L'esecutore - Film (1970)

Spionistico veramente pizzoso, insalvabile nonostante la presenza d'un Peppard strenuo e quadrato affiancato dall'incantevole Collins. Il copione sciorina più o meno l'ABC del genere, con i soliti giochetti a rimpiattino per trovare chi ha fatto il voltagabbana malandrino, i superiori che ci fanno o ci sono, pupe usate allo scopo di ecc. ecc. Tutto questo senza la benché minima capacità di attrarre ed incuriosire l'infelice spettatore, che si ritroverà ben presto a chiedersi ogni 5 minuti "quanto manca (alla fine del film)?".

Eccellente film di spionaggio con una buona tensione che dura per tutto il film. Lo definerei un classico del genere. Peppard è perfetto e molto bravo nella sua parte (siamo proprio negli anni migliori di questo attore). Da notare Oscar Homolka nel suo ruolo più caratteristico e ricordato. Brava e bella la Geeson mentre la Collins appare un po' sottotono.

Pellicola sospesa fra la spy story e il noir dalla vicenda molto coinvolgente, per quanto piuttosto arzigogolata. La sceneggiatura riesce a evitare le tipiche ovvietà del genere sebbene alcuni passaggi sembrino piuttosto forzati, ma Wanamaker è abile a far di necessità virtù concedendo credibili location internazionali (Londra, Istanbul, Atene) e un paio di scene action ben girate. Cast non eccezionale ma in grado di assolvere al proprio compito in modo dignitoso. Nel complesso un b-movie più che discreto che merita una visione anche se non si ama particolarmente il genere.

George Peppard in un ruolo a "denti stretti" è il protagonista di questo spy-movie screziato di note sentimental-drammatiche. La solita storia ingarbugliata vede spionaggio e controspionaggio contendersi la torta a cui aspirano massimamente due super-potenze mondiali. Ma c'è una lei che fa battere il cuore a lui che piace anche ad un'altra. Il tutto per un prodotto elegante, alquanto fruibile e all'altezza delle aspettative. Joan Collins sempre "perfida".