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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/08/12 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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Buiomega71 14/08/12 00:20 - 2901 commenti

I gusti di Buiomega71

Noiossissimo e ben poco avvincente "noir" sulla giustizia privata, diretto stancamente e con ben poche sorprese e ancor meno coinvolgimento. Scritto male e girato come un telefilm dal ritmo catatonico e convenzionale. L'associazione dei giustizieri è presa di peso da Roma violenta, solo che questi cianciano appena e fanno solo manifestazioni stile quelle della F.I.O.M proclamando la non violenza. Buona la prova di Brasseur, bellissima la Kaprisky ninfetta come non mai e un finale che terrà a mente Luc Besson per Subway. Tutto il resto è solo noia.
MEMORABILE: Il delinquentello che, sentendosi perduto, non trova di meglio da chiedere a Brasseur di com'è sua sorella a letto!; La Kaprisky che fa il bagnetto.

Daidae 31/10/22 14:28 - 3167 commenti

I gusti di Daidae

Noir francese per niente originale (la storia della associazione di giustizieri ricorda un po' troppo quella di un film di ben altro spessore), noiosissimo, fumoso e con musiche completamente fuori posto. Anche il realismo latita (la scena del "prestito" di una macchina dello stato a un perfetto sconosciuto ha dell'incredibile). Il disastro prosegue fino al fumoso finale. Nel film tuttavia sono presenti alcuni bei nudi femminili, unica cosa da salvare in questo strano guazzabuglio.
MEMORABILE: Il prestito della macchina; La manifestazione con i fucili da caccia in spalla (sic!).

Nicola81 8/11/22 19:09 - 2840 commenti

I gusti di Nicola81

A differenza di quanto accade in altri film a tema, qui la giustizia privata viene condannata apertamente e il vero pericolo proviene da coloro che la cavalcano. Però la regia di Leroy è troppo statica, e dopo un inizio promettente subentra ben presto la noia; il finale riaccende l'interesse, ma perde decisamente terreno sul piano della credibilità (vedi i manifestanti con il fucile in spalla). Resta la bravura degli interpreti (Brasseur misurato, Genest bella e grintosa, Aumont commissario infido), senz'altro degni di miglior causa. Musiche non brutte ma non sempre centrate.

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  • Discussione Buiomega71 • 14/08/12 10:20
    Consigliere - 25933 interventi
    L'ESTATE FRANCESE IN NERO

    Loffio e noiosissimo filmetto sulla "giustizia privata" che non racconta nulla di nuovo, con ritmi e convenzionalità da telefilm.

    Leroy dirige svogliatamente una specie di "noir" metropolitano, che guarda ai nostri gloriosi poliziotteschi (dallo score di Jean-Marie Sènia, alle stragi con mitra) e al nero americano (le luci notturne di Parigi, i night "futuristici" che scimmiottano echi bladerunneriani, ma che sembrano usciti da Intimo con la Grimaldi), senza avere la ferocia compulsiva del primo e la pregnanza del secondo.

    Lento, che tira allo sbadiglio perenne, già si vede il poco polso registico di Leroy nel massacro alla stazione (davvero fatto un tanto al chilo), all'associazione di giustizieri presa di peso da Roma violenta, ma se quelli di Girolami pestavano di brutto, quelli di Leroy sono per la non violenza, cianciano e fanno festicciole e al massimo manifestano stile sindacati in sciopero.

    Le scene d'azione sono degne di un episodio di Derrick e il tutto e banale e scontato. Da non perdere la scena della festa con balli valzer, in puro Merola style.

    Potrei salvare, dal disastro generale: l'ottima prova attoriale di Brasseur, una Valerie Kaprisky incantevole (che si fà fare il bagnetto dallo "zietto", gira a chiappe all'aria, civetta coi ragazzotti issando la gelosia del vecchio amante che la mantiene), un pò di turpiloquio, una larvata incestuosità (il delinquentello morbosamente attaccato alla sorella, che vuole sapere da un vendicativo Brasseur come "Scopa a letto" , in una delle scene più weird del film), la bellezza sfrontata di Vèronique Genest e la fotografia di Ramòn Suàrez che regala alcuni cromatismi nel night club.

    Christopher Lambert fa la particina del malvivente bello e tenebroso, intellettualoide mosso da ideali che non ho ben capito...Ma fà lo stesso...

    Il resto e roba che scivola addosso senza lasciare il segno, tra discorsi su Mishima, drag queen e un finale girato in fretta e furia (che però terrà a mente Luc Besson per Subway).

    Il bello e che ci si sono messi in sei per scrivere questa pochezza...

    Un filmettino sciapo sciapo che potrebbe tranquillamente restare nel dimenticatoio.
    Ultima modifica: 14/08/12 11:10 da Buiomega71
  • Curiosità Buiomega71 • 14/08/12 10:22
    Consigliere - 25933 interventi
    * Nella parte del barman appare lo stesso Serge Leroy non accreditato.

    * Il film uscì al cinema in Italia il 20 Giugno del 1989.
  • Homevideo Buiomega71 • 20/11/20 18:50
    Consigliere - 25933 interventi
    Direttamente dalla collezione privata di Buiomega71, la vhs Avo Film.

    Edizione: aprile 1989
    Durata effettiva: 1h, 30m e 28s

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images54/legittima.jpg[/img]
    Ultima modifica: 20/11/20 19:07 da Zender
  • Curiosità Daidae • 29/10/22 16:11
    Compilatore d’emergenza - 5 interventi
    Il flipper che vediamo al minuto 00:05:32 è il "Volcano" della Gottlieb (1981):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images62/flups.jpg[/img]