Room in Rome - Film (2010)

Room in Rome
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Titolo originale: Habitación en Roma
Anno: 2010
Genere: drammatico (colore)
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/08/12 DAL BENEMERITO SAINTGIFTS
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Saintgifts 14/08/12 23:05 - 4098 commenti

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Due giovani donne, una spagnola e una russa, si incontrano a Roma e finiscono per passare la notte più corta dell'anno (inizio estate) nella camera d'albergo della donna spagnola. È il sesso che dà vita a questa "avventura", ma ci sono anche riflessioni sulla vita di entrambe, bugie, mezze verità e confessioni. I corpi sono esibiti per l'intero film, esplorati fino quasi a renderli invisibili per fare apparire invece l'intimo della persona e sentimenti nuovi e forti. L'unica presenza maschile è quella del cameriere, inutile e mal tratteggiata.
MEMORABILE: "Nel blu dipinto di blu" cantata sotto la doccia.

Coyote 5/03/13 18:24 - 185 commenti

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Un vero e proprio passo falso nella filmografia di Medem. Il regista cerca di ripetere la commistione tra sentimentale e erotico sperimentata con successo in Lucia y el sexo, ma sacrificando gli artifici della trama e la varietà di ambientazioni rimane ben poco. Il racconto è così scarno che i dialoghi appaiono pretestuosi e neppure la bellezza delle due protagoniste (che, bisogna dire, non viene lesinata) salva dalla noia e, in alcune scene, dall'imbarazzo. Fosse stato un cortometraggio, forse, l'operazione avrebbe avuto un altro sapore.

Homesick 16/06/16 09:22 - 5737 commenti

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Non ci si perde in preamboli e convenevoli e viene subito introdotto il rapporto tra le due donne sconosciute in una camera d'albergo a Roma: prima una pura attrazione carnale, poi la progressiva curiosità, conoscenza e comprensione reciproca. Erotismo potente, minuzioso e raffinatissimo, giocato sulla differenza fisica e fenotipica tra le due passionali protagoniste, che recitano per la maggior parte del tempo con i corpi completamente nudi, valorizzati nella loro plasticità dalla fotografia chiaroscurale. Il lirismo e l'armonia predominanti si spezzano con le inopportune entrate di Lo Verso.
MEMORABILE: Il disinvolto nudo integrale della Anaya davanti al cameriere; la mappa di Roma antica; le storie personali inventate; la freccia di Cupido.

Lou 6/08/16 18:42 - 1119 commenti

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Normalmente sono scettico nei confronti di questo tipo di cinema erotico patinato, solitamente pretenzioso e fasullo, però devo ammettere che il film di Medem ha un suo fascino: le due ragazze protagoniste, quasi sempre svestite, vivono una notte di sospesa complicità in una stanza di un albergo romano, riuscendo a essere attraenti non solo per i loro corpi avvinghiati ma anche per il clima di sincera confidenza che riescono a creare. Fuori luogo gli interventi di Lo Verso, volti a sottolineare i tratti dell'italianità più becera e scontata.

Paulaster 17/03/17 10:32 - 4375 commenti

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Russa statuaria e moretta spagnola si infrattano in una notte di erotismo caliente. La confezione dagli ambienti caldi e le sviolinate a corredo riesce a non essere volgare nei continui nudi. Oltre ai momenti intimi però bisogna anche che ci sian dei dialoghi e i piccoli misteri e le bugìe per non svelarsi annoiano appena capìta l'antifona. Lo Verso raffigura il peggio dell'Italia e c'entra come il cetriolo (in un momento di recitazione terribile) a merenda.
MEMORABILE: La naturalezza dei corpi.

Ira72 18/06/18 18:37 - 1305 commenti

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La versione saffica di Prima dell’alba giocata con dialoghi barbosetti in ambienti raffinati. Bella fotografia, attraenti e credibili le protagoniste, imbarazzante il cameriere (sia per la parte che per la recitazione). Il manierismo che permea l’intera pellicola avrebbe potuto essere accettabile, se supportato da un po’ di sostanza. Sostanza che si perde probabilmente, perché diluita da un’eccessiva durata del film. Come consigliava Dávila: “Scrivere breve, per concludere prima di annoiare” (anche se poi Lo Verso infierisce col colpo mortale).

Maurizio98 9/04/21 23:39 - 30 commenti

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Ultimo Tango a Roma. Esclusivamente al femminile e riservato al fare l'amore, occasionale ma intenso, tra due donne diverse tra loro: una statuaria russa e una minuta ragazza spagnola, sensualissima e più bella e attraente, anche nei tratti del viso, rispetto alla stereotipata modella bionda. Le protagoniste rimangono integralmente nude per la maggior parte del film ma sono suggestive anche le inquadrature dei loro volti in primo piano durante i dialoghi e dei dettagli dell'appartamento al centro del loro incontro. L'unico maschio, Enrico Lo Verso, è superfluo e inutile.
MEMORABILE: Le due ragazze abbracciate nella vasca da bagno in un'unione che va oltre i corpi.

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