nemmeno un male visto che mi hanno ricordato qualcosa di Evil Dead, se almeno la storia avvincesse), poi sbuca fuori l'huldra, la creatura femminea delle leggende norvegesi, che altro non e che una gnoccona che non ha un briciolo di fascino o di ancestrale inquietudine, ma strabuzza solo gli occhioni, fà i miracoli che nemmeno la Madonna di Lourdes (o il gigante nero del Miglio verde, a scelta), intona nenie che nonfinisconopiù e aggredisce i "militari cattivoni" pseudosotto (ma sotto) romeriani (che sbucano all'improvviso) con pacchiane soluzioni visive stile Matrix (basta, non se ne può più). Due idioti a farle compagnia che cianciano del nulla, poi, tra una guarigione miracolosa dal cancro, l'huldra che ricorda la sua infanzia (i flashback di lei bambina sono l'unica trovata visiva che desta qualche interesse), si arriva al finale "favolistico" che stonerebbe anche in una disneyata

    Il regista (che scrive, dirige, monta, produce e fotografa) non si sà bene cosa voglia dire con questa sua operetta incolore (che sembra girata a fine anni '90), indeciso se fare un horror o un fantasy

    Fallisce su tutti e due i fronti, di violenza e splatter manco l'ombra e il sesso (che magari , visto il soggetto, poteva spandersi a piene mani) non viene nemmeno accennato, di visceralità (anche quì si sarebbe potuti andare a nozze) da cercare sul vocabolario

    La limitezza del budget (che non e mai un male) vien fuori in tutta la sua rozzeria, e quei pochi spunti buoni che ci sono (i flashback dell'huldra bambina, tra i boschi innevati, nascosta nella vasca da bagno, immersa in un liquido lattescente, con la maschera per respirare, leggendo un libro di anatomia e accorgersi che c'hai la coda, la coda amputata nel minifreezer, le registrazioni su audiocassetta che fanno tanto Quella villa accanto al cimitero) sono gettati lì senza essere davvero valorizzati

    Le creature mitologiche ferine e carnivori che vivono nei boschi e circondano la casetta, perdono tutto il loro fascino e la loro presenza minacciosa per colpa di una grossolana CG

    Non ha nulla che possa avvicinarlo (nemmeno per scherzo) al bellissimo Splice (non scherziamo, se proprio hanno solo in comune la coda amputata, ma finisce lì)), ma sembra più una versione miserella e sciatta di Lady in the Water

    Anche le suggestioni visive vengono rovinate da un gusto discutibile e poco incisivo (il finale con l'hudra libera e felice tra i boschi fà tanto spot di uno shampoo)

    Vengono a mancare totalmente fascinazioni ataviche o ancestrali e vince la noia e il tirato via

    Resta impressa la bellezza folgorante della Reinåmo e poco altro

    Fortuna che dura pochissimo, questo si un buon pregio

    Con un tema del genere Nordaas avrebbe potuto fare faville, invece si rimane con un pugno di mosche in mano in quello che e un dimenticabile film(accio)etto.

    Per la serie: "Quando le donne persero la coda..."
    Ultima modifica: 30/11/16 18:42 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 30/11/16 11:17
    Consigliere - 25934 interventi
    Ho il dvd inglese della Metrodome (da noi, il film, e ancora inedito)

    Formato: 1.78:1

    Audio : Norvegese con sub inglesi

    Nessun extra, solo i capitoli delle scene

    Durata effettiva: 1h, 14m e 48s