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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/08/12 DAL BENEMERITO DEEPRED89
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Deepred89 16/08/12 13:45 - 3701 commenti

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Rivelazioni di Alfonso Brescia sul mondo perverso del sesso. I contenuti sono proto-polselliani, con scenette pseudo (con tanto di attori accreditati dei titoli di coda) documentaristiche, spesso sul filo del ridicolo, legate tra loro dai commenti di due fantomatici psicologi. Brescia però ci sapeva fare: rende il materiale il più eterogeneo possibile (alcune scene sfiorano l'horror gotico) e, coadiuvato da uno staff tecnico di indubbia abilità, crea per il film una confezione che farebbe invidia a molti film italiani attuali. Curiosissimo.
MEMORABILE: I "topi da laboratorio" nel prefinale: una versione postmoderna delle nozze di Salò.

Markus 11/04/17 14:22 - 3680 commenti

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Pseudo-inchiesta sul sesso composta nella quasi totalità di immagini da ricostruzioni con attori. Documentario "scientifico" (mondo-movie, che è cosa un po' diversa) atto a raggruppare, in un'unica soluzione, tutte le deviazioni del sesso mostrateci come verità di scienza per via della consulenza di "luminari" della medicina e della psicologia. Una moderna sessuologia che però non convince affatto, perché "casualmente" tira in ballo solo immagini shock e pruriginose rese sterili da un commento involontariamente ridanciano.

Marcolino1 15/06/17 15:54 - 553 commenti

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Il freddo didascalismo sessuologico delle prime sequenze muta con echi vaghi ma gradevoli de I tre volti della paura di Bava; addirittura fa capolino un rasoio argentiano stile Tenebre. I labirinti del vissuto familiare di cui l'eros è debitore sono semplificativi ma pertinenti. Pregevole la psicanalisi del cinema che verrà: il feticismo del manichino vestito e dei capelli come in Maniac di Lustig e Uccidete il vitello grasso e arrostitelo, i denti-feticcio stile Berenice di Poe e Due occhi diabolici e l'esibizionista ripreso da Sjoman in Taboo.
MEMORABILE: I flashback dell'infanzia; La ninfomane ossessionata dal telefono come nel primo episodio de I tre volti della paura; La musica minimale da thrilling.

Fauno 28/04/19 04:42 - 2206 commenti

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I concetti più che spiegati sono emanati a una velocità supersonica, spesso seguiti da sequenze prolungate di cinema muto. Questa tattica funziona bene per la scena relativa alla ninfomania, mentre fa franare le altre, in particolare quelle riguardanti feticismo e masochismo, che suonano come girate in catena di montaggio. Ok sottolineare l'importanza dell'informazione, di una cultura generale adeguata alle fasi dello sviluppo sessuale, ma lo spauracchio delle idee retrograde si è avverato (e ha portato a una mediocrità ancora peggiore le cosiddette "menti nuove").
MEMORABILE: L'ipospadia; Il parallelismo fra società antica e moderna con il condizionamento pubblicitario sull'individuo isolato, definito perfino "atomizzato".

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  • Discussione Fauno • 28/04/19 05:03
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Mi dispiace ma non solo Brescia è nettamente inferiore a Polselli, ma questo è uno dei pochi documentari-inchiesta riusciti male per la poca poesia e per la meccanicità con cui spiegano i concetti: sembra quasi che li sparino fuori.

    Ed è un film che ci si metterebbe pochissimo a liquidare con due improperi in riga: per cercare qualcosa di cui valesse la pena di parlare nel commento l'ho dovuto vedere tre volte e prendere una vanga per scavare. Dicono delle ovvietà così gigantesche da far perdere il filo e la visuale come niente,e dopo aver tirato su qualcosa bisogna perfino analizzarla al microscopio. Che lotta ragazzi! C'è da chiedere un aumento di tariffa oraria...
  • Discussione Fauno • 28/04/19 05:07
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Non "Nel labirinto del sesso" ma "Nell'ingarbugliamento di una mente ubriacata da troppe ovvietà"